Spoleto

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JOLENE

L'Italia è un vero spettacolo.La città Natale dei nonni di Alec è bellissima.Mia madre e mio fratello si guardano intorno meravigliati.È la prima volta anche per loro.«Nulla da togliere a Roma..ma qui è bellissimo..»Esclama Cecily sorridente,suo padre le cinge le spalle.«Hai ragione..cara.»Conclude mio padre.Mi offre il suo braccio,ho i nervi a fior di pelle.«Piccola stai tremando?»Gli faccio un cenno.«Papà..sono..»D'istinto mi porto la mano sul grembo,il vestito delinea alla perfezione la mia figura.«Respira lentamente..ci sono io con te..»Zia Zoe e mia madre si avvicinano preoccupate.«Marcus che succede?»
«Nostra figlia è solo nervosa.E..»Si abbassa per baciare il mio pancione.«I miei nipotini sono contenti vero?»Ormai ha preso l'abitudine di parlare con loro.Sembrano apprezzare scalciano al suono della sua voce.«Menomale..»Mia madre mi accarezza il viso con dolcezza.«Andiamo non vorrai far aspettare il piccolo Rossi.»Sorrido ed esco dal Jet.Ci sono due limousine ad aspettarci.I nonni e gli zii iniziano ad entrare nella prima auto,mentre con la mia famiglia entro nella seconda.Attraversiamo Spoleto,mio fratello ha scattato mille foto causando una risata generale.

«Papà dovresti farci un pensierino..»
«Ricorda che a Perugia ce già un nostro albergo.»

«Si..ma pensavo ad altro..guarda questo posto è incantevole.Un piccolo albergo vicino ai vigneti sarebbe l'ideale.»

«Sei tagliato si vede.La tua idea mi piace.»Battono il cinque,cerco di rilassarmi ma è impossibile.
«Ehi andrà benissimo..»Sussurra mia madre serena,i suoi occhi sono lucidi.«Mamma così rovini il trucco..»

«Non riesco a trattenermi la mia bambina si sposa.»

«Piccola..su su..»Mio padre la avvolge tra le sue braccia e cerca di consolarla.Stan mi lancia un'occhiata complice.
È strano,mi ritrovo incinta e fra poco sarò la moglie di Alec.Il mio sogno si è avverato,il nostro amore è vero.Per anni abbiamo nascosto tutto per non affrontare la furia cieca di mio padre.Dovevo essere più coraggiosa.Forse a quest'ora il nostro bambino..o bambina..«Sorellona?»Sussulto al tocco di Stan è visibilmente preoccupato.

«Ehi..»Cerco di trattenere le lacrime,«penso..a..»
«Il bambino sarà sempre con te..»Replica con voce incrinata.«Non piangere Jolene..sorridi anche per lui.»Annuisco,l'auto si ferma dinanzi la chiesa.Le mie gambe non vogliono muoversi.
«Jolene siamo arrivati.»La porta viene aperta dal nostro autista.Mio padre mi aiuta a scendere,stringo la presa sul suo braccio.

Ci sono molte persone al di fuori della chiesa,i fiori addobbano egregiamente tutto.«Papà..è fantastico..»

«Per la mia bambina..questo e altro..»Lo bacio sul viso e lo seguo lungo l'entrata.Il velo mi copre,mio padre ha la postura rigida.Percorro la navata,il mio Alec è bellissimo,le lacrime non si fanno attendere.«Ti affido la mia bambina..»Mio padre ha il volto rigato dalle lacrime.Alec annuisce e mi prende la mano.«Grazie zio..»Sono mesi che non lo chiama così,sorridono e dopo tanto tempo rivedo la loro complicità.
«Sei bellissima amore mio..»Alza il mio velo con espressione entusiasta.

Fisso il mio futuro marito,è meraviglioso.Chiudo gli occhi e mi abbandono al suo tocco.

Durante la cerimonia le nostre mani non si lasciano mai.Nathan ed Aaron insieme ad Hope e Idelle ci fanno da testimoni. I nostri cari sono qui con noi per celebrare l'inizio del nostra vita insieme.E con noi anche i nostri piccolini.

Il parroco inizia a porre la fatidica domanda.Alec prende la mia mano
sinistra ed inizia a pronunciare le parole magiche.Trema mentre cerca di infilare l'anello al mio anulare.
Singhiozzo alla vista del nostro simbolo,Alec depone un piccolo bacio sulla mia mano.Prendo l'altra fede ed inizio con tono balbuziente anch'io.La mia mente ripercorre tutta la nostra vita,dai litigi ai baci fino a qui.Nel luogo del nostro matrimonio.«Siete marito e moglie..»Replica il parroco felice.Le sue labbra mi sfiorano,ora è mio marito.

Le sue labbra mi sfiorano,ora è mio marito

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«Sierra...Ragazzina!»Ci giriamo di scatto in fondo alla chiesa c'è George Brody con il respiro affannato.«Cosa ci fa qui?»Ringhia mio padre furioso.Alec ha la bocca aperta non capisco.

«Siete..in pericolo!Voi..»Uno sparo ci fa sobbalzare,Alec mi fa da scudo con il suo corpo.«Che succede?»La folla inizia ad agitarsi.Parte un altro sparo,questa volta è George ad essere colpito.Un uomo magro entra in chiesa,mia madre e i nonni urlano il suo nome in preda alla disperazione.È inerme in una pozza di sangue.«Ciao amore mio..»L'uomo è vestito in malo modo ed ha un'espressione accigliata sul viso rugoso.«A-Alvin..»

«A te la scelta..vieni con me..oppure..»Punta la pistola nella mia direzione.Mio padre si porta una mano sul cuore,è fa fatica a respirare.«Mia figlia non c'entra nulla..ti prego farò ciò che vorrai..ma..»Fissa mio padre e mio fratello.«Mamma no!»Stan cerca invano di trattenerla.«Sierra..ti prego..lui..non..può..»

«Andrà tutto bene..»È impossibile perché questo pazzo è qui.Perché nessuno ci ha avvisato.E George..cavolo..lui è morto?Chi baderà alla piccola Sierra.

«Bene..amore mio..vieni qui..»Alec mi stringe a se,dove sono tutte le nostre guardie del corpo e lo zio Caleb?Le zie piangono disperate,non voglio che questo bastardo rovini la nostra vita.

Mia madre è a pochi passi da lui,ci lancia un'ultima occhiata complice.Alle spalle di Alvin Ward c'è lo zio Caleb,sapevo che di lui potevo fidarmi.Lo attacca insieme agli uomini di mio padre.«Lasciatemi!Non potete farmi questo!Sierra è mia!»Urla mentre viene scortato fuori la chiesa.Corro ad abbracciare mia madre.«George?..Devo..aiutarlo.»Singhiozza vicino al suo corpo.«È ancora vivo..»Sussurra mio padre prendendo il suo polso.I miei nonni sono distrutti.

«Ho chiamato un'ambulanza..»Esclama mio fratello serio.Alec mi stringe a se,perché il nostro giorno è stato rovinato?«S-Sierra..»George apre gli occhi,mia madre prende la sua mano e la stringe.«Mi dispiace..ho provato..a chiamare..ma..»I nostri cellulari erano spenti.«Non sforzarti..»
«P-prenditi cura della mia bambina..io..»I suoi occhi socchiusi mi sorridono.«Ragazzina sei bellissima..»Tossisce, subito dopo viene scortato in ospedale.Questo doveva essere il giorno più bello della mia vita.Come possiamo festeggiare con George tra la vita e la morte?«Andiamo..lui..ha rischiato molto è il minimo..»Replica Alec rivolto ai nostri amici.Gli invitati iniziano ad applaudire alle sue parole,mentre alcuni piangono.«Ma cosa?»Sussurro guardandomi intorno.Si mostrano tutti molto solidali,ognuno di loro ci riserva delle parole di comprensione.Per un attimo ho creduto che la pazzia di quell'uomo fosse invincibile.Ma alla fine lui ha perso,il bene ha vinto di nuovo.
Cosa ne pensate? Piccolo colpo di scena.😘 
Visitate questi profili hanno delle storie bellissime 💗
La_Venus80

EmilyBrown802

DanielaAmoruso

AssiaRomano

Eleonora-Brida

Danneel89 

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