•Capitolo 20•

876 27 2
                                    


|Mercoledì|

Mio papà, Cloe ed io siamo su una macchina appena noleggiata diretti per non si può sapere dove.
Io e Cloe dopo la chiamata con Max abbiamo subito chiarito che il GP é assolutamente escluso. Conosco mio papà 1-non mi ci porterebbe; 2-lo conosco bene, me lo avrebbe detto; 3-non avrebbe avuto senso partire un sacco di giorni prima.

Ieri tutto sommato è stata una giornata tranquilla, abbiamo girato i musei, mangiato, camminato, visitato parchi, mangiato, visita allo zoo e al parco acquatico, mangiato, insomma, non so se si è capito che il cibo in Spagna é qualcosa di divino.

Fisso il paesaggio dal finestrino. Noto che man mano ci spostiamo sempre di più dal centro abitato.
Non ho davvero capito che giro voglia fare mio papà.
Chiedere sarebbe inutile dato che ho già provato per tutta la mezz'ora iniziale del viaggio.
Dopo qualche chilometro inizio a vedere dei pullman enormi raduni tutti in quello che sembra essere un piazzale enorme.
In particolare un bus attira la mia attenzione.
Un pullman rosso.
Rosso fuoco.
Rosso con un punto giallo.
'Non può essere' mi dico.

"Oh porco cazzo" sento affermare la mia amica dal sedile posteriore.

Panico.
Cosa sta facendo? Soprattutto perché ci stiamo dirigendo verso i pullman delle scuderie? Non avrebbe comunque senso, devono ancora allestire tutto, in teoria non esiste nemmeno il paddock ora come ora.
Non so cosa fare.
Vorrei scappare da questa macchina ma è come se fossi immobilizzata.
La macchina si ferma proprio davanti ad un cancello al di là del quale si trovano tutti i pullman.

"Ragazze, la corsa é finita. SORPRESAAAAA" esclama mio padre con un sorriso a trentadue denti.

Io e Cloe lo fissiamo a bocca parta senza proferire parola.

"Beh? Scendete? Non mi ricordo graziate neanche? Forse siete sotto shock..." continua lui non capendo il perché delle nostre reazioni.

"Shock, pupi dirlo forte.." dopo wuakche secondo soffia Cloe.

Mio papà e la bionda scendono dalla macchina, vedo il primo incamminarsi verso quella che credo essere una guardia per poi tirare fuori un tesserino.
'E quello che cosa è?  Un Pass??'
La bionda mi invita scendere

"Forza bella, qualcosa ci inventeremo. Non possiamo continuare a scappare" mi tende una mano.

Non so davvero che cosa fare.
Le mani mi sudano e il cuore batte troppo velocemente.

Una guardia ci accompagna lungo il grande corridoio creato dai pullman per poi fermarsi davanti a quello della RedBull.
Vedo Horner scendere e abbracciare mio padre.

"Bello mio ne è passato di tempo" gli dice il Team Principal dandogli una pacca sulla spalla.
Non appena Horner sposta lo sguardo da mio padre a dietro di lui nota noi due.

"Che mi venga un colpo...le due combina guai! Vorrei poter dire che è un piacere vedervi" dice Horner ironico osservandoci.

Nessuna delle due osa proferire parola.
'Sono fottuta' realizzo.

"Si scherza, ovviamente" continua lui non ricevendo nessun tipo di reazione da noi due.
Vedo mio padre con un espressione molto confusa.

"In che senso? Consci le mie ragazze per caso?" Chiede mio padre con un grande unto di domanda in faccia.

Horner guarda prima un po'  me per poi girarsi da mio padre.

"Oh, solamente un inconveniente da niente durante il GP di Monaco al quale le ragazze erano venute"  sminuisce lui.

"Ah pensa te, come è piccolo il mondo eh!" Afferma mio padre felice, chiaramente non capendo la situazione.
"Beh ragazze, preparatevi, ho una grande notizia da darvi" continua mio padre nella nostra direzione.
Credo di non voler sentire che cosa sta per dire.

"Christian mi ha proposto di lavorare alla RedBull come meccanico in Formula1! " esclama lui aprendo le braccia nella nostra direzione forse aspettandosi una nostra  reazione.

"Cristo.." lascio andare un sospiro.

"Come hai detto amore?" Chiede mio padre

"Ha detto che è felicissima, non riesce a trovare le parole per descrivere la sua felicità e nemmeno ad esternarla!" Afferma la mia amica con un tono falso per poi tirarmi una gomitata.
"Complimenti signor Horan, sono felicissima per lei!" Continua la bionda congratulandosi.

"Oh grazie cara. Vi dico anche che ovviamente voi due potrete seguirmi con il team quando volete!" Aggiunge mio padre.

"Perfetto!" Mi decido a dire io, con un sorriso falso fingendo di essere al settimo cielo per la notizia.

"Ora devo andare a parlare con gli altri del Team ragazze, voi siete libere di fare quello che volete, io sarò qui nei dintorni" ci congeda mio padre per poi sparire nel bus.

"Vi conviene risolvere qualsiasi cosa ci sia sotto" ci dice Horner con una pacca sulla spalla. "Max sarà qui a breve insieme agli altri" continua lui facendoci un occhiolino per poi seguire mio padre.

"Amica, siamo nella merda" mi dice la bionda.

"Tu dici?!" Le rispondo frustrata.

"Okay, ragioniamo, ragioniamo. Io direi di partire con una persona alla volta. Portiamoci almeno Max dalla nostra parte, sono sicura che lui ci potrà dare una mano"
Suggerisce lei.

"Va bene, chiama Max. Intanto io chiamo Pierre, sempre che mi voglia ancora parlare" dico io.

"Vals, sono sicura che si risolverà tutto, ci vuole solo un po' di pazienza" mi guarda con amore la mia amica.

Forse ha ragione, é la cosa giusta da fare.
Non posso più negare, ne a me ne a lei, di essere felice.

|Un pilota per amico, o forse no|  •Lando Norris•Where stories live. Discover now