33.Organizzazione Barcellona e pensieri non poco vaghi.

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Nel profondo
Dietro gli occhi chiusi
Verrà quello che non c'è
quello che non c'è
che non so di me
Sarai quello che non c'è
quello che non c'è
che non so di me

Jeamy digitò qualcosa sul mio computer per mostrare agli altri del gruppo l'hotel che avevamo scelto per alloggiare in Francia.In realtà era stato consigliato vivamente dai miei genitori e da quelli di Lio, soprattutto da quest'ultimi, che erano esperti.Era il giorno prima di partire per Barcellona, ci trovavamo a casa mia nella mia stanza tutti riuniti per parlarne.Emma era già da due giorni che si occupava del vestiario e cose varie, mentre io come al mio solito dovevo ancora preparare tutto.Ci trovavamo leggermente sparsi per la stanza, nonostante facessimo lo stesso un via vai per vedere dal computer o andare in bagno o che ne so...fare spuntini in cucina.Come merenda andava bene anche solo pane e Nutella.

«Abbiamo prenotato sia in Francia sia in Spagna.Grazie a Lio comunque, che è mezzo franchizzato e ha parlato al telefono con la signora dell'hotel.»si passò una mano Jeamy tra i capelli.

Stranamente non portava uno dei suoi soliti cappellini rossi o neri.Mi sistemai sulla sedia accanto a lui, trovandomi dietro Lio che si era appoggiato, quel contatto mi aveva fatta rabbrividire.Non avevo fatto che pensare a quella ultima sera al mare, e a tutte le altre giornate, ai baci, alle parole dette.Troppe cose da elaborare.

Il mio migliore amico chiuse il portatile girando sulla mia sedia girevole viola.Ogni santa volta si divertiva a farlo.Non gli veniva il mal di testa?Non vedevo l'ora di partire anche per questa nuovissima avventura insieme ai miei amici.Per fortuna Rebecca non era più con noi per tentare di dividerci, mi chiedevo ancora perché avessimo permesso di farla venire insieme a noi.Roba da pazzi.

«Potete spiegarci tutta questa cosa organizzatori?»domandò Mattia riferendosi a me, Jeamy e Lio.

Feci parlare il mio migliore amico «Partiamo domani mattina alle otto.Elena se vuoi vieni a casa mia dato che abitiamo vicini.Vi vengo poi a prendere con il piccolo furgone che ho affittato, così ci stiamo tutti per il viaggio.Emma non portare troppe cose, se no, nel bagagliaio, ci stai tu con tutte le tue valigie rosa.Viaggiamo fino a raggiungere il paese scelto in Francia dove alloggiamo per la notte.La mattina successiva partiamo per Barcellona.Per il resto decideremo sul momento.»sorrise.

«Ma uffa.»sospirò Emma con uno sguardo avvilito.

«Ma ci staremo tutti nel furgoncino?»domandò Franco pensoso.

Avevamo già provveduto a questo.Dato che pernottavamo una settimana soltanto a Barcellona non dovevamo portarci un carico pesante.I posti erano otto perfetti e ci dovevamo stare perfettamente.Almeno...noi con i borsoni, uno a testa, sì...Emma era un caso a parte.

«Abbiamo già provveduto riguardo questa cosa.Ci stiamo, se portiamo un borsone a testa, ma non enorme.Emma sei avvisata.»la indicò Jeamy ancora.

«Oh!Ma sei fissato con me!»sbottò ridendo.

Il ragazzo fece spallucce.Mi spostai buttandomi di peso sul letto dove si trovava Azzurra che abbracciava il mio cuscino a forma di emoji innamorata.Mi bloccai qualche secondo a fissare il soffitto mentre loro litigavano ancora per i bagagli della mia migliore amica.

Sentimmo qualcosa battere sulla porta chiusa della mia camera, sapevo benissimo chi era.Stiles.Alex, avendomi come letta nel pensiero, si alzò per andare ad aprire al mio cagnolino.Banshee si godeva le coccole di Lio.In pratica in casa mia abitava un intero zoo.Stiles entrò nella stanza raggiungendo il mio Jeamy pronto per essere coccolato.Il mio cane nuovo era caduto in un vero e proprio amore rivolto verso Jeamy e verso Lio.Insomma, aveva i miei stessi gusti.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora