Capitolo 24 ~ Future

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2017
"Il conflitto all'interno della Tokyo Maji Gang si è intensificato in città, ed diversi civili ultimamente sono rimasti coinvolti. In mezzo a tutti i feriti due sono risultati fatali: Tachibana Hinata 26 anni e Higurashi Shanti 27 anni."

2 GIORNI PRIMA

Mi stupivo ancora a pensare che era tutta la vita che dipingevo eppure non mi ero mai stancata di farlo, per me tenere in mano un pennello era come avere un arto in più ... qualcosa di attaccato inevitabilmente al mio corpo e che quindi dovevo usare a tutti i costi.

Socchiusi gli occhi inspirando profondamente la sigaretta che tenevo in mano, le cartine, il tabacco trinciato e i filtri si trovavano abbandonati sul tavolino tutti fuori dalla propria confezione. 

Quando qualche critico d'arte, giornalista o chi che sia entrava nel mio appartamente non trovava il disordine qualcosa di digustoso, anzi per loro valevi di più come artista se la tua stanza era un porcile.

"E' l'espressione massima di ciò che hai in testa."

Mi dicevano, del mio dolore e vissuto. Del fatto che appena Laureata all'università di Belle Arti i miei fossero morti in uno strano incidente e fossi rimasta orfana, della mia fama arrivata in un lampo quando quel quadro fu sottoposto al giudizio dei critici per poi finire al MoMa

Spensi la sigaretta nel vasetto dove c'era l'acqua per lavare i pennelli e osservai il quadro di fronte a me. Passai un dito sul colore ormai secco ... quanta nostalgia. Ormai lui era diventato il soggetto di tutti i miei quadri in qualche modo, forse era un grido disperato verso di lui ... forse se avesse visto anche solo un quadro avrebbe visto che io non lo avevo dimenticato, che io lo volevo ancora nella mia vita nonostante quello che stava facendo fosse immorale e brutale.

-Manjiro ...-
Disse in un soffio di voce continuando a tenere gli occhi sulla tela.

Avevo appena finito di disegnare il viso di un giovane circondato da foglie e dalle labbra vermiglie, chiunque della vecchia compagnia avrebbe capito che era Manjiro il ragazzo raffigurato con pennellate soffici e delicate. Ma a quanto pare lui non capiva o non voleva capire.

Il telefono fissò della mia dimora suonò, scesi dallo sgabello e presi la cornetta del mio telefono vintage color tiffany e mi sedetti sul divano. Il mio amato gatto Levi saltò sul mio ventre pronto a ricevere un po' di coccole dalla propria padrona.

-Shanti come stai?-

La voce leggiadra di Hinata mi giunse all'orecchio come una ventata calda, quella ragazza aveva il potere di trasmettere serenità con chiunque parlasse grazie la sua voce rassicurante.

-Tutto bene Hina, ho appena finito un quadro.-
-Sai a volte ci penso che sono amica di un'artista internazionale! Sono sempre incredula quando ci penso!-

Ridacchiai un po' iniziando a giocare con la coda del gatto corvino che dormiva sul mio addome.

-Sei libera dopodomani? C'é un Festival al tempio Musashi, non ci vado dalle medie con il mio vecchio fidanzatino. Ci verresti con me?-

Per un attimo rimasi in silenzio, il dolore mi attanagliò il cuore e dovetti strizzare gli occhi e portare la vista verso il soffitto per non scoppiare a piangere.
-Certo Hina!-
Dissi con la voce più raggiante che potessi avere, poco dopo riattaccai il telefono e scoppiai in lacrime. Mi alzai dal divano spaventando il povero Levi e lanciai un urlo disperata, iniziai a lanciare qualsiasi cosa mi capitasse a tiro e quando vidi quel tubo di vernice rossa non esitai a lanciarla sulla tela che in poco tempo venne riempita da macchie vermiglie che ricordavano molto il sangue, quello che perdevo ogni giorno dal mio cuore.

Randagi {MikeyXReader}Where stories live. Discover now