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L'abito lilla marcato Gucci fascia tutte le mie forme, ondeggiando su fianchi, seno e fondoschiena. I tacchi slanciano la mia figura più di quanto non lo sia già e lo adoro.

Emano potere.

So cosa voglio e me lo prendo.

E al momento voglio la firma di Amy Latimer sul contratto che giace all'interno della mia cartella. Lo avrò perché sono brava nel mio lavoro e la paura di un potenziale rifiuto è passata in secondo piano nel momento in cui sono stata informata dell'incontro fissato per oggi.

Incontro Harry e Ronan proprio davanti all'ufficio; i due uomini, fasciati nei loro completi costosi, sembrano un incrocio tra due bodyguards e uomini di potere. Una combinazione perfetta e letale.

«Chi è che vuoi sbranare quest'oggi, squalo?» mi accoglie Harry con un sorriso prima di trascinarmi in un abbraccio.

«Tutti quanti» gli faccio l'occhiolino e poi mi rivolgo al suo socio. «Ronan.»

«Bello vederti, Layla» sorride.

Layla. È la prima volta che mi chiama davvero con il mio nome ed è... strano, come se fosse la prima volta che lo sento sul serio, come se non lo conoscessi.

«Vogliamo entrare?» li guardo.

«Certo» annuisce Harry.

Busso e poco dopo un deciso avanti ci invita a fare il nostro ingresso. In mezzo a questi uomini si direbbe che ad avere in mano la situazione siano loro, ma la realtà è un'altra. E lo metto subito in chiaro.

«Signor Pagliuca. Signora Latimer. Layla Morgan della Ayla Events. Loro sono Harry Ford e Ronan Maxwell, fondatori della Margareth Ford Association» faccio le presentazioni.

«Un piacere incontrarvi» prende parola la donna seduta dietro la scrivania, la presidentessa del TD Garden. Al suo fianco, Stephen Pagliuca, uno dei proprietari dei Boston Celtics. «Siamo molto interessati a questa iniziativa e vorremmo saperne di più.»

«Soprattutto se vogliamo coinvolgere la squadra» aggiunge Stephen.

Guardo Harry, in attesa che prenda parola. Non mi permetterei mai di togliergli questa opportunità.

«Mia madre ci ha lasciati quando ero solo un ragazzino, cancro ai polmoni. Non lo negherò: è stata dura. Nel tempo mi sono chiesto cosa potessi fare con le risorse economiche che dispongo e sono arrivato alla conclusione di aprire un'associazione in suo onore, per aiutare la ricerca a sperimentare e progredire. Questa volta abbiamo pensato di fare qualcosa di più grande, di coinvolgere più pubblico possibile e così ci è venuta l'idea di coinvolgervi» spiega, completamente assorto nella sua causa.

«Inoltre, avere la squadra disposta a giocare per un evento di beneficenza così importante sarebbe un onore. Teniamo molto alla causa e sono certo anche voi» aggiunge Ronan. «La signorina Morgan vanta una serie di successi nonostante la sua agenzia abbia aperto da solo un anno e questa è un'occasione di crescita anche per la sua impresa. Vogliamo tutti trarre il meglio da questa situazione.»

Pietrificata dalle sue parole, il silenzio cala per qualche secondo all'interno dello studio. Pagliuca ci osserva con attenzione e lo stesso fa Amy Latimer. «Sarebbe bello coinvolgere i Boston Celtics; oltre alla buona causa a cui si prestano, c'è in ballo parecchia pubblicità» guardo l'uomo dritto negli occhi. Avrò almeno la metà dei suoi anni ma non sono una ragazzina spaventata. E poi, diciamocelo, di sicuro non parteciperanno solo per il buon cuore. In questo mondo il marketing è alla base di ogni scelta, gira tutto intorno al Dio denaro e lo sappiamo bene. «Stiamo parlando di social media, volantini, inviti, radio... gioverebbe parecchio alla squadra, signor Pagliuca» metto enfasi nel suo nome, come a dimostrare il mio eccessivo rispetto nei suoi confronti.

𝐋𝐀𝐘𝐋𝐀 [𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐋𝐞𝐠𝐚𝐜𝐲 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐕𝐨𝐥.𝟒]Where stories live. Discover now