"Ciao" dice, rivolgendomi un piccolo sorriso.
Tra tutte le persone che potevano presentarsi a casa mia, mai mi sarei immaginata lui.
Se solo Blake sapesse che è stato Noah ad interrompere il nostro quasi bacio non finirebbe bene...
Per niente bene!
"Ciao!"gli sorrido di rimando "Cosa ci fai qui?"
In risposta si gratta la nuca imbarazzato.
"Mi dispiace di esser venuto qui, senza preavviso, ma volevo chiederti una cosa e visto che in questi giorni non ci siamo proprio visti ho pensato 'facciamo un salto da Phoebe dai'" ridacchia imbarazzato per poi spostare lo sguardo sul mio pigiama.
Oddio..
Ahh che imbarazzo!
Non mi sono neanche accorta che per la fretta di scendere sono rimasta con il pigiama a canguro.
"Non mi aspettavo visite" rispondo, ormai livida dall'imbarazzo facendolo ridere.
"Cosa volevi chiedermi comunque?" continuo, curiosa di sapere.
"Ah giusto! Visto che mancano pochissimi giorni al ballo, volevo chiederti se ti facesse piacere essere la mia accompagnatrice" mormora un po' nervoso "Era da un po' che volevo chiedertelo ma stai sempre con Colli-." e non ha neanche il tempo di finire di parlare che, il soggetto della sua frase comincia a chiamarmi dal piano di sopra.
"Phoebe?! Che succede?" sbarro gli occhi.
Lo vedo scendere dalle scale velocemente, ma sembra non aver notato la presenza del moro davanti a me.
Se lo vedesse probabilmente Noah diventerebbe il nuovo puntale dell'albero di Natale...
Comincio ad agitarmi e l'ansia in poco tempo si impadronisce del mio corpo.
"Phoebe?! Sicura di star bene? Hai una faccia!"aggrotta le sopracciglia, confuso.
No, vorrei tanto rispondere.
Non sto bene, dato che tra qualche secondo potrei assistere ad un'altra rissa.
Farfuglio qualcosa di incomprensibile che neanche io riesco a capire, cominciando a torturarmi il labbro inferiore con i denti, fino a quando non sento il sapore metallico del sangue in bocca.
"Si può sapere che ti prende Phoebe!" Blake appoggia una mano sulla mia spalla e, una scarica elettrica percorre lentamente tutto il corpo, risvegliandomi dal mio stato di trance.
Incastro i miei occhi nei suoi, mischiando il mio azzurro oceano con il suo grigio tempesta, che sembrano scurirsi ancora di più quando sposta lo sguardo sulla persona dietro di me.
"Che cazzo ci fa lui qui?" serra la mascella.
Ok è la fine
Mi giro verso Noah, e noto che anche lui si è irrigidito tanto da stringere le mani a pugno, facendo così sbiancare le nocche.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" sorride beffardo Blake per poi incrociare le braccia muscolose al petto.
"Preferisco non rispondere agli stolti come te" gli risponde Noah, per poi spostare ripetutamente gli occhi sia su di me che su Blake.
In effetti, adesso che ci penso, siamo vestiti uguali ed è una cosa alquanto strana.
Sposto lo sguardo anche io su Blake, pressando le labbra per non scoppiagli a ridere in faccia.
La situazione è davvero esilarante.
Vedere un ragazzo come lui, alto e muscoloso, indossare un pigiama a canguro non capita spesso.
"So di essere bello, ma continuando a guardarmi così finirai per sciuparmi, vuoi una foto?! Dura di più!" risponde Blake per niente toccato dalla parole di Noah.
Allora ce l'ha un po' di autocontrollo il ragazzo!
"Preferisco guardare cose più belle che te!" sorride con fare angelico per poi guardarmi negli occhi.
Sono diventata un fottuto peperone.
"E cos'è più bello di me?"
"Anche l'idrante in fondo alla strada è più bello di te" Noah sbuffa una risata per poi rivolgersi a me.
"Quindi Phoebe?! Ti va di venire?" mi chiede speranzoso.
In un primo momento non rispondo, rimanendo in religioso silenzio.
Ma poi penso al fatto che se voglio veramente andare al ballo, perchè non cogliere la palla al balzo e andare con lui?!
Finora nessuno me l'aveva chiesto, e non voglio rischiare di non andarci.
Blake sicuramente non andrà, queste cose, come dice, non fanno per lui.
Riesco ad uscire dal mio breve stato di trance quando Noah mi ripone la domanda: "Hey Phoebe! Allora che dici?!"
Io annuisco.
"Certo! Mi farebbe molto piacere" accenno un piccolo sorriso.
Anche lui sorride per poi stringermi in un forte abbraccio.
Ed è lì che li sento.
Un paio di occhi di un grigio tempesta perforarmi il cranio.
Mi sciolgo dall'abbraccio un po' imbarazzata per poi girarmi verso lui.
Lo colgo in fragrante osservarmi con una strana espressione in volto.
Non ha la sua solita espressione maliziosa o anche scazzata anzi, sembra più persa e, delusa.
Il punto è perchè sembra così afflitto?
"Adesso vado, ci vediamo a scuola Phoebe" mi ridesta dai miei pensieri Noah, facendo un cenno del capo verso Blake che però, decide di sbattere malamente la porta per poi avviarsi verso il piano di sopra.
Sbuffo.
È incazzato...
Salgo le scale due alla volta per la fretta e arrivata in camera, vedo Blake appoggiato sulla ringhiera di ferro del mio balcone.
Lo raggiungo.
Il silenzio alleggia fra di noi.
"Sei arrabbiato?" butto fuori la domanda che da un po' mi stava ronzando in testa.
Lui per una frazione di secondo sposta lo sguardo su di me, per poi ripuntarlo davanti a sè.
"Perché dovrei?" domanda, sarcastico.
Io alzo le spalle.
"Quindi" riprende la parola "Andrai al ballo con il pinguino?"
"A quanto pare" soffoco una risata per il nomignolo che gli ha affibbiato.
"Tu invece non ci andrai vero? Perchè lo consideri una grande e bella cazzata, eh?" esordisco, continuando a guardare il suo profilo ben delineato.
"A quanto pare" risponde, e forse è la mia impressione, ma posso giurare di aver visto la sua mascella contrarsi e le sue mani rafforzare la presa sulla ringhiera.
"Blake io-." tento di parlare, ma invano perchè la suoneria del suo telefono ci interrompe.
Ovviamente!
Prima mia madre, poi Noah, poi il telefono, la prossima volta chi sarà Babbo Natale o addirittura Trump?
"Si! Ho capito cazzo! Dammi il tempo di vestirmi e vengo! Si Parker! Guarda che se non stessimo parlando al telefono ti avrei già spaccato la faccia da coglione che ti ritrovi" attacca il telefono, per poi prendere i suoi vestiti e avviarsi al bagno.
Una volta pronto esce, si siede sul letto infilandosi le scarpe.
Il tutto sotto il mio sguardo indagatore.
Ma che diavolo sta facendo?!
Perchè se ne va?
"Che stai facendo?" inarco un sopracciglio.
"Mi sto vestendo" si indica.
"Questo lo avevo capito, ma perchè?" alzo gli occhi al cielo.
"Stasera ho un incontro, devo andare!" si alza svogliatamente dal letto per poi avvicinarsi alla porta.
Adesso però non scappi...
"Aspetta! Vengo con te" affermo decisa, facendogli sgranare gli occhi.
"Scordatelo! Non ti farò più mettere piede in quella merda" dilata le narici.
Ok si sta arrabbiando.
"Ho detto che vengo" incrocio le braccia al petto.
Sa che non cambierò facilmente idea.
"Ti ho detto di no Phoebe! Non farmi incazzare" si avvicina minacciosamente al mio viso.
Io alzo un sopracciglio.
"Altrimenti?"
"Altrimenti te ne pentirai" asserisce.
"Uhh! Che paura" mi fingo spaventata "Questa è la mia decisione! O accetti o farò comunque come mi dice la testa"
Lui sospira, emettendo un ringhio basso e roco.
"Fa come ti pare! Ma sbrigati" si passa una mano fra i capelli, frustrato.
Io esulto per poi prendere un leggins e una felpa nera, rifugiandomi in bagno.
Ma riesco comunque a sentire Blake mormorare: "Mi farai diventare pazzo"
Tranquillo, non sei l'unico che lo diventerà.
🐳🐳🐳
Una volta arrivati in quel vecchio bar, scendiamo dalla macchina.
All'ingresso ci aspetta Parker, che non appena incrocia il mio sguardo si pietrifica per poi cominciare a balbettare qualcosa.
Non capirò mai questo ragazzo.
Lo fisso corrugando la fronte, e successivamente gli faccio un cenno del capo a mo di saluto.
Lui mi mostra un sorriso molto nervoso spostando poi il suo sguardo su Blake.
"Sei in ritardo" sbotta.
Il moro al mio fianco sbuffa.
"Non è colpa mia cazzone!" esclama esasperato.
Parker alza un sopracciglio con fare scettico "E di chi sarebbe la colpa?"
"Sua!" Blake mi punta un dito contro.
"Mia?!" sgrano gli occhi.
Ok, lo so che è colpa mia, ma non gliela darò mai vinta.
"Ma se non ho fatto nulla!" esclamo.
"Lasciamo stare" sospira "andiamo, e Phoebe vedi di non allontanarti e di non attirare l'attenzione, anche se penso sia un po' difficile" si gira fulminando un gruppo di ragazzi di più o meno venti anni, che fissano insistentemente la mia figura, facendomi così fare una smorfia di disgusto.
"Ci siamo capiti?" mi chiede mettendo entrambe le mani sulle mie spalle, per poi piegarsi arrivandomi ad un palmo dal naso.
Ci fissiamo negli occhi e sento già il respiro farsi pesante.
Per un istante il ricordo del nostro quasi bacio balena nella mia mente, facendomi arrossire come un peperone, e in un attimo di lucidità, decido di sottrarmi dal suo tocco.
Dio! Ma che diamine mi sta succedendo?!
"Ai suoi ordini capitano!" simulo il gesto militare per poi seguirlo all'interno del bar.
Una cosa è certa...
Sono già pazza!
🐳🐳🐳
L'incontro non è ancora iniziato ma, la sala pullula già di gente.
Mi guardo intorno cercando di trovare qualche viso conosciuto, ma niente.
Estraggo il telefono dalla tasca della felpa e per poco non svengo a terra.
Sono le 2:30 di notte!
Beh! Mi sembra ovvio che non ci sia nessun volto familiare tra queste persone.
Un normale diciassettenne a quest'ora starà dormendo o addirittura si starà divertendo a qualche festa.
Il fischio di un microfono mi costringe a spostare lo sguardo sul ring.
Mike, il presentatore, comincia a presentare gli sfidanti di stasera, ma io sono troppo intenta a guardare il profilo di Blake.
Indossa, come l'ultima volta, solo un paio di pantaloni da basket ed il suo busto è completamente scoperto, mettendo così in mostra il suo petto marmoreo.
L'incontro comincia, e per i prima quindici minuti sembra filare tutto liscio.
Ovviamente si fa per dire, non è da tutti i giorni vedere dei ragazzi combattere.
Fino a quando non vedo l'avversario di Blake avvicinarsi al suo orecchio per poi sussurrargli qualcosa che fa passare una scintilla di rabbia nei suoi occhi.
E accade tutto molto velocemente.
Blake si scaglia sul suo sfidante.
La situazione comincia a sfuggirgli di mano.
La gente invece di fermarlo, lo incita a continuare.
Ma dico io sono impazziti?!
"Blake!" urlo, ma essendo molto lontana da lui dubito mi abbia sentito.
A grandi falcate mi avvicino al ring.
"Blake! Smettila! Così lo uccidi!" urlo ma non sembra sentirmi.
È talmente accecato dalla rabbia che tutto attorno a lui sembra svanito.
Interviene Parker che prendendolo dalle spalle lo spinge verso il fondo, cominciando a sbraitargli contro.
Li raggiungo.
"Si può sapere cosa cazzo ti è preso lì sopra?! Stavi per ucciderlo cristo!" mi metto entrambe le mani fra i capelli.
"Sfortunatamente quel pezzo di merda non é morto" digrigna i denti.
Scuoto la testa.
È incorreggibile!
"Andiamo via! Non voglio più stare qui" esclama per poi prendere la sua borraccia ed entrare nello spogliatoio.
"Si può sapere che gli è preso?!" sbotto contro Parker che mi è rimasto accanto.
"Non ne ho idea! Gli avrebbe potuto dire di tutto! Qui dentro tutti conoscono i suoi punti deboli"
"E sarebbero?!" domando curiosa.
"Tu. Sei tu il suo punto debole Phoebe, oltre alla sua famiglia."
SPAZIO AUTRICE
Macciao!!!
Come state!??
Siete felici che fra neanche una settimana la scuola finisce e c'è il Natale?!!
Aaaaaaaaa io siiiiii💕💕
Mi scuso per non aver potuto aggiornare la scorsa settimana ma ho avuto una gara di danza e non ho avuto proprio il tempo materiale per scrivere.
Ma comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto!!!!!
Vi aspettavate fosse Noah, la persona che aveva interrotto il quasi bacio fra Blake e Phoebe???
Vi ringrazio tantissimo per le 40 mila letture vi adoro💗
Se il capitolo vi è piaciuto stellinate e commentate!!
Ciaoooo
~its_denise_~