Capitolo 38

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A Urumi tutta quella faccenda puzzava, eccome se le puzzava. Sentiva chiaramente che c'era qualcosa che non andava dalla settimana prima, quando dopo aver fatto l'amore con Baji a casa sua lui aveva ricevuto una chiamata ed era scappato via come se fosse rincorso dalla polizia.Per tutto questo aveva accettato di buon grado l'ordine (e richiesta) di Shanti di scoprire che cosa stava combinando Baji.

La ragazza dai capelli bicolore, essendo la persona più vicina a Baji oltre a Shanti, aveva notato dei comportamenti sospetti e delle sparizioni alquanto insolite per un tipo come Baji che adorava stare al centro dell'attenzione. Cherry, che si trovava accanto a lei in quell'avventura, le aveva detto che molto probabilmente andava in qualche bordello a farsi fare qualche servizietto a poco prezzo ma Urumi l'aveva subito snobbata come idea, mica scappava da lei per andare da una prostituta.

Avevano pedinato Baji dalle prime ore del mattino, da quando lui era andato al ber per passare la mattinata fino ad ora che era andato in una ex sala giochi in uno dei luoghi più malfamati di Shibuya.  Cherry accanto a lei stava passando da una mano all'altra la mazza da baseball, la sua tipica arma, con fare annoiato mentre pensava ad un nuovo modo per molestare Takemitchy; adorava farlo, era un ragazzo molto espressivo e ciò le faceva salire una certa eccitazione.
-Cherry, tempo.-
La ragazza dai capelli rosa confetto tirò su il braccio in modo pigro e osservò il proprio polso, erano passati dieci minuti da quando Keisuke era entrato e lo comunicò subito alla compagna.
-Neh, neh ... Urumi-chan e se entrassimo?-
-Non hai visto quel simbolo?-
Urumi indico la porta d'entrata della sala giochi, era stata dipinta con una bomboletta spray l'immagine di un angelo senza testa.
-E' un luogo di ritrovo della Valhalla.-
-Non credo che alle 11 del mattino ci sia un grande afflusso di visitatori.-
-Se vogliamo entrare, anche se non sappiamo quanta gente ci sia dentro ... dobbiamo farlo senza farci vedere.-
Cherry superò l'amica e guardò l'edificio, era abbastanza piccolo e molto probabilmente avrebbe avuto una porta d'entrata sul reto, o qualche finestra su quelle mura che fosse stata spaccata da dei ragazzini annoiati.
-Facciamo un giro di perlustrazione, troveremo il modo.-
Urumi annuì e così le due ragazze si divisero per controllare il perimetro della casa, subito trovarono sul lato destro dell'edificio una finestra rotta, stando attenta a non farsi notare Urumi scrutò l'interno e vide che era un piccolo sgabuzzino ricolmo di scatoloni e cianfrusaglie varie, Cherry la raggiunse appena finì di fare il giro.
-C'è una porta sul retro ma è bloccata, posso aprirla facilmente però. Questa è l'unica finestra aperta.-
-Potremmo entrare da qui e provare a vedere se riusciamo a sentire qualcosa dalla porta.-
Cherry annuì entusiasta e stando bene attenta a non ferirsi scavalcò la finestra entrando all'interno dell'edificio, Urumi si guardò nuovamente alle sue spalle e poco dopo fece lo stesso.
Ormai all'interno le due ragazze si accucciarono alla porta premendo l'orecchio su di essa, purtroppo non si sentiva alcun rumore se non il suono di passi, qualcuno stava camminando e non smetteva di farlo.
La bicolore subito si stufò di non vedere nulla e così, lentamente aprì leggermente la porta e si creò uno spiraglio che permise alle due amiche di vedere cosa stava succedendo all'interno dell'edificio. Notarono subito che non c'era nessuno se non due ragazzi all'interno dell'enorme sala. Era anche parecchio sporca con moccini e lattine vuote per terra.

  Urumi alzò lo sguardò e lo incatenò alla figura di Baji che se ne stava appollaiato su un'altra macchinetta dall'altra parte della stanza con il viso rivolto verso il muro. La ragazza, anche se non poteva vederlo bene in faccia, notò subito che Keisuke era turbato. Lo poteva capire dalla posa fin troppo rigida che manteneva e dalle dita che incessantemente tamburellavano sulla superfice sulla quale sedeva. E se Urumi si perse a guardare il suo ragazzo preso da chi sa quale turbamento Cherry aveva invece appena avuto un colpo di fulmine, i suoi occhi si illuminarono alla vista di un ragazzo dai capelli neri con mesh bionde, era lui il ragazzo che continuava a passeggiare per la stanza. Aveva il viso così delicato, con lineamenti morbidi e dolci che ricordavano ancora quelli di un bambino, sotto l'occhio destro aveva un adorabile neo che faceva sì di attirare l'attenzione altrui sui suoi occhi d'orati, circondati da folte ciglia nere. Per non parlare del tatuaggio che aveva sul collo, Urumi lo adorava e si chiedeva come sarebbe diventato con degli schizzi rossi su di esso. Il ragazzo alternava sguardi vacui ad altri di intensa concentrazione mentre borbottava qualcosa a bassa voce e, di tanto in tanto, si guardava le mani con fare inquietante per poi riprendere la sua passeggiata.
-Kazutora, te l'ho detto. Stasera lascerò la Toman.-

Randagi {MikeyXReader}Where stories live. Discover now