Capitolo 36 ~ Art's Week

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E finalmente arrivò l'inizio della settimana dell'arte, la classe 1 F era entusiasta del proprio lavoro e non vedevano l'ora di aprire le porte della propria classe al pubblico.
Shanti se ne stava sull'uscio della porta con una boccia dei pesci vuota tra le braccia, Jun davanti a lei stava scrivendo "Donazioni" con un pennarello indelebile, due soldi in più per racimolare del materiale nuovo non avrebbero fatto male a nessuno.
E Shanti era felice di questa iniziativa ma non capiva perché doveva reggerlo lei invece di appoggiarlo su una sedia o banco, sarebbe stato anche più dritto e stabile.
"Eh ma non è all'altezza giusta" le aveva detto Jun mettendogli tta le braccia la boccia che era anche estremamente pesante.
-Kami if it weighs ... ti sbrighi?-
Shanti stava perdendo la pazienza, le braccia le dolevano perché teneva sollevata, con i gomiti piegati, quell'affare e ormai sentiva che non avrebbero retto molto.
-Se continui a muoverti non riesco a essere più veloce .... Finito!-
Shanti si sbrigò ad appoggiarlo sulla sedia accanto a se e poi batté il cinque con l'amica, ora era davvero tutto pronto e anche la fatica di poco prima dimenticata.

C'era da dire che in quelle settimane di calma placida gli erano proprio piaciute, non aveva pensato assolutamente nulla e la Toman era diventata il suo ultimo pensiero. Si era ritrovata a pensare che questa tranquillità le piaceva proprio e si era trovata a chiedersi se fosse così che i ragazzi della sua età vivevano, la loro unica preoccupazione di quelle settimane era stata la creazione di un'opera mica lo spionaggio e il controllo di determinati soggetti. Sia chiaro, Shanti adorava la Toman e il proprio status che si era guadagnata tanto duramente ma doveva ammettere che era anche bello essere una semolice ragazza delle superiori, dove la sua unica preoccupazione dovevano essere i voti o la sua vita amorosa.

La rossa lanciò un'occhiata all'interno dell'aula guardando come i suoi compagni di classe sistemassero gli ultimi particolari entusiasti e pieni di ansia. Ansia provocata anche dalla diceria che dei critici d'arte avrebbero girato per le varie aule cercando nuovi talenti di cui parlare e investire. Shanti sapeva bene che la notizia era vera, anche sua mamma era stata incaricata di andare alla ricerca di qualche pezzo forte.
-Chissà se qualcuno mi noterà!- Una ragazza dalla folta chioma bionda si lamentava mentre sistemava gli ultimi particolari della propria scultura di metallo, un ragazzo che la stava aiutando cercò di rincuorarla ma invano e la bionda scoppiò in lacrime.
-L'unica che ha qualche speranza di essere notata è Shanti.-
Disse serio un altro ragazzo mentre reggeva la ruota di un ciclomotore tra le braccia.
-In fondo è l'unica tra di noi che ha già esposto in qualche galleria d'arte.-
-Ragazzi fermatevi ...- Shanti intervenne in quel discorso che stava demoralizzando tutti i suoi compagni. -... Non significa nulla. Vedrete che sarete notati tutti! Stiamo lottando per questo no? Cercare di farci un nome nel mondo dell'arte.-
-Esatto, mettiamocela tutta!-
Disse Jun alzando un braccio entusiasta mentre la sua opera giaceva sotto un telo bianco in attesa di essere esposta.

***

-Non ci credo che siamo venuti davvero.-
Baji attraversò i cancelli dell'istituto superiore d'arte Yaza con un'espressione estremamente scocciata sul proprio volto, lanciò uno sguardo attorno a sé constatando che erano tutti al settimo cielo per quel festival.

Aveva altri progetti quella mattina, tipo andare a casa di Urumi e chiudersi nella sua stanza fino a sera nell'abbraccio caldo della ragazza ma Mikey gli aveva scombussolato i piani.
"Voglio vedere Shi-chan." E così lui, Chifuyu e Drakken l'avevano accompagnato.

Dovunque nel cortile scolastico c'erano vari stand che andavano da quelli del cibo ad altri che vendevano varie cianfrusaglie offerte dai studenti, in un banchettino trovò persino la svendita di foto dei studenti dello Yaza occuoati in varie attività, stranamente le foto con all'interno Mitsuya erano sperite e Mikey si fece regalare da Ken una foto dove si intravedeva Shanti sullo sfondo intenta a dipingere.
-Ohy Mikey facciamo in fretta.-
Si lamentò nuovamente il corvino verso il capo della Toman che intanto non aveva perso tempo e reggeva in mano dei Takoyaki pronto ad assaporarli mentre nell'altra mano teneva la foto appema ricevuta.
-Ohy Mikey! Mi hai sentito?-
-Sì, sì, sì ....-
Disse poco interessato il biondo, Drakken si allontanò per tornare con delle crepes guarnite con fragole e panna montata e le diede in mano a Mikey che felice come una pasqua ringraziò "Ken-chin" e in un minuto mangiò tutto. Baji esasperato guardò Chifuyu bisognoso di supporto ma l'amico era distratto e osservava alla sua destra con sguardo imbarazzato.
-Che stai guardando Chifu .....-
Ma non riuscì a finire la frase che capì il motivo dell'imbarazzo del ragazzo, infondo al viale alla loro destra, quello che portava dritto alla palestra, c'era uno stand grande con le tende celesti e al di fuori di esso due ragazze distribuivano dei volantini. Una delle due ragazze diede un volantino a un ragazzo e quando alzò il volto, decorato da un sorriso di cortesia, notò i due ragazzi che la osservavano a metà tra l'incredulo e l'affascinato, così alzò la mano e li chiamò verso di sé.
-Heyla ragazzi!-
Baji fu il primo a fare il primo passo ed ad avvicinarsi alla ragazza che non era altro che Urumi, anzi, una urumi vestita da Maid. Ora Baji poteva dirsi soddisfatto dalla sua vita e mentre si portò due dita sul naso per evitare perdite di sangue con l'altra mano prese la mano della bicolore e lei lo osservò leggermente stranita.
-Che combini teppistello?-
-Cosa stra cazzo indossi di grazia!-
Urumi portò lo sguardo in basso e osservò la propria gonna nera ricca di fronzoli, tulle, pizzo e il suo grembiule a forma di cuore, non ci trovava assolutamente nulla di male.
-Sono le calze bianche? Lo sapevo che stavano meglio nere ...-
-Ma mica parlo del colore delle calze! Cazzo me ne frega, io parlo ... parlo ....-
Urumi a quelle parole capì e prendendo Baji per la cravatta lo avvicinò ancora di più al suo viso, sul suo volto si formò un sorriso malizioso che a parere di Baji era la fine del mondo ma non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.
-Che pervertito, ti eccitano le cameriere.-
-Non mi eccitano le cameriere brutta ...-
Ma ancora una volta Urumi gli tolse le parole di bocca, gli si avvicinò con le labbra al suo orecchio e sussurrò un orario e un posto, Baji smise di protestare e rispondendo con un ghigno soddisfatto le fece un occhiolino.
Era ancor meglio del suo piano iniziale!

Randagi {MikeyXReader}Where stories live. Discover now