Capitolo-35

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<Damon..>

<Lily..>

Non può essere davvero lui, sicuramente la botta in testa mi sta causando delle allucinazioni. Eppure non mi sembra di aver mai visto nulla di più bello in vita mia. Mi alzo con il suo aiuto e corro fuori, non posso stare vicino a lui, non ci riesco. Le lacrime iniziano a uscirmi come se tutto quello che fino ad ora cercavo di trattenere non volesse più saperne. "perché mi fai questo?" inizio a pensare che c'è qualcuno che mi vuole molto male. Ogni volta che cerco di dimenticarlo lui si presenta da me. Corro senza una vera meta, ma voglio andare lontano. Mi sento afferrare il polso e conosco meglio di tutti quel tocco, il suo tocco. 

<non andartene, non farlo di nuovo, non mi lasciare perché rischierei di morire stavolta> rimango ferma ad assimilare le sue parole, vorrei dirgli che lo stesso vale per me, che solo averlo qui una parte di me vorrebbe no lasciarlo mai, eppure l'altra parte di me sa che mi farebbe stare ancora male.

<ti prego..> sussurro

Mi gira il viso e i miei occhi finalmente arrivano a guardare i suoi ed è come se non fosse mai cambiato nulla. Quello sguardo, i suoi lineamenti così marcati, la barba lasciata lì, come se non li fregasse nulla di toglierla. Mi prese le mani nelle sue e si avvicinò. 

<Lily io..> premette le sue labbra alle mie, un bacio di quelli che dicono più di mille parole. Come se tutto intorno a noi si fosse fermato, il tempo scorreva lento e ci siamo solo io e lui. Le nostre lingue che si sfiorano e si cercano,quelle labbra che si sono sempre appartenute, che si saprebbero riconoscere tra milioni. Mi staccai senza fiato. Appoggio la sua fronte alla mia e restammo lì per un tempo indefinito e poi trovai la forza per parlare.

<Io non posso, non posso Damon. Non posso fare finta che non sia successo nulla, che tu mi hai solo usata per i tuoi scopi e basta>

<Sono incapace di lasciarti andare, mi manchi come quando sotto l'acqua e ti manca l'aria. Mi manca vederti al mattino, di litigare con te. Si, perché preferisco litigare tutto il giorno con te che scopare qualsiasi altra ragazza>.

<Anche tu mi manchi, cosa pensi, che per me sia facile? Pensi sia stato facile andarmene da te? Sei l'unica cosa che avevo e proprio tu mi facevi soffrire più di tutti. Non ti sei mai preoccupato di come potessi restarci con i tuoi comportamenti e io sono andata avanti, è stato difficile, ma devi farlo anche tu, mi devi dimenticare e mi devi lasciare andare, ti prego.. lasciami andare>

<NO. Io non posso. Non voglio> iniziai a piangere di nuovo, i singhiozzi si sentivano rimbombare e il cuore mi stava per esplodere dal petto. 

<Addio Damon, ti auguro tutto il bene..> tirai su il naso <..di questo mondo..>

Cadde a terra in ginocchio e si mise le mani tra i capelli e inizio a tirarli, non riesco a vederlo così, ma lo sto facendo anche per lui, lo capirà con il tempo che non siamo fatti per stare insieme. Noi due ci distruggiamo a vicenda, siamo la nostra aria ma allo stesso tempo il fuoco che ci porta alla rovina. Riprendo a correre e vedo tutto offuscato per via delle lacrime, mi pulisco il naso con la mano. Mi fermo vicino ad un marciapiede e mi lascio cadere in ginocchio e mi tengo lo stomaco. Perché? perché deve far così male? perché non potrebbe essere tutto più semplice?

Stavo andando avanti. Ci stavo provando. Mi tocco le labbra e sento ancora le sue sfiorare le mie, mi sento sbriciolare, sento ogni parte di me andare in frantumi. Inizio a tirare pugni sull'asfalto e mi sento le mani bruciare ma fa meno male di quello che sento dentro di me. Mi accascio a terra ancora con i singhiozzi e mi rannicchio incapace di alzarmi da li.

***

Apro un occhio e cerco di capire dove mi trovo, poi mi ricordo di tutto. Damon.. i pugni.. le lacrime.. Mi guardo le mani e vedo il sangue ormai secco sulle nocche che mi fanno malissimo. Chissà che schifo che sembro se qualcuno mi dovesse vedere adesso. Non sono più la Lily di una volta, quella buona, quella che avrebbe sopportato tutto pur di vedere le persone intorno a lei stare bene. No. Ora sono stanca. Non ho più le forze di correre dietro alle persone. Sono sempre le persone più fragili e buone a doverci rimettere sempre, a dover soffrire il doppio. Fa schifo sentire qualsiasi emozione. Vorrei poter non provare più nulla e per farlo devo ricominciare da me, senza Dave, ma sopratutto senza Damon.

Mi rialzai e iniziai a camminare verso casa, cercai di capire dove mi trovavo ma non conoscevo il posto, così misi  google Maps sul cellulare. 

Finalmente dopo tre ore di camminata arrivai a casa, corsi su per le scale e presi il mio zaino, misi tutto dentro, camminavo avanti e indietro come una matta, facevo avanti e indietro tra la camera da letto e il bagno. Contai tutti i soldi che misi da parte da quando ho iniziato a lavorare al bar. Quel posto mi mancherà un casino. mi mancheranno tutte le persone che al mattino mi facevano emozionare con le loro storie, i signori che litigavano a giocare a carte, i ragazzini che marinavano la scuola solo per stare con gli amici. Ci sono così tante storie in ogni persona. Poi mi fermai in camera e la guardai, non è mai stata mia, niente qui è mio. Non mi appartiene più nulla da tanto tempo ormai. Da quando mi hanno portata via da casa mia non ho più avuto nulla di veramente mio. Voglio tornare a casa mia. E' tempo che mi riprenda ciò che mi appartiene di diritto, solo così posso riniziare. Mi mancheranno le persone che ho conosciuto, mi lasceranno sempre un buon ricordo dentro e mi sento in colpa da un certo punto di vista perché mi dispiace lasciarle, ma magari un giorno verrò a ritrovarle.

Presi carta e penna e iniziai a scrivere delle piccole cose, ma nessuna mi convinceva così accartoccio la carta e la lancio "ahh, Lily ma che ti prende, manco una lettera sai scrivere?" stupida coscienza, stai zitta una santa volta.

Caro Dave, 

questo non è un addio, ma un arrivederci, grazie per tutte le belle cose passate insieme, grazie per avermi tirato su di morale anche quando mai avrei pensato di farcela. Grazie di avermi regalato quei tuoi bellissimi sorrisi. Devo andare via, ho bisogno di ritrovarmi, ho bisogno di staccarmi da tutto e no, non sto scappando, voglio solo risolvere alcune cose. Ti verrò a trovare quando starò bene. Non cercarmi, fallo per me, ma sopratutto per te. Vivi e cerca sempre di essere felice, non farti mai abbattere da nessuno perché tu sei fantastico e ogni ragazza si meriterebbe un ragazzo come te. 

un bacio. Lily

Ripiegai il figlio e scrissi sopra Dave e la lasciai sul tavolo, so che mi avrebbe cercata ma spero mi ascolti e non lo faccia. Mi girai e guardai quella casa un'ultima volta, è sempre stata così bella e accogliente, mentre ora non la riconosco quasi più e mi sembra così fredda.

Vado a piedi fino al bar e quando entro trovo il Signor Jimmy dietro il bancone, che mi guardò perplesso.

<Lily, tesoro, che ci fai qui?> mi venne il magone, lui è come un padre per me, c'è stato quando nessuno c'era e lasciarlo mi fa stare malissimo. Mi avvicinai e lo abbracciai forte, lui fece lo stesso e scoppiai ancora a piangere, ormai non sapevo fare altro.

<io.. io devo andare. E' giusto che torni a casa, ho delle cose in sospeso là, ma ritornerò a ritrovarti e grazie.. si grazie davvero di tutto quello che hai fatto per me>

<oh piccola mia, sai che ci sarà sempre un posto qui per te, puoi tornare quando vuoi, ma fatti sentire qualche volta così so che starai bene> lo riabbracciai forte 

<Certamente>

Uscì da lì e sapevo già che mi aspettava un lungo tragitto per tornare a casa mia. Lontano da tutto. Andai alla fermata e presi l'autobus. 

<ciao amore mio> sussurrai

CIAO A TUTTII, SCUSATE SEMPRE PER LA MIA ASSENZA MA SONO SEMPRE IMPEGNATA E SO CHE IL CAPITOLO E' CORTO MA VOLEVO AGGIORNARE PER NON LASCIARVI ANCORA SENZA NULLA, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE CHE MI PIACE LEGGERE I VOSTRI COMMENTI, UN BACIO A TUTTI. 



Castigo e seduzione Where stories live. Discover now