CAPITOLO 47

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Hayley girava per il suo castello in cerca di Lyle, quella mattina non lo aveva visto in giro per il castello. E stava urlando il suo nome, in modo da richiamarlo.
Erano passati ormai quattro mesi da quando Hayley era fuggita a casa sua. Dopo quella serata piena di passione, lei è Rohan tornarono al loro castello.

Zahyden aveva detto a Rohan che lui li avrebbe aiutati per la guerra con Midas e non voleva sentire ragioni. Così Rohan ha dovuto accettare l'offerta del cognato. Inoltre dopo il loro rientro al branco l'Alpha aveva subito chiamato i suoi guerrieri e gli aveva fatti allenare ogni giorno. Dovevano tenersi pronti per l'attacco che ci sarebbe stato di lì ad un mese. Rohan era sempre molto vicino alla sua compagna nonostante allenasse lui stesso il suo esercito, quindi stava fuori casa molte ore.
Rohan Aveva assegnato alla sua Luna una guardia del corpo, nonostante lei insistesse dicendo che non c'era bisogno, poiché aveva con lei il suo cucciolo. Che poi ormai, tanto piccolo non era. Il lupo ormai era scresciuto, e come aveva detto la dea, gli era sempre rimasto fedele, seguendola ovunque e proteggendola sempre.

Hayley aveva chiamato il suo lupo Lyle. Proprio per questo la Luna aveva detto che non le sarebbe servita una guardia, ma nonostante ciò Rohan insistì e quindi Hayley si ritrovava appresso un ormone che quasi era il doppio di lei. A Lyle non stava molto simpatico e si ritrovava spesso a ringhiare verso la guardia che faceva semplicemente il suo lavoro. Non aveva paura di quell'uomo, e ogni volta che seguiva la sua padrona scrutava ogni suo movimento.
La pancia di Hayley in quei tre mesi era cresciuta ulteriormente facendosi notare di più. Rohan, spesso la notte, quando dormivano assieme passava molto tempo ad accarezzare il ventre della sua donna. La sera era l'unico momento ormai, dove potevano stare assieme tranquilli a coccolarsi.
Così adesso Hayley si ritrovava in giro a cercare il suo lupo. Era da quella mattina che era scomparso e non aveva la minima idea di dove fosse. Prese una mantella e cercò di coprirsi per bene, fuori c'era freddo. Appena la donna mise piede fuori dal castello ecco che comparì la sua guardia
-dove sta andando mia Luna?- chiese, dopo essersi inchinato, l'uomo
-buongiorno Will, sto cercando Lyle, lo hai visto per caso?- chiese la donna sperando in una risposta affermativa
-no, mi dispiace mia Luna- negò con la testa
-allora andrò a cercarlo- disse avviandosi verso il giardino
-mia Luna, scusi, ma l'Alpha mi ha detto di non farla uscire dal castello, ancora in giro c'è molto ghiaccio, potrebbe scivolare a farsi male- cercò di farla ragionare, ma fu inutile, poiché la donna fece finta di ignorarlo.

Nonostante l'uomo fosse robusto, grosso è pieno di muscoli era molto premuroso nei confronti delle donne, specialmente della sua Luna. Inoltre era molto responsabile e avrebbe cercato di assecondare ogni richiesta del suo Alpha, cosa che però gli veniva difficile per via della testardaggine della donna. Will non si sentiva di dover imporre ordini dell'Alpha alla sua Luna, nonostante volesse tenerla protetta e al sicuro seguendola ovunque per starle accanto.

-Non ti preoccupare Will- rispose la donna continuando a camminare per il giardino
-non abbiamo mai parlato io e te, Will- cominciò a parlare la giovane
-hai una compagna? - chiese la Luna girandosi a guardarlo per qualche secondo
-no mia Luna- scosse il capo
-ancora no sfortunatamente- continuò l'uomo seguendo Hayley
-spero tu possa incontrarla presto- gli sorrise la donna
-sei un uomo moto gentile e amorevole- continuò a parlare
-grazie- sorrise quasi timidamente la guardia.
La donna si addentrò nel bosco cercando continuamente il suo amico a quattro zampe.
-Lyle!- urlò nella speranza che spuntasse fuori dai cespugli. Si stava davvero preoccupando, Hayley lo aveva visto negli ultimi giorni irrequieto e poi quella mattina svegliandosi non l'aveva visto vicino alle sue pantofole ai piedi del letto, dove era solito dormire. Così si mise a cercarlo, sperando di trovarlo e che niente e nessuno gli avesse fatto del male.
I due si incamminarono ancora per un po' all'interno del bosco lungo il sentiero, faceva freddo, l'inverso era passato, ma c'erano ancora dei rimasugli di neve e del ghiaccio in giro.  Le temperature erano basse, perciò bisognava vestirsi pesanti per evitare che ci si prendesse un'influenza, cosa che il dottore e sua figlia, l'infermiera, le avevano caldamente consigliato di evitare. Perciò aveva passato la maggior parte dei giorni degli scorsi tre mesi a casa, ad annoiarsi, poiché nessuno le faceva fare qualcosa, una volta si era proposta di aiutare la cuoca a cucinare, ma quest'ultima le aveva detto che non le serviva aiuto e l'aveva cacciata via, la volta dopo si era rivolta al giardiniere che stava sistemando i fiori in giardino, ma anche quest'ultimo le aveva detto di riposarsi e di stare a casa al caldo.
Non trovando nulla decisero di tornare indietro al castello, ripercorrendo la strada al contrario. Hayley non vedendo una lastra di ghiaccio fece per perdere l'equilibrio ma fortunatamente Will riuscì a prenderla sotto la schiena e piano piano a metterla in piedi, controllando che sotto i suoi piedi ci fosse il terriccio. Il viso della donna divenne rosso
-grazie- ringraziò il cavaliere che le aveva evitato una caduta
-di nulla mia Luna- abbassò la testa come per fare capire che fosse suo dovere proteggerla, ed effettivamente era così.
Facendo più attenzione alla strada arrivarono al castello e la donna subito cercò per i giardini del palazzo il suo lupo. Arrivata sul retro della fortezza la donna si imbattè nel campo dove gli uomini si stavamo allenando duramente, si sentivano i gemiti e gli ansimi che facevano quei guerrieri in ogni loro spostamento e in ogni loro mossa. La donna si avvicinò curiosa. Non aveva mai visto tutti quegli uomini allenarsi insieme, tutti i loro movimenti sembravano meccanici, sembravano dei robot.
Appena i guerrieri videro la loro Luna avvicinarsi smetterono di battersi e si inchinarono al suo cospetto. La donna sorrise
-tranquilli, continuate pure- disse la giovane
-dov'è l'Alpha?- chiese guardandosi attorno ma non vide l'ombra del suo compagno
-è dovuto allontanarsi per un po', fra un momento all'altro dovrebbe ritornare, ma ci ha detto di continuare ad allenarci- rispose un guerriero facendo un inchino ed un passo in avanti per parlare, per poi retrocedere e tornare al suo posto
-ho capito. Bene, allora buon allenamento, continuate pure- disse Hayley sorridendo e ammirando le mosse degli uomini che aveva di fronte, in tutto ciò Will era rimasto in disparte non trovando nulla di pericoloso intorno alla donna. La Luna girò per il campo guardando i combattimenti di quei cavalieri, alcuni erano anche trasformati e si battevano nella loro forma lupo. Hayley si avvicinò forse un po' troppo ad un guerriero, che con un movimento maldestro, cadde spingendo la Luna, che a sua volta si ritrovò sotto di lui
-mi scusi mia Luna, le ho fatto male?- chiese l'uomo reggendosi con le braccia guardando la donna sotto di lui
-nono, tranquillo. Non mi sono fatta male- sorrise per rassicurarlo. Si guardarono negli occhi per qualche secondo, lei guardava l'uomo dagli occhi color nero pece e lui guardò gli occhi verde bosco della donna.
Poi in lontananza sentirono un ringhio forte, possente. I due si girarono e guardarono il punto da cui proveniva quel verso.

ALPHA & LUNA (da revisionare)Where stories live. Discover now