Capitolo 14 ~ Night

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La sera era giunta velocemente dopo che i quattro ragazzi se ne furono andati , Shanti rimase ancora un po' a bearsi dell'affetto dei suoi genitori che silenziosi non fecero alcuna domanda indiscreta volendole lasciare tutta la giornata per rilassarsi.

Al contrario Shanti cercava di concentrarsi su di loro per non pensare. Non voleva pensare a perché Mikey non si era presentato con suo cugino e gli altri e all'imminente scontro contro i Black Dragon al quale lei non sarebbe potuta partecipare. Non che avrebbe fatto grandi cose però voleva aiutare nel suo piccolo ma sapeva bene che in quello stato lei era completamente inutile e indifesa. Quando aveva provato ad alzarsi per andare in bagno aveva visto tutto a macchie per un'attimo per poi cadere a terra come una pera cotta per lo sforzo, I medici avevano detto che sarebbe stata ricoverata per una settimana per poter valutare che il colpo subito non avesse provocato lesioni o problematiche rilevanti.

Certo Shanti quando lo seppe non fece i salti di gioia, annuì sconsolata e salutò i genitori che tornarono a casa per riposarsi dandosi appuntamento l'indomani mattina. Così la ragazza si sistemò meglio sotto le lenzuola e socchiuse gli occhi, sentiva un perenne ronzio nella testa che le dava tremendamente fastidio ma il medico gli aveva detto che era normale e sarebbe sparito in un paio di giorni di riposo però avrebbe dovuto avvertire se fosse diventato più forte.

Quando la cena arrivò Shanti si dovette trattenere dal piangere, davanti a se le era stato sistemato un vassoio molto triste composto da riso, pesce essicato e una gelatina di frutta verde. Gli avevano detto che avrebbe dovuto mangiare leggero almeno per i primi giorni e così accettò la cena umilmente. Finito le infermiere scambiarono due battute, le controllarono i parametri vitali, un paio di domande generali (Nome, Cognome, età etc...)per vedere che la memoria fosse tutta okay e poi le diedero qualche pastiglia prescritta dal medico e le augurarono buona notte. E Shanti fu davvero tentata di dormire. Il mal di testa si era fatto leggermente più forte così come l'ansia per ciò che avrebbe affrontato la Toman quella notte e sperò che con le pastiglie e con il riposo tutto sarebbe passato così chiuse gli occhi scivolando pian piano tra le braccia di Morfeo. L'ultimo pensiero rivolto a Mikey e una preghiera affinché nessuno della Toman rimanesse ferito.

***

-Mikey spicciati!-
-Arrivo, Arrivo Ken-chi! Un'attimo.-
"Ma cosa?"
Shanti aprì gli occhi lentamente al sentire quelle voci famigliari, lanciò un'occhiata all'orologio posto sulla parete fi fronte a lei constatando che mancava ancora mezz'ora a mezzanotte. Aveva dormito un paio di ore, così si mise seduta con la schiena appoggiata alla testata di ferro del letto e nel mentre Mikey e Draken entrarono nella sua stanza.
-Shi-chan!-
Disse lui sorridente mentre Draken gli fece segno di abbassare la voce.
-Ma voi che ci fate qui? E il combattimento?-
Chiese con ancora la voce impastata dal sonno Shanti, il dolore alla testa si era leggermente attenuato ma sentiva le palpebre pesanti. Il pensiero che tra quelle pastiglie ci fosse qualcosa per farla dormire non era improbabile.
-Shhhh, non ci pensare.-
Mikey detto questo si sedette su una sedia accanto a Shanti e la osservò sorridente, un sorriso terribilmente falso a detta di Shanti.
Draken le scompigliò i capelli delicatamente come faceva solitamemte e si mise a chiederle della sua giornata, se si era trovata bene e come la trattava il personale ospedaliero. Shanti si sentiva fortunata ad avere accanto a sé una persona come Draken e lo ringraziò di tutte le premure dimostratele.
-Ora tu.-
Disse la rossa puntando un dito verso il ragazzo più piccolo.
-Mi dici cosa hai?-
Mikey alzò la testa colpevole per poi scuoterla e sorridere.
-Ma nulla cosa dovrei ave ...-
-Piantala di dire stronzate e dimmi che hai.-
Drake osservò la piccola figura scocciata che lanciava occhiate di fuoco al neo capo della Toman per poi accasciarsi lentamente contro il cuscino del letto senza modificarne lo sguardo. Era stanca Draken lo aveva capito benissimo dal viso bianco come un lenzuolo e dagli occhi assonati, nonostante lo stato di incoscienza in cui versava fino a poche ore prima.

Randagi {MikeyXReader}On viuen les histories. Descobreix ara