XXII

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Emerald era chiuso dentro una specie di culla, era magro, e dormiva, lo presi in braccio delicatamente chiudendolo tra le mani; usai la magia su di lui, la magia curativa che avevo sperimentato all' Hydra.
Quando aprii le mani Emerald mi saltò in faccia, lasciandomi piccoli bacini su tutto il viso, era tornato pieno di forze e con il suo pelo morbido e lucente.
Steve ed io ringraziammo i Wakandiani per l'aiuto e salimmo sul jet, verso la torre.

Posso dire che aver ritrovato Emerald e aver visto Bucky e Elizabeth felici insieme, mi abbia fatto smettere di pensare alle parole di Loki.

Passarono due mesi.
Presto ci sarebbe stato il famoso Halloween di cui mi parlava Wanda,
la torre e tutta New York si preparava con addobbi spaventosi e gare di zucche.
Andai con Steve e Thor a comprare il
costume, mi portarono in un enorme negozio pieno zeppo di oggetti di Halloween,
< voi che prendete? > chiesi io ridendo notando i costumi da captain america e iron man,
< da noi stessi > risposero in coro,
< seriamente? > mi passai una mano in fronte,
< allora voglio anche io vestirmi da me stessa > misi il broncio,
< trovati un costume figo prima > disse Thor andando verso il reparto principesse,
vidi Steve ridere e non riuscii a trattenermi,
< figo come una tutina aderente rossa e blu con una stella trash? > alzai un sopracciglio, e Steve mi fulminò con lo sguardo.
< ok allora andiamo alla torre e troviamo un costume da Avengers per te > annunciò Thor uscendo dal negozio
< voglio il gelato > sorrisi io,
< ma vivi solo di quello? > sbuffò Steve,
ricevendo un dito medio da parte mia.

Iniziò a piovere, quindi oltre a un gelato al sapore di pioggia, fummo costretti ad entrare in un bar e a chiamare Tony per un passaggio.

< em... ragazzi...questo non è un bar...> sussurò Steve con gli occhi sbarrati,
la mia faccia era sconvolta, mentre Thor non faceva altro che ridere nel vedere Steve che cercava di coprirmi gli occhi e allo stesso tempo di coprire i suoi;
era un cavolo di sexy bar con tanto di stripper maschi e femmine.
Cercammo di uscire ma un uomo alto e robusto ci bloccò la porta,
< abbiamo gli avenger qui... wow... avete una nuova amichetta? > disse l'uomo canzonando Thor e Steve,
< abbiamo solo sbagliato posto, pensavamo fosse un bar, si può spostare dalla porta adesso? > chiese gentilmente Steve;
l'uomo non si spostò e un altro mi prese per il braccio,
usai la tecnica di Nat e gli tirai un calcio in piena faccia, ma prima di girarmi a guardare Steve, ero alle Hawaii.

< AAAAAA di nuovo!? SUL SERIO? > gridai contro di Loki,
< non mi vedi da due mesi e questa è la tua reazione? > si avvicinò lui,
gli tirai uno schiaffo e mi allontanai,
< dove vuoi andare? non puoi arrivare a piedi a New York > gridò lui,
< mi basta stare lontano da te
coglione > dissi, ma poi mi femai e gli andai contro,
< fammi tornare a casa > gridai tirandoli un calcio dove non batte il sole,
< wow ti sei inginocchiato a me > dissi notandolo piegato dal dolore, e me ne andai,
< aspetta- > disse alzandosi lentamente,
< ne vuoi ancora? > incrociai le braccia,
lui si allontanò con le mani in avanti,
< volevo solo salvarti da quel posto >
< avevo Steve e Thor > risposi acida.
Mi guardai in torno, anche se ero arrabbiata, quel posto era fantastico; legai con i miei poteri Loki ad una palma e andai a mettermi il costume, mi lanciai nella piscina privata della camera di Loki e rilassai tutti i muscoli del mio corpo con l'idromassaggio.

< buongiorno signorina vuole un cocktail? > mi chiese un cameriere,
< em.. avete qualcosa di analcolico? >
il cameriere mi porse un bicchiere elegante con pezzi di frutta che galleggiavano sul succo d'arancia e un ombrellino verde come decorazione,
< che carino... l'ombrellino verde è un tocco di classe > dissi entusiasta,
< lo so > alzò un angolo della bocca,
io lo guardai per qualche minuto poi si trasformò.
< LOKI! lasciami in pace vattene > gridai io,
lui non mi ascoltò, si tolse la maglietta e si buttò in acqua; lo fissai per un po', studiai i suoi lineamenti, ogni suo minimo dettaglio, i suoi capelli neri e gli occhi in cui mi perdevo facilmente; scossi la testa e uscii dall'acqua avvolgendomi in un morbido asciugamano, corsi in bagno e mi chiusi a chiave, accesi la doccia e mi feci cullare dal suo calore;
ammetto di aver pianto, provavo qualcosa per Loki ma non sapevo cosa, mi faceva sentire il cervello in un frullatore.
Presi un cambio, una maglietta e dei pantaloncini di Loki, e uscii dalla stanza; lui era seduto su una sdraio, si era cambiato e si sentiva il profumo di bagnoschiuma provenire dalla doccia esterna,
< Loki. voglio tornare a casa > mi impuntai davanti a lui,
< prendi il tesseract e portalo con te > sussurò a testa bassa,
< cosa? >
< prendi il tesseract, fai un portale e vattene via, semplice no?! >

Cercai di guardare il suo viso nascosto tra le mani e notai una lacrima scendergli lentamente dal suo bel viso,
< hey.. tutto bene? > dissi sedendomi a fianco a lui,
non rispose,
< hey Loki.. > sussurai,
ma ancora nessuna risposta.
Non sono una persona romantica, tanto meno a modi quindi scusatemi se vi dico che ho usato i miei poteri per lanciarlo in piscina.
< DAPH.... TI UCCIDO > gridò lui uscendo dalla vasca,
< prima mi devi prendere > risi io correndo via.

< non vale se voli però > gridò lui dal basso, mentre io lo guardavo dal tetto;
tutti ci guardarono, facevano foto e ridevano, non ci feci molto caso, alla fine sono un Avengers, è normale avere dei fan;
< ok dai scendi adesso > chiese dolcemente e io volai direttamente dentro la stanza buttandomi sul letto.

< fatti una doccia e poi portami a
casa > gli ordinai io accendendo la TV;
dopo circa quindici minuti Loki era pulito e profumato, ma la sua faccia era ancora triste,
< scusa Daph..> sussurò lui
< sono un idiota >
< ti ho trattata malissimo solo per paura >
< mi rendi debole Daph, quando sto con te il mio cervello va a farsi
fottere >,
dopo quelle parole come potevo essere ancora arrabbiata?.
Scesi correndo giù dal letto e corsi a baciarlo, un bacio sentito, nostalgico;
lui mi prese per i fianchi continuando a baciarmi, mentre io muovevo le mie mani tra i suoi capelli, poi mi staccai, ma non feci in tempo a capire molto che mi trovai attaccata al muro e poi sul letto con lui sopra.
Ci guadammo a lungo negli occhi poi lui mi diede un bacio sul naso e si alzò, io rimasi stesa, immobile, avevo gli ormoni a mille, avrei voluto consumargli le labbra ma rimasi ferma,
< ti ho traumatizzata? > rise lui,
mi alzai e corsi ad abbracciarlo,
< mi sei mancato > sussurai,
< vuoi tornare alla torre? > mi chiese lui
< non senza di te però >
lui esitò ma poi annuì, prese il tesseract e ci trovammo nel salone dell' Avengers tower, stranamente non c'era nessuno,
< saranno ad una missione, lascia il cubo e vediamoci un film
ti va? > proposi io e dopo avermi dato un bacio a stampo Loki si sedette a fianco a me.
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Mentre Loki e Daphne erano in salone e gli Avengers a parlare con Strange per la perdita della gemma del tempo, nella camera di Bucky si creava un nuovo amore.

Elisabeth chiese a Bucky di farle delle lezioni di lotta e insegnarle ad usare i pugnali, voleva partecitare alle missioni, quindi voleva essere pronta.
Bucky le insegnò prima come usare i suoi amati pugnali, regalandogliene addirittura uno, poi le insegnò la lotta libera. Elizabeth era molto brava e più di una volta riuscì a mettere K.O. Bucky, poi però si trovarono uno davanti a l'altro, stesi sul letto come due stelle marine e lei stesa sopra di lui.
Si guardarono a lungo, poi partì il bacio, un lungo bacio, il primo bacio di Elisabeth.

Mano per mano andarono in salone trovando la sorpresa di Loki;
Bucky si lanciò sul suo collo stringendoglielo con il braccio robotico, mentre Elizabeth cercava di portare via Daphne con la forza e assieme a lei Emerald che si teneva con la coda al braccio di Loki.

stars shine in the darkness too Où les histoires vivent. Découvrez maintenant