Sabato, 6 Maggio 2020

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<<Che cosa hanno i tuoi capelli?!>>

Ebbene sì, mio caro diario!

Dopo mezzora passata a guardarmi di traverso, Aida mi ha posto questa domanda.

<<Beh, ti dirò. I miei stivaletti di camoscio sono messi anche peggio!>>.

Lei ovviamente non capiva, ma non me la sentivo di raccontarle per filo e per segno "Le Disavventure di Clotilde", anche perché già mi tocca raccontarle a te e, devo ammetterlo, non ne sono entusiasta. Anche se...

In effetti il buon Michele Pais aveva ragione. Tutto è filato liscio, o meglio, nei primi trentacinque minuti tutto è andato così.

Ti dirò, di solito non sono una di quelle che si lamenta ogni tre per due. Ogni tanto mi vedo carina ed altre volte vorrei andare in giro con un poncho pur di coprirmi tutta e non farmi vedere, ma ieri sera mi sentivo proprio una sventola! Il mio outfit prevedeva una camicetta a maniche lunghe di jeans, una gonnellina in tessuto color mattone e i miei mitici Camperos vintage (quando dico "vintage" è sottointeso "della Tilly") di camoscio. Della serie, datemi uno Stetson e sono pronta per un Western...Clint, fammi tua! Insomma, ci siamo capiti!

Della borsetta faccio felicemente a meno, così non ho impicci. Il mio cellulare in queste occasioni lo ficco nella tasca del buon Leo.

Devo ammettere che anche i miei amici si vestono sempre bene, erano tutti bellissimi e, come sempre, vestiti molto bene. Faceva caldo per essere maggio, quindi era legittimo vestirsi più leggeri, ma questa volta mi sembrava che Teresa avesse osato un po' troppo.

<<Tere, sei sicura di non aver freddo con la pancia di fuori?!>>

Per tutta risposta lei mi ha guardato come se avessi sparato chissà quale eresia.

<<Freddo?! Secondo voi Teresa sente il freddo?>> Eccola che inizia a parlare in terza persona... <<Teresa non soffre nulla!>>

<<Teresa è l' "Essere perfetto!">> Gabry con i suoi riferimenti a Dragonball ci ha fatti spanciare.

Poco dopo ci siamo lanciati verso il bancone del bar. Dopo il primo mojito (ghiacciato) di stagione, l'infallibile Teresa ha cominciato a sentire alcuni crampi pazzeschi allo stomaco, e probabilmente anche qualcos'altro di ancor meno piacevole, che l'hanno messa KO in pochi minuti. Chissà come stava male! Così lei e Carletto si sono diretti a casa ancor prima che partisse la serata. Noi, invece, abbiamo cominciato a fare casino a ritmo di musica.

Ad un certo punto il vocalist ha preso il microfono e ha annunciato entusiasta alla folla in visibilio che quest'anno sarebbe tornato a gran richiesta (ma di chi?!) lo schiuma party.

<<Oh no!>> Lidia non è riuscita a trattenersi, ma d'altronde lo pensavamo tutti. Con un'occhiataccia ha incenerito Miky con lo sguardo e lui si è rifugiato dietro la mia testa riccia. Era così vicino che riuscivo a sentire il sapore di menta nel suo alito.

<<Che dici, Detective? Inizio a nutrire qualche dubbio sul fatto che tutto andrà bene.>>

<<Parli del fango party o...>>

Cazzo.

Eccoli, erano arrivati.

Filippo e tutta la sua combriccola.

Leo li stava guidando proprio dritti verso di noi. Lui era felice come un bimbo, il mio umore era già finito sotto terra, più precisamente zona mantello inferiore.

<<Tranquilla, Clo, non è capodanno e non sei sola. Ci sono io e pure gli altri. Anche senza quella pantera di Teresa riusciremo a superarla. È solo una serata, del resto.>>

Il noioso diario di Clotilde - Il pericoloso mondo delle ripetizioniWhere stories live. Discover now