Capitolo 10: Mai prendere un ascensore, in nove, piu un centauro!

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"Oh eccovi finalmente! Vi stavamo aspettando!"

*circa venti minuti prima*
In quel momento Ron non era sicuro di aver compreso tutta la storia, ma la sua considerazione verso quel Percy era decisamente cambiata. Sembrava che quel ragazzo avesse affrontato molti più pericoli di quanti ne desse a vedere, del resto però anche loro ne avevano passate tante, avrebbe voluto chiedergli di più sulle divinità che avrebbero incontrato, ma era già abbastanza nervoso e pensò che sarebbe stato meglio fare come con le verifiche: si affrontano direttamente, senza starci troppo a ragionare su (e in caso di problemi la risposta è sempre la numero tre).
Quando il pulmino si fermò e i ragazzi scesero, Harry dovette ammettere di trovarsi davanti ad uno degli edifici più alti che avesse mai visto, chissà come sarebbe stato volare lassù, se avesse lasciato andare un boccino d'oro questo avrebbe potuto raggiungere la cima? Si riscosse dai suoi pensieri quando vide di essere rimasto indietro, i suoi amici e i compagni di Percy stavano già entrando; l'interno fu abbastanza deludente, abituato com'era a posti e luoghi magici si era illuso di vedere divinità e esseri ovunque, magari anche solo del marmo bianco come quello nei libri di scuola, invece era solo una normalissima entrata con reception. "Questo è l'Olimpo?" Chiese titubante. "Oh no, questa è l'entrata per l'ascensore, venite dobbiamo prendere la chiave". Il ragazzo biondo che avevo identificato come Will si diresse al bancone seguito a ruota da Annabeth, lo osservò scambiare alcune parole con il tipo dietro il tavolo mentre la ragazza gli mostrava una lettera bianca; si sentii leggermente a disagio quando il signore si girò a guardarli, sembrò non apprezzare il gran numero di persone, ma poi abbassò lo sguardo sulla lettera e infine annuì. "Bene, abbiamo fatto!" Esclamò il biondo prendendo a braccetto un ragazzo dai capelli neri e la carnagione pallida, del quale Harry non aveva ancora capito il nome. "All'inizio abbiamo avuto qualche problema e non voleva farci salire, ma poi quando ha visto il nostro 'invito' si è arreso a farci passare..." Spiegò Annabeth a Chirone e a tutti gli altri. "Salire? Cioè l'Olimpo è in questo grattacielo?" "Esatto, ma non ad un piano qualsiasi, dobbiamo andare al seicentesimo piano!" "Esiste un piano del genere?" Domando curiosa Hermione. "Pensavo si fermasse a cento..." "Wow, è molto interessante, ma qualcuno mi può dire cosa è un gratta-cielo?" Chiese Ron lo sguardo rivolto verso il soffitto. "Come?" I ragazzi sembravano piuttosto confusi dalla domanda, ma fu Hermione a chiarire le cose. "Vedete, Ron è un Purosangue, questo significa che non ha parenti Babbani in famiglia, quindi non ha mai vissuto nel mondo dei non maghi e non conosce molti termini...Ron un grattacielo è un edificio altissimo, si chiama così appunto perché sembra toccare il cielo." "Allora perché non chiamarlo toccacielo? O sfioracielo? Mi sembra un nome più chiaro!" "Cosa vuol dire Babbani?" Chiese improvvisamente Percy bloccando le domande di Ron sul nascere. "Ora che ci penso avete chiamato così anche noi al campo no?" Osservò Leo. "Ecco praticamente..." "Ce lo spiegherete mentre saliamo, l'ascensore è arrivato e comunque ci metteremo un po' di tempo... sarà meglio sbrigarci però, non voglio assistere ad un altro litigio fra divinità!" Ci interruppe il ragazzo dai capelli neri mentre le porte del grande ascensore si aprivano. Entrarono e subito partí una musichetta per niente orecchiabile, Harry sperò che il viaggio non durasse troppo: non sapeva se le sue orecchie avrebbero resistito. "Per tutti gli dei! Non avevamo detto ad Apollo di cambiare questa mostruosità? È ancora peggio di come la ricordavo!" "Bhe lo sai, mio padre ama le novità e questa è una canzone che va di moda al momento..." Era stato il biondo a parlare, dunque lui era un figlio di Apollo? Pensò Harry. "Si, ma dove di preciso? Così vedo di mandare all'Ade tutto lo stato o il personale che ha fatto la classifica!" "Mio padre non ne sarebbe contento" Borbottò il tipo dai capelli neri mentre cercava di allontanarsi il più possibile da Leo. Quest'ultimo sembrava star lavorando ancora su quelle viti e bulloni, solo che ora si intravedeva del fumo provenire dal suo lato, Gary sperò non scoppiasse un qualche tipo di incendio, temeva infatti di non riuscire a raggiungere la bacchetta in tempo per lanciare un 'Aguamenti'... dopotutto la situazione non era delle migliori: per evitare di perdere altro tempo avevano deciso di salire tutti assieme, centauro incluso; risultato? Pessimo. Erano tutti ammassati e schiacciati uno contro l'altro, l'ex prescelto (o forse non ancora tanto ex) da un lato sentiva le parole di Hermione che nel mentre stava spiegando il significato di 'Babbani' e i commenti di Annabeth quando le spiegò il significato di 'Mortali', dall'altro il figlio di Apollo e il suo amico (scusate Harry per la sua ignoranza) stavano litigando su quale musica fosse peggiore, come se non bastasse Ron alla sua sinistra continua a ripete cose imprecazioni tra cui "Miseriaccia" e "Per tutti i bolidi!", si notò che c'era una certo parallelismo fra le sue imprecazioni e l'aumentare del fumo. Infine c'erano Harry, Percy e una ragazza che gli si presentò con il nome di Rachel Dare, tutti e tre erano schiacciati contro la parete destra e passarono tutto il viaggio in silenzio a guardarsi, probabilmente qualcuno di loro avrebbe detto qualcosa, ma erano talmente schiacciati che l'ossigeno era un bene di lusso ormai, quindi mentalmente si accordarono di non sprecarne il poco rimasto. Ormai l'aria era avvizzita e Harry sentiva la fronte grondante di sudore, per rilassarsi immagino di trovarsi al fresco sulla sua scopa, il vento sulla faccia e le goccioline di pioggia che gli oscuravano la vista obbligandolo ad acutizzare i sensi; mentre pensava a questo però, l'ascensore si fermò di colpo e le porte si aprirono. Dopo un momento di esitazione tutti, nessuno escluso, si lanciarono verso l'uscita, stanchi di quel mix di caldo, sudore e terribile musica pop moderna; come era facilmente immaginabile a causa degli spintoni si ritrovarono tutti a terra, solo Chirone, che intelligentemente aveva atteso prima di uscire, aveva evitato di venire schiacciato dal peso dei ragazzi più addietro. Quando i tre maghi si rimisero in piedi, e Harry ebbe ritrovato i suoi occhiali, un enorme paesaggio gli si aprì davanti, grandi strutture in marmo bianco, statue e quello che sembrava essere un piccolo villaggio apparvero ai loro occhi; non faticarono a individuare la loro metà, l'Olimpo era davanti a loro, sopra ogni cosa, enorme e imponente. Hermione noto come ogni cosa sembrasse scaturire magia, solo che non era come quella che era abituata a percepire ad Hogwarts, sembrava diversa, come un fuoco e della lava, entrambi caldi, roventi, ma facilmente distinguibili far loro. Mentre salivano le gradinate Annabeth le aveva spiegato che dopo un 'incidente', come lo aveva chiamato la ragazza, l'Olimpo originale era stato rovinato e in molti punti distrutto e che sua madre, Atena, aveva convito le divinità ad affidarle il compito di progettarlo a suo piacimento. La strega era rimasta molto stupita, dunque i complessi ornamenti, le colonne rastremate e i capitelli che vedeva erano tutti nati dalla mente della ragazza...
In poco tempo si trovarono di fronte all'entrata principale, immensa anch'essa e con rivestimenti dorati che avrebbero fatto impazzire uno Snaso nel raggio di kilometri.
Dopo un breve attimo di esitazione le porte vennero aperte e i ragazzi entrarono: per primi Percy, Nico, Annabeth e Rachel, di seguito Chirone, Leo e Will. I tre maghi stavano in fondo, non sapendo bene come comportarsi, le figure che stavano per incontrare erano vere divinità, magari si aspettavano che li adorassero temette Harry cosciente del fatto di ricordare appena tre o quattro dei nomi imparati alle elementari. Dopo essersi scambiati un occhiata veloce i tre amici varcarono l'ingresso. Una voce tonante subito li raggiunse: "Oh eccovi finalmente! Vi stavamo aspettando!"

Angolino dell'autrice:
Hey, nuova settimana nuovo aggiornamento! Ancora non ci credo che sto riuscendo a mantenere il ritmo degli aggiornamenti settimanali...
Comunque ho una domanda da porvi:
come si è ormai capito nel prossimo capitolo incontreremo le divinità, ora ditemi, preferite un capitolo dal punto di vista di Harry, di Percy o come quest'ultimo in terza persona?

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