•Capitolo 21•

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Dopo qualche ora Max ci raggiunge.
Inizialmente è stata difficile, pensavo ce l'avesse a morte con me e invece appena ci ha visto é corso ad abbracciarci.
É stato così bello potermi rispecchiare in quegli occhi ghiacciati.

"Forse mi pentiró di quello che sto per dire ma mi siete mancate piccole pesti" ci dice lui, scompigliandoci i capelli.

Dopo aver spiegato per bene la situazione a Max e aver assistito alla sua reazione a dir poco felice, decidiamo di parlare bene di quello che è successo.
Max mi dice che tutti i ragazzi hanno sentito la nostra assenza e che avrebbero voluto almeno salutarci un'ultima volta. Ha poi accennato a Lando dicendo che lo ha visto spento.
Queste parole mi arrivano come una doccia fredda.
Non avrei mai voluto far stare male nessuno di loro. Sono le persone migliori che io abbia mai incontrato in tutta la mia vita e io li ho semplicemente lasciati andare, guardando, senza fare nulla per riaverli  indietro.
Mi maledico mentalmente, sono una cretina.
Max conclude poi dicendo che Lando arriverà domani poco prima dell'ora di pranzo e che scuramente saranno tutti molto felice di sapere che d'ora in avanti gironzoleremo attorno a loro.
Abbraccio Max istintivamente, gli voglio un bene immenso.
Mi soffermo poi a pensare a quello che ha detto. La mia vita cambierà. Forse è il cambiamento che ho sempre aspettato e che non è mai arrivato. Forse potrò essere felice. Forse inizierò a Vivere.
Decido poi di lasciare i due da soli e mi dirigo in albergo.

Il resto della giornata lo passo nella mia camera d'hotel provando e riprovando un discorso che abbia un senso compiuto per Lando. Alla fine ci rinuncio, sono troppo agitata per ragionare lucidamente, lascerò parlare il cuore.
Con il pensiero che domani rivedrò finalmente quegli occhi immensi, mi addormento.

|Giovedì|

Okay, Lando è atterrato da poco più di mezz'ora, non mancherà molto affinché arrivi qui.
Le mie mani iniziano a sudare.
Ho paura che in realtà lui non voglia più avere niente a che fare con me. Non so come potrei reagire a ciò.
Decido di posizionarmi fuori dal pullman della McLaren, consapevole che di qui dovrà per forza passare.
Max e Cloe so che nel frattempo sono andati ad accogliere gli altri così da poterli avvisare del nostro ritorno e anche per poter far stare me e Lando un po' più tranquilli.
Dopo neanche dieci minuti, in lontananza vedo avvicinarsi una figura con una felpa arancione e un cappellino nero con un pompon giallo fluo in testa.
'Come passare inosservato' penso subito.
Ci metto poco per capire che si tratta di Lando. Decido di non fare nulla e aspettare semplicemente che si accorga della mia presenza.
Lo vedo rallentare sempre di più..la sua espressione é un mix tra il sorpreso e il confuso.

"Vals?" Domanda ancora un po' incredulo.

"Eii" accenno un sorriso nella sua direzione fissando subito i miei occhi nei suoi.
Dio quanto mi era mancato.

"Cosa ci fai qua? Pensavo non volessi più parlarmi.." mi dice piano il ragazzo.

"Questo te lo spiego dopo, ora possiamo per piacere parlare ?" Gli dico facendomi sempre più piccola sotto il suo sguardo.

"Si.." soffia lui prendendomi una mano e portandomi in un luogo un po' più appartato.
Quel tocco sembra bruciare sulla mia pelle.  Lo stomaco é in subbuglio, sento le famose farfalle svolazzare.

"Allora io-" inizia lui ma lo blocco subito.

"Aspetta, prima volevo dirti come stavano davvero le cose." Lo guardo negli occhi per poi continuare "non sai come sia cambiata la mia vita dal momento in cui vi ho incontrati. Ho sempre desiderato essere felice per davvero e con voi lo ero. Forse é successo tutto un po' troppo velocemente e non ho avuto il tempo di metabolizzare tutto. Per quattro giorni mi è sembrato di vivere una favola, solo quando sono tornata in Italia e voi non c'eravate, Tu non c'eri, ho realizzato di aver rovinato tutto. Mi dispiace. Devi però sapere che la mia vita comunque era ed è ancora diversa da questo magico mondo. Avevo degli esami da finire, un'affitto da pagare, una laurea da sostenere e una famiglia da cui tornare. Non potevo abbandonare tutto da un momento all'altro. Queste settimane sono state difficilissime ma ho capito che forse il motivo della mia infelicità sono proprio io, forse devo darmi una possibilità e forse quella possibilità si trova proprio davanti ai miei occhi. Mi sei mancato Lando. Sei entrato nella mia vita di prepotenza, all'improvviso come un fulmine, mi hai preso per mano e mi hai scaldato il cuore. Ho iniziato a provare sentimenti per te che non avevo mai provato prima. So che non sarà facile ma so che ne vale la pena. Quindi mi dispiace di essere scappata via come una codarda, ti meritavi almeno delle spiegazioni." Concludo tirando un sospiro di sollievo. Il cuore ora è più leggero.

Lando mi guarda. La tempesta nei suoi occhi é finita, sono tornati a brillare.
Poi mi prende le mani e mi fa avvicinare un po' di più a lui.

"Vals, sono stato un coglione." Ammette buttando giù la testa. Con due dita gli alzo il mento per tornare a guardarlo negli occhi, questo fa si che lui continui con il suo discorso.
"Non avrei dovuto dirti quelle cose, credimi non le penso davvero. So quanto tu sia fragile e preziosa e io non ho fatto altro che sottolineare quelle che sono le tue paure e debolezze senza rendermi conto che invece  mi sarei dovuto preoccupare di rassicurarti. Vorrei solo che ti lasciassi aiutare, io non voglio altro che vederti felice ed eliminare quelle paure e insicurezze. Non ti assicuro che sarà facile ma insieme possiamo affrontarlo. Sono qui con te e non ho intenzione di andare da nessuna parte senza te al mio fianco. Le ultime settimane sono state difficili anche per me. Non so come hai fatto ma in pochi giorni sei riuscita ad entrare nel mio cuore e sei rimasta lí, incastrata. Non potevo credere che tutto quello che mi era rimasto di te era un ricordo sfumato. Non ho mai smesso di pensare a te. Stavo anche per prendere un aereo per piombare dritto a casa tua ma i ragazzi mi hanno detto che sarei risultato un po' troppo invasivo.." commenta alla fine lui accennando una risata facendomi poi scoppiare a ridere.
Lo fisso ormai con gli occhi lucidi e quella sensazione di essere tornata finalmente a casa.

"Quindi piccola Horan, che ne dici di smetterla di incolparci  a vicenda e recuperare il tempo perduto?" Mi guarda lui con un sorrisone sul viso finendo poi per toccarmi la punta del naso con un dito.

"Mi sembra una buona idea Norris" gli dico gettandogli le braccia al collo.
Lando azzera subito le distanze tra di noi prendendomi in braccio e  posando le sue labbra carnose sulle mie.
Un fuoco dentro di me prende vita.
Quanto mi era mancato questo ragazzo.

Ci stacchiamo senza più fiato per poi perderci l'uno negli occhi dell'altra.
Lando mi prende per mano e mi conduce verso il suo bus.

"Allora, io devo prima passare a ritirare delle cose da Zack e poi possiamo andare. Credo che tu mi debba spiegare la faccenda per la quale ti trovi qui, oltre a me, ovviamente." Mi dice il ragazzo in modo ironico dandomi un bacio tra I capelli per poi sparire dentro al bus.

'Eh già' penso tra me e me.

|Un pilota per amico, o forse no|  •Lando Norris•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora