•Capitolo 15•

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| 3 settimane dopo |

Sto con ansia aspettando gli esisti del mio ultimo esame. La laurea.
Non so come io sia arrivata qui, mi sembra di ieri di aver iniziato l'università. Sono così felice di riuscire ad essere arrivata fino in fondo è ora spero solo che il voto possa rispecchiare tutto il duro lavoro che ho svolto.
I minuti che passano sembrano intermediari. Cloe al mio fianco mi strige la mano, forse è più agitata lei di me...sarà forse perché domani tocca a lei a laurearsi. Un sorriso mi sorge spontaneo.

"Che cazzo c'ha da ridere? Io me la sto facendo sotto e non è nemmeno la mia di laurea. Perché tusei così tranquilla? Un giorno devi insegnarmi assolutamente a gestire queste situazioni come fai tu, sei forse fatta di acciaio?" La mia amica parla così velocemente che a stento riesco a capire cosa mi dice.
La guardo e scoppio a ridere.

"Signorina Valentine Horan?"

Cazzo è arrivato il momento. Balzo in piedi come una molla.

"Si eccomi"

"Le comunichiamo che si laurea con 110 e lode, complimenti"

Non ci credo.
Ma come ho fatto??

"SI CAZZO" esulta la mia amica bionda stritolandomi in un abbraccio.

"Lo sapevo che saresti andata alla grande, la mia piccola bambina cresce" vedo i suoi occhi farsi lucidi.

"No aspetta un attimo, stai forse piangendo?" Le rifaccio subito.

"Pure le Queen a volte piangono." Dice con fare teatrale lei cercando di ricomporsi.

"Bene, ora si va a festeggiare bella mia" prendendomi sotto braccio mi porta fuori dall'Ateneo, dirette a casa.

Sono così felice di avercela fatta, forse ora mio padre sarà più felice di avermi come figlia, forse potrà dedicarmi un po' più d'attenzione.
Le ultime settimane non sono state delle migliori ma questa può essere la mia rinascita, ne sono sicura.

La giornata passa abbastanza velocemente, io e Cloe abbiamo passato la giornata a svagarci, domani tocca a lei, quindi abbiamo deciso di andare a festeggiare domani sera per bene.
Cloe é l'unica ad aver mantenuto qualche contatto con i ragazzi...ogni tanto mi parla di Max e Charles. Non che io non abbia voluto mantenere i rapporti con loro, semplicemente sto cercando di archiviare e superare la cosa. Meno ci penso, meglio é e prima riuscirò a sgombrare definitivamente la testa da questi pensieri che la notte mi tormentano.
Non ho mai smesso di pensare a Lando, a quello che ci siamo detti e a alle sensazioni che ho provato, sto semplicemente cercando di evitare la cosa. La notte però, quando sei immerso nel buio i pensieri riaffiorano tutti, contemporaneamente, e non hai modo di fermarli. Più volte mi sono ritrovata a piangere in bagno alle tre del mattino. Saranno settimane che non faccio un pasto decente, non ci riesco, ho questa costante sensazione di vuoto che mi sta divorando dall'interno e io non riesco a combatterla, non per ora almeno.
Cerco di non far pesare questa situazione a Cloe perché so quanto lei si sia affezionata ai ragazzi e quanto ci tiene anche solo a parlarci per 10 minuti al telefono. L'unica richiesta che le ho fatto é stata quella di lasciarmi fuori da tutto. Ho chiesto a lei di dire a Pierre di eliminare il mio numero e di non darlo a nessuno, non perché io avessi qualcosa contro Pierre, semplicemente volevo che tutti andassero avanti, non volevo creare problemi.
Ogni tanto però la spio mentre parla al telefono con Max, vederla così felice e allegra mi riempie il cuore di gioia.

"Cloe sono le 19, vado a chiamare Max, 10 minuti e sono qui!" Mi risveglia dai Mei pensieri Cloe.
'Parli del diavolo e spuntano le corna' mi dico tra me e me.

Nel mentre decido di buttarmi un po sul divano e iniziare una bela serie TV,  tenere impegnata la mente non mi può che fare del bene.
Il mio cellulare inizia a vibrare avvisandomi di una chiamata in arrivo da un numero sconosciuto.
Odio quando succede, stupidi servizi telefonici, non risponderò mai per partecipare ai vostri stupidi sondaggi.
Dopo poco più di 15 minuti la bionda torna a farmi compagnia e faccio partire Netflix.

Dopo un'ora mi risveglio con un gran male al collo.
'Ci risiamo'
Mi sono di nuovo addormentata.
Noto che Cloe è già nella sua stanza a riposare, do uno sguardo all'orologio sul muro notato che sono ormai le due di notte passate. Meglio ritirarsi a letto.
Noto dalla finestra della camera un cielo sereno e pieno zeppo di stelle. Mi incanto a guardarlo. Ho sempre amato osservare l'infinitá che ci sovrasta, mi lascia sempre a bocca aperta.
Un flashback di me e Lando sdraiati a bordo piscina a guardare le stelle si fa spazio nella mia mente. Subito cerco di archiviarlo.
Odio questo momento della giornata.
Odio non avere il controllo sulla mia testa.
Vorrei tanto che esistesse un'interruttore per I pensieri, on-off, sarebbe tutto molto più facile.
Prendo le cuffie avviando la mia playlist sperando che almeno questo mi faccia dormire e piano piano chiudo gli occhi, cercando di addormentarmi.

|Un pilota per amico, o forse no|  •Lando Norris•Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang