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Tra un incontro e l'altro con Amy Latimer e i pomeriggi con Spencer riesco a non incontrare Ronan per l'intera settimana. La cosa mi disturba, a dirla tutta. Volevo che accadesse qualcosa, qualsiasi cosa, ma i nostri impegni ce l'hanno impedito. Oggi, finalmente, riuscirò a recuperare. Mamma e zia Molly festeggiano il compleanno, ciò vuol dire un sabato sera in compagnia di quei matti dei miei famigliari. Ho incontrato Alec per aggiornarlo sui progressi in settimana e ho anche pranzato da mamma e papà, ma non ho incontrato nessun altro.

I festeggiamenti si terranno a casa dei miei genitori, un dopo cena tranquillo con stuzzichini e torta. Per l'occasione indosso una tutina nera, con pantaloni a palazzo che mettono in risalto le curve del mio fondoschiena. Calzo i tacchi dello stesso colore e afferro il cellulare l'attimo dopo. Aggrotto la fronte notando un messaggio e mordicchio il labbro inferiore. È Ronan. Mi chiede se voglio andare in macchina con lui visto che abitiamo nello stesso palazzo e che passerà per le nove. È di pochi minuti fa. Rispondo con un semplice "certo" e una faccina sorridente, poi filo in bagno per gli ultimi ritocchi e quando ho fatto raggiungo la cucina.

Poggio la giacca sull'avanbraccio e afferro la borsetta. Controllo che sia tutto pronto e recupero i regali per mamma e zia dal divano. Il campanello suona; mi avvicino alla porta e controllo dallo spioncino che sia Ronan. Poco dopo la apro e sorrido al gigante buono e sexy che mi fa perdere la testa ogni singola volta.

«Ehi» mi sorride prima di lanciare un'occhiata al mio outfit. «Sei... stai benissimo.»

«Grazie. Anche tu» gli rivolgo un breve sorriso e mi affretto a chiudere la porta.

«Pensi che a tua madre e Molly piaceranno i bracciali che ho preso loro?» domanda.

«Costeranno più dell'affitto che pago al mese. Sono sicura di sì» lo seguo in ascensore.

«Non ho speso tanto» borbotta.

«Ma certo. Beh, vediamo, sono costati più o meno del regalo di Devon? Partiamo da questo» incrocio le braccia al petto.

«Tipo cento dollari in più...»

«Quindi hai speso mille dollari per il regalo di mamma e zia?» quasi mi strozzo con la saliva. «Lo sai, ormai la cosa non dovrebbe più stupirmi ma accidenti, mille dollari. Che bracciali sono, in oro?»

Percorriamo il garage interno dove si trova la Tesla e poco dopo prendiamo posto all'interno.

«Sono diamanti e c'è una piccola pietruzza azzurra al centro, nulla di eccessivo.»

«Nulla di eccessivo?» lo guardo basita. «Io ho regalato loro dei buoni spa e delle maschere per il viso.»

Ronan sbuffa una risata e sventola la mano. «E allora? Ognuno regala quello che vuole. Se hai deciso per i buoni, ben venga, almeno si rilasseranno. Ora che ci penso, è da un bel po' che non faccio un salto in spa. Non sarebbe male un bel massaggio.»

Mordo la lingua, trattenendomi dal dirgli che sono molto brava a massaggiare. «Ci sono state sviste nei documenti che vi ho portato lunedì?» chiedo.

«No, erano perfetti. Harry non ti ha avvisata?»

«Sì, certo, ma voglio sempre sapere il parere di entrambi i soci. Non mi piace oscurare nessuno e alla perfezionista che c'è in me disturberebbe non conoscere tutti i punti di vista.»

«Sono d'accordo. Mi sono piaciuti parecchio i volantini. Vederli dal vivo è stato bello.»

Non mentivo quando a inizio settimana gli ho detto che è un codardo e che a me non piacciono. Al momento ho smesso di fare il primo passo, ciò vuol dire pausa frecciatine e punzecchiamenti. Si dice che per arrivare alla meta a volte è necessario provare più percorsi, no? Beh, questo lo dice Alec e le parole che ha usato sono state decisamente diverse ma il succo è quello. Io ho solo voluto essere un po' più filosofica.

𝐋𝐀𝐘𝐋𝐀 [𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐋𝐞𝐠𝐚𝐜𝐲 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐕𝐨𝐥.𝟒]Where stories live. Discover now