Giovedì, 11 Maggio 2020

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Caro diario,

Questo pomeriggio io, la Tilly e l'Ugo siamo andati a Besnate dai nostri parenti.

Proprio una bella serata, non c'è che dire. Se non fosse che mia madre mi ha trasformato in tempo zero nello zimbello di turno. Tutti a prendermi in giro e a ridere (in senso buono) di me.

A me non dispiacciono queste situazioni, lo ammetto, mi piace essere la fonte del buon umore, però ieri è successa una cosa che mi ha sconvolto a tal punto che non te l'ho nemmeno riportata.

Evidentemente non era bastato il turbinio di emozioni che mi ha scatenato Amedeo. No, ma certo! Perché vivere in pace e serenità quando è possibile vivere a mille nell'occhio del ciclone degli eventi?

La situazione ha preso una brutta piega quando mia cugina ha iniziato a chiedermi se avessi trovato lavoro o che.

<<No, purtroppo no. Non mi lamento, però. Tra poco finisce la scuola e sto dedicando sempre più tempo alle ripetizioni.>>

Non ero sicura di aver terminato la frase, ma mia mamma non ce la faceva più.

<<Eccome se si sta dedicando! Ieri ha ricevuto anche una proposta di matrimonio!>>

Immagina la mia faccia. Ecco, dire semplicemente "Occhi al cielo" non rende per nulla l'idea.

<<Mamma, non era una proposta di matrimonio...>>

E così mi è toccato raccontare.

Ieri alle 17 avevo in calendario un'ora di ripetizioni con Giuse. Con lui bisogna sempre tenere di riferimento la mezzoretta di ritardo canonica (quando va bene), così nel mentre ho deciso di lavarmi i capelli in attesa della sua venuta. Mancava un quarto d'ora alle cinque e quindi avevo quarantacinque minuti abbondanti da occupare.

Alle 17 suona incredibilmente il citofono. Mia mamma entra in bagno avvisandomi dell'arrivo di Giuse e, con non so quale coraggio, dato che lo conosce anche lei, mi intima di muovermi e di non farlo aspettare troppo.

Quando arrivo in sala e me lo trovo davanti per poco non mi si disarticola la mascella dallo stupore.

Dovevi vederlo. Certe cose non si possono raccontare a parole.

Era lì tutto impettito e elegantemente vestito. Teneva fra le mani un mazzo di rose rosse stupendo. Le rose erano enormi, delicate e vellutate e, per dare un po' di verde al bouquet erano state inserite delle felci.

Oh cazzo.

<<Giuse...io...non capisco.>>

E tutto questo con mia madre, la Tilly, lì alle mie spalle. Chissà come si godeva la scena. Se solo avesse avuto i pop corn...

<<Clotilde non ti spaventare.>>

No, certo. Un ragazzino viene a casa mia vestito da matrimonio, con i fiori al seguito, ed io non mi devo spaventare.

<<Ci tenevo solo a ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me in questo periodo.>>

Ah, ecco. Si tratta solo di un ringraziamento. Caro il mio Giuse, ti conviene aspettare a ringraziarmi prima che poi ti bocciano e...

<<Sei stata meravigliosa. Io purtroppo devo tornare giù. Lunedì ci trasferiamo di nuovo. La scuola mamma me la fa finire giù perché così sistema tutto lei.>>

Non voglio sapere. Non ho bisogno dei dettagli.

<<Ecco, so che magari adesso non ti va, ma quando vorrai venire giù io sarò lì ad aspettarti. Mi si spezza il cuore a partire e lasciarti qui da sola.>>

Il noioso diario di Clotilde - Il pericoloso mondo delle ripetizioniWhere stories live. Discover now