Capitolo 12: Bruna civetta e lettera purpurea

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"Aspettate il Campo Giove è sotto attacco? Quindi anche Jason e Piper sono in pericolo?" "E anche Zang e Hazel!" "E Reyna e tutti i semidei romani!"
In quel momento la mia mente era altrove, non sull'Empire State Building, non fra i miei amici del campo mezzosangue, ma fra quelli de campo Giove. Ecate aveva nominato moltissimi 'animali fantastici' e non avevo capito nulla se non che avessero creato molti problemi ai Romani. Guardai i miei compagni e capii che anche loro erano preoccupati almeno quanto me, nonostante ciò la profezia non sembrava parlare solo dei semidei Romani e questo, per esperienza personale, voleva dire che anche al campo mezzosangue gli attacchi sarebbero aumentati. Leo e Nico erano forse più agitati di me, il primo non si era neanche accorto delle fiammelle che spuntavano dai suoi capelli, mentre il figlio di Ade continuava a muovere la mano sull'impugnatura della sua spada. D'improvviso sentii una stretta familiare, calore e coraggio mi inondarono il corpo mentre intrecciavo le mie dita, con quelle della mia ragazza. Ce l'avremmo fatta, come sempre. "Come ci metteremo in contatto con i Romani?" La voce della mia ragazza era calda e rassicurante, anche se percepii un lieve tremito, probabilmente ero l'unico ad averlo notato, ma questo mi rese solo più felice. "Un ambasciatore sta già venendo qui; abbiamo già avuto questa discussione con i semidei Romani, loro... in realtà è stato Marte a parlargli." E con ciò l'attenzione generali si spostò su una delle divinità che meno preferivo: Ares. Seduto sul suo trono il dio della guerra stava affilando una delle sue innumerevoli lame d'assalto; mi sentii ribollire il sangue nelle vene, se fosse dipeso da lui ci avrebbe inviato a combattere, a mani nude, contro quei mostri magici con tanto di striscione e tifoseria divina. Forse aveva percepito i miei pensieri, oppure aveva immaginato qualcosa di simile, perché mi guardò fisso per poi scoppiare in una fragorosa e sgradevole risata, infine si alzò facendo apparire una seconda lancia e disse: "Oh si, è vero! Beh è stata la mia controparte in realtà, ma mi sembra di aver preannunciato un scontro, forse dei cannoni, poi ho nominato mio figlio Frank capo del contrattacco e quell'altra ragazza... ehm la figlia di Bellona credo? " "Reyna?" "Reyna! Esatto, si l'ho nominata generale delle difese. Gli ho detto di sbrigarsi e me ne sono andato facendo esplodere qualche granata!" Spiegò brevemente il dio, Zeus però sembrò accigliarsi e io sperai fosse la volta buona che fulminasse una delle divinità presenti. "E il messaggio che dovevi portare?" "Ah giusto, ho anche spiegato alla ragazzina come arrivare e gli ho affidato alcuni grifoni... dovrebbe arrivare a momenti!" Rispose  il dio in modo distratto, troppo occupato a rigirarsi fra le mani, un'arma non ben definita. "Quale ragazzina? E precisamente quando dovrebbe arrivare?" Domandai incredulo: avremmo ricevuto solo un semidio in aiuto? "La semidea figlia di Plutone, lei è l'unica che può imparare le arti magiche oltre ai miei discendenti, ma a quanto pare i pretori romani non hanno voluto mandarli poiché avevano bisogno di tutto l'aiuto possibile..." Mi rispose Ecate visibilmente infastidita, come non capirli (i romani) del resto: venire attaccati e dover cedere parte delle legioni per aiutare le divinità mentre il campo è in pericolo... possibile che non ci arrivassero? Possibile che non capissero che noi, a differenza loro, non eravamo immortali e onniscienti? Dire che in quel momento ero frustato è poco.
"La figlia di Plutone? Hazel sta arrivando qui?" "Ma soprattutto sta venendo qui volando? Non soffriva di mal d'aria oltre che di mal di mare?" Commentò Leo seriamente preoccupato per la salute della sua amica. "Chiedeteglielo voi stessi, è appena arrivata!" Tagliò corto l'interpellata facendo un cenno verso il portone, il quale però, contro tutte le mie aspettative, non si aprì e non rivelò la figura di nessuna figlia di Plutone. Inarcai un sopracciglio e stavo per chiedere spiegazioni, ma la dea mi interruppe: "Sta salendo le scale abbi pazienza." Ed infatti qualche secondo dopo la porta si aprì. Dannazione(1). Hazel sembrava essere appena uscita da una lotta contro un pipistrello gigante, i suoi vestiti e soprattutto i suoi capelli erano semplicemente un disastro; i suoi occhi però erano agili e forse un po' troppo scattanti del normale. Sembrava agitatissima mentre si guardava intorno, seguii il suo sguardo quando si posò prima su di Ecate, poi sul padre ed infine su Harry, Ron ed Hermione. "Oh santi numi! Sono loro?!" Chiese concitata in direzione della dea mentre incrociava le mani quasi stesse pregando. "Esattamente mia cara, questi sono Hermione Granger, Ronald Weasley e Harry Potter. Saranno loro ad insegnarti le basi della magia e come poter affrontare i vostri invasori." Le rispose sorridendo Ecate. "Aspetti cosa? No-noi dovremmo insegnarle la magia? A lei?" Hermione rivolse ad Ecate uno sguardo scioccato. "Aspetti vuole dire che loro ci insegneranno la magia? Potrò far volare gli oggetti e dar fuoco alle cose utilizzando un bastoncino?!" Esclamò Leo elettrizzato. "Tu sei già capace di appiccare incendi Valdzer." Sottolineò Nico lanciandogli un occhiata senza guardarlo. "Si, ma pensa farlo con una bacchetta! Troppo figo!" A frenare il suo entusiasmo ci pensarono Atena ed Ecate. "Voi non potrete fare magie, per farlo dovreste avere del sangue magico di Ecate in voi..." "...oppure, come nel caso della vostra amica, dovreste essere favoriti, magari a causa di una maledizione passata." Ti pareva che non c'era una fregatura? "Comunque si" continuarono rivolgendosi ad Hermione. "Dovrete insegnare a questa ragazza e a tutti i miei figli del campo greco gli incantesimi necessari a difendersi, poi sarà suo compito insegnarli ai compagni del campo romano, ma non preoccupatevi troppo: sono capaci e ho già provveduto al materiale." "Ora invece, per il resto la profezia rimane un mistero e toccherà a voi risolverla, intanto vi consiglierei di inviare una lettera di spiegazioni ai vostri docenti. Per questo particolare avvenimento metterò volentieri la mia sacra civetta a vostra disposizione, avremo la risposta in pochi minuti..." Detto ciò Atena fece un gesto con la mano e dall'alto scese planando un civetta dal mantello beige chiaro, gli occhi scuri e attenti, cerchiati di nero. I maghi scrissero velocemente la loro lettera e poi la affidarono alla dea della saggezza, lo scambio fu effettivamente molto rapido, ma la lettera che arrivò fu particolare: era rossa e sembrava muoversi da sola fra le zampe del maestoso volatile che la portava. Notai che Harry e Ron si stavano agitando, Hermione deglutì rumorosamente e sembravano tutti leggermente pallidi mentre quest'ultima si avvicinava per prendere la busta. Qualche secondo dopo il miei timpani si ruppero dolorosamente e da lì in poi scoprii il significato di 'Strillettera'.
Quando tornammo al campo avevo ancora le orecchie che fischiavano, per questo non capii subito quello che Kara mi stava dicendo:
"Sono apparse all'improvviso" diceva "Non  le abbiamo toccate ne ci siamo avvicinati perché temevamo fossero pericolose, trasmettono un grande potere!"


(1) Percy è solo sorpreso e leggermente infastidito dalle capacità delle divinità: questo si ricollega al fatto che nonostante ciò sono sempre i semidei a dover risolvere i maggiori problemi.

(!) IN CASO NON SI FOSSE CAPITO NEL CAPITOLO PRECEDENTE!
Fiammagranchi, Folletti, Marciotti, Snasi e Occamy: sono tutti animali fantastici (o spiriti) del mondo di Harry Potter, i primi sono delle tartarughe dal carapace ricoperto di gemme preziose che si difendono con il fuoco, i Marciotti sono esseri simili a spettri o a colonne di fumo che attraverso una lanterna che si portano appresso fanno perdere e confondere i viaggiatori, gli Occamy invece sono i famosi uccelli 'Aggiustospazio' che come gli Snasi sono presenti in Animali fantastici e dove trovarli (film e libro).

Angolino dell'autrice:
Ma salve, ecco qua il nuovo aggiornamento, questa volta non ho sforato la tempistica (non troppo almeno)
Ditemi cosa ne pensate, perché io ho qualche dubbio... temo che la storia si stia allungando troppo perché amo aggiungere dettagli, ma non vorrei diventare noiosa.
Voi che ne pensate???

P.s. Spero non ci siano errori grammaticali: è mezzanotte passata e potrei essermi lasciata sfuggire qualcosa, ma voglio comunque aggiornare quindi...

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