Sinfonie e fuoco (INAI's seri...

Bởi xcallmepolenta

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Quarto libro della serie 'Il nostro amore impossibile' (finale alternativo) E se fosse andato diversamente tr... Xem Thêm

Avvertenze.
1 - Si parte?
2.Benvenuti in vacanza.✔️
3.Confessioni tra ragazze.
4.Firestone.
5.Discoteca e notizie inaspettate.
6.Indovinate chi sono arrivati?
7.Cheesecake.
8.La notte dei desideri.
9.Letter for Elena.
10.Carola e i suoi amici.
11.Competizione.
12.Falò.
13.La verità.
14.Un tuffo nel passato:Alyssa.
15.Amici?
16.Un tuffo nella normalità.
17.The very first date.
18.Non siamo Lio e Mattia senza uno dei due.
19.Non tutti sono affidabili.
20.Limo e festa.Che cosa vogliamo di più dalla vita?
21.Due nuove buone amiche?
22.La calma dopo la tempesta.
23.«Tanto lo so che ami cucinare con me.»
24.Un nuovo ospite molto conosciuto.
25.La rivincita delle bionde.
26.Goodbye Rebecca.
27.L'estate addosso.
28.Sex on the beach.
29.Profumo di casa.
31.Casa in montagna e giornata di ricordi felici.
32.Giornata in famiglia.
33.Organizzazione Barcellona e pensieri non poco vaghi.
34.Una piccola tappa:France.
35.Ricordi e serata improvvisata.
36. bienvenida en España.
37.Happy Birthday Emma!
38.Sono proprio finiti i viaggi?
39.Alyssa è di nuovo a casa.
40.Una vecchia fiamma e una nuova coppia?
41.Chi è Caterina?
42.Stitches.
43.The party at the tower.
44.Rotture.
45.Unpredictable.
46.Come una seconda madre.
47.Human.
48.Do you want to marry me?
49.The wedding day 2.
Epilogo.
Ringraziamenti finali
Extra (1):Christmas Pack./

30.«Sorpresa, Emma!»

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Bởi xcallmepolenta

{la canzone sopra ascoltate durante la loro serata nel capitolo ⚡️thanks}

Guardai il nuovo telefono che era nel sacchetto della Apple, questa mattinata era terminata e noi stavamo tornando a casa.Questa mattina eravamo andati a fare compere in città, non solo per prendere il mio telefono nuovo, ma anche per prendere dei vestiti che servivano a mio padre.Lui non era come noi femmine che compravamo vestiti ogni due giorni alla settimana, lui comprava vestiti ogni morte di papa.Il centro commerciale dove ci eravamo recati era poco fuori dalla città, con un ampio parcheggio che lo circondava completamente.I negozi all'interno erano vari, divisi in due piani raggiungibili grazie agli ascensori, alle scale e alle scale mobili.Ero rimasta paralizzata davanti alla grandezza dell'Apple Store dove ci eravamo fermati per cercare il mio nuovo telefono.Le pareti erano grigie con appesi degli schermi, essi mostravano i prodotti a seconda di dove erano collocati.Si trovavano vari tavoli di legno chiaro con a disposizione i vari prodotti da poter anche solo provare.La parete che invece dava sui corridoi del centro commerciale era coperta da una vetrata che mostrava da fuori l'interno del negozio con la gente dentro.Prima mi ero fermata a osservare i nuovi MacBook, come mio padre, che li stava guardando e poi si era fermato a provarne uno.

Mi ero successivamente spostata al tavolo con sopra i telefoni, i nuovi modelli erano fantastici e pieni di novità.Un ragazzo ci aveva raggiunto e ci aveva brevemente spiegato le specialità e funzionalità del telefono.Ero indecisa sul colore, però alla fine mi ero decisa a prenderlo oro tanto per cambiare.Avevamo pagato il conto ed eravamo usciti dal negozio con il mio sacchetto.

Ci eravamo fermati davanti a svariate vetrine, poi i miei mi avevano concesso di fare un giro da sola tra i negozi.Il sacchetto lo avevo posato nella mia borsa per viaggiare meglio e così avevo girato i vari negozi rimanendo stupita dei vestiti bellissimi esposti.Avevo adocchiato delle scarpe sportive da Foot Locker, ma non avevo abbastanza soldi per comprarle e forse trovare i miei sembrava impossibile.Comunque era meglio non comprare troppo dato che i miei genitori mi avevano già preso il telefono nuovo.E dopo aver finito quel lungo viaggio tra i negozi mi ero fermata davanti al mio mondo sacro:la libreria.Mi ero fermata metà mattinata a leggere parte di un libro nella libreria dato che vi era la possibilità di sedersi e leggere il libro lì dentro senza comprare.

Mio padre aveva comprato qualche camicia e dei pantaloni mentre mia madre si era comprata una maglia strana da Desigual.Solo lei poteva comprare cose così buffe.Il pranzo lo avevamo passato a mangiare da Old Wild West, dove mi ero trovata benissimo.A forza di mangiare così tanto però sarei ingrassata troppo.

Appena arrivata a casa posai la borsa sul mio letto, adesso dovevo soltanto sistemare il telefono ed era fatta.Mi sedetti alla scrivania portando con me sia il vecchio sia il nuovo telefono e aprii il Mac per fare la procedura.Infilai la sim e iniziai a fare il backup per trasportare i vari dati.Mentre stavo facendo il backup avevo trovato delle vecchie cartelle nel computer che non c'entravano nulla con il telefono però mi avevano stupita.Vi si trovavano foto di quando avevo dai tredici anni ai quindici, foto vecchissime con i miei amici.Avevo trovato anche foto con i miei vecchi fidanzati.Uno era alto almeno un metro e ottantasette e aveva solo quattordici anni, l'altro era un ragazzo buffo ma sempre carino.Peccato che con quest'ultimo fossimo durati poco.Sistemai finalmente il telefono e sorrisi, era apposto.Si vedeva davvero bene.

Comparì nella stanza Stiles con un guinzaglio nero in bocca, ridacchiai e presi il nuovo telefono.A quanto pare il cagnolino voleva fare una passeggiata e dato che non avevo nulla da fare decisi di portarlo.Infilai la solita musica nelle orecchie che riusciva sempre a rilassarmi e ad accompagnarmi nella mia tortuosa vita.Canzone del momento?She's Kinda Hot.Stiles camminava felice come una pasqua sul marciapiede mentre io mentalmente sceglievo il percorso da fargli fare.Nella mia mente si aprì un percorso, però non lo avrei fatto tutto perché mi sarei allontanata troppo da casa e non volevo che si stancasse troppo.Quel cagnolino era sempre vivace e si era subito affezionato a me ieri quando mi aveva conosciuta.Gli piaceva dormire sul letto insieme a me.

Il percorso che avevo scelto era lo stesso dove ero andata a correre qualche mese fa insieme a Mattia.Che periodo strano era quello, non sapevo ancora che lui provava certi sentimenti per me.Per fortuna era giorno e non rischiavo di incontrare qualche stupratore ubriaco.E poi non avrei raggiunto il punto in cui avevo incontrato quel tizio, era troppo distante.

Suonarono al campanello e davanti mi trovai Mattia che mi sorrideva.Aveva in testa un berretto e indossava una tuta grigia semplice che gli stava da Dio.Gli sorrisi e chiusi la porta di casa andando verso il vialetto di casa mia.L'intinerario era abbastanza interessante, non lo avevo mai fatto sinceramente.Non mi ricordavo di essere così allenata, era strano perché di solito ero una schiappa negli sport in generale.

Il cielo si stava scurendo e il buio stava per arrivare e noi stavamo ancora correndo tranquillamente e prendendoci i nostri comodi e ora Mattia aveva scelto di parlare di quella cosa importante.Ci fermammo due secondi per poter parlare tranquillamente e io mi appoggiai ad un muretto grigio, mentre lui si avvicinava sempre di più a me.

Sinceramente in quel momento non avevo idea di quello che voleva dirmi infatti ero confusa, alla fine voleva solo parlarmi di quella cosa di Lio, della nostra promessa.

«Dimmi.»

«So di te e Lio.»disse tutto d'un fiato.

Ecco perché era così strano nel weekend, sapeva tutto di me e Lio!Ma la domanda che mi spunta a era:come aveva fatto?Cioè, lo aveva saputo da qualcuno o ci aveva spiati?Aspetta, era da venerdì sera che era strano quindi...aveva origliato quando io e Lio eravamo fuori casa di Jeam?Non ci potevo credere.Oddio.

Sì, probabilmente aveva origliato.E anche se in quel momento non sapevo che cosa stesse succedendo adesso avevo le risposte.Gli importava tantissimo data la situazione.

«Ah.Vorrei voluto dirtelo per...»iniziai ma lui mi fermò.

«Non importa-sospirò-capisco, sono cose tra voi due e io non devo intromettermi.»

Non risposi, ma lo abbracciai stretta, sentendo il cuore battere un po' più velocemente.Ci staccammo e lui si fermò per legarsi una scarpa, mentre io correvo leggermente più avanti per fare esercizio.

Certo che gli batteva più forte il cuore, con quello che inconsciamente gli stavo creando dentro.Sapevo bene quella sensazione, capitava anche con Lio prima che ammettesse di amarmi.

Sentii un rumore improvviso verso destra e il mio cuore cominciò a battere sempre più forte.Dove eravamo noi era una strada ancora usata, ma poco, con a lato la vegetazione e dall'altra alcune case sparse.Questa strada partiva dalla mia città e portava ad un'altra città solo che era ancora abbastanza lunga.Era buio e la strada non era molto frequentata, mi stava salendo l'ansia.Sentii prendermi il braccio e davanti mi trovai questo tizio con un alito puzzolente di alcool e gli occhi rossi.Oddio.

Ma anche noi...perché in un posto del genere?I geni.

«Dove vai tutta da sola?»domandò ridacchiando senza mollare la presa dal mio braccio.

«Lasciami.»mormorai in preda al panico.

Mi voltai, ma essendo buio non riuscii a distinguere Mattia tra la vegetazione e la strada.Possibile che non ci fosse neanche una luce qui?Sentii poi lasciare la presa al mio braccio e quell'uomo era per terra.

E per fortuna c'era l'eroe.

«Corri.»disse Mattia prendendomi la mano.

Lasciando quell'uomo a terra io e Mattia corremmo velocemente fino a trovare una scorciatoia dove nasconderci.Ci tenevamo ancora la mano, non avrei mai lasciato la mano.Mi sentivo sicura e protetta se lui me la stringeva.

E su quello non mentivo, solo che era un eroe come migliore amico o fratello, non qualcosa di più.Purtroppo.

Trovammo un piccolo vicolo e Mattia si affacciò per accertarsi che il tizio non ci avesse seguiti, per fortuna non era così.Ora le luci erano più frequenti per fortuna e il vicolo non era poi così stretto.Le nostre mani erano ancora intrecciate, io ero appoggiata con la schiena contro il muro e lui a pochi centimetri da me.Sentivo ancora il cuore battermi per lo spavento.

Mi chiedevo perché solo a me dovessero capitare cose simili:quasi stupri, risse o roba varia.La mia vita non era un pungiball.

«Stai bene?»domandò quasi in sussurro a pochi centimetri dal mio viso.

I suoi occhi mi scrutavano accertandosi che io stessi veramente bene e io continuavo a cercare di calmarmi, guardando i suoi occhi marroni-verdi.Eravamo così vicini e mi sentivo bene, mi sentivo protetta.Annuii rispondendo alla sua domanda e lui si tranquillizzò, per fortuna.Mentre aspettavo che il battito del mio cuore tornasse regolare le nostri fronti si scontrarono dolcemente e i nasi si sfioravano.Mi sentivo strana e anche tanto.Mi tornavano le parole di Laura di prima, di quello che la gente pensava di noi due vedendoci da lontano.

Perché facevo cose del genere?Perché?Mi sentivo così stupida.In quel modo lo stavo illudendo, facendogli capire che forse qualcosa poteva succedere.La mano, la faccenda dell'eroe, le fronti appoggiate.Dio mio, che strage.Mi sentivo male solo al pensiero, ma non per disgusto, ma solo perché lo stavo illudendo.Per fortuna ora era passato e lui stava andando avanti nella sua vita, sempre essendo mio amico ovviamente.

Stiles stava passeggiando tranquillamente facendo anche i bisognini ogni tanto costringendomi a raccoglierli mentre io continuavo lo stesso ad ascoltare la musica e pensare.Pensavo a tutto quello che stava succedendo e a quello che era successo.Quante ne avevo passate con Lio e Mattia.Cambiai canzone e continuai a seguire il sentiero finché non mi trovai in uno spiazzo con delle rocce.Da lì si vedeva la fine del paese e lo stradone.

Tornai indietro insieme al cagnolino ripassando sul sentiero e arrivata a casa mi precipitai in camera a fare due righe di compiti.Dato che non sapevo ancora cosa fare mi ero decisa a fare storia dell'arte.Così passava il tempo e io perdevo l'uso della mano mentre scrivevo la relazione di approfondimento.

****

Cosa avrei fatto durante la serata?Secondo il programma dovevamo andare a casa di Jeamy per mangiare insieme la pizza, sparare cazzate e infine finalmente rivelare ad Emma la grande sorpresa per il suo compleanno.A proposito, dovevo prenderle il regalo da consegnarle a Barcellona durante i festeggiamenti.Mi sistemai i capelli e presi la sacca nera per uscire di casa, per fortuna casa di Jeam non distava molto così potevo arrivarci facilmente.Il mio migliore amico voleva che ci incontrassimo prima a casa sua, dopo Alex avrebbe accompagnato Emma lì.Camminai velocemente verso casa di Jeam, per fortuna le giornate erano più lunghe ed era ancora giorno.Odiavo camminare al buio in questa via, tutta colpa di mia madre e dell'ansia che mi trapelava ogni volta.Arrivata davanti a casa di Jeam suonai al campanello aspettando che venisse ad aprirmi.

«Principessa!»esclamò lui aprendo la porta e sorridendo.

«Ranocchio.»avanzai verso di lui per abbracciarlo.

Entrai in casa del mio migliore amico che era sempre la solita, nessuno cambiamento alla fine.Sentii suonare ancora il campanello e lui andò ad aprire mentre io mi dirigevo nella tavernetta.Arredata sempre come al solito, tranne per il fatto che il tavolino centrale era spostato, le luci erano soffuse e la tavola già preparata per la cena.

«Siamo arrivati con le pizze!»era la voce di Franco.

Nella tavernetta arrivarono Franco, Mattia e Lio con delle pizze calde e profumate in mano nei cartoni.Salutai ciascuno e li aiutai a portarli nella piccola cucina nella sala accanto al salotto.Comparve anche Azzurra che però non era più tanto appiccicata a Jeamy...ma che diamine stava succedendo?Magari non volevano mostrare troppo in giro i loro sentimenti, volevano essere più privati.Può essere.Probabile che fosse così.

«Salve a tutti!»sorrise Azzu entrando e ridendo.

Le pizze erano già posizionate a tavola, ora mancava solo più l'arrivo di Emma insieme ad Alex.Nel mentre mi ero seduta accanto a Franco sul divano ridendo ad una delle sue battute scarse.Mattia e Lio sceglievano la musica di sottofondo e Jeamy prendeva alcune cose al piano di sopra aiutata dalla sua ragazza.

Sentii la porta aprirsi, dei passi sulle scale e comparvero sia Emma sia Alex nella stanza.Salutai la mia migliore amica con un abbraccio come aveva fatto Azzurra correndo velocemente giù.Finalmente eravamo tutti uniti a tavola con le pizze e le bibite a centro tavola.Mancavano le serate del genere nella tavernetta di casa di Jeamy.Avevamo scelto di raccontare tutto ad Emma durante il dolce, cioè del semplice gelato.Eravamo abbastanza emozionati all'idea di rivelarle la sorpresa che per tutte queste settimane avevamo tenuto nascosto alla ragazza.
«Siete strani.»ridacchiò lei mangiando un'altra fetta di pizza.Noi cominciammo a ridere finché Franco non iniziò fingere di reppare con la canzone Sucker for pain.

«Dai ragazzi, diciamolo ad Emma.»cominciò Lio ridendo.

«Eh sì bro.»continuò Alex.

La mia migliore amica si accigliò non capendo che cosa stesse accadendo infatti ci guardava confusa e forse anche preoccupata.Da noi aveva ricevuto una sonora risata.Toccava a me dirlo, era stata mia l'idea.

«Abbiamo una sorpresa per te.»sorrise Jeamy.

«Preparati...perché...per il tuo compleanno...- lo facevo apposta a parlare a tratti solo metterle più ansia- andremo...a Barcellona!»scoppiai in un sorriso.

La reazione di Emma?Un urlo stratosferico stile Banshee aka Lydia Martin.Me lo aspettavo.Per fortuna i genitori di Jeam erano usciti.

«Oddio, ma...»era felice, si vedeva.

«È quasi da un mese che abbiamo organizzato questa cosa.Andremo per qualche giorno a casa dello zio di Jeam proprio a Barcellona.»spiegò Mattia.

Emma continuava a ridere e sorridere come una stupida, era proprio la reazione che ci aspettavamo tutti noi.Vagavo con i pensieri ripensando a quando ero andata per la prima volta a Barcellona per Pasqua insieme alla mia famiglia e a quella di Lio.

«Siete magnifici, come si fa a non adorarvi?»

«Abbraccio di gruppo?»propose Franco.

Ci alzammo tutti dalle panche allontanandoci dal tavolo ancora apparecchiato.Eravamo nel centro del salotto dove Jeamy aveva tolto il tavolino, tutti uniti in un grande abbraccio come una grande famiglia riunita.La nostra cricca.

Angolo autrice🐉

Un capitolo non molto movimentato con colpi di scena, un piccolo capitolo di passaggio che porta alla scoperta della sorpresa per Emma.Se ve lo state chiedendo, quel centro commerciale esiste dalle mie parti, ma è tipo giù a Torino.Really story quella degli ex fidanzati di Elena.Aaaah già...i miei nuovi metodi per introdurre i flashback.Rido.Comunque...ho alcuni capitoli già scritti nelle bozze anche perché in questo periodo non sono riuscita a scrivere molto per via di molti fattori.Spero non facciano schifo.Dovevo aggiornare un altro giorno, ma mi stavo annoiando a morte..:completamente...quindi amen...ho aggiornato.Ho messo il prologo di una nuova storia (questa frase sentita mille volte da voi obvs) e boh non si sa se sia figa o faccia cagare...baaah.

Valar Morghulis

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