capitolo-27

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Sbatto la porta del bagno con tutta la rabbia repressa che mi porto dentro.
Ogni volta con lui va sempre a finire così. Ma la colpa non è sua, no! La colpa è mia, sono io che gli lascio fare questo, sono io la stupida che si lascia abbindolare, che si farebbe fare qualunque cosa pur di avere qualcosa di lui.. con lui!
Ma lui non è fatto così e non lo sarà mai.
Lui non è un principe azzurro, dalla bella armatura, che viene per salvarti. Lui è il diavolo in persona, lui ti fa sprofondare all'inferno, ti consuma e ti prosciuga senza pietà.
E sai cosa mi fa ridere? Che io gli permetto questo!

Sto girando per i corridoi da non so quanto tempo, non riesco a trovare la porta della nostra camera.. nostra come se davvero avessimo qualcosa di nostro..
Apro una porta esasperata e per fortuna l'ho trovata! Entro e mi avvicino al letto, prendo il mio zaino e butto tutte le mie cose dentro, mi sono stufata di questa faccenda, mi sono stufata di sentirmi sempre così male, non mi merito tutto questo male, non mi merito di essere sempre trattata come uno zerbino.
Prendo la sua felpa e la stringo fra le mie braccia, inspiro il suo profumo e mi lascio trascinare sul pavimento con le lacrime agli occhi.

Perché? Perché io? Ci sono miliardi di persone al mondo e allora perché sono venuti a prendere me? Perché la vita è così ingiusta con me?
Mi hanno tolto tutto, tutto.. Ora cosa vogliono ancora da me? Cosa pretendono?
Dovrebbero essere gli anni più belli della mia vita eppure non c'è giorno dove io non stia male.. dove la voglia di sprofondare è più forte di quella di rialzarmi.

Sono stanca.. stanca che non vengo apprezzata, stanca di essere un oggetto! Un giocattolo che quando non hai nessuno fa sempre comodo usare. No! Basta! È ora di finire questa commedia.

Mi alzo in piedi e mi asciugo le lacrime. Entro in bagno e mi guardo allo specchio e guardo il mio riflesso allo specchio.. uno schifo ecco cosa sono! Ovvio che non posso piacere, se non piaccio a me stessa come posso piacere agli altri.
Mi lavo la faccia e prendo la matita nera dei trucchi per scrivere un messaggio sullo specchio a Damon.

Esco dal bagno a testa alta, mi metto il cappotto e infilo lo zaino.
Guardo la stanza da letto con rammarico per quello che potevamo essere se solo lui fosse stato diverso, se solo io fossi stata un'altra.
Non ci completiamo, non tutti nel mondo trovano la loro metà e io evidentemente non l'ho ancora trovata.

Esco di fretta e scendo le scale.
Mi intrufolo in cucina e chiedo se c'è una porta di servizio per uscire e né indicano una, ringrazio e esco senza voltarmi indietro, consapevole che non rivedrò mai più le persone che stanno in questa casa.

Inizio a correre, le mani e i piedi mi stanno gelando per il freddo e le collant non aiutano affatto.
Arrivo in un bar dopo due ore di camminata, entro e mi avvicino al bancone.

«salve, avrei bisogno di un lavoro e dove poter dormire ha un posto da consigliarmi?»

«ciao.. come mai una ragazza così giovane cerca lavoro il giorno di natale?»

Guardo bene l'uomo.. avrà sulla cinquantina d'anni, quasi del tutto calvo e paffutello, gli occhi di ghiaccio e le labbra molto sottili.
«non ho nessuno e ho bisogno»

«hai mai lavorato?»

«no..» abbasso la testa e mi giro per uscire dal bar

«aspetta.. se vuoi lavorerai per me»

Mi giro e lo guardo con quasi le lacrime agli occhi.

«io ho bisogno un posto per dormire, se non sarebbe un disturbo, ovviamente può togliermi i soldi per la stanza direttamente dallo stipendio.

«tranquilla, come ti chiami?»

«Lily e lei?»

«Jimmy, ma dammi del tu ti prego, che mi fai sentire più vecchio di quello che già sono»

Gli sorrido con affetto e mi avvicino ancora al bancone

«cosa dovrei fare?»

«servire ai tavoli, pulire e aiutarmi qui al bancone.. ovviamente ti insegnerò tutto quello che tu devi sapere»

«grazie Jimmy, sarò sempre in debito con te»

«non dirlo neanche per scherzo.. dai ti va una tazza di cioccolata che è pur sempre natale per tutti»

Gli sorrido e annuisco «grazie davvero»

«quando esci dal bar, giri a destra e appena vedi una casa rossa piccolina sei arrivata.. È tua»

«una casa? Ma.. ma.. mi va bene anche una stanza, tranquillo! Non voglio disturbare più del dovuto»

«ho deciso così, quella casa l'ho comprata tanti anni fa per mio figlio e mia figlia ma sono via per l'università e ci puoi stare benissimo tu»

«grazie infinite, non saprò mai come sdebitarmi con lei»

«puoi iniziare a non darmi del lei»

Mi appoggia la cioccolata sul bancone «arrivo subito, ti vado a prender qualche biscotto.. e non dirmi no»

«mi conosce già»

Appena esco dal bar, mi dirigo a destra come mi aveva detto e inizio a guardami in giro per vedere una casa rossa, cosa che mi verrà molto facile essendo che qui le case sono tutte bianche e gialle.

Dopo una ventina di minuti intravedo una casa rossa molto carina.
Inizio ad avvicinarmi con passo spedito, la guardo da fuori ed è la cosa più bella che abbia mai visto.
Il terrazzo e la porta di legno massiccio, il giardino con un albero molto grande senza foglie dovuto al freddo e un vialetto in sassi molto elegante, apro il cancelletto e mi avvio all'ingresso e apro la porta.
Entro e sento un profumo di lavanda che mi riporta indietro, al ricordo dei panni di mia nonna e di come il nonno amava avvicinarsi a lei per poter sentire la sua fragranza.

Entro e chiudo la porta alle mie spalle. Mi dirigo a destra e trovo una cucina piccolina ma molto bella, con la penisola e due sgabelli uno davanti all'altro.
Mi dirigo dalla parte opposta della cucina e mi ritrovo un un salotto, com un divano a due posti e una poltrona di fianco, un caminetto davanti a quest'ultimo con sopra tante foto con raffigurate una ragazza e un ragazzo che presumo siano i figli di Jimmy e che figli, tutte e due molto belli, lei con gli stessi occhi ghiaccio del padre e lui sul verde celeste, tutte e due castani chiari e molto ben messi fisicamente.
Davanti al divano un piccolo mobiletto con sopra una televisione troppo grande per i mie gusti.
Salgo al piano di sopra e vedo tre porte, spalanco la prima e vedo un letto matrimoniale con su un piumone con dei fiori rosa e gialli, molto bello! Una scrivania con sopra molti oggetti di vario tipo e nel lato opposto una piccolissima libreria, mi avvicino ad essa con un sorriso enorme che subito si trasforma in tristezza al ricordo della biblioteca di Damon. Esco molto velocemente e mi dirigo verso la seconda, apro e vedo in bagno molto carino e ben curato.
Una doccia alla mia sinistra e un mobiletto color grigio chiaro da parte ad esso, una scritta nera proprio di fronte a me «è solo quando sai quello che vuoi che non prendi tutto quello che passa», quanto è vero..
Esco, mi dirigo all'ultima porta e la apro.
Trovo un letto matrimoniale come quello nell'altra stanza con la sola differenza che questo ha un piumone blu notte a tinta unita, una parete piena di disegni fatti sul muro, bellissimi, peccato che sono molto cupi.
Nella parete opposta una scrivania molto disordinata piena di fogli e schizzi di ogni tipo.

Decido di mettermi in questa stanza finché posso, può sembrare cupa è vero ma mi trasmette un senso di protezione e in questo momento è quello di cui ho bisogno. Il signor Jimmy mi ha detto che inizio a lavorare dal primo di gennaio quindi ho ancora sei giorni per me stessa e poi inizierò una nuova vita, una vita mia. Non mi farò più mettere i piedi in testa, non dovrò più pensare a lui.
Anche se fa male, male da morire, dover dimenticarmi di lui è quello che devo fare, devo pensare alla mia felicità adesso e guardare avanti.
Perché il passato non torna, esso insegna, ti segna e fa male ma non torna, non torna mai.

Mi metto sul diavolo e inizio a piangere, ormai sembra che è l'unica cosa che sono capace di fare. Sono patetica. Una bambina...
Piango per cosa poi? Non c'è mai stato nulla fra noi, non eravamo nulla.. magari per lui non ero nulla ma per me lui era tutto.


Ragazzii,
Scusate la mia assenza!! Questo è un capitolo di passaggio ma importante. Il prossimo capitolo vedremo... non ve lo dicoo!
Cercherò di aggiornare di più, ora vi lascio un grosso bacio e vi ringrazio tutte per i bellissimi commenti che mi lasciate e che mi incoraggiate tantissimo 😘

Castigo e seduzione Où les histoires vivent. Découvrez maintenant