Monster Inside Him [ita] (CO...

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Hannah Olsen era una ragazza americana che studiava all'Università di Londra. Era una ragazza normale, aveva... More

1.The Streets
2. His
3.Forced
4. The Date
5. Never
6. Marked
7. Violence
8. Not Alone
9. Home
10. Overnight
11. Fire Escape
12. Attack
13. Monsters
14. Prisioner
15. "Because I love you."
16. Drunk
17. PLAYING WITH FIRE
18. And Thne There Were Two
19. Trying
20. My Match
21. Misunderstanding
22. Three Strykes
23. Expulsion
24. Job Search
25. Electric
26. Waiting
27. Indipendence
28. Fucking Insanity
29. Dark Side
30. Like a Child
31. Safe
32. Panic
33. Little Things
34. Stick to Your Guns
35. Worried
36. Clubbing
37. Comfort
38. Stages
39. Pleasure
40. Reconnection
41. Threat
42. Danger
43. Zayn's Pov
44. Nightmare
45. Zayn's POV {pt. 2}
46. Safe
47. Zayn's Pov (pt.3)
48. Over
49. Moving On
51. Back For You
52. Cooking
53. Good-Bye
54. Homecoming (Parte 1)
55. Homecoming (Parte 2)
56. Delusional
57. Alphabet
58. Sick
59. Second Guessing
60. Epilogo

50. Forever

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 FOREVER



"E la fata magica disse al principe che lui e la principessa vivranno felici e contenti. Fine" Chiusi il libro per bambini, appoggiandolo a terra accanto al letto.

"Un'altra" Chiese mia sorella di cinque anni, Kristen. Sospirai, alzandomi dal letto.

"Cerca di dormire prima. Te ne leggerò un'altra solo se non riuscirai a dormire, amore" Sussurrai, premendo le labbra sulla sua fronte.

"Amore?" Mise in discussione inclinando la testa bionda. Feci finta di non aver sentito, diventando rossa.

"Sì, scusa. Penso di essermi abituata a Londra" Mi strinsi nelle spalle, non volendo continuare quell'argomento.

"Quando diventerò grande come te, voglio andare a Londra!" dichiarò.

"No. Non ti lascerò andare" Scattai in fretta, con tono più duro di quanto pensassi.

"Perché?"

Perché non voglio che entri a far parte di bande di strada, per poi innamorarti del capo che ti costringerà ad andartene dopo che sei stata rapita e stuprata.

"Perché staresti troppo lontana da me" Sorrisi verso di lei tristemente, mentre spegnevo quella odiosa luce notturna rosa.

Scesi le scale lasciandomi cadere sul divano accanto a David, che in braccio aveva mio fratello, Frankie, addormentato.

"Non dovresti prepararti per il tuo appuntamento?" David mi chiese, abbassando ancora di più il volume della partita di baseball. Sentii mio padre brontolare, ma feci finta di niente.

Il mio appuntamento con Will non era stato male, semplicemente non era stato abbastanza. Non aveva provato a fare niente, e nonostante non avessi molta voglia di conversare, non era riuscito a smuovere quell'atmosfera pesante.

Nelle due settimane dopo, ero andata ad altri tre appuntamenti. Derek, Isaac e Joshua. Tutti ragazzi molto belli, ma nessuno di loro mi aveva colpito.

Era divertente, in realtà. David minacciava qualsiasi ragazzo che portavo a casa quando andavo al liceo. Si arrabbiava così tanto. Ma in quelle poche settimane, stava facendo l'esatto contrario. Aveva letteralmente creato una fila di suoi amici single per farli uscire con me. Qualsiasi cosa pur di farmi superare Zayn.

Ed io ero arrabbiata.

"Non ci voglio andare" Mi lamentai come una bambina.

"E'l'ultimo di questa settimana, te lo prometto" Mi supplicò. Potrei dire che voleva solo il meglio per me, ma questo non era il modo giusto di farlo. Se dovevo guarire, sarebbe stato grazie al tempo e non costringendomi ad uscire con altri ragazzi.

"Non so nemmeno come si chiama questo ragazzo" Dissi a malincuore.

"Ricky"

"Ricky?" risposi "Che nome stupido" David mi mandò uno sguardo di avvertimento. Alzai gli occhi al cielo.

"Sta dormendo, Dave" Indicai il bambino addormentato. Il suo essere fratello maggiore lo portò a coprire le orecchie del bambino dal linguaggio volgare, ma a me sembrava anche abbastanza cresciuto.

"Ma poi stupido non è nemmeno una parolaccia"

"Preferirei che nessuno dei mie bimbi sentisse quella parola, tesoro" Disse una voce femminile. Voltai la testa talmente velocemente, facendomi male.

Sapevo che non era lui. Non aveva mai pronunciato quella parola in quel modo.

Quella voce era troppo femminile per lui. Aveva una voce profonda con un accento diverso. Sembrava piacevole e allegra. Sapevo che era mia madre. Ma dentro di me, nutrivo ancora qualche speranza.

"Come mi hai chiamato?" Sussurrai con calma. Mia madre, mio padre e mio fratello sembravano confusi dal cambiamento drastico del tono della mia voce. Sembravo così... disperata.

"Tesoro? Ti ho sempre chiamata così" Disse preoccupata. Chiusi gli occhi, cercando di fermare il tempo.

Tesoro.

Tesoro.

Tesoro.

"Beh, non farlo più. Mai più" Sbottai con gli occhi ancora chiusi. Li sentii sussurrare qualcosa e non rimasi sorpresa quando sentii la mano di mia madre sulla mia spalla.

"Mi dispiace, tesoro, credevo-"

"Basta chiamarmi così! OK?!" Urlai alzandomi di scatto. Mi sentii in colpa guardando le loro espressioni. Le labbra di mia madre erano curvate in un sorriso timido, e potei capire che era davvero preoccupata.

"Scusate. E'che era abituato a chiamarmi così e... Mi dispiace" Mormorai a bassa voce, sperando che sarebbe stata sufficiente quella spiegazione. Mia madre si scambiò uno sguardo con mio padre, e capii che mi avevano perdonato.

"Hannah!" Il momento imbarazzante fu interrotto dalla voce della piccola Olson proveniente dal piano di sopra. Mi guardai intorno prima di lasciarmi sfuggire un sospiro di sollievo per poi salire al piano di sopra. Appena entrai nella cameretta della bambina, il campanello suonò.

Bene. Potevo nascondermi qui per un po' così il mio appuntamento sarebbe durato di meno. Presi Kristen in braccio senza dire una parola, portandola in cima alle scale. Mi sedetti con lei sulle mie ginocchia, appoggiando la testa contro il muro per non farci vedere.

"Che ne dici se invece di raccontarti una storia, spiamo il mio appuntamento?" Sussurrai appoggiandomi al muro.

"Sì, sì!" Kristen annuì con entusiasmo.

"Ciao! Devi essere Ricky!" Mia madre salutò felice. Non riuscivo a vedere la faccia del ragazzo da quella posizione. L'unica cosa che potevo vedere erano le scarpe.

"Riesci a vederlo, Kris?"

"Sì" La lasciai piegarsi in avanti, tenendola ancora stretta.

"Beh, è bello?" Le chiesi.

"Sì" Alzai gli occhi al cielo.

"Ricky? No, non sono Ricky. Siete il signor e la signora Olson?"

Tutto il mio corpo si irrigidì. Tirai subito mia sorella contro il mio petto, cercando di calmarmi. Non stava davvero succedendo. Stava andando così bene... Poteva essere un'allucinazione?

"Sì... Scusami, giovanotto, ma chi sei?" Sentii mio padre parlare.

Chiusi gli occhi stringendo dolcemente mia sorella. Sentii le sue piccole mani accarezzarmi i capelli.

"Sono un amico di sua figlia. Hannah è in casa?" No no no no no. Tutto il mio corpo tremava per l'eccitazione e la paura. Eccitato perché potei risentire il suono della sua voce, e il modo in cui pronunciava il mio nome. Avevo paura che fosse tutto un'allucinazione.

"Che aspetto ha?" Chiesi a Kristen. I suoi grandi occhi azzurri mi fissarono prima di chinarsi in avanti.

"Ha i capelli neri. E'abbronzato. E qualcuno ha disegnato sulle sue braccia con un pennarello. Ed è alto. Più alto di mamma, papà e anche di David" Strinse la mia mano.

"E?"

"Ha dei begli occhi e denti bianchi. E un naso. E una giacca nera"

"Sì, vuoi lasciare un messaggio?" Per favore, no. Non stava succedendo davvero. Sentii gli occhi pungere e poi le lacrime bagnarmi le guance. Pregai che fosse tutto vero, che era davvero qui. Ma sapevo che avrei dovuto affrontare una delusione.

"Sì. Basta dirle che Zayn Malik è qui per lei" E quando sentii il suo nome il cuore si fermò. Lasciai andare Kristen che mi stava abbracciando.

"No! Non è ancora pronta. E' così triste. Non è nemmeno del tutto guarita!" Ehy, pensai che stesse facendo un buon lavoro.

"David basta, vai a chiamare tua sorella" Disse mia madre.

"E?" Implorai Kristen a dirmi di più. Avevo bisogno di una sorta di prova che... che fosse davvero lì, davanti alla porta di casa mia.

"Sembra arrabbiato e quasi spaventoso, ma è un po' triste" Sussurrò. Questo fu sufficiente per la conferma.

Mi alzai, correndo per poter guardare meglio.

"Non posso. Non lascerò che questo rovina tutti i progressi che ho fatto. Non gli permetterò di farle del mal-" E poi mi sentirono.

Con Kristen proprio dietro di me guardai giù. Tutte e quattro le teste scattarono nella mia direzione.

"Zayn?" Gracchiai fuori, lasciando che il mio corpo scendesse i tre gradini. Fece un grande passo in avanti in modo da essere più vicino. Sembrava così... così... così reale.

"Tesoro? Tesoro, sono io. Sono io" Sussurrò.

Sembrava diverso. I suoi capelli non erano perfetti come al solito. Erano arruffati e piatti, il ciuffo storto. La sua solita giacca di pelle aveva le maniche arrotolate, rivelando la sua collezione di tatuaggi. Le sue scarpe non era allacciate, i pantaloni appesi bassi suoi fianchi.

"Zayn!" Saltai tra le sue braccia. Lo gettai a terra, ma atterrò sulla schiena senza fare nessun gemito di dolore. Le sue braccia mi avvolsero stretta.

Sicuramente Frankie si sarebbe svegliato per tutto quel casino, e in più tutta la mia famiglia ci stava guardando.

Zayn si alzò aiutandomi a mettermi in piedi, senza staccarsi da me. La mia testa fu premuta contro il suo petto, bagnando la sua tshirt per colpa del mio pianto silenzioso.

Sentii le sue labbra lasciarmi un bacio sulla testa e piansi più forte.

Era davvero qui.

In un certo senso, le otto settimane passate erano state peggio del giorno e mezzo con Jay. Jay mi aveva fatto male fisicamente, ma ero abbastanza forte per superarlo. E almeno sapevo che Zayn sarebbe venuto a salvarmi.

Quelle otto settimane erano state lunghissime. Non potevo più sopportare il vuoto emotivo che Zayn mi aveva lasciato. Pensavo che fosse finita. Questo era ciò che mi faceva più male. Questo era ciò che lo rendeva più doloroso.

"Non posso credere che tu sia qui" Singhiozzai nel suo petto.

"Lo so, tesoro. Mi dispiace tanto" Mi sussurrò.

"Non pensavo che saresti tornato" Mi aggrappai alla sua tshirt. Non volevo lasciarlo andare. Non lo avrei lasciato ancora una volta scivolare via da me.

"Lo so, tesoro" Mi zittì. Sentivo gli occhi della mia famiglia su di noi, ma non m'importava. Tutto ciò che mi interessava era che lui fosse tornato da me.

E non lo avrei lasciato di nuovo.  



Lo so, è inaccettabile una cosa del genere. Ma ovviamente ho i miei motivi per non aver aggiornato per quasi due anni. Oltre alla vita sociale, all'uni e altre cose di cui non vi importa niente, è iniziata pure la mia purificazione totale dagli one direction. Non li seguo più, ad eccezione di Zayn che era ed è il mio amore più grande. Ma oltre a questo c'era anche la zero voglia di prendere il pc e tradurrre. Scusate davvero, non so nemmeno se ci sarà ancora gente a seguirla. In ogni caso, sono tornata perché avevo un capitolo già pronto. Ora come ora non so quando aggiornerò, di sicuro non farò passare così tanto tempo. Ma cercherò di fare qualcosa. Grazie per la pazienza, e ci vediam 

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