Castigo e seduzione

By giada_shade

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Ci troviamo a Londra. Qui ci vive una ragazza dalle caratteristiche particolari di nome Lily. Lei è una raga... More

1-verità
2-arrivo
3- mancanze
capitolo 4
capitolo-5
capitolo-6
capitolo-7
capitolo-8
capitolo-9
capitolo-10
capitolo-11
capitolo-12
capitolo-13
capitolo-14
capitolo-15
capitolo-16
capitolo-17
BUON 2017
capitolo-18
capitolo-19
capitolo-20
capitolo-21
capitolo-22
Avviso
capitolo-23
capitolo-24
capitolo-25
capitolo-27
capitolo-28
capitolo-29
consiglio..
consiglio 2
Capitolo-30
capitolo-31
CRISI
Capitolo-32
Capitolo-33
Capitolo-34
➖AVVISO➖
Capitolo-35
Capitolo-36
Capitolo-37
Capitolo-38
Domanda
CAPITOLO-39

capitolo-26

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By giada_shade

Ed ecco il giorno tanto aspettato dai bambini, con il loro sorriso innocente che non vedono l'ora che arrivi la mezzanotte per poter aprire i regali.
Eppure non per tutti è così, ci sono bambini che sono dovuti crescere troppo in fretta, la vita gli ha portato via un pezzo della loro speranza e non credono più nella magia di Natale.
Ero così anche io.
Non volevo più credere in nulla. Perché dovevo farlo? Se tanto esistesse la magia i miei genitori sarebbero ancora qui. E invece no! Sono sotto terra, dentro ad una bara di legno e anche con tutte le preghiere non usciranno da lì.
La vita la maggior parte delle volte è ingiusta, ti porta via e non ti rende nulla.
Si è portata via la mia famiglia.. i miei genitori e i miei nonni. Sono sola.
Sono abituata a stare sola, ma fa male! Fa male quando ti rendi conto che è la realtà e che non è un sogno e non ti puoi svegliare, fa male quando sai che non puoi contare su nessuno tranne che te stessa, fa molto male. Mi sento a pezzi, distrutta..
Alla fine lo so, né sono consapevole che Damon è un sogno.. so che mi sveglierò.. che quando aprirò gli occhi mi troverò sola, in un letto scaldato solo dal mio corpo.
Sono destinata a soffrire, solo che non voglio.. non riesco ad accettarlo!

Apro gli occhi.. e sono nel letto di Damon.. da sola!
Mi guardo in giro e di lui non c'è traccia. Magari è sceso di sotto a fare colazione, ma perché non mi ha svegliata? Perché non mi ha aspettata?
Scendo dal letto ed entro nel suo bagno. Mi specchio e vedo una me cambiata.. le occhiaie troppo marcate, il volto asciutto e bianca più del latte, una espressione di schifo si fa spazio sul mio viso.
Faccio pipì ed esco per dirigermi verso la mia stanza.
Prendo un asciugamano e l'intimo e mi dirigo verso il bagno, apro l'acqua calda e mi spoglio, entro e mi lascio cullare dall'acqua che sfiora il mio corpo, mi sciacquo i capelli ed esco.

Apro l'armadio e cerco qualcosa di comodo da mettermi, optno per una tuta grigia e un maglioncino bordeaux, calzettoni pesanti e sono pronta.
Scendo le scale con una lentezza inesorabile, non voglio vederlo, cioè non so esattamente cosa voglio. Non so cosa aspettarmi da lui. Ho paura che mi abbandoni. Che possa fare qualcosa che mi farà soffrire. Ma so anche che non posso continuare a fare così se no non vivrò più.

Entro in cucina e lo trovo sullo sgabello con una tazza fumante e il sorriso sulle labbra mentre parla con Rose.
«buongiorno a tutti» cerco di fare il miglior sorriso ed entro, mi siedo di fianco a lui e mi verso un bicchiere di succo
«buongiorno» dicono insieme
«ti informo che stasera saremo noi ad andare da mio padre perché non si sente bene e non riesce a fare un viaggio lungo» lo guardo con gli occhi che mi escono dalle orbite.. io a casa del padre di Damon?! Non so se posso farcela
«mh ok» l'uomo più crudele al mondo mi tocca vedere stasera, perfetto, la giornata sta andando di bene in meglio.
«ma io posso stare anche a casa»

«no Lily, non esiste, tu vieni e basta»

«ma io mi sento.. fuori posto ecco»

«lo so, ma tu sei con me e quindi vieni»

Sei con me??!! Cioè che sto insieme a lui come ragazza o come un oggetto?
Lily non pensare a cose brutte, stai calma andrà tutto bene, cosa potrebbe mai succedere "tipo che ti guarderanno tutti male e verrai giudicata tutta sera perché sanno che sei la sua schiavetta regalata dal padre" grazie coscienza sei d'aiuto

«come mi devo vestire?»

«brava così mi piaci. Metti qualcosa di rosso ma anche comodo»

«che ora dobbiamo andare?»

«alle tre partiamo che il viaggio è lungo.. ah e prendi su un cambio che dormiamo là»

«ma non possiamo venire a casa? Ti prego»

«Lily vediamo che tempo fa dai»

Cazzo.. ci mancava pure questa, fortuna che mi sono già lavata, salgo e scale e vado verso camera mia.

«che palleee» cosa posso mettermi, non posso fare brutta figura, ma non posso neanche morire di freddo, quindi opterei per delle collant nere e un maglione rosso lungo che mi arriva sopra al ginocchio e degli stivali neri senza tacco che arrivano fino al ginocchio.

Indosso tutto e mi guardo allo specchio, dai non sto neanche tanto male, direi che può andare.
Metto un filo di mascara, sciolgo i capelli e lì lascio mossi.
Prendo il mio zaino e infilo delle mutandine e il mio pigiamone blu come cambio per stanotte, sperando che torniamo a casa e non restiamo troppo tempo là.

«Damonn» urlo sulle scale

«dimmi»

«dici che va bene se vengo vestita così o devo cercare altro?»

«emh.. no va benissimo, sei.. sei bellissima» si gratta la testa, sintomo che è in imbarazzo, abbasso la testa e mi esce un piccolo sorriso spontaneo, è sempre bello sentirsi dire dei complimenti.

«mi vesto anche io e andiamo»

«ma Damon sono le undici»

«meglio, così arriviamo prima»

Uffaa, io e quando mi sono vestita prima, ma volevo sapere se potevo andare bene o mi dovevo cambiare.

Lo sento imprecare mentre scende le scale e poi entra in sala, mi alzo e mi giro per guardarlo e fra poco mi viene un accidente, è bellissimo anche vestito così semplice.

Ha un maglioncino grigio chiaro e dei Jeans neri e delle vans del medesimo colore i capelli lasciati ribelli e mi sta guardando oh cavolo mi guarda.. che figura

«stai bene» gli dico

«quando mai non sto bene io»

«modesto come sempre vedo eh»

«certo bimba»

«io sono grande»

«si detto così ci credo proprio» scoppiamo a ridere insieme e ci dirigiamo verso l'uscita, mi passa il mio capotto e lo indosso, mi metto lo zaino sulle spalle dove anche lui ha messo dentro le sue cose e usciamo di casa.

«Damon io devo andare in casa a prendere il tuo regalo» gli dico

Corro su per le scale e vado in camera, apro il mio cassetto e prendo il regalo che ha un pacchetto color blu con le renne sopra e un fiocco rosso come decorazione, scendo e chiudo di nuovo la porta, salgo in macchina e partiamo.

«posso aprirlo ora?» mi dice

«no, aspetti fino a domani»

«come fino a domani, ma sei pazza»

«si si e per tua informazione no non sono pazza, ma per i regali si aspetta fino dopo la mezzanotte»

Dopo un grande sbuffo da parte sua, alza la musica e mi godo il viaggio.

****

Dopo un lungo, lunghissimo viaggio durato ben quattro ore, siamo quasi arrivati e l'ansia si sta iniziando ad impossessare di me.
Inizio ad intravedere fra gli alberi altissimi la casa, se si può definire così, sembra più un castello gigante.
La struttura è tutta color panna con i balconi oro, due statue posizionate davanti all'ingresso e una porta di legno massiccio. Damon lascia la macchina vicino all'entrata e si slaccia la cintura.

«pronta?»

«non lo so» dico

«neanche io»

Scende e fa il giro fino dalla mia parte e mi apre la porta mi porge la mano e la prendo con grande piacere, la stringo forte e mi faccio coraggio.
Arrivati davanti al portone e suona, ci viene ad aprire una signora tutta sorridente con i capelli bianchi, un vestito nero, molto elegante e dei tacchi rossi, mi chiedo come faccia alla sua età a portare quei cosi infernali

«Damon, come bello vederti, mi sei mancato tanto, non vieni mai a trovarmi»

«lo so nonna, scusami. Lei è Lily»
Nonna?? Woww, non avrei mai detto che potesse essere sua nonna, non sembra che abbia più di sessanta anni

«piacere signora»

«il piacere è mio ma non chiamarmi signora mi fai sentire vecchia, io sono Julie»

«allora piacere Julie»

Ci fa segno di entrare e quello che vedo è stupendo, alla mia sinistra c'è un arco intrecciato tutto di legno.
La stanza al suo interno ancora più bella, un tavolo lunghissimo ormai tutto apparecchiato con bicchieri di cristallo e quattro piatti sovrapposti, tutto decorato da una tovaglia rossa. Un camino davanti ad esso. Vicino a me un divano color grigio scuro e una televisione davanti ad esso molto grande, da parte un albero maestoso, decorato con tantissime palline oro e rosse e sulla punta una stella oro brillantata.

La sala è piena quadri e foto, mi perdo a guardarle una a una da lontano mentre Damon parla con sua nonna dei vecchi tempi.

****

Sono le sette di sera e stanno iniziando arrivare tutti i parenti. Siamo stati tutto il giorno a parlare con Julie che ha finito di mostrarmi la casa, davvero incantevole.
Una cucina tutta in legno fatta a mano da un architetto, la nostra stanza ha un letto matrimoniale a baldacchino e dei mobili fatti tutti a mano sempre in legno, il bagno con la doccia con le ante trasparenti per due persone e uno specchio che tiene quasi tutta la parete, tutto molto bello e sempre tutto messo alla perfezione come se ogni cosa non fosse mai utilizzata.

Sono arrivati zii, cugini e diversi amici di Damon.
Tutti molto gentili, ma in tutto questo non ho ancora visto Mark e mi chiedo se ha intenzione di farsi vedere o pure no.

«buonasera a tutti e buona vigilia a tutti» si sente dire

Mi giro e lo vedo lì, capelli brizzolati, barba appena fatta, un maglioncino verde e dei pantaloni neri che gli fasciano le sue gambe possenti, per avere la sua età devo dire che è proprio un bel uomo se non fosse anche così stronzo sarebbe il massimo.

In tutto questo non ho ancora visto la mamma di Damon.

«Damon ma tua mamma non c'è»
Lui spalanca gli occhi e mi guarda con un misto di tristezza e rabbia

«scusa io..non volevo chiederti.. fa come se non avessi detto nulla»
E mi alzo e vado il più veloce possibile in bagno, com'è possibile che devo sempre dire o fare qualcosa di sbagliato quando sembra che vada tutto bene..
Mi guardo allo specchio e mi sistemo le ciocche ribelli, faccio qualche respiro profondo e apro la porta per scendere.

Entro nella sala e vedo l'ultima persona che avrei mai immaginato di vedere questa sera, mi avvicino a Damon e la guardo per cercare di capire cosa faccia lei qui.. a natale a casa sua..

«Lily ci sei anche tu vedo»

«si, spero non ti dispiace Sasha»

La guardo malissimo, perché proprio lei..

«mi ha inviata Mark»

«perché mio padre ti avrebbe dovuto invitare»

«per stare con te sciocchino»
Devo stare calma, non posso ucciderla, non sarebbe giusto? O magari se la uccido non mi mettono dentro e mi ringraziano per averla tolta di mezzo, se solo nei tuoi sogni  Lily...

«sediamoci tutti, che la cena sta per essere servita» dice Mark

Damon si alza e mi prende per mano e mi accompagna al tavolo e mi fa sedere alla sua destra, mi siedo e quando mi giro per guardarlo vedo che alla sua sinistra si è messa quella vipera e gli ha appoggiato una mano sulla gamba.
Il mio autocontrollo sta andando a farsi fottere molto lontano.

Dopo l'antipasto di pesce ci stanno servendo la pasta con le cozze.

«Lily giuro che non sapevo che lei venisse»

«tranquillo, ma dille di tenere giù le mani»

«sei gelosa?»

«no no, ma se vuoi che io mi faccio mettere una mano sulla coscia»

«non lo faresti mai»

«dici?»

«né sono più che sicuro»

Mi giro alla mia destra e c'è un cugino di Damon che ho conosciuto prima e gli prendo la mano e la metto sopra alla mia coscia, lui si gira e mi guarda perplesso

«Erik tienimi il gioco, ti prego» gli dico vicino all'orecchio e lui annuisce sorridendo e mi sposto un pochino indietro con la sedia così che quando Damon si gira mi vede

Mi sento tirare il braccio e mi giro

«non sto scherzando Lily, se non toglie la mano giuro che gli e la stacco io»

«perché? Tu puoi e io no?»

«non sto giocando Lily»

«nenache io»

Si alza di scatto e tira indietro anche la sedia di Erik e lo fa alzare, lo guarda malissimo e gli dice qualcosa nell'orecchio e Erik annuisce con gli occhi sbarrati, si siedono di nuovo tutte e due. Damon mi guarda con il sorriso fiero di chi sa di aver avuto la meglio.
Incrocio le braccia e faccio l'offesa.

«la mano posso metterla solo io, che ti sia chiaro» sento la sua mano posizionarsi sopra alla mia coscia e milioni di brividi si impossessano di me, va sotto al vestito e appoggia un dito sulla mia intimità e lo muove delicatamente mentre continua a mangiare. Io non riesco più a muovermi, lo voglio ma non posso qui, non ora con tutti i parenti.

«Lily, come ti trovi da Damon» mi chiede Mark, deglutisco ma non riesco ad aprire bocca, ho la gola secca e mi uscirebbero dei piccolo gemiti

«emh, be..bene.. signore»

«ti senti bene?»

«io.. si..mi scusi vado ai servizi"
Gli sposto ma mano e mi alzo tutta rossa in faccia per la figura che ho fatto e per cosa mi stava facendo Damon.

Chiudo la porta del bagno ma qualcuno mette il piede in mezzo ed entra, quando vedo che si tratta di Damon mi rilasso.

«mi stavo divertendo»

«io no, per di più con tuo padre che mi stava parlando, ho fatto una bruttissima figura»

«vieni che continuo quello che ho iniziato»

Mi spinge contro al lavandino e mi bacia tutto il collo, sale fino alla mascella e scendo di nuovo, mi alza il vestito e infila la mano sotto le collant e le mutande e inizia a toccarmi il clitoride, molto velocemente e io mi devo attaccare a lui per sorreggermi, butta la testa all'indietro e mi lascio trasportare dalle emozioni.. Continua a baciarmi, arriva alle mie labbra e le succhia, poi in un gesto mi tira giù tutto e resto con le mutande e i collant dove iniziano gli stivali e mi fa allargare le gambe come riesco, infila un dito e sono già tutta bagnata per lui, mi inginocchia e mi bacia il clitoride e poi inizia a leccarlo con prepotenza e avidità

«oddioo.. Damon..»

Gli infilo la mano nei capelli e gli e li tiro e lo spingo più in profondità, lui continua a leccare e con le dita va sempre più veloce, le mie gambe con reggono più, mi tremano tutte e vorrei urlare dal piacere ma mi tengo le labbra fra i denti per non far uscire niente, sento che sto per venire e lui si alza e mi lascia così, incompleta e ancora vogliosa..

Mi bacia sulla fronte e mi sussurra «così la prossima volta ci pensi due volte prima di farti mettere la mano sulla coscia da un'altro»

«stronzo» mi sistemo e esco sbattendo la porta, ma come si permette e io che mi faccio ingannare sempre ma quanto sono stupida...

CONTINUAA...

scusate per l'assenza ma sono molto impegnata in questo periodo

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