•Capitolo 23•

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|Venerdì, ore 7:00|

Lando mi sveglia con un tenero bacio sulle labbra per poi continuare a lasciare una scia di baci sulla mia guancia.
Apro gli occhi e noto due occhioni fissarmi.

"Buongiorno a te" gli dico io.

Senza neanche accorgermene, con un gesto velocissimo Lando mi toglie le coperte di dosso. "Veloce, altrimenti faremo tardi!" continua l'inglese.

"Landoooo, ora resterò di cattivo umore per tutta la giornata a causa di questo risveglio traumatico" mi lamento io cercando di coprirmi per il freddo.

Lo vedo piombarsi su di me per travolgermi in un bacio pieno di frenesia.

"Ora va meglio? Ti alzi per piacere?" Continua con un enorme sorriso.

"Ora va decisamente meglio" dico alzandomi. "Mm Lando devo andare a cambiarmi in stanza" continuo io.

"Va bene, ci vediamo ai box?"

"Va bene, a dopo" mi avvicino e prima di uscire dalla stanza lo abbraccio.

Entro nella mia stanza e mi fiondo sulla mia migliore amica che sta ancora dormendo, mi deve delle spiegazioni.

"Sveglia cuoricino, il solo é già alto e tu mi devi un bel po' di spiegazioni. Forzaaaaaaa" le dico io.

"Vals ma sei impazzita? Chiudi subito quel becco e fammi dormire"

"Nono, bella mia, ora mi racconti" insisto sedendomi accanto a lei sul letto.

"Ufff che noiosa che sei. E va bene, va bene" si mette seduta. "Potrei aver tralasciato qualche detaglio. Tanto per iniziare ci siamo baciati, un paio di volte, e potrei iniziare a provare qualcosa nei confronti dell'uomo di ghiaccio." Continua lei.
Resto in silenzio, so che non mi ha detto tutto.

"Ma non ti sfugge niente eh?? E va bene, in realtà ieri mi ha chiesto ufficialmente se volessi essere la sua fidanzata e quindiiii...." continua per poi mostrarmi un anello alla mano.
Tiro un urlo.

"E tu non mi avresti detto niente ???"

"Certo che lo avrei fatto, prima o poi. E in più eri impegnata con Lando, non volevo rovinare nulla" cerca di scusarsi.

"Pirla. Sono così felice per te, ti meriti di essere felice e credo che Max possa farlo nel miglior modo" le dico in fine io con un sorriso.

Dopo esserci preparate ci dirigiamo nel paddock. Decido come prima cosa di andare a salutare mio padre.
Lo trovo intento a controllare la monoposto di Max insieme a lui.

"Ciao piccola peste" mi saluta subito Max, ricevendo una mia occhiata fulminea.

"Ciao a te Max, Ciao papà. Tutto bene?" Cerco di sviare il discorso.

"Vals, cavolo è da ieri che non ti vedevo in giro. Dove eri? E soprattutto, vi conoscete ?" Chiede confuso.

"Tranquillo, ero in giro con Cloe e si, ci conosciamo. In realtà papà ho conosciuto tutti i piloti ieri" mi invento al momento sperando che Max mi assecondi.

"Oh bene tesoro, spero che possiate diventare buoni amici"

"Oh ci può scommettere!" Afferma ridendo Max ricevendo un'occhiata da parte mia e uno sguardo confuso da parte di mio padre.

"Ora devo andare da Cloe, ci si vede!" Me la svigno io, evitando qualsiasi tipo di domanda.

Raggiungo la mia amica nel box dell' AlphaTauri per salutare Pierre che sta parlando con Charles. Dopo avergli augurato buona fortuna mi dirigo a salutare tutti gli altri piloti per poi andare da Lando.

Entro nel box e lo ritrovo in tuta, con delle cuffione alle orecchie, intento ad ascoltare il suo ingeniere. É  così concentrato che neanche si accorge della mia presenza, decido quindi di appartarmi e aspettare che abbia finito. Le prove iniziano tra quaranta minuti circa.

Appena finisce, si toglie le cuffie e viene verso di me continuando a non notarmi.
' o mi sta evitando o è palesamenete con la testa su un altro pianeta oggi ' penso io.
Gli vado dietro e allungando il passo riesco a prenderlo per un braccio. Si gira verso di me con un'aria intontita per poi realizzare.

"Oh mio Dio Vals, ti ho cercata prima ma non ti ho trovata da nessuna parte. Che fine avevi fatto?" Mi chiede subito un po' preoccupato.

"Ei, va tutto bene, sono qui" gli sorrido rivolgendogli una carezza. "Sono andata a salutare mio papà però dopo sono venuta qui, ho visto che eri intento ad ascoltare ciò che ti veniva detto per cui mi sono messa qui ad aspettarti ma non mi hai vista a quanto pare" spiego io, accendando una risata.

"Cavolo Vals, non ti ho vista...perdonami, oggi non so cosa mi prende ma ho la testa da un'altra parte" i suoi occhi sono più spenti rispetto al solito.

"Non fa niente, tranquillo" gli dico io abbracciandolo.

"Le prove iniziano tra mezz'ora più meno, ti va di aspettare con me?" Più che una richiesta quella di Lando sembra un silenzioso invito a rimanere.
Con un cenno della testa acconsento e il ragazzo mi prende per mano per dirigermi nella sua stanza dietro ai box.
La stanza è molto piccola, un lettino, una sedia ed una scrivania.
Lando si siede stanco e io decido di sedermi sulle sue gambe.
Credo sia un po' stressato, per cui decido di farlo rilassare il più possibile.
Le mie mani iniziano a vagare dolcemente tra i suoi capelli, so quanto adori questo gesto. La sua testa si appoggia al mio petto dolcemente. Sento il suo respiro calmo solleticare la pelle.
Restiamo minuti in questa posizione senza proferire parola fino a quando noto dall'orologio appeso al muro che si sta facendo tardi.
Non vorrei mai essere la causa di un ritardo di Lando in questo contentesto, per cui decido di staccarmi e dolcemente invitarlo ad alzarsi.

"Mmm, resterei in eterno così" sussurra il ragazzo.
"Vals sei il mio calmante preferito" continua scherzosamente il ragazzo con gli occhi stanchi.

"Ei, sei sicuro che vada tutto bene?" Gli chiedo un po' preoccupata.

"Ora si" sorride lui per poi stamparmi un caldo bacio sulle labbra.

Ci dirigiamo nuovamente ai box. Tutto è pronto. Lando si infila guanti e casco e prima che salga sulla monoposto lo stringo forte a me per l'ultima volta.
I meccanici sono pronti, diamo inizio al GP di Spagna.

|Un pilota per amico, o forse no|  •Lando Norris•Where stories live. Discover now