ALEC
«Jolene?»Ma dov'è finita?«Alec guarda..»Mio padre mi passa un bigliettino.
Vi lascio soli..ci sentiamo più tardi.
Sorrido e ripongo il bigliettino nella tasca dei miei pantaloni.«Grazie a lei..mi sono chiarito con te..»È vero anche se sono ancora frastornato dal suo racconto.I miei genitori hanno passato di tutto,ma il loro amore è stato più forte della sofferenza.«So..che..adesso..»
«Papà ho apprezzato la tua sincerità.Sei stato un vero stronzo con la mamma.Ma..eri solo un ragazzino.Ora sei un uomo diverso e sei mio padre.»Faccio dei lunghi sospiri,mi guarda con occhi lucidi.
«E cavolo..ti chiedo perdono,sei meraviglioso ma io..»
«Alec adori tua madre ed è lodevole,il passato mi perseguita ancora oggi..nonostante il perdono di Bianca.»
«La mamma ti ama,hai scontato i tuoi errori..»
«Purtroppo porto ancora questo peso nel cuore..» Ora dobbiamo solo pensare a proteggere la mamma da quel pazzo.
****
«Perché siamo qui?»Jolene e suo padre ci hanno contattato nel pomeriggio.Sono insieme a mio padre e allo zio Tom.
«Alec..è una questione importante..»
«Jolene che succede?»Fissa suo padre,«guarda..»Mi porge il suo cellulare,stringo la presa su di esso.Cosa c'entra George Brody con quel Ramirez.
«Cosa volete fare?»
«Voglio vederlo io!»Ringhia mio padre serio.«Matt calmati.»Sussurra lo zio Tom serio.«Ho chiesto a Brody un appuntamento,verrà più tardi nel non ufficio.»
«Davvero?Ha accettato il tuo invito Marcus..»
«Si Tom.»
«Alec,Matt,voi due sarete presenti.Voglio capire.Questa storia non mi piace affatto.»Jolene mi stringe la mano,perché non me ne ha parlato?«Potevi anche dirmelo..»
«Alec..non prendertela..ma io..»Suo padre sembra soddisfatto.«Ha pensato subito a me..»Canticchia divertito. Alzo gli occhi al cielo,sembra un bambino dispettoso.
«Non è per questo..eri impegnato con tuo padre..e..»È in imbarazzo,la bacio sul viso con estrema dolcezza.Il suo gesto,ha rinforzato il rapporto con mio padre.
Un colpo di tosse arriva improvvisamente alle mie spalle.Quando la smetterà il mio caro suocero?
«Consuocero lasciali stare!»
«Matt non chiamarmi così!»
«Smettetela voi due!Abbiamo del lavoro da fare.»Ringrazio lo zio,li trascina fuori la porta di peso.Finalmente siamo soli.
«Come..ti senti..»Sfiora il mio viso con le nocche della mano.«Preoccupato..ma..ora..posso restare da solo con te..»
«È tutto così strano..George..ed ora anche quel Ramirez..sono collegati con le nostre famiglie.»
«Cosa pensi?»Mi fa accomodare al suo fianco,si gratta il mento.La sua espressione assorta la rende cosi carina.«Forse sono complici..»
«Complici?Ma come può essere?Brody lavora a New York..mentre Ramirez è rinchiuso da anni a Londra.»
«Non so cosa dirti.»Ho la testa che mi scoppia,in un giorno ho saputo tutto questo e ancora non riesco a capacitarmene.
«Alec..oggi capiremo tutto..ci sono io con te.»
«Grazie amore mio.»Mi stringe tra le braccia,il respiro sul mio collo mi regala dei brividi di piacere.Mi erano mancati questi momenti tra di noi.
Due ore dopo,siamo diretti in azienda.I genitori di Jolene hanno litigato pesantemente.Anche la zia Sierra ha voluto esserci.Vuole capire le intenzioni di George.«Non devi parlare con lui hai capito?»È già la terza volta che glielo ricorda. «Marcus non devo chiederti anche il permesso di parlare.Sono l'unica che lo conosce bene!»
«Sierra non farmi arrabbiare!Non ci metto molto a svoltare ed a ritornare indietro.»Jolene è rossa in viso,mentre mio padre e lo zio sorridono sotto i baffi.
«Sono padrona di me stessa.Se voglio parlare,parlo.Se voglio picchiare,lo picchio!Jo è anche mia figlia e la difenderò con le unghie e con i denti se serve!»L'auto si ferma nei parcheggi sotterranei.«Bene moglie!Se lo castro seduta stante mi aiuterai.»Si fissano con complicità ed escono dalla auto. «I tuoi sono fatti per stare insieme..»
«Su questo non ci piove.»Entriamo nell'ufficio del capo,l'appuntamento è tra mezz'ora. La tensione è palpabile. Quando bussano alla porta,rilascio un grosso respiro. La segreteria ci avvisa del suo arrivo,i presenti sono visibilmente nervosi.
«George Brody è arrivato Signore.»Lo lascia passare,punta lo sguardo sui presenti.Soffermandosi più del dovuto sulle uniche due donne presenti.
«Parla!Cosa cazzo vuol dire quel messaggio?»Parte in quarta Marcus Evans avanzando un passo verso di lui.
«Juan Ramirez mi ha convocato.Non conoscevo la sua storia.Ma appena..ho visto..ho..pensato..»Si passa una mano mei capelli.«Che caro!Cosa stai tramando George?Vuoi usare mia figlia per colpire me?»Urla adirata la zia Sierra,sobbalza al suo tono.
«Sono cambiato!Io..voglio...solo recuperare il nostro rapporto..»
«Non mi interessa!»
«Cosa voleva quell'uomo?»Interviene mio padre con i pugni chiusi.«Uscire al più presto.Non difendo i criminali.»
«Che bella rappresentazione.Ma di te non ci si può fidare...»
«Ti ho detto la verità Evans!Non ho nulla da nascondere.»
«Non sei raccomandabile visto il comportamento meschino che hai avuto con la mamma!Ora che la nonna sta bene puoi andartene.Non sei il benvenuto qui!» Beccati questa bastardo.«Vedo che sai tutto..»Replica con voce tesa. «Sierra io..non ero in me..ti prego.. perdonami..»
«Lasciami in pace.Ti chiedo solo questo.»Sussurra con il labbro incastrato tra i denti.Apre la porta,lo seguo sotto lo sguardo stupefatto di tutti.«Signor Brody?»Si gira di scatto ha una faccia da funerale.Lo colpisco con un pugno.«Questo e per aver guardato la mia donna!»Si tampona il naso,«guardato?ma è impazzito!»Mio padre e lo zio mi prendono da parte.«Non sono nato ieri!Sta lontano da lei!»Questa volta deglutisce,assottiglia lo sguardo e fa un passo indietro.«Alec basta..ma che ti prende?»
«È talmente insicuro da colpirmi?Io non ho fatto niente.Guardare è lecito!»Sbotta lasciando l'azienda con passo svelto.
«Bravo piccolo Rossi!»Jolene sfida suo padre,spero che non sia collegato con quel pazzo.Non risponderò di me stesso se lo sarà.
*****
«Perché la leggo solo ora!»
«Caleb calmati!»Batte un pugno sulla sua scrivania,lo zio Tom prende tutto alla leggera.«Perdonami consuocero..e che..»
«Cosa dovete smetterla!Non siete dei detective.»
«Scusa.»Rispondiamo all'unisono.
Si accomoda sulla sua sedia e rilegge tutta la documentazione del caso.«Cazzo..mi dispiace..»Sussurra guardandoci comprensivo.«La lettera non è sufficiente.»
Un suo sottoposto entra poco dopo con un'altra cartellina.«Ramirez sta per uscire e la sua famiglia ha richiesto il parere di vari avvocati..tra cui..»Sembra in difficoltà,«lo sappiamo già..e..»Fa un segno diniego verso mio padre. «Zoe e Margo,mi aveva accennato qualcosa..ma leggerlo nero su bianco fa un certo effetto.»
«Bianca è in buone mani.»
«Grazie..mille..»Veniamo interrotti dallo squillo del suo cellulare.Ci fa un cenno del capo.Bene,avete avuto le informazioni che vi ho chiesto?
«Papà..quello stronzo non riuscirà ad uscire!Ci penserò io a farlo marcire in carcere.»Lo zio mi da una pacca scherzosa sulla spalla.«Matt hai due avvocati in famiglia.Tutto si risolverà..»
Cosa vuol dire?Petrov è stato trasferito in ospedale? Mio padre ha la bocca aperta,il suo petto fa su è giù.
Ok arrivo subito! Conclude la chiamata,«è inutile tanto siete delle teste dure!Potete venire ma non dovete intralciare il mio lavoro!»Finalmente conoscerò l'uomo che ha quasi rovinato la nostra vita.