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"Seriamente tu hai fatto una tale sciocchezza! Sei andato da solo in un bar con un' Army solo per restituirle il cellulare!! E ti hanno inseguito dei fotografi! Ma immagini cosa sarebbe successo se ti avessero fotografato insieme a lei? Saresti stato sicuramente frainteso e la tua reputazione sarebbe stata rovinata!" disse Taehyung alterandosi.

"Vedi, ecco perché non volevo dirtelo! Solo Namjoon lo sa oltre a te, quindi ti chiedo di tenere la bocca cucita, ok?" mi sentivo frustrato.

"Va bene, te lo prometto" mi guardò negli occhi "Sei sicuro che non ci sia nulla di più tra te e lei? Mi hai detto tutta la verità?" chiese con sguardo malizioso.

"Sì, questa è tutta la verità, non è successo altro. Ora smettiamo di parlarne e andiamo a prepararci"

Mentre mi vestivo, ripensai a ciò che era successo e alle parole di Taehyung.

Perché mai mi ero esposto tanto per una ragazza che neanche conoscevo? Per quale motivo mi sentivo tanto felice per un gesto così piccolo e banale? In passato avevo ricevuto dozzine di peluche dai fan, eppure quel piccolo animale di pezza era diverso, aveva un significato differente per me. Non sapevo dove nascondere il coniglietto, così il primo posto che mi venne in mente fu nuovamente la tasca posteriore dei pantaloni; in quel modo, lo avrei portato con me sul palco.

{Jade's pov}

Come all'altro concerto riuscii ad ottenere un posto in prima fila. Non potevo fare a meno di sorridere in continuazione come una sciocca, nel ripensare a ciò che avevo fatto prima nel backstage. Quando il concerto iniziò, più volte i membri vennero dalla mia parte del palco, e li potei vedere ballare da vicino; in quei momenti pensai di essere davvero fortunata, perché in poche perone potevano godere della mia stessa vista. Si avvicinarono sia Taehyung che Jungkook, mentre intonavano una canzone. Non potei fare meno di notare Taehyung che tirò una gomitata a Jungkook, facendo un cenno verso la mia direzione; Jungkook scrutò la folla, come se volesse identificare qualcosa. Quando il suo sguardo incontrò il mio, mi fece un sorriso e un cenno con la mano. Timidamente ricambiai il saluto e sentii le mie guance diventare rosse, ancora di più di quello che già erano. Udii diverse persone sparlare del gesto di Jungkook e mi sentii più volte mal guardata, tuttavia provai ad ignorarle. Mentre Jungkook ballava, notai spuntare qualcosa di bianco dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni; provai ad intuire cosa fosse, poi capii : era l'orecchio del coniglio che gli avevo regalato. Evidentemente si accorse che il piccolo oggetto stava fuoriuscendo, infatti lo infilò più in profondità nella tasca e lo coprì con la camicia. Tutto ciò non era passato inosservato al pubblico, che cercava di indovinare che cosa fosse quella stoffa bianca. In quel momento mi sentii orgogliosa di essere riuscita a dare il piccolo pensiero a Jungkook. Ben presto, l'esibizione giunse alla fine, e con l'ultima canzone sentii le farfalle nello stomaco. I saluti finali erano sempre la parte più dolorosa del concerto, e vedendo i numerosi fuochi d'artificio, mi ricordai di una frase detta da Jimin ' I fuochi d'artificio fungono da distrazione per gli Army alla fine dei concerti, così che non ci vedano andare via'. Ripensare a quelle parole, mi fece sciogliere il cuore, e quasi involontariamente una serie di lacrime mi caddero sul viso. Tutti i membri stavano camminando sul palco per salutare il pubblico, ed una cosa improvvisa accadde. Molto più distante da dove mi trovavo io, Jungkook scese dal palco, e iniziò a correre nello spazio che intercorre tra il palco e la barriera che contiene i fan. Stava dando il cinque a chiunque fosse abbastanza vicino per toccare la sua mano. Essendo così lontano, pensavo non sarebbe mai arrivato dove mi trovavo io, ma, sorprendentemente, salì nuovamente sul palco, per poi scendere dalla parte opposta e fare la stessa cosa. Quando si avvicinò ero euforica; la mia mano sfiorò la sua. Un flashback inondò la mia mente; la mia mano stretta alla sua mentre scappavamo dai paparazzi. 

Jungkook non sembrò intenzionato a tornare sul palco, ma al contrario, ripercorse i suoi passi, fino a quando si fermò davanti a me; rimasi a bocca aperta davanti a quel gesto. Teneva in mano qualcosa che sembrava essere un foglietto. Jungkook afferrò la mia mano che stava sporgendo al di fuori della barricata, vi mise il piccolo pezzetto di carta, e la chiuse come per assicurarsi che stessi reggendo l'oggetto.

Se prima avevo il sospetto che le persone dietro di me mi potessero odiare a causa delle sue attenzioni, ora ne avevo la certezza.

My DreamWhere stories live. Discover now