π‘ͺ𝒖𝒐𝒓𝒆 π’…π’Š 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 βœ“

By M_G_Writer

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Primo libro della serie:"Sangue di lupo" "Sai, si dice che un lupo se Γ© solo Γ© destinato a morire, poichΓ© la... More

Prologo
Capitolo I: Underveis
Capitolo II: Normalt liv
Capitolo III: En ny venn
Capitolo IV : Brev
Capitolo V : TΔ—tis??
Capitolo VI : Sannhet
Capitolo VII: FΓΈlges
Capitolo VIII: Bare min
Capitolo IX: Reglex
Capitolo X: Jeg er veldig opptatt
Capitolo XI: Sjalusi
Capitolo XII: Familie middag
Capitolo XIII: Den ekte meg
Capitolo XIV: Jane
Capitolo XV: Ikke mulig
Capitolo XVI: Hva skjedde med deg??
Capitolo XVII: LΓΈfter....
Capitolo XVIII: SnΓΈstorm
Capitolo XIX: Skylder meg noe
Capitolo XX: Avtale
Capitolo XXI: Forsvinning
Capitolo XXII: Fortiden returnerer
Capitolo XXIII: Misjon
Capitolo XXIV: Mark
Capitolo XXV: Lett
Capitolo XXVI:Hvem kan du stole pΓ₯?
Capitolo XXVII: Fordi han gjorde det??
Capitolo XXVIII: Det er din skyld
Capitolo XXX:... som blod
Capitolo XXXI: Smerte
Capitolo XXXII: Farvel
Epilogo
Ringraziamenti & Sequel
Cast
Extra-Speciale 200K
Extra-Dopo la guerra

Capitolo XXIX:RΓΈd mΓ₯ne.....

10.6K 425 26
By M_G_Writer

Matthew

La sera prima ricordava di aver aspettato pazientemente il ritorno di Jane in camera, ma doveva essersi addormentato, dato che non ricordava il momento in cui quel fatto era successo.

La mattina dopo, quindi, si svegliò a mattinata inoltrata, poco prima di pranzo.
Sul comodino affianco al letto trovò un bigliettino, era di Jane; che gli comunicava di andare nel suo studio, una volta svegliatosi.

Sospirando si alzò dal letto, prendendo dall'armadio un paio di jeans e una maglietta a maniche corte.

Dopo essersi fatto una doccia, come da routine, si diresse verso il suo ufficio.

Quando aprì la porta, notò che tutti stavano aspettando lui.

Salutando sua sorella con un cenno del capo, si avvicinò alla sua scrivania, sedendosi sulla poltrona.

Tutti aspettavano che qualcuno parlasse.
E quel qualcuno era lui.

-Allora...come procediamo?-

Sentì una presenza alla sua destra, e una mano si appoggiò sopra la sua spalla, lui alzò lo sguardo, risalendo il braccio, fino a incrociare gli occhi di Jane.

Lei gli sorrise gentilmente, e Matthew avvertì tutta la sua ansia sparire magicamente dopo quel suo gesto.

-Beh in realtà noi speravamo che tu avessi qualche dritta Matt-

A parlare era stato Luke, che si trovava in piedi appoggiato al muro, a debita distanza da Asya e Steven, che erano seduti lei sulla poltrona e lui alle sue spalle, mentre giocava distrattamente con i suoi capelli.

Matthew non mancò di notare lo sguardo amaro che il suo Beta rivolse ai due.

-Cosa sappiamo per adesso?-

-Beh sappiamo che è un pazzo assetato di sangue più di me, ed io sono un vampiro, e vi ha fregato tutti usando come spia la moglie dell'ex Alpha-

Asya scoccò un occhiataccia al compagno, il quale rispose con una semplice alzata di spalle come a dire "che c'è? È la verità".

-Sappiamo che attaccherà con la luna....la luna di un colore...adesso mi sfugge quale-

Disse Ragnor, ancora colpito per le parole che aveva detto Steven prima, ma sapeva che aveva ragione, era stato lui a sottovalutare Isotta.

-Con la luna rossa, che avverrà tra meno di un mese-

-Io non riesco a capire perché dovremmo combattere questa guerra.
È solamente uno spreco di vite-

A parlare era stato nuovamente Steven che si trovò un paio di occhi furenti puntati addosso.

-Uno spreco di vite?-

Jane stava cercando di mantenere la calma, lo poteva percepire dal suo tono di voce.

-Si, se quello che dice Isotta è vero saremo noi a comandare, niente più regole, niente più maschere, tutti ci rispetteranno-

-Vorrai dire che tutti ci temeranno.

Sai pensavo che visto che avevi vissuto un secolo....fossi un po' più saggio-

Steven fu come folgorato da quelle parole, e si spostò bruscamente dalla poltrona, avvicinandosi a grandi falciate a Jane.

-Come scusa?-

Jane si avvicinò a lui lentamente, nonostante Matthew le avesse afferrato un polso cercando di trattenerla.

-Pensi che loro vogliano avere a che fare con noi?

Mia madre, Min sono solamente l'inizio.
Ho capito il loro gioco sai??

Vogliono uccidere gli umani che sanno di noi, i cosiddetti custodi o verge, perché così quando loro attaccheranno e vinceranno non ci sarà nessuno che dirà che un tempo noi eravamo diversi, non ci sarà nessuno che alimenterà in loro la speranza.

E sei uno stupido se pensi che questa guerra non colpisca anche voi.
Non mi pare che streghe e vampiri vadano così d'accordo tra loro.

Pensi davvero che se noi non attaccheremo, loro ci lasceranno entrare nelle loro schiere come se niente fosse?
Pensi davvero che una volta che non gli saremo più utili ci lasceranno vivere la nostra vita? Che non ci uccideranno??

Sei uno stolto se lo credi-

Fece qualche passo indietro riavvicinandosi a Matthew.

-E io non ho bisogno di stolti in questa guerra.
Perciò se credi davvero ciò che hai detto, esci da quella porta e non farti più vedere-

La mente di Jane accarezzò la sua, aprendo il contatto.

Dici che sono stata troppo dura??

Matthew represse un sorriso; Jane vista da fuori sembrava una ragazza scontrosa, sicura di sé, che sapeva sempre cosa dire, ma dopo averla conosciuta, grazie anche al legame, Matthew aveva scoperto quanto dolce, sensibile e insicura potesse essere.

Delicatamente le prese una mano tra la sua, stringendola debolmente.

Sei stata fantastica.

Sei d'accordo con quello che ho detto?

Si Jane sono perfettamente d'accordo con te ....

Ma??

Perché deve esserci per forza un ma?

Perché ti conosco.

Jane, per me quel che dici è giusto okay?
E poi lo sai che io ti seguirei ovunque, qualunque sia il prezzo.

Non dire così....

È solo la verità.

Jane riformò la sua barriera, escludendolo dai suoi pensieri.

Forse è meglio così.

Matthew riportò lo sguardo su Steven, ancora in piedi davanti a loro.

-Allora cosa rispondi?-

Steven lanciò uno sguardo su Asya che annuì.

Probabilmente stavano parlando attraverso il mindlink.

-Mi dispiace per quello che ho detto Luna, i miei vampiri si schiereranno dalla vostra parte.
Sempre-

Jane annuì semplicemente.

-Allora dove eravamo rimasti?-

-Stavamo parlando della Luna rossa che avverrà tra meno di trenta giorni Alpha-

-Si... esattamente....allora dritte??-

Sentì Jane sbuffare, mentre lasciava la sua mano e si appoggiava, come Luke, ad un muro.

-La luna rossa non è un evento così raro, ma questa luna è speciale perché c'è l'allineamento di più pianeti.

Gli antichi la reputavano come un segno di malcontento da parte dei loro dei e offrivano sacrifici umani a loro sperando di poter calmare la loro ira.

Quando poi vedevano la luna del loro colore normale, pensavano che la rabbia degli dei si fosse calmata.

Gli antichi credevano che la luna rossa indicasse un posto dove quella sera era possibile diventare immortali.

Non si sa se sia propriamente corretto ma gli antichi hanno prestabilito quel luogo, e Min sa dov'è.

E anch'io lo so.
Quella sera andranno lì-

-Beh allora dove si trova questo luogo?-

-Non troppo distante da qui, saranno un'ottantina di kilometri, ma non ci dobbiamo andare in macchina, Sebastian ha conoscenze in quei luoghi-

Matthew sbattè una mano sul tavolo, richiamando tutti all'ordine.

-Perfetto allora, sappiamo il luogo, sappiamo quando sarà, non ci resta che prepararci.

Luke, Ragnor allenerete i lupi tutti i giorni, non importa se avranno da ridire.

Steven non è che potresti portare qua il tuo clan?
Così possono allenarci con noi.

E Jane pensa al metodo di combattimento di Sebastian, forse ci risulterà utile-

Quando tutti annuirono, Matthew si rilassò sulla poltrona, guardandoli uscire uno dopo l'altro, finché non rimasero solamente lui e Jane.

-Dici che sarà una dura battaglia?-

Jane sorrise e si avvicinò lentamente a lui, lasciandoli un bacio sulla guancia.

-Sarà solamente l'inizio-

E uscì dallo studio, probabilmente per allenarsi, lasciandolo solo con i suoi pensieri.

*******

Qualche settimana dopo
Jane

Quelle settimane erano passate sin troppo in fretta.
Soprattutto per lei.

In quelle poche settimane non aveva avuto il tempo di vedere Matthew, neanche la sera perché mentre lui dormiva, lei era in palestra ad allenarsi o in biblioteca a fare ricerche.

Quelle settimane erano passate così in fretta che si rese a malapena conto che quel giorno dovevano partire.

La resa dei conti si avvicinava sempre di più.
E Jane lo sapeva.

Le pareva quasi di sentire nell'aria il suono della risata malata di Sebastian mentre torturava Min.

Rabbrividì solo al pensiero.

Sarebbero partiti quel pomeriggio, la sera successiva sarebbe stata la sera.

Sospirò profondamente mentre preparava il suo arco e si sistemava le frecce nella faretra.

Mentre stava per mettere l'ultima freccia, due braccia forti la circondarono e il suo naso fu raggiunto da un profumo che ormai era diventato come una droga per lei.

-Ehy-

Jane sorrise mentre si lasciava andare tra le sue braccia, appoggiandosi al suo petto.

-Ehy anche a te-

-Come stai?-

-Bene penso-

-Sei preoccupata per Min?-

-Un po' ma so che Sebastian non lo ucciderà, almeno non prima della luna rossa, lui è l'esca, gli serve vivo-

-Si hai ragione-

Jane si girò tra le sue braccia, prendendogli il viso tra le mani.

-Tu come stai?-

-Bene penso-

-Sii serio con me-

-Perché non lo sono sempre?-

-Matthew-

-Okay, ma tranquilla sono solamente spaventato, va tutto bene-

-Mi dispiace di essere stata assente in queste settimane sapevo che avevi bisogno di me ma...-

-Ma eri preoccupata e volevi scaricare la tensione in qualche modo, va bene lo capisco ti perdono-

-Ci sono così tante cose che vorrei dirti-

-E me le dirai dopo la battaglia, abbiamo tutta la vita davanti no?-

Jane sorrise, cacciando indietro qualche lacrima.

-già, abbiamo tutta la vita davanti-

Jane nascose il volto nel petto del suo compagno, che la strinse più forte tra le sue braccia.

-Non mi lasciare Jane non lo sopporterei-

-Non ti lascerò mai.
Ricordi: io ti seguirei ovunque, a qualsiasi prezzo-

Matthew annuì mentre lasciava un bacio tra i suoi capelli.

Non seppero quanto rimasero in quella posizione, ma ad un certo punto Luke venne a chiamarli, dicendogli che bisognava partire.

*******

Il viaggio era stato lungo e faticoso, non potendo passare per la strada avevano dovuto passare per i boschi, ma si erano spesso fermati per riposarsi e per bere, nonostante ciò ce l'avevano fatta, erano arrivati per primi.

Jane si affacciò alla distesa verde davanti a lei, si trovava in mezzo al bosco, ed era circondata da esso su tre lati, mentre sul quarto si affacciava ad un precipizio a strapiombo sul mare.

Jane sospirò mentre ritornava all'accampamento che avevano messo in piedi per riposarsi.

Matthew stava dando ordini ai suoi soldati quando Jane si avvicinò.

-Voglio un perimetro della zona, e voi andate a preparare le armi, voi andate in avanscoperta sono stato chiaro??-

Tutti annuirono, dopodiché si defilarono a svolgere i compiti che il loro Alpha gli aveva assegnato.

Matthew si sedette su un tronco, prendendosi la testa tra le mani.

Jane, pensando che stesse male, si avvicinò velocemente a lui, inginocchiandosi fino ad essere alla sua altezza, e togliendoli delicatamente le mani dal volto, prendendole tra le sue.

-Come stai??
Dimmi la verità questa volta-

Sentì Matthew sbuffare, mentre stringeva le sue mani ancora appoggiate al suo viso.

-Forse un' Alpha non dovrebbe dirlo, ma ho paura.... ho paura.
Paura di vedere i componenti del mio, anzi nostro branco, gli stessi che ho giurato di proteggere, morire sotto le armi dei cacciatori.

Ho paura che questi possano vincere.
E soprattutto.....ho paura di perderti.
Ho paura che Sebastian o qualsiasi altra persona ti porti lontano da me... E io non riuscirei a sopportarlo-

Jane gli accarezzò le guance, mentre si sporgeva in avanti e lasciava un dolce bacio a stampo sulle labbra del suo compagno.

-In una guerra è inevitabile che qualcuno muoia, lo sappiamo entrambi, ma ti prometto che chiunque morirà in questa guerra diverrà un eroe.

Non lasceremo che Sebastian vinca questa battaglia okay??
E non ti preoccupare per me, io combatto da quando sono piccola, so badare a me stessa.
Nessuno sarà in grado di portarmi via da te perché io....-

-tu cosa Jane?-

-È difficile da dire....
Ho sempre odiato i codardi, non avrei mai pensato che un giorno lo sarei diventata anch'io-

-Jane stai bene?-

La ragazza sorrise, avvicinandosi a lui e appoggiando la fronte sulla sua, facendo scontrare i loro nasi in un tenero contatto.

Matthew non riusciva più a capire niente.

Jane sorrise un ultima volta, prima di dire quelle tre parole che Matthew aspettava da tanto, e che forse non avrebbe mai più sentito.

-Ti amo Matthew-

Ma prima che lui potesse rispondere, si sentirono dei ringhi in lontananza.

Entrambi si guardarono consapevoli, la battaglia era appena iniziata.

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