Footlover - amore in campo di...

By _Sfiggygirl_

2.5M 98.7K 38K

Cindy Lewis adora il football, è la sua più grande passione e quando per miracolo riesce ad entrare nella squ... More

1. Sono fuori di testa
2.Mi sto dando dell'intelligente
3. Io faccio il cazzo che mi pare
4. Solo io posso palccarti
5. Sei una tigre Margaret
6. La dose di Sean Arscott
7. Quei gran manzi dei Monster
8. Vendetta
9. Ti piace Sean Arscott?
10. Che i giochi abbiano inizio
11. Siamo alla resa dei conti
12. Tutto per la mia kicker
13. Mi viene voglia di baciarti
AVVISO
14. Sei finita della tana del lupo, kicker
15. Ero nuovamente fra due fuochi nemici
16. Ho già perso una persona
17. Riposavo gli occhi, Simon
18. Il fuggitivo
19. Il gioco era appena cominciato
20. Sei in trappola kicker...
21. Sei gelosa da morire
23. Sean-lo stronzo-Arscott
24. Ero il suo polo opposto
25. Sono allergica alle puttanate
26. Logan Hart
Instagram
27. Non hai la piu pallida idea di chi sono
28. Il diavolo si è impossessato di lui
29. Le personalità di Sean Arscott
30. O la va o la spacca
31. Cindy Wonder Woman
32. Il terzo incognito
33. La bomba era sganciata
34. Cindy mood cazzuta
35. È un modo per dirti di prendere fuoco
36. Tra odio e amore c'è un filo sottilissimo
37. La nuova fiamma
38. Fuga da Sean Arscott
39. Per questo sei la mia ragazza
40. Cindy non ha il coprifuoco
41. So quello che provi per lui
42. Posso permettermi di fare il geloso
43. Ora te lo tolgo questo asciugamano
44. È caduto a terra insime alla tua grandissima testa di cazzo
45. Me la lego al dito
46. Il momento della verità
47. Io starei morendo di fame
48. Mi dispiace
49. Stai marcando il territorio
Epilogo
Cast
••IMPORTANTE••
Capitolo speciale

22. Vorrebbe tenerselo nei pantaloni

45.7K 1.8K 552
By _Sfiggygirl_


"A parer mio, tu, spari troppe cazzate."

Sean rise di gusto. "Dillo che sei gelosa. Non succede niente se lo ammetti."

Alle mie spalle sentivo anche la risata di Emily.

"Non ammetto proprio niente perché non è vero." Feci io, alla velocità della luce, sentendo le guance scaldarsi.

"Emily," cambiai discorso.

"Che ne dici, torniamo a casa? Di stare in mezzo ai perdenti non mi va."

Mi divincolai dalla presa ferrea di Sean e lo vidi sorridermi strafottente, con quel solito ghigno fastidioso sul viso. Le sue spalle larghe mi impedivano la visuale e la pelle olivastra rifletteva sulla luce offusca dei lampioni.
Era bello da togliere il fiato, dannazione.

"Mi chiederò fino alla fine dei miei giorni come tu abbia fatto a vincere." Mormorò lui, scuotendo la testa con sguardo annoiato. Vidi però l'ombra di una curva sulle labbra.

"Mi sa che continuerai ad autocommiserarti, fino alla fine dei tuoi giorni." Ribattei, divertita.

"Inoltre, non vorrei mettere i puntini sulle i, ma volevo solo farti notare che è già la seconda volta che ti batto. Anzi che ti straccio."

"Stai ingigantendo la cosa, non ti sembra?"

"No." Dissi schietta. "Io credo che prenderti per il culo sia giustamente proporzionale alle figure da disgraziato che ti ho fatto fare."

"La fai troppo tragica, kicker. Forse non hai considerato l'idea che io ti abbia fatto vincere di mia spontanea volontà." Sollevò le sopracciglia, guardandomi allettante.

"L'ho scartata fin da subito, in realtà."

Giocherellai con i capelli, fingendomi innocente. Dovevo ammettere che mi piaceva da matti battibeccare con Sean.

"Hai ragione, i tuoi sono stati solo colpi di fortuna." Si pavoneggiò, scrollando le spalle.

Piegai il viso in avanti e inarcai un sopracciglio, con fare scettico.

"Certo, Arscott. Però questo dovevi dirlo alla tua faccia da perdente mentre scavalcavo il cancello e mentre sorpassavo la linea di touchdown."

Alle mie spalle percepii le risate di Cole ed Emily, che fecero provocare in me la stessa reazione.

"Mi dispiace, ma questa volta ti ha distrutto, amico." Cole diede una pacca sulla spalla a Sean, trattenendosi dal non scoppiare a ridere.

Dopodiché, afferrai il mio cellulare dalla tasca, che si illuminò rivelando il blocco schermo.

Sgranai gli occhi quando vidi l'orario.
Era mezzanotte e mezza.
Mia madre mi avrebbe uccisa, probabilmente.

"Emily, mi accompagni a casa? Altrimenti mia mamma mi ammazza." Dichiarai, avvicinandomi alla mia amica con grandi falcate.

"Si, andiamo." Annuì lei, salutando Cole con un bacio sulla guancia, ma venne interrotta da una voce profonda.

"Ti accompagno io."

Entrambe ci voltammo dalla parte di Sean.

"Cosa?" Chiesi, titubante.

"Ti porto a casa io." Ripetè, più sicuro di sé.

Lo guardai da sotto le ciglia e arricciai il naso con fare irrequieto.

"Comincio a pensare che ti piaccia da pazzi scarrozzarmi di qua e di la." Incalzai, scorrendo gli occhi sulle sue gambe lunghe, fino al busto, per poi arrivare finalmente al suo viso.

Scavai i suoi occhi verdi nei miei e notai la presunzione che possedeva solamente nello sguardo. Era fiero e arrogante e più di una volta mi faceva perdere la testa.

"Si, mi piace, ma solo perché la tua compagnia è  come un dono del cielo." disse, quasi sarcastico.

"Non serve che me lo dici, lo so già." Mi vantai per finta, facendo scoccare la lingua sul palato.

Sean fece qualche passo in avanti, verso di me, fino ad arrivare ad un metro di distanza dai miei piedi.
Allungò il braccio e tese la mano in mia direzione, poi mi guardò furbo e malizioso.

"Vieni?"

"Si." Dissi, ma una volta posati gli occhi sul suo ghigno malizioso, mi resi conto del doppio senso della frase.

"Fottiti." Borbottai tra i denti, scacciando la sua mano dalla mia. Lui rise, facendo muovere il pomo d'Adamo, che andava su e giù in una maniera totalmente sexy.

I denti bianchi spuntavano dalle labbra piene e mi maledii mentalmente per il fatto di non riuscire a togliergli gli occhi di dosso.
Ma la cosa più grave era che non era solo bello, ma, in qualche macabro modo mi faceva stare bene. Ed era da un po' che non mi sentivo così contenta.

Ma ovviamente, non glielo avrei mai detto, me lo sarei semplicemente tenuta per me, sperando che questo inutile momento di debolezza psicologica se ne andasse e che tornassi ad odiarlo come all'inizio.

Era sicuramente solo una fase di transizione che sarebbe passata in fretta, o almeno speravo.

"Cammina prima che mi venga la voglia di soffocarti con il cappellino." Blaterai con tono alto. Gli diedi una spinta sulle spalle e lo invitai a darsi una mossa.

"Muoviti Arscott. Mia madre per bastonarmi non aspetta di certo te."

"Arrivo, arrivo." Lo sentii sbuffare dietro di me e poi me lo ritrovai a fianco che mi sovrastava con la sua imponenza.

Infilò una mano nella tasca posteriore dei jeans neri sdruciti e tirò fuori le chiavi della sua auto.
Quando però arrivammo davanti alla macchina sportiva, quasi mi venne un colpo al cuore.

Tacco a spillo, vestito striminzito e un trucco decisamente troppo appariscente per essere normale.

Era la ragazza con cui aveva partecipato al gioco.

Non sapevo per quale motivo ma una strana sensazione si insinuò nel mio stomaco e lo ribaltò.

La ragazza mi squadrò completamente dalla testa ai piedi e poi mi rivolse un'espressione disgustata, ma fortunatamente il suo obbiettivo non ero io, per cui non le ci volle molto per spostare la sua attenzione su Sean.

"Ciao Sean." Fece con fare civettuolo, mordendosi il labbro inferiore sensualmente.

Scossi la testa e strinsi i pugni lungo i fianchi.

"Ciao." Rispose Sean, talmente annoiato che quasi mi fece ridere.
La ragazza gli stava davanti, piazzata e sembrava non avere intenzione di levarsi dai piedi.
Lui con tutta la calma del mondo la oltrepassò con un gesto fugace della mano e impiegai tutta me stessa per non scoppiare a ridere.

Senza proferire parola, Sean si sedette in auto, afferrò il volante e strinse i pugni su di esso, fino a far diventare le nocche bianche per la forza impiegata.
Io avanzai lentamente verso il sedile del passeggero, aprii la portiera, mi sedetti e feci per richiuderla, ma una mano con unghie laccate di rosso la bloccò.

"Sean dove vai? Dovevi venire da me ricordi? Ho casa libera."

Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.

In silenzio tombale mi misi la cintura di sicurezza e sperai che Sean risolvesse velocemente la faccenda.

Non potei fare a meno di pensare alle parole della ragazza. Lui sarebbe davvero andato da lei?
Una sensazione fastidiosa mi attanagliò lo stomaco e la gola mi divenne secca.
Sarebbe stato meglio se mi levassi dalla mente l'immagine di loro due soli o avrei rischiato di piantare un pugno sul bel naso della tizia.

"Devo riaccompagnarla a casa, è urgente, sarà per la prossima volta." Rispose Sean, sbuffando  pesantemente.

"Dai Sean, ti prometto che saremo solo io e te, ti farò provare cose che immagino non ti abbia mai fatto provare nessun'altra."

Dal nulla cominciai a tossire.
Avevo sentito bene?

"Guarda mi dispiace ma per sta sera Sean vorrebbe tenerselo nei pantaloni. Quindi ci si vede." Sorrisi in modo più falso delle sue tette e con un gesto rapido levai la sua mano dallo sportello e lo richiusi con forza.

Sean accelerò e il rombo della sua auto mi riempì le orecchie.

Avevo davvero detto quella frase? Da dove cavolo mi era uscita? E soprattutto, con quale coraggio lo avevo fatto?

Quando la risata profonda e roca del ragazzo alla guida prese spazio nell'abitacolo, sentii le guance tingersi di rosso.

Gli diedi una gomitata e lasciai cadere i capelli davanti al viso per non dargli la soddisfazione di vedermi arrossire.

Sean si ricompose e cercò di trattenersi dal non scoppiarmi a ridere in faccia.

"Quindi...vorrei tenermelo nei pantaloni eh..."

"Zitto." Sibilai, voltandomi dalla parte del finestrino.

Il profumo di Sean mi inebriò le narici e socchiusi gli occhi per bearmi di quel momento.
Ero ridicola, anzi, ridicola era dire poco, ma dovevo ammettere a me stessa che di Sean mi attraevano anche i più piccoli particolari.

Ci fu qualche secondo di silenzio e poi la sua voce roca pose fine a quel momento di tranquillità e serenità.

"Tranquilla kicker, lo terrò nei pantaloni, almeno fino a quando non sarai tu a dirmi di tirar-"

"Non ci provare!" Strillai, girandomi verso di lui che sorrideva sornione. "Non provare a finire quella frase, razza di porco."

"Va bene kicker. Tanto hai capito cosa voglio dire." Sentenziò divertito.

"L'hai proprio cacciata via." Rise ancora, premendo con il piede sul pedale.
Sfrecciava fra le strade buie e non potevo non ammettere che a bordo della sua auto costosa era davvero sexy.

"Ti ho fatto un favore." Dettai, con le labbra strette in una linea dritta.

"Io credo che quella di poco fa sia stata solamente una bella e grossa scenata di gelosia."

Sbuffai a tal punto da far uscire tutta l'aria che avevo dei polmoni.

"La smetti con questa storia? Non sono gelosa."

"La smetterò quando tu ammetterai di esserlo." Cantilenò.

"Ed io comincerò ad esserlo quando tu imparerai a non farti battere dalle femmine, play boy da quattro soldi."

——///——-///——///——////——

Sono tornata!!!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e come sempre scrivere tutto ciò che volete nei commenti.📝

Domanda da un milione di dollari: quanto vorreste un Sean al vostro fianco???🌈🙃😜

Un bacio 💋

Continue Reading

You'll Also Like

369K 29.1K 48
Vincitrice Wattys 2022 - Categoria storie d'amore Lunghi capelli castani, occhi perennemente spenti e un lieve sorriso dietro al quale cela tutto il...
213K 8.5K 35
Tutto era normale alla Major High School , i soliti gruppi, le cheerleaders, i giocatori di basket, i nerd, i secchioni, o almeno lo era finché una r...
1.7K 120 23
Enya Haze ha accettato la morte, soprattutto la sua. Rinchiusa in ospedale da quasi tutta la vita non ha più voglia di combattere contro la leucemia...
1.7M 35.5K 65
DAL CAPITOLO 7 《Che cos'è questo ?》lo sento gridare e mentre mi metto a sedere lo vedo arrivare, ha della carta tra le mani . 《Cosa Dan, non ti capis...