XXVIII

123 12 3
                                    

< Bruce andiamo....non diventerai verde > sbuffai stizzita cercando di far venire Banner con noi alla festa,
< No non se ne parla proprio, troppa gente vuol dire casini > cercò di trovare una scusa,
< bel fusto, ci saremo tutti noi con te > lo guardò Nat e il suo sguardo si addolcì,
< si..ma >
< niente ma scimmione,
vieni e basta > si intromise Tony spingendolo da dietro nell'ascensore.

Arrivammo alla festa in poco tempo, grazie al jet degli Avengers;
eravamo uno più bello dell'altro,
io e Loki eravamo talmente simili che tutti i civili non fecero altro che guardarci male ( non tutti amano Loki, anzi, nessuno.
Tranne me naturalmente ) e chiedendomi in continuazione quali fossero i miei poteri e se facessi davvero parte degli Avengers;
alla festa trovammo anche Peter, sotto copertura, con il suo migliore amico Ned, la fidanzata Mj ( amavo quella ragazza) e la sua bellissima zia, si unì poi anche Ant-man, Happy, arrabbiato come al solito a grande sorpresa i guardiani della galassia.

Se ve lo state chiedendo,
si,
la festa è stata un completo disastro:
Loki litigò per quasi tutto il tempo con i civili che lo trattavano e lo guardavano come un mostro, poi ha quasi ucciso un ragazzo che secondo lui " mi guardava troppo ", ma grazie a Thor abbiamo evitato una denuncia, Elizabeth non fece altro che litigare con Nebula, non ho capito neanche il motivo, so solo che si odiano, Rocket passò tutta la sera ad infastidire Bucky per il suo braccio metallico che voleva a tutti i costi, e lui di rimando lo lanciò su un alto albero facendo poi infuriare i guardiani della galassia, soprattutto Groot, che gridava in continuazione " io sono Groot ", poi fui costretta a mettere fine ad una serie di grida causate da Emerald che si intrufolava nelle borse di tutte le persone e la goccia che fece traboccare il vaso fu Peter Quill ( Star-Lord ) che salì sul palco e iniziò a fare il dj con canzoni orribili e a volume altissimo che naturalmente fecero agitare Bruce, liberando Hulk che spaccò tutto; fortunatamente nessun ferito, tranne le casse della musica ridotte a polvere.
Il mio piano di primo Halloween si era andato a farsi benedire, e io odio chi mi rovina i piani, e come se non bastasse Loki era nervoso e non mi stette per niente vicino, lasciando crescere la mia rabbia.
Nel tragitto per tornare a casa nessuno osò fiatare, neanche i guardiani della galassia che per mia sfortuna abbiamo dovuto portare con noi alla torre, dato che Hulk aveva distrutto la loro navicella;
Bruce era seduto per terra con un sacco addosso per non lasciarlo nudo, la sua faccia era terrorizzata ed era l'unica cosa che mi faceva ridere, Loki giocava con i suoi anelli senza dare retta a nessuno, Stark era quello più fortunato come Clint, dato che uno era andato a cena con Pepper e l'altro era andato a casa con la famiglia, Steve e Natasha erano ai comandi, Elizabeth e Bucky erano seduti su due sedili opposti e Sam era andato a dormire dalla sorella, io giravo avanti e indietro incrociando più volte lo sguardo di Groot che era seduto all'angolo da solo; incuriosita mi avvicinai e Emerald gli saltò su un ramo,
< hey.. Groot.. che ci fai tutto solo? > mi chinai a fianco a lui,
< io sono Groot > rispose lui,
< giusto tu dici solo questo > ,
mi venne poi l'idea usare i miei poteri per capire cosa dicesse e stranamente funzionò, un suo dito si ramificò lungo il mio come un anello, i miei occhi divennero verdi e quando disse di nuovo " io sono Groot " lo capì.
Iniziammo una lunga conversazione e fu l'unico che mi aiutò in quel momento di rabbia, facendomi molte volte anche ridere.
Arrivammo finalmente alla torre e mi buttai sul letto, finalmente avevo camera libera, Elizabeth e Bucky avevano intenzione di dormire in sieme, quindi in camera mia ci sarei stata solo io;
il corsetto mi toglieva il fiato, quindi cercai di toglierlo ma peggiorai la situazione creando un intreccio strano impossibile da togliere, ero talmente nervosa che lanciai la sedia giù dalla finestra facendo scappare Emerald, che si rifugiò come sempre dalla persona con cui aveva legato maggiormente, cioè Wanda e attirando l'attenzione di tutti.

< ok ti compro la sedia nuova ma non lanciare più niente, hai colpito Loki in testa > disse Tony cercando di sdrammatizzare,
< Loki? > chiesi preoccupata
< si stava facendo una passeggiata fuori dalla torre e ha ricevuto la tua sedia in testa > rise Natasha,
< è morto? > chiesi quasi ironica,
< non credo che una sedia caduta dal cinquantesimo piano possa uccidere un dio > aggiunse Thor, che fu accompagnato da una leggera risata.
Feci uscire tutti e mi buttai a peso morto sul letto con la faccia immersa nei cuscini, il corsetto si era allentato, ma non riuscivo comunque a toglierlo quindi decisi di rimanere vestita e mi addormentai.
Mi svegliai di colpo quando sentii un peso sopra il mio corpo,
< Loki!! togliti, così mi schiacci > gridai cercando di alzarmi ma fu difficile dato che ero a pancia in giù,
< ti dovresti far perdonare per il bernoccolo sulla mia splendida
testa > mi provocò lui mettendosi seduto sulla parte finale della schiena,
< Loki te ne faccio uscire un altro se non ti togli da addosso > lo minacciai facendo illuminare una mano,
lui non mi diede retta e invece di alzarsi iniziò a slacciarmi il groviglio di nodi del corsetto; non opposi resistenza, alla fine avevo bisogno di una mano, non potevo indossare quello strumento di tortura a vita.
Riuscì nell'intento liberando i fili dall'intreccio,
< ok grazie ora togliti > dissi scocciata,
< non ho ancora finito > disse maliziosamente prendendo poi in mano i due fili e tirandoli verso di lui stringendo il corsetto e appoggiando le mani sui fianchi,
sorrisi e finalmente mi lasciò girare per guardarlo in faccia, rimanendo sempre sopra di me,
< ti devi fare perdonare dio dell'inganno > alzai un sopracciglio
< anche tu principessa Hill > sogghignò Loki.
Ci guardammo per un po', poi iniziai lentamente e a togliergli il costume, lasciandolo in boxer,
lui fece lo stesso lasciandomi in intimo, mi prese per i fianchi e dopo essersi alzato mi prese in braccio facendosi abbracciare la vita con le mie gambe,
le sue mani toccavano ogni centimetro del mio corpo e i suoi capelli erano scompigliati come non mai, si avvicinò all'armadio sbattendomi leggermente,
< cos'è quel sorriso > chiese lui staccandosi dalle mie labbra,
< zitto e ascolta > gli misi un dito sulla bocca in segno di fare silenzio,
< cosa? >
< avvicinati al muro > dissi io appoggiando l'orecchio alla parete,
< cavolo si stanno divertendo > esclamò Loki divertito,
< aspetta... > tornai seria
< Loki... credo che non sia quello che pensiamo > sussurai,
< sta succedendo qualcosa di strano, Elizabeth è strana, vieni > lo tirai per il braccio, lanciandogli addosso i vestiti da mettere.
Ci fiondammo nella camera di Elisabeth, trovandoci davanti a uno spettacolo tanto strano quanto orribile:
Bucky era avvolto da una nube nera e Elizabeth fluttuava sopra il letto, gli occhi neri e il sangue che fuoriusciva dal naso, orecchie e dell'addome macchiando il letto bianco sotto di lei mentre gemeva leggermente per il dolore causato da una mano nera e affilata che le squartava lentamente il ventre dall'interno.

stars shine in the darkness too حيث تعيش القصص. اكتشف الآن