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|Asher|

"Dai piccolo astronauta, esci da questo letto. Abbiamo tante cose da fare". Entro in camera di Ow e lo trovo a letto, abbracciato ad un enorme coniglio di peluche. Appena mi vede arrossisce e non ha il coraggio di guardarmi negli occhi.
"Ow, smettila di sentirti in colpa. Ti conosco e non hai il coraggio di guardarmi in faccia per quello che hai detto l'altro ieri in ospedale. Io e Dave non ce la siamo presa, okay?. Se non siamo venuti ieri a trovarti è solo per lasciarti il tuo tempo. Abbiamo sbagliato noi a dirti una cosa così importante in un momento per te così delicato, pensavamo che ti facesse piacere, volevo solo farti distrarre per un attimo dal tuo dolore"
"M mi dispiace Ashy, io non volevo trattarvi male e cacciarvi. Sono molto felice per voi e soprattutto amo essere zio. Mi mancano così tanto i miei nipoti e vorrei che mi raccontassi del nuovo arrivato. Come avete preso questa decisione?. È per questo che avete rimandato il ritorno a Moonville?. Avete deciso di averlo tramite madre surrogata o lo adottate?". Scoppio a ridere sedendomi sul letto con lui attento a stargli alla giusta distanza. Questo è il mio Ow, logorroico, pieno di domande e curioso. Per un attimo sembra aver dimenticato tutto il dolore che sta provando e questa è la cosa che volevo, anche solo per un secondo.
"Eccolo il mio Ow chiacchierone. Ti racconto tutto nei minimi particolari e ti garantisco che Hiapo ti piacerà come piace a noi che lo amiamo già".
"Si chiama Hiapo?"
"Si, ha 3 anni ed è un bellissimo bambino hawaiano. È orfano e vive praticamente per strada nella miseria e nell'abbandono. Appena lo abbiamo incontrato ce ne siamo innamorati. È un po' selvaggio, non ha regole e si fida poco delle persone ma ti giuro che è dolcissimo e sembra che abbia capito che noi vogliamo solo aiutarlo e anche se non capisce la nostra lingua si è molto affezionato a noi. È stata dura lasciarlo ma abbiamo parlato con i servizi sociali locali e abbiamo spiegato tutto. Torneremo presto per ufficializzare il tutto". Sorride con gli occhi lucidi e continua a stringere il coniglio.
"Ma questo coniglio enorme?"
"Si chiama Pippy e me lo ha regalato J ieri. È bellissimo ed è molto morbido. J me lo ha regalato perché così posso abbracciare lui, visto che ancora non ce la faccio ad abbracciare tutti voi".
"Non ho mai visto J così dolce". Sorrido, sono tranquillo riguardo ciò, ormai non sono più geloso e sono davvero arrivato alla conclusione che non ho mai amato J e la mia era solo solitudine e tristezza. Queste settimane di vacanza sono servite davvero tanto a me e Dave e abbiamo capito che ci amiamo e che non vale la pena buttare all'aria un amore come il nostro per delle incomprensioni.
"Si.. siamo amici e gli voglio davvero bene. Mi sta aiutando tanto. Stanotte l'ho chiamato alle 4 perché non riuscivo a dormire e lui è corso da me ed è rimasto con me tutta la mattina".
"Diciamo che chi lo conosce non se lo aspetta, vuol dire che ti vuole tanto bene Ow"
"Anche io gli voglio tanto bene, Ashy!. È grazie a lui e alle parole tue, di Dave e di zio Niall se non voglio più morire. Devo solo accettare di essere un mostro"
"Ow, non fai che dire di essere un mostro. Vuoi spiegarmi perché?. C'è qualcosa che non so?"
"Uhm.. ho paura che poi non mi vuoi più"
"Ow, io ti amo, sei mio fratello e non potrei mai non volerti. Condividi un po' del tuo dolore con me, orsacchiotto. In due sarà tutto più sopportabile". Annuisce asciugandosi una lacrima con la mano e poi mi guarda
"Penso che posso raccontarti tutto, m ma poi mi prometti che mi porti a casa tua a vedere i bambini?. Mi mancano tutti e 3".
"Certo amore, non vedono l'ora di vederti, gli manchi tanto e Ally soprattutto è preoccupata. Non gli abbiamo detto tutta la verità, le parlerai tu se vorrai".
"I io.. vorrei tanto abbracciarli ma non me la sento".
"Non devi preoccuparti nemmeno di questo, Ow. Gli abbiamo spiegato che stai poco bene e che devono aiutarti a guarire e per farlo non devono abbracciarti e toccarti. Hanno capito senza fare domande, a parte Ally ma le ho detto di non preoccuparsi".
"Grazie Ashy, ti amo tanto e adesso lo so che mi accetterai anche se sono un mostro. Sono pronto a raccontarti tutto".

***

|Harry|

"Haz, c'è una signora all'ingresso che chiede di te e Louis".
"Di me e Louis?. Chi è?"
"Non lo so, penso una futura ospite". Strano che una futura ospite chieda esplicitamente di me e Louis, lo sanno tutti che il ranch lo gestisco io insieme a Niall e agli altri e che Louis lavora in comune.
"Va bene, vado subito". Lascio la spazzola che stavo usando per i cavalli ed esco dalle stalle andando verso l'ingresso. Una signora mi aspetta, ha il viso basso che alza appena si accorge di me. Ha gli occhi stanchi, il volto teso, segnato dalle rughe. Mi fa quasi tenerezza.
"Buongiorno signora, mi dica. Mi hanno detto che mi cercava"
"Lei è il signor Tomlinson?"
"Dipende da chi cerca. Io sono Harry e sono Tomlinson perché ho sposato Louis"
"Si, cercavo lei e suo marito in realtà". Non riesce a guardarmi negli occhi, abbassa di nuovo lo sguardo e si tortura le mani l'una nell'altra. Mi fa davvero tenerezza, sembra così provata, così triste. Non dev'essere un periodo facile nemmeno per lei e non so chi sia e cosa voglia da noi.
"Mio marito è in comune, lui è il sindaco di Moonville".
"Io.. mi chiamo Lydia e ho bisogno di parlare con lei". Si porta le mani al viso e piange, rimango impietrito. Non so cosa dire e come comportarmi. Chi è questa donna e perché sta piangendo?. Alla fine mi avvicino sorreggendola dalle spalle, cercando di confortarla in qualche modo. 
"Venga dentro signora e parliamo con calma"
"I io sono l la mamma di uno dei ragazzi che h hanno.. che hanno fatto del male a suo figlio".

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