-Tutto a suo tempo, Lou - lo rassicurò
-Quando arriveranno a Green Castle parleremo con loro e spiegheremo tutto ciò che è successo, non preoccuparti. -

Louis portò una mano sopra quella di Harry, sulla su guancia, per prolungare quel tenero gesto -Non vorrei si sentissero messe da parte. Sono state una parte fondamentale della mia vita, senza mia madre Jay non sarei qui -

-Lo so, Lou. Ma hai un grande cuore, sarai in grado di amare tutti allo stesso modo, ne sono certo - sorrise Harry.

Louis roteò gli occhioni blu -Quanto sei mieloso. - borbottò divertito -Però hai ragione: ho un grande cuore. E, non per essere più mieloso di te, ma non penso ci sia ancora tanto spazio visto che un principe dalla faccia di rana ha deciso di bloccarsi lì e non spostarsi -

Harry rise forte, portando la testa all'indietro e coprendosi la bocca con una mano facendo sorridere luminoso anche l'altro ragazzo.

Louis era così bello che Harry non si preoccupò nemmeno di ribattere alla battuta sulla sua faccia da rana, semplicemente si avvicinò a lui e gli lasciò un prolungato bacio sulla labbra.

Erano così fini e morbide, avrebbe passato tutta la vita a baciare quelle labbra.

-Sei almeno un po' nervoso?- gli chiese quando si allontanò leggermente.

-Certo che lo sono, ma non sono ansioso. Penso di aver già capito alcune cose, il suo racconto non può far altro che confermarle -

Harry inarcò un sopracciglio, perplesso
-E cosa avresti capito? -

Louis scosse ancora le spalle, portandosi le loro mani in trecciare alle labbra, lasciando sopra alla sua un dolce bacio, una piccola coccola.

-Che ne dici di farcelo dire da lei? - disse voltandosi poi verso la porta della sua stanza, dove l'argomento principale dei loro discorsi stava attendendo di poter far notare la sua presenza.

Louis le sorrise luminoso, mentre una sensazione di calore si faceva strada in lui.

-Harry ti presento mia madre Arianna.
Mamma ti presento il principe Harry, il mio ragazzo -


Louis era identico a sua madre.

Harry non si era mai soffermato a guardare la donna attentamente, certo aveva cercato di parlarci, di capire chi fosse o se avesse bisogno d'aiuto ma, completamente preso da altre cose più importanti, non aveva mai fatto attenzione.

Avevano gli stessi zigomi alti, lo stesso naso piccolo, persino il sorriso era lo stesso.
Per non parlare degli occhi, resi vivi dalla stessa luce vivace e grintosa.

Ora che Arianna si era ricongiunta al figlio sembrava molto più tranquilla e a suo agio.

Aveva rivolto ad Harry anche dei sorrisi fino a quando, pochi giorni prima, si era limitata a piccoli cenni del capo.

Il principe non le ne faceva una colpa, ora voleva solo soddisfare quella sete di sapere che lo attanagliava.

-Mamma...- iniziò Louis -...oddio che strano- ridacchiò poi - Che ne dici di raccontarci la tua storia? La nostra storia?-

Arianna annuì, allungando una mano e accarezzando una guancia al figlio
-Mi sei mancato così tanto Louis. È passato così tanto tempo - disse con voce dolce, perdendosi nei lineamenti del ragazzo.

Louis le afferrò una mano stringendola, rivolse uno sguardo al principe per poi tornare a concentrarsi sulla donna.

-Ho pochi ricordi, vaghi e confusi - disse Louis -Ricordo delle nostre corse nel bosco o tra i corridoi del palazzo e le nuotate nel lago. Sò che...ho sangue blu -

I'll burn the ice down only to see your eyes ~ Larry StylinsonWhere stories live. Discover now