BOXE |LIAM PAYNE|

By _justlikejames_

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Liam James Payne è il tipico bad boy delle scuole:tatuato,fumatore e con qualche lavoro illegale. Ció che nas... More

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By _justlikejames_

La sveglia mi tuonó nelle orecchie. Sbattei le palpebre e sollevai il braccio cercando a tentoni la sveglia.
Avevo cambiato telefono dopo il piccolo 'incidente' dell'ultimo dell'anno.
Spensi quel suono fastidioso e mi rigirai.
Nelle narici avevo un forte odore di rose, piacevole e sensuale.
Riaprii subito gli occhi trovandomi a pochi centimetri dal volto di EJ.
Non si era svegliata e durante la notte si era impossessata del mio braccio sinistro, usandolo come se fosse un cuscino.
Strinsi la mano sentendo un formicolio che partiva dalla spalla.
Avrei potuto svegliarla con un bacio, ma cercai di trattenermi per non rovinare tutto.
"Emily"-sussurrai poco sotto il suo naso.
Fece un versetto assonnato e strizzó gli occhi per poi aprirli piano. La nostra distanza non sembro disturbarla.
"Buongiorno bell'addormentata"-sorrisi.
"Giorno"
"Andiamo a fare colazione?"
Lei annuì e si stiracchió, mettendosi poi a sedere sul letto.
"Che ore sono?"-disse con voce roca strofinandosi un occhio.
"Il mio telefono fa le 7.30"
Annuì nuovamente e scostó le coperte, scoprendo le cosce nude. Si alzò come se non avessimo dormito insieme, come se non fosse successo nulla. Bhe si effettivamente non era successo nulla, ma il solo pensiero che avesse dormito con me mi faceva sentire bene, come se per la prima volta nella mia vita avessi avuto contatti con il mondo femminile.
Aprì  la porta, si fermò e si girò verso di me-" Andiamo? Muoio di fame"-sorrise dolcemente.
Pensai che non  sapesse quale fantastico effetto facesse su di me.
La seguii tirando il braccio per far passare il fastidioso dolore.

In cucina trovammo Niall e Tris che ridevano e scherzavo come due novelli sposi che stanno passando la loro luna di miele.
"Ciao T"-sorrise lei con ancora la faccia assonnata.
"Ehy EJ, dormito bene?"-disse il biondo girandosi.
Lei annuì con un sorriso.
"Mm che profumino invitante. Avete preparato le frittelle?"
"Il mio angelo ci sa fare in cucina"-rispose Niall con un sorriso, diede un bacio sulla fronte a T e si avvicinò a me.
"Tu cugino hai dormito bene"-sussurrò con sguardo malizioso.
"Coglione"- soffia con un sorriso divertito sulle labbra.

Finito di mangiare guardai EJ pulire, come se vivesse in quella casa da tempo.
"Devo andare all'incontro tra un ora, vuoi che ti accompagni a casa?"- dissi con una punta di tristezza nella voce.
Mi guardò come se avesse capito il mio stato d'animo, fece una smorfia per farmi sorridere, senza rispondere alla mia domanda.
Poi mi diede un bacio sull'angolo della bocca e sparì in camera mia.
Sospirai pesantemente sognando che un giorno quelle labbra sarebbero state sulle mie ancora una volta.
"Non ti abbattere cugino. Lei non fa che parlare di te con Tris"-disse Niall tirandomi delle affettuose pacche sulla spalla.
"Sul serio? O lo dici solo per tirarmi su di morale"
"Chiedilo a T"-mi fece l'occhiolino e tornò in camera per chiamare la sua ragazza.
"Devi dirgli che è vero T. Non mi crede. Pensa che lo faccia solo per fargli vincere l'incontro"
"Ma mi aveva fatto promettere di non dire nulla. Capisci che non posso farlo?"
Il biondo la supplucò un altro paio di volte prima che la ragazza venisse in cucina a parlarmi.
"Niall mi ha detto.."
"Si ho sentito mentre cercava di convincerti" - risi malinconico.
"Sai che è vero" - mi guardò lei con un sorriso innocente.
Annuii comunque triste per tutte le fantasie che mi ero fatto nel tempo e che forse non si avverranno mai.
"Liam"-mi chiamò EJ dall'altra parte del corridoio. Poi mise fuori la testa guardando verso di noi.
"Sono pronta se vuoi"-disse con un sorriso.
Indossava la mia maglietta della squadra di football è dei jeans aderenti con qualche strappo qua e là.
Mi spuntò un piccolo sorriso nel vedere che la mia maglia era troppo grossa per lei. Era adorabile.
"Stai tranquillo la maglia te la ridaró questo pomeriggio all'incontro"
"Tienila pure"-dissi con un sorriso-"a te sta meglio"
Lei sorrise e si tirò su la spalla del piccolo borsone che aveva portato il giorno prima.

"Ci vediamo dopo T?"- chiese EJ sulla soglia della porta.
La bionda annuì mentre cercava di medicare la ferita di mio cugino.
Salutammo e scende mo fino alla Shelby. Le aprii la porta e lei mi ringraziò.
Mi misi alla guida con un misto di malinconia e felicità. Lei era lì, con la mia maglietta che le faceva da vestito, con un sorriso dolce sulle labbra e il borsone sulle gambe.

"Grazie per ieri"-disse con un filo di voce a metà strada.
"E di che. Non ho fatto nulla"
"Non essere modesto. Mi hai aiutato molto. Mi sei stato vicino quando ne avevo bisogno, te ne sono grata"
"Bhe è un mio dovere EJ. A questo servono gli amici"-dissi con un sorriso.
Lei annuì e resto in silenzio per il resto del viaggio.
Quando arrivammo mi salutò, mi ringraziò nuovamente e si incamminó per il suo dormitorio. La guardai arrivare alla porta, girarsi e salutarmi con la mano per poi entrare nella camera.
Tornando a casa il mio umore era meno nero di quanto mi fossi immaginato. Certo, nonostante non la vedessi da soli 5 minuti, già mi mancava, ma le sue parole erano entrate nella mia testa e mi avevano reso più sereno.
Niall lo notó subito. Mentre mi preparavo per l'incontro mi ero messo a canticchiare, cosa che capitava di rado.

Michael suonò al citofono e mi disse che mi stava aspettando con Emmet nel furgone.
Essendo della stessa palestra avevamo  lo stesso allenatore, ma Mickey non poteva essere fa entrambe le parti. Chiunque dei due avesse scelto avrebbe avuto un vantaggio sull'altro e non mi pareva giusto.

Quando entrai in macchina notai che Emmet era parecchio concentrato. Teneva il cappuccio e le cuffiette non gli facevano sentire un solo suono esterno.
"Ragazzi"- disse ad un certo punto il moro-"questa è una sfida piuttosto importante"
Annuii guardando la strada. Stecchetto aveva tolto una cuffia ma era come assente.
"Per questo motivo non avrete me come allenatore oggi. Nessuno dei due"
Mi girai di scatto sentendo quelle parole.
"Chi avremo allora?"-chiese stecchetto con un filo di voce.
"Tu avrai Erik, l'altro allenatore" - disse guardando nello specchietto del furgoncino-" mentre tu Liam.. tu avrai Dom"
"Dom? Sei riuscito a convincerlo?"-dissi quasi sbalordito.
Annuì concentrato sulla strada.
"Entrambi vi conoscono bene ma non conoscono il vostro avversario, sarà più leale in questo modo"-aggiunse prima di parcheggiare di fianco alla nostra palestra.
Aprí le portiere e sospirò-"Buona fortuna ragazzi" - disse prima di scendere.
Emmet non parlò, mi fissò per qualche istante e poi aprì la porta.
"Comunque vada.."-dissi prima che se ne andasse-"..buona fortuna Emmet"
Sorrise di risposta e chiuse la porta alle sue spalle.
Per un secondo quel sorriso mi ricordó Emily, ma subito scossi la testa piuttosto sicuro che fosse solo la mia immaginazione.

Dopo essermi cambiato attesi che chiamassero i nostri nomi per salire sul ring.
Prima Stecchetto e poi io salimmo sul ring con il pubblico che applaudiva e fischiava. Non avevo mai visto la palestra di Mickey così piena, doveva esserne di sicuro felice.
Io all'angolo destro, lui al sinistro.
Dom e io parlammo per un po' prima che suonasse la campanella.

Non starò qui a raccontare dei primi round, dirò solo che fino al settimo ci fu una parità quasi stancante, assesstavamo entrambi bene i colpi, lui era più stanco e un po' più acciaccato, ma non si arrese fino all'ultimo. Io ero stanco e affaticato, avevo i muscoli indolenziti e qualche goccia di sudore che si mischiava al taglio sul sopracciglio destro. Quello che però passava nella mia mente era altro. Era quasi finito l' incontro e lei non si era ancora presentata, o almeno così credevo. Non l'avevo vista sugli spalti con T e Niall e nemmeno loro l'avevano vista.

L'ultimo round, il settimo, fu devastante per me. Non ero concentrato, e qualsiasi colpo mi centrava in pieno. Andai giù un paio di volte, ma mi rialzai quasi subito.
Fino a quando Stecchetto non fece una combinazione di colpi che non mi sarei mai aspettato, la mia.
Fui colpito da un gancio destro che mi prese la tempia, facendomi arretrare di qualche passo. Barcollai cercando di capire come fosse possibile che uno con la sua corporatura avesse un destro così potente.
Scossi la testa e cercai di ristabilizzarmi, ma subito mi arrivò un altro gancio. Sapevo come schivarli ma il mio corpo non rispondeva più ai comandi del mio cervello. Caddi sul ring e l'arbitro iniziò il conteggio. Cercai di rialzarmi, ma ormai era finita. Avevo perso e il sogno era finito.
"10! Il vincitore di questi 7 incontri stupefacenti e delle regionali giovanili di boxe è Emmet Jons!" - urlò l'arbitro mentre io ero ancora steso a terra privo di forze. Gli alzò il braccio e gli diede la cintura del campione.
Sospirai alzandomi piano da terra.
"Tutto apposto?"-sentii la voce del rosso.
Annuii-"avrei solo voluto.."
"Lo so"-fece lui dandomi una mano.

Mi stavo cambiando negli spogliatoi quando sentii una voce familiare.
"Emmet?.. Non ti ho fatto i miei.."-mi bloccai appena alzai lo sguardo.
Emily si stava togliendo la fascia che le stringeva il seno.
"EJ?.."
"Come ci si sente ad essere battuti da una ragazza, piccolo Liam?"-rise lei con ancora i pantaloncini addosso.
"Tu.."-non sapevo cosa dire.
"Già, proprio la tua cotta da quando avevi 5 anni"-rise di nuovo sedendosi di fianco a me.
"La mia.. lo.. tu.. chi te lo ha detto"
"Niall. Ma direi che come da piccolo sei una frana con i segreti"-mi accarezzó la guancia.
"Tu invece direi che sei piuttosto brava.."-dissi avvicinandomi a lei-".. ma nonostante i tuoi sforzi ho capito che lo vuoi quanto me"
Le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza.
"È possibile"-sorrise lei.
Appoggiai le mie labbra sulle sue e un dolce sapore di vaniglia mi pervase.
Il mio cuore aveva iniziato a battere più forte e istintivamente le mie mani l'avevano avvicinata ancora di più a me. Dopo quelli che sembravano secoli stavo rivivendo di nuovo la dolce sensazione di leggerezza che avevo provato con il nostro primo bacio.
"Il burrocacao alla vaniglia non lo hai cambiato"-risi sulle sue labbra.
Scosse la testa divertita e tornò a baciarmi dolcemente.
"Non avrai vinto le regionali.."-disse staccandosi e fissandomi negli occhi-"..ma almeno ora sai che puoi avere me"
"Tu sei meglio di qualsiasi trofeo"

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