𝐋𝐀𝐘𝐋𝐀 [𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐋𝐞𝐠𝐚𝐜𝐲 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐕𝐨𝐥.𝟒]

17.

Condivido un piatto di pasta ai frutti di mare con Ronan Maxwell nella sua veranda esterna super lussuosa e poi una squisita fetta di tonno alla griglia, il tutto accompagnato da ottimo vino bianco – ancora freddo quando ci viene servito.

Il pranzo si svolge tranquillo, chiacchieriamo ancora un po' della sua impresa e dei Boston Celtics, lui mi ricorda ancora una volta il loro comportamento non professionale e io mi accendo di speranza.

Certo, il tutto viene smorzato quando mi chiama ancora una volta amica, ma pazienza, gli farò vedere che posso essere ben altro che un'amica per lui. Ho intenzione di diventare il suo cazzo di mondo, l'amore della sua vita. Un sogno impossibile? Chissà, può darsi. Ma di sicuro non sparirò dalla sua vita senza tentarci.

Dopo pranzo torniamo alla Tesla e ci rimettiamo sulla via di casa. Sarò onesta: le sue parole a proposito di trasferirsi ad Allston mi hanno colpita parecchio e mi hanno fatta preoccupare, ma farò il possibile per fargli cambiare idea. A Boston ha tutto, non può lasciarci. Per non parlare del fatto che sarebbe fin troppo complicato per me trovare scuse per fargli visita.

C'è bisogno di mettere in atto un piano e... c'è un'unica persona che può aiutarmi a farlo: Alec Morgan, maestro combinaguai. Seguito da Lucas e Luke. Con loro, però, non posso parlare. Il primo perché è impegnato con i documenti per l'adozione di una bambina adorabile di cui non vogliono dirci nulla a parte il fatto che si chiama Anya e il secondo... è il fratello di Michael, gli spiattellerebbe tutto e poi lui lo direbbe a Winter. E quello sarebbe il finimondo. Partirebbe una catena e verrebbero a saperlo tutti quanti, nessuno escluso. Persino il fidanzato di Luna, Rafael, a Rio de Janeiro. No, loro sono fuori dalla lista. Mi va bene che a saperlo sia Valentine perché lei è una tomba, lo stesso Valerie, certo, ma è okay anche che non lo sappia. Al momento, meno gente sa, meglio è per me.

Arrivata a casa, accolgo Spencer poco dopo e lo informo che farò una doccia velocissima. Lui si sistema sul tavolo e inizia a fare i suoi compiti.

Lego ancora una volta i capelli in uno chignon ed entro in doccia. Sono davvero veloce: ci impiego dieci minuti esatti. Farò lo shampoo prima di andare a dormire o dopo che Spencer sarà andato via. A proposito, devo scrivere a mio fratello e chiedergli di raggiungermi qui per cena. Addolcirlo con del cibo è la tattica che uso da sempre e la migliore in assoluto.

Mando un messaggio ad Alec e poi filo in cucina. Spencer sta ancora facendo i compiti quando lo raggiungo. «Ti preparo la merenda, che dici?»

Lui sposta lo sguardo annoiato dal quaderno alla sottoscritta mentre io inizio ad aprire vari cassetti.

«Ti prego, doppia cioccolata calda perché mi sembra di star morendo» si china sulle braccia conserta e ci poggia sopra la testa con fare drammatico.

«Esiste un altro modo per farla?» gli rivolgo un'occhiata prima di recuperare le bustine di cioccolata in polvere e poi il latte dal frigo.

«Zio Ronan la fa con una spolverata di cacao sopra e la panna. Glielo dico sempre che è inutile mettere il cacao. Certo, a meno che non voglia soffocare» borbotta, sollevando le sopracciglia.

Ridacchio scuotendo il capo e verso gli ingredienti dentro un pentolino. Questo ragazzino è unico. «E glielo dici? Che può soffocare?»

«Ovvio, ci tengo alla sua vita. Ma è inutile, lo fa lo stesso» fa spallucce e chiude il quaderno.

«Hai finito? Pensavo ti servisse una mano per concludere» mescolo la cioccolata con il latte con un cucchiaio di legno.

«No, era solo noioso da morire. Però puoi aiutarmi con la ricerca di scienze che devo fare per la settimana prossima? È su delle piante o una cosa del genere» stiracchia le braccia.