35. Amore e debolezza
"Che vuoi Lily?" Chiedo sospirando, mi alzo dal letto e la osservo, sembra combattutta e ancora arrabbiata.
"Cosa devo fare?" Mi chiede, aggrotto le sopracciglia.
"Su cosa?"
Lei si sistema le due ciocche ai lati del viso dietro le orecchie, con stizza "Con Albus... tu lo conosci e voglio sapere come si sente"
"Sei venuta qui per farmi fare da spia nei confronti del mio migliore amico?" Chiedo assottigliando gli occhi, non è seria...
"Voglio solo sapere cosa fare, e voglio parlarne con qualcuno che mi dirà la verità in faccia, non ne posso più di parlarne con Dominique, Rose non mi caga e Alice è una palla perchè gli piaceva Albus. Voglio il tuo parere, ho notato come mi guardi ultimamente, con rabbia e irritazione, voglio una mano" dice, sposta il suo peso da una gamba all'altra e si tortura una ciocca di capelli.
Chiudo gli occhi e sospiro. Perchè io? Perchè non chiede aiuto a qualcun'altro? Non ne posso più di fare da psicologo alla famiglia Weasley.
Chi è?
Lily. Vuole parlare di Al.
Ottimo, gliel'ho detto io di andare da te, convincila a perdonarlo e ad andare avanti, così Al torna con Lys e si leva di dosso questa tristezza che ha sempre.
Perchè devi mettermi in mezzo alle tue cazzate?
Perchè è il tuo migliore amico.
"Scorpius? Mi ascolti?" Chiede lei, si avvicina guardandomi confusa.
"Si, fai un incantesimo alla porta, Al potrebbe tornare da un momento all'altro" dico, mi avvicino alle tre poltrone di fianco al fuoco (privilegi da serpe) e mi siedo su una, indico alla Potter una delle altre.
Lei si siede elegantemente, appoggia le mani sulle gambe e mi fissa "Cosa devo fare? Gli voglio bene, ma non riesco a togliermi dalla testa quella scena disgustosa, avrei dovuto capirlo prima, avevano entrambi un'espressione diversa" mormora prendendo un bel respiro, si porta una mano al viso e se la passa sull'occhio.
"Vuoi la verità?" Chiedo, annuisce "Lui se ne pente, non si pente di Lys, si pente di aver continuato senza dirtelo, si pente di essere stato così egoista, sue parole" le sorrido e arriccio le labbra "Si odia per aver rovinato il vostro rapporto e si odia per essersi innamorato di lui"
Gli occhi della rossa si riempiono di lacrime "Si è innamorato di lui?" Chiede sussurrando, annuisco.
"Mi dispiace" mormoro, mi allungo e le accarezzo una mano "Dovreste parlare e chiarirvi"
"Non riesco a parlargli" scuote la testa "Non posso, era il mio ragazzo Scorpius, il ragazzo di tua sorella, come ti viene in mente di scopartelo e di innamorarti pure di lui?" Chiede, il suo viso si indurisce e si toglie dalla mia carezza, scuote la testa con forza.
"Capisco, ma pensaci okay? È sempre tuo fratello" la informo, lei si alza.
"Grazie per la chiaccherata, non dirlo ad Al" sembra ancora molto confusa, ma ci tiene a farmi un sorriso "Ciao Scorp" toglie l'incantesimo sulla porta e se ne va.
Sospiro e con un incantesimo senza bacchetta faccio volare il mio libro nelle mie mani, lo apro e comincio a ripassare.
La sirena... cazzo Scorp, so dove è!
Alzo la testa e aggrotto le sopracciglia. Cosa?
Vediamoci di fronte alla Sala Grande.
Mi alzo in piedi, lascio il libro sulla poltrona ed esco, cammino fino alla Sala Grande.
Rose mi aspetta appoggiata al muro lì di fianco, chiacchera con una ragazza bionda, quando si gira capisco essere Dominique.
"Andiamo, ciao Dom" dice la rossa, la Weasley bionda fa una smorfia ma se ne va "Quel coglione di Jackson è entrato nella mia sala comune parlando di quanto gli piacerebbe farsi la sirena della vetrata"
"Quale vetrata?" Chiedo seguendola, confuso ed eccitato.
Lei sorride, continuando a camminare "La vedrai" cinque minuti dopo capisco dove stiamo andando, ci fermiamo di fronte ad una porta che conosco bene, nonostante io non ne abbia usufruito quest'anno.
Rose apre la porta ed entra, la stanza è calda ed esce vapore dalla vasca enorme "La sirena" me la indica sulla vetrata di fronte a noi. Si sta specchiando mentre si pettina i capelli, ci fa l'occhiolino e ha un espressione maliziosa, guardandoci.
Mi avvicino a lei e osservo il suo specchio "Senza riflesso" mormoro "Il bagno dei prefetti, perchè non ci abbiamo pensato?"
Non lo so.
"Dobbiamo capire cosa significa il resto" dice, poi si guarda attorno "Dove la sirena si specchia e il drago dorme" indica una statuetta di un drago accoccolato con gli occhi chiusi "Eccolo" mormora.
"Dubito che sia quello il drago di cui dobbiamo avere paura" dico io, osservando il cucciolotto.
"Una barriera magica oscura la visuale. Tre, quattro e otto dovrete aprire per distruggere la barriera, sotto l'acqua dovete cercare per la porta aprire. Attenti al drago!"
"C'è una barriera magica, cosa significa che dobbiamo aprire tre, quattro e otto?" Chiedo guardando la vasca enorme.
"I rubinetti" mormora Rose, tra se e se, poi alza la testa e mi fissa, decisa "Prova con i rubinetti"
La guardo confuso e mi avvicino al pannello di controllo "Ma come faccio a sapere i loro numeri?" Chiedo.
Rose sospira, poi si abbassa e si toglie le scarpe. Che fai? "Li ispeziono da vicino" dice, poi si tuffa nell'acqua trasparente e compare davanti ad un rubinetto "C'è scritto uno sopra" mormora guardandolo, passa la mano sul numeretto. Si toglie i capelli bagnati dal viso e nuota verso un altro "Questo è tre" lo apre e l'acqua colorata di rosso esce potentemente "Quattro" lo apre ed è verde, poi nuota fino all'ultimo "Otto" mormora e gira la manopolina, l'acqua è color oro.
"Esci che vediamo cosa fanno" le dico, allungo una mano e la aiuto ad uscire, con un incantesimo senza bacchetta la asciugo. Guardiamo la vasca, in attesa di qualcosa "Non succede nulla" mormoro fissando l'acqua colorata.
"Cazzo" sibila "Inutile"
Poi un suono meccanico ci fa sobbalzare, sembra il rumore di un marchingegno strano.
Si!
Sorrido al suo entusiasmo "Mi tuffo io ora" mi tolgo la giacca e il maglioncino e li lascio a Rose, mi slaccio le scarpe e le appoggio su un ripiano, poi mi tuffo.
L'acqua colorata non aiuta e non ci si vede bene, con un gesto gentile faccio un incantesimo senza bacchetta, i miei occhi si adattano all'acqua e posso vedere perfettamente.
Fai un incantesimo per respirare sott'acqua.
Non posso, risucchia troppa energia e non ho la bacchetta, faccio in fretta.
Mi guardo attorno e aggrotto le sopracciglia quando vedo una cosa che non c'è mai stata. C'è una porticina comparsa sotto i rubinetti, mi sembra pure che la vasca si sia allungata (i miei piedi non toccano più e devo nuotare più giù per arrivarci), mi avvicino nuotando e cerco di aprirla, non ha manco una maniglia, sembra una di quelle che si aprono verso l'altro, come i garage, solo che questa è fatta di marmo grigio. Tento di aprirla con tutta la mia forza, uso anche incantesimi potenti che mi prendono molta energia.
Lascia stare ed esci, se svieni poi devo salvarti io.
Grazie.
Guardo un'ultima volta la porta e nuoto verso l'alto, mi aggrappo al bordo della vasca e ansimo, Rose mi aiuta ad uscire, rabbrividisco e mi asciugo velocemente.
"Coglione, sei bianco e continui ad usare la tua energia per incantesimi senza bacchetta" dice colpendomi, in effetti non mi sento bene.
"Devo sedermi" mormoro fissandola, lei sbuffa e fa comparire una sedia, mi ci siedo un attimo.
Mi scoppia la testa, mio padre mi ammazzerebbe se lo sapesse "Allora glielo dico" afferma Rose, si inginocchia di fronte a me e mi guarda attentamente "Come ti senti? Vuoi andare in infermeria?"
"No ora passa" scuoto la testa.
"Tieni" mi allunga una pozione, la prendo e mi sento subito meglio "Ho sviluppato una teoria sul perchè a volte possiamo guarirci e altre no"
"Dimmi" sono curioso.
"Possiamo guarire solo se il dolore che abbiamo non è causato, direttamente o no, da noi" dice annuendo, mi alzo e le tendo una mano per aiutarla a fare altrettanto, lei fa una smorfia ma la afferra e si fa alzare "I succhiotti me li sono fatta fare solo per dimenticarmi del maleficio" afferma "Poi per la rissa con Eliot... sempre colpa mia, avete litigato per colpa mia e io non ho fermato la cosa" dice elencando sulle dita "Poi ti sei fatto male a quidditch, ma ci siamo guariti, perchè non ti ho causato io il dolore, lo stesso per quando ti sei fatto picchiare dai ratline"
"È una buona teoria" affermo impressionato "Non ci ho mai riflettuto abbastanza, non l'ho trovato importante" Afferro le scarpe e me le metto.
Grazie "Lo so, sono un genio" dice sorridendo compiaciuta, alza le braccia e si lega i capelli in una crocchia disordinata. La osservo sbuffare per una ciocca che non entra nel elastico, arriccia le labbra ma lascia perdere.
Cosa c'è? Che mi fissi così?
"Ti amavo pure io" affermo, è una cosa che ho capito ultimamente, una cosa che non volevo ammettere a me stesso.
"Cosa?" Mi fissa e la sua espressione diventa immediatamente confusa e spaventata.
"È così, ti amavo, per questo mi ferivi così tanto quando mi chiamavi mangiamorte, perchè ti amavo" annuisco.
"No.... non puoi dirmi queste cose Scorpius, non puoi" scuote la testa e fa molti passi indietro.
"E so che dietro quella facciata da stronza c'è la ragazzina che ho amato, e mi dispiace così tanto vederla soffocare sotto gli strati di stronzaggine e rabbia che ti sei costruita addosso" dico serio, faccio qualche passo verso di lei.
"Non sai cosa stai dicendo Scorpius, sei stato condizionato da quello che ho detto io" dice ferma.
Ma sembra così spaventata, così spaventata di essere ferita di nuovo, da me.
"Mi dispiace per tutto" annuisco "Mi dispiace tantissimo e odio aver contribuito a creare il mostro che chiami rabbia, e hai ragione, non voglio ammettere di essere la causa dei tuoi attacchi, perchè se no mi sentirei una merda e non ci dormirei la notte"
"Non puoi dirmi così" scuote la testa ancora, è terrorizzata "Non puoi, non posso sopportarlo"
"Lo so, perchè sei sempre stata fragile e debole Rose, mentalmente parlando, hai sempre avuto il terrore di essere ferita, soprattutto durante la separazione dei tuoi, facevi la forte mentre pianificavi per farli tornare insieme ma non sei mai stata abbastanza forte da andare avanti, per questo ti sei distrutta dopo quello che è successo" le dico.
"Come osi dirmi-?" La interrompo.
"È così, sei debole nella tua forza, ognuno di noi si è costruito una corazza, durante l'adolescenza, è normale, ma la tua non ti permette di guarire dalla tua rabbia, e questo non aiuta" mormoro, ormai le sono di fronte, allungo le mani e le appoggio sulle sue guancie "Mi dispiace così tanto aver perso quella ragazzina di cui mi ero innamorato"
Rose fa una risata amara "È per questo che non ti sei mai difeso per i miei scherzi, i primi anni, non sono l'unica debole" mi guarda ferma, ha rimesso la maschera da stronza.
"L'amore non è una debolezza Rose" ho ancora il suo viso tra le mani "La rabbia lo è" mi abbasso leggermente e le scocco un bacio sulla fronte "Ci vediamo, chiudiamo questa cosa!"
Mi giro e me ne vado, lasciandola confusa e incazzata.
Cazzo!
Hola
Adoro questo capitolo, perchè Scorpius fa cadere le sue barriere e le parla sinceramente, senza la sua maschera di saccenza. Poi le dice che l'ha amata pure lui e top, adoro troppo.
Poi... "L'amore non è una debolezza" ADORO!
Nulla, spero vi piaccia.
Baci
Rose