E se ci ritrovassimo?

By its_denise_

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COMPLETA C'era una volta- No aspettate questa non è una favola. Bè avrebbe potuto esserla se solo qualcuno qu... More

Cast
Prologo
1. Tornare a casa
2. Il mio peggior incubo
3. Altro che cenerentola
4. Primo giorno di scuola
5.Farai un figurone stasera
6.Vedi di stare più attenta
7.Noah Miller
8.Dovrei chiamare un'oca e usarla come traduttrice
9.In effetti hai un bel culo
10.Stasera hai fatto faville
11. Guarda il lato positivo ti ho già fatto gemere
12.Ora ne paghi le conseguenze
13.Sapevo di averla lasciata da sola
14.Ho visto di meglio
15.A me il bacio non lo dai?
16. Ho uno spray al peperoncino e non ho paura di usarlo
17.Era solo la cosa giusta da fare
18.Non sai contro chi ti sei messa
19.Devi sapere caro Collins che io non perdo mai
20.Mi piace metterti sulle spine
21.Mister sono bello ma senza cervello
22.Non hai ucciso nessuno vero?
23.Adesso ci sono anche io nei guai
24.Ti fidi di me?
25.Hai la pelle d'oca Phoebe
26.Sei bella
27.Sei tu il suo punto debole
28.Stai marcando il territorio Collins
29.Ci vediamo presto Phoebe
30.Stavo solo ballando idiota
31.Sono fottuto
32.Se fa male non è amore
33.Maledetta sfiga
34.Tanto so che ti piaccio
36.Che i giochi abbiano inizio
37.Non ti sono così indifferente
38.Ho una voglia matta di baciarti
39.Apri gli occhi
40.È persa di te, come tu lo sei di lei
41.Baciami coglione
42.Adesso ricordo il motivo per il quale mi piaci
43.Sbaglio, o mi stavi fissando il sedere?
44. Sta zitto e baciami
45. Siamo noi l'ancora di salvezza di noi stessi
46.Io sono la detective Decker
47.Dentro fino al collo
48.Sotto il cielo stellato di Coney Island
49.Cosa ti succede?
50.Sei arrabbiata
51.Ti odio
52.Sto per vomitare
53.Dobbiamo trovarle
54.Non riusciremo mai a tornare a casa
55.Salvami
56. E se ci ritrovassimo?
Epilogo
Ringraziamenti

35.Perchè non ti strozzi con la tua stessa saliva?

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By its_denise_

"Phoebe" sento una voce appena sussurrata.

"Mhh" mugugno, per poi girarmi sul fianco destro mettendomi il cuscino sulla testa.

Sto facendo un sogno bellissimo.

Io e il mio amatissimo Tom Welling, ci troviamo in un enorme giardino.

Io sono posizionata sull'altalena, e lui dietro di me che mi spinge.

Ad un certo punto mi fermo e insieme osserviamo il chiarore della luna.

I raggi lunari illuminano il mio viso, e quando mi volto, incontro lo sguardo di Tom.

Dio mio quanto è bello!

Ci avviciniamo sempre di più.

Ma poi all'improvviso Tom scompare, e al posto del mio attore preferito c'è Blake!

Continua a sussurrare il mio nome, per poi lasciarmi una piccola carezza sulla guancia.

Dio santo, ormai mi perseguita anche nei sogni.

"Phoebe" sussurra nuovamente.

Una volta capito che questo non è il mio sogno, bensì la triste realtà, mi lascio scappare uno sbuffo, per poi aprire gli occhi, mettendo a fuoco tutto ciò che mi circonda.

La mia stanza è completamente immersa nell'oscurità della notte.

Alzo di poco il busto e subito incontro una figura molto familiare che si staglia nel bel mezzo della stanza.

Ancora un po' intontita, accendo l'abat-jour posta sul comodino, stropicciandomi gli occhi.

"B-Blake?" balbetto con ancora la voce impastata dal sonno "Cosa diavolo ci fai qui..." mi giro verso l'orologio e per poco non caccio un urlo "Alle quattro di mattina?"

"Devi muoverti" comincia ad aggirarsi furtivo per la camera "Dobbiamo andare"

"Andare dove scusa?" aggrotto la fronte.

Ma dico, è per caso impazzito?

"Ad Aspen mi sembra ovvio" alza le spalle.

Ed ecco l'irritazione appropriarsi di me.

Mi ha svegliata nonostante sapesse che dovevamo partire domani pomeriggio?!

Sbuffo, per poi prendere il cuscino sul quale ho dormito beatamente qualche ora fa e lanciarglielo addosso.

"Fottiti Collins" digrigno i denti.

Mi rimetto a letto, stavolta senza il cuscino, alzandomi fino a sopra la testa il lenzuolo.

"Non sto scherzando Phoebe" con uno scatto veloce mi leva di dosso le coperte, facendomi rabbrividire dal freddo "Hai preparato le valigie no?"

Annuisco.

"Se per caso però te lo fossi dimenticato, partiamo domani pomeriggio non adesso" mi riprendo le coperte "E adesso esci! Voglio dormire"

I secondi che passano sembrano essere la conferma del fatto che Blake si sia arreso.

Che illusa.

Ed eccolo di nuovo il freddo che si schianta sulla mia pelle.

Ma non è finita, vengo presa per piedi e buttata giù dal letto.

"Volevo farlo con le buone" Blake sospira "Ma con te non funziona"

"E ti sembra un buon motivo, buttarmi per terra?" inarco un sopracciglio.

"Non c'è di che" mi fa l'occhiolino.

"Adesso mi spieghi perchè dobbiamo partire a quest'ora? Ti ricordo che mia madre, è nella stanza accanto che dorme ancora"

"Intendi la stessa madre che è venuta a casa mia a svegliarmi un'ora fa?" si morde un labbro.

"Cosa?!" per poco non urlo "Un'ora fa? Ma si può sapere che vi prende a tutti?"

"Semplicemente i nostri genitori hanno deciso di anticipare la partenza"

"E non si usa più avvisare?" sbraito "Ma certo che no! Tanto Phoebe la buttiamo giù dal letto vero?"

"Non prendertela con me" alza le mani in aria "Anche io non ne sapevo nulla"

Mi lascio scappare un altro sbadiglio, per poi accasciarmi a terra ormai senza forze.

"Ho sonno" mi lamento "Lasciami ancora cinque minuti, ti prego"

Blake scuote la testa.

"Niente da fare. Non me la bevo la scusa dei cinque minuti" detto questo non mi lascia neanche il tempo di ribattere che mi carica in spalla.

"Blake!" urlo cominciando a tempestargli la schiena di pugni "Mettimi giù! Adesso!"

Sento il suo petto vibrare, segno che sta ridendo.

"Mi dispiace non posso, ordini del generale Lucy"

"Cosa c'entra mia madre adesso?" sbuffo.

"È stata lei a dirmi che se avessi fatto storie ti avrei dovuto caricare in spalla e poi portata in macchina" continua a ridere, per poi spalancare la porta di camera mia, inoltrandosi in corridoio.

Solo quando passiamo vicino ad uno specchio, mi accorgo di essere ancora in pigiama.

"Aspetta!" lo richiamo "Sono ancora in pigiama, e per di più dovrei farmi una doccia"

"Troppo tardi" comincia a scendere le scale "Ti vestirai una volta arrivati ad Aspen"

"E la valigia?" chiedo impanicata non vedendola da nessuna parte.

"È già in macchina"

"E la roba del bagno, il cambio e il mio-." vengo bloccata dallo sbuffo di Blake.

"Dio santo Phoebe ti sei appena svegliata e già fai troppe domande per i miei gusti"

Mi zittisco.

Meglio non farlo arrabbiare.

Una volta arrivati all'ingresso, spalanca la porta ed ecco che l'aria fredda di dicembre, mi porta quasi all'ipotermia.

"S-se n-non mi avessi s-svegliata così, n-non ti avrei fatto tutte queste domande, comunque" balbetto infreddolita.

Nonostante io abbia un pigiama di flanella, riesco comunque a percepire il freddo infilarsi sotto gli indumenti.

Se non entriamo al più presto in macchina, potrei davvero rischiare la vita.

Una volta fuori dal vialetto, ecco che vedo mia madre e Jackson in compagnia della famiglia di Blake.

Almeno loro sono vestiti e raggianti già di prima mattina.

Io invece sembro esser appena uscita da uno zoo.

Ho tutti i capelli scompigliati e un alito che potrebbe essere pari ad una fogna.

Vorrei capire come faccia il moro sotto di me a non morire per asfissia.

"Eccola qua" annuncia Blake attirando l'attenzione di tutti su di noi.

Mi mette giù, per poi appoggiarmi sulle spalle un giubbino, abbracciandomi l'attimo dopo.

Ricambio l'abbraccio, appoggiando poi, la testa sul suo petto, inebriandomi le narici del suo profumo.

Solo adesso mi ricordo di essere davanti alle nostre famiglie, e con uno scatto veloce mi libero della stretta, arrossendo.

"Hai dovuto prenderla con la forza, eh?" chiede mia mamma con un gran sorriso malizioso stampato in faccia.

Ti prego Dio fa che faccia finta di niente ti prego.

Blake annuisce, sorridendo a sua volta.

"Bene!" esordisce Blaire "È arrivato il momento di partire ragazzi! Il viaggio dure dieci ore e non vorrei arrivare per capodanno" detto questo si avvia in macchina.

Faccio per seguirla visto che anche mia mamma sta andando con loro, ma una presa mi impedisce di continuare la mia camminata.

"Cosa c'è adesso?" alzo gli occhi al cielo.

"Non ci entriamo tutti in una sola auto" mi fa notare "Dovrai venire in macchina con me. Non che ti dispiaccia, vero?" ammicca.

"Certo che no! Ti pare?" cambio direzione e mi avvicino al suo pick-up.

Una volta dentro, mi lascio coccolare dal calore dei riscaldamenti appena accesi.

Blake infila le chiavi nel nottolino e parte.

I primi minuti li passiamo in silenzio.

Lui tiene lo sguardo puntato sulla strada illuminata dai fanali, e io invece guardo dal finestrino Manhattan colorarsi man mano di piccole striature di arancione.

Non mi accorgo neanche di quanto tempo passa che cado di nuovo tra le braccia di Morfeo, in un sonno molto profondo.

Spero almeno che questa volta nessuno mi svegli!

🐳🐳🐳

Una brusca frenata mi porta ad aprire di scatto gli occhi.

Ma vista la mia sfiga, vado a sbattere il naso contro il finestrino sulla quale sono appoggiata.

"Dannazione" piagnucolo cercando di massaggiarmi la parte dolente.

"Ma buongiorno fiorellino" esclama Blake raggiante "Dormito bene?"

Alzo un sopracciglio.

Ho tanta voglia di strangolarlo.

"Se dormire bene significa rompersi il naso, allora si" lo fulmino con lo sguardo.

Lui si limita a scrollare le spalle.

É mai possibile che quando sono sul punto di baciare Tom Welling, venga sempre svegliata?

Ed é la seconda volta!

Mi stiracchio, per poi guardarmi intorno.

Quello che ci circonda è il nulla più assoluto.

"Quante ore ho dormito?"

"Esattamente nove ore" si gira verso di me "Dovresti partecipare ad uno di quei programmi televisivi sui Guinness World Record"

"Ma smettila!"

Sono tentata di mandarlo a quel paese.

Ma sono una ragazza educata, non sarebbe da me.

Ok forse si...

"Sai che quando dormi sbavi?" mi riprende il moro, con un ghigno ad incorniciarli il volto.

Mi giro alla velocità della luce verso di lui, sbiancando.

Ti prego no!

"Sei serio?"

"Si. Prima infatti, te n'è caduta un po' sul pigiama" me la indica.

Per poco non apro lo sportello dell'auto e mi butto per strada, pur di non continuare questa conversazione.

Sprofondo ancora di più sul sedile e non reggendo il suo sguardo, sposto gli occhi sulla strada, sospirando.

"Dai stavo scherzando Phoebe!" scoppia in una fragorosa risata.

Gli do un piccolo pizzico sul fianco, facendolo gemere dal dolore.

"Aia!" urla.

"Così impari a prendermi in giro, coglione" incrocio le braccia al petto, irritata.

A volte non mi capacito di come faccia a piacermi.

🐳🐳🐳

L'ora successiva la passiamo a battibeccare su chi ha i gusti musicali più brutti, e ahimè ho perso io.

Solo per questa volta posso dire di esser stata battuta da Blake.

"Siamo arrivati" mi ridesta la voce del moro, fermando poi la macchina.

Solo adesso mi accorgo con gran piacere di essere ad Aspen.

Mi fiondo alla velocità della luce fuori dalla vettura, per poi respirare a pieni polmoni la freddissima aria del clima alpino.

Mi guardo in torno e per prima cosa, vedo tante graziose casette di montagna, poste una di fianco all'altra, da dove esce del fumo.

Riesco a sentire l'odore della legna che sta ardendo e l'idea che al loro interno qualcuno si stia godendo il caldo provocato dal fuoco mi piace, perchè fuori fa molto freddo e tira vento.

I tetti a punta che riprendono la forma di un pino sono di un grigio scuro e mi ricordano una nuvola carica di pioggia.

La casa scelta dalla famiglia di Blake è più o meno simile a tutte le altre che ci sono in questo villaggio, solo un po' più grande.

Da qui posso vedere che dietro, c'è un piccolo ruscello che passa tranquillo e il debole rumore dell'acqua che scorre, mi provoca un senso di rilassatezza.

Sullo sfondo invece, le imponenti montagne sono ricoperte di una neve fresca e candida.

Riesco a ritornare con i piedi per terra solo grazie a Blake.

"Ti porto io la valigia" mi dice, ma lo blocco subito per un polso.

"Tranquillo ci penso io" affermo facendogli un occhiolino "Altrimenti come faccio a farmi crescere i muscoli?!"

Mi allontano da lui, sotto le sue risate, raggiungendo il porticato, fatto anch'esso di legno.

Il signor Collins è il primo ad entrare, successivamente seguito da noi.

Non riesco a non spalancare la bocca per la bellezza della casa al suo interno.

Lo stile è molto rustico, ci sono tanti quadri e specchi appesi alle pareti.

Una volta raggiunto il salone, sono ancora più meravigliata.

È molto grande, ma due sono le cose che attirano particolarmente la mia attenzione: un enorme pino, ben decorato che si staglia in mezzo alla stanza, e un camino composto da mattoni rossastri, che mi ricordano le antiche case a schiera londinesi.

"Wow" mormoro estasiata.

È tutto così surreale!
Sembra di essere sul set di un film!

"Già wow" anche Blake al mio fianco sembra apprezzare l'ambiente che ci circonda.

Dopo un attimo di silenzio è nuovamente lui a riprendere la parola.

"La stanza più grande è la mia!" esclama cominciando a correre verso le scale che portano al piano superiore.

Agguanto velocemente la valigia, e con tutte le mie forze mi precipito sulle scale, superandolo.

"Mangia la mia polvere Collins! Non vincerai mai"

Questa è Sparta!!!

🐳🐳🐳

"Ho trovato solo questo" dico entrando nella camera di Blake.

Gli passo il pacco di piselli surgelati che delicatamente si appoggia sulla guancia.

Ammetto che la situazione per la ricerca della camera più grande, ci è sfuggita un po' di mano.

O meglio.

Mi è sfuggita un po' di mano.

Giuro che non volevo ucciderlo, solo che quando l'ho superato, per aprire la porta di una stanza gli ho assestato una bella gomitata in faccia.

E quindi eccoci qui seduti sul materasso di un letto.

Almeno posso dire che la camera più grande l'ho presa io.

"Ti fa male?" mi mordo un labbro, nervosa.

Il moro mi lancia un'occhiata fulminante che mi fa ammutolire.

"Come non detto" mormoro "Posso fare qualcosa per te? Una tisana? Una cioccolata calda? Vuoi che ti massaggi un po' le spalle? Questa estate ho seguito molti tutorial su come far-."

"Chiudi il becco"

Ok, starò zitta.

Passano minuti che sembrano essere ore.

Mi alzo dal letto e mi metto ad una certa distanza da lui, per paura di potermi subire una strigliata con i fiocchi.

Mi dondolo sui talloni, nervosa, per poi cominciarmi a mangiare le pellicine del pollice.

Non ce la faccio a stare zitta!

È una tortura.

"Ok basta!" esclamo "Parlami ti prego! Fa qualcosa! Insultami o altro, ma non stare in silenzio" lo supplico.

Ed è un attimo.

La sua espressione, se prima era serissima, adesso si trasforma in un grande ghigno.

Mi ha preso in giro per tutto questo tempo?

"Ok" si alza avvicinandosi di poco a me "Adesso che ti ho fatto sentire in colpa, possiamo parlare"

Spalanco la bocca.

"Sei uno stronzo!"

Lui si limita a scrollare le spalle.

"Se avessi avuto l'opportunità, ti avrei gonfiato anche l'altra guancia" lo fulmino con lo sguardo.

Detto questo esco da camera sua, inoltrandomi nel corridoio, stizzita.

E io che mi ero anche preoccupata.

"Dai Phoebe non fare così!" sento i passi pesanti di Blake raggiungermi.

Proprio quando sto per scendere le scale mi imbatto in mia madre.

"Oh eccovi qui" assottiglia gli occhi, cercando di mettere a fuoco il viso del moro "Dio mio! Cosa ti è successo alla faccia?"

Lui si lascia sfuggire una smorfia.

"Tranquilla Lucy" le sorride "Ho avuto un piccolo incidente, ma niente di serio"

Mia madre annuisce anche se un po' titubante, poi mi lancia un'occhiataccia, quasi volesse dirmi 'so che sei stata tu'.

"Cosa volevi dirci?" cerco di cambiare discorso.

"Giusto!" improvvisamente la sua preoccupazione viene sostituita da un gran sorriso "Abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso quest'anno! Andremo alla pista di sci per imparare a sciare...che ne dite?"

Io e Blake ci scambiamo un'occhiata impanicata, per poi esclamare all'uniscono: "Ma noi non sappiamo sciare!"

Il sorriso di mia mamma, se possibile, si allarga ancora di più.

"Proprio per questo abbiamo deciso di  ingaggiare degli istruttori"

Sgrano gli occhi.

"Ma mamma! Io volevo dormire!" piagnucolo.

"Non ti sono bastate le nove ore in macchina?" alza un sopracciglio.

"No!" esclamo.

Lei mi fulmina con lo sguardo e si avvia verso le scale, per poi girarsi nuovamente verso di noi.

"Tra dieci minuti vi aspettiamo giù. Sbrigatevi!"

Che l'inferno abbia inizio.

🐳🐳🐳

Una volta arrivati, mi meraviglio di quante persone ci siano in questo giorno dell'anno.

C'è gente che scia ovunque e sento  l'ansia salire...ho il presentimento che farò tante di quelle figuracce che dovrò seppellirmi.

Ci avviciniamo cautamente verso quello che presumo essere il gabbiotto del noleggio degli scii.

Ad aspettarci c'è un signore sulla cinquantina, che ci scruta da capo a piedi.

"La famiglia Collins e Davidson?" chiede con fare gentile.

David, il padre di Blake, annuisce, per poi allungare la mano, presentandosi.

"Avete ingaggiato tre istruttori per imparare a sciare, giusto?"

Mia madre annuisce, indicando me Blake e Bree.

"Perfetto allora i ragazzi possono seguirmi" detto questo si avvia verso l'entrata del gabbiotto.

Il signore, che scopro chiamarsi Philip, ci consegna tre paia di sci del nostro numero.

"Indossate questi, poi voi due, rimanete qui ad aspettare i vostri insegnanti, mentre tu" indica Bree "Seguimi"

Visto che non so tra quanto arriveranno i nostri istruttori, decido di sedermi su una panchina, per poi sospirare.

"Sei pronta a sciare?" Blake appoggiato alla parete difronte a me, si lascia scappare una risata.

"In verità ho tanta voglia di sbattere la testa contro il muro per almeno venti volte, pur di non fare la figura della scema in pista"

"Mhh...sai che secondo me è una buona idea?" si morde il labbro e io per poco non gli salto addosso.

Sia chiaro per picchiarlo.

Non siate perverse!

Cerco di replicare con qualche frase cattiva, ma purtroppo, la porta si spalanca facendo entrare due figure nella stanza.

Un ragazzo e una ragazza.

Il primo è più o meno alto quando Blake, capelli neri come la pece e occhi blu.

La ragazza invece ha i capelli di un biondo ossigenato e occhi azzurri.

Una barbie in pratica.

L'istruttrice posa subito il suo sguardo da felina sul ragazzo al mio fianco, e si suoi occhi che brillano di una strana luce, mi infastidiscono.

Oh no!

Ecco l'ennesima gatta morta!

Decido di alzarmi, e facendo l'educata, mi presento.

"Ciao" sorrido ad entrambi, nonostante abbia notato l'occhiata di disgusto che mi rivolge la biondina "Sono Phoebe"

Il ragazzo vicino alla barbie mi sorride calorosamente.

"Io sono Adam" si presenta "E lei invece è Olivia"

"Lui invece è Blake!" cerco di trattenere la rabbia quando vedo Olivia leccarsi le labbra.

Dio santo!

"Direi di andare! C'è molta strada che dovrete fare per imparare a sciare" detto questo mi porge la mano che io afferro prontamente.

Mi giro verso Blake e riesco a vedere un muscolo guizzargli sulla mascella, non appena vede la mia mano afferrare quella di Adam.

Sfortunatamente viene distratto da Olivia che gli si appiccica addosso peggio di una cozza.

Non gli lascia neanche il tempo di respirare, che lo trascina fuori esclamando con fare civettuolo un:
"A dopo ragazzi!"

Scuoto la testa cercando di non pensare a quei due insieme, e rivolgo la mia completa attenzione ad Adam.

"Direi di andare, che dici?" mi sorride.

"Certo!"

Solo una cosa vorrei dire alla gentilissima Olivia.

'Perché diavolo non ti strozzi con la tua stessa saliva?'






























SPAZIO AUTRICE
MACCIAO POPOLO!!!
Come state? Spero bene!!!
Io vi giuro che sto impazzendo con questa quarantena, ma diciamo che si va avanti.

Passo dal leggere allora studiare e viceversa.

Aggiungiamo che sto mangiando come se non ci fosse domani, ed è fatta.

Mi chiedo se mi entreranno i jeans finito questo periodo.

Tralasciando questo...

Che mi dite del capitolo?

Vi è piaciuto?

Secondo voi cosa succederà nel prossimo?

Non mi trattengo perchè sto morendo di sonno.

Già, è 00:27 e sono qui a scrivere.

Sono pessima lo so, ma ormai l'ispirazione ma viene solo di notte
HAHAHAH.

Ultima cosa, ringrazio come al solito Allen_LigiosJ che mi aiuta sempre e mi raccomando leggete la sua storia: CI VOLEVAMO NOI🤩

Ciaoooo

~Denise💖

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