45.Unpredictable.

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Il giorno precedente Jeamy era venuto da me per raccontarmi quello che era successo insieme ad Azzurra.Sapevo benissimo che cosa era successo perché oltre ad aver sentito le dichiarazioni del mio migliore amico mi aveva chiamata Azzurra per raccontarmi tutto.Non potevo credere che si fossero lasciati e che a lei piacesse Franco, cioè proprio Franky, il nanetto moro.Ero coricata tranquillamente sul mio letto pensando e ripensando a quello che era successo con Lio e con Simone, due dei ragazzi più importanti della mia vita, anzi, i due ragazzi che erano stati i più importanti.Simone, il ragazzo a cui avevo dato il mio primo vero bacio, uno dei primi ragazzi che mi era piaciuto veramente.Lio, il ragazzo che era riuscito a farmi mettere le ali in senso metaforico, il suo amore riusciva a elevarmi in tutti i modi.Come diceva il mito dell'auriga, l'amore ti elevava e tornavi a volare.

Guardai il telefono e trovai un messaggio da parte di Simone che mi chiedeva se avevo voglia di uscire con lui oggi.Ero indecisa proprio per via di questa situazione così strana che si era creata, non sapevo se frequentare nel vero senso della parola il ragazzo.Sentivo ancora qualcosa per Lio.Sentii suonare anche il campanello e sospirai, chi era ora che mi disturbava?Scesi le scale lentamente udendo Stiles abbaiare e sbuffai raggiungendo la porta d'ingresso.Quando la aprii rimasi stupita:era Simone.

«Sorpresa!»ridacchiò.

Arrossii visibilmente e lui ridacchiò ancora per la mia reazione alla sua vista.Lo feci entrare e Stiles gli corse incontro annusandolo, che imbarazzo che era il mio cane, cavolo.Salii le scale seguita da lui per raggiungere la mia camera, dove non ci era mai stato praticamente.Lui era rimasto ancora alla mia vecchia casa.

«Wow, rispetto alla vecchia casa è più bella.»ecco.

«Siediti.»gli indicai la sedia accanto alla scrivania.

Io feci lo stesso e il silenzio che si era creato era davvero imbarazzante, ma fu spazzato via velocemente dalla sua risata contagiosa.«Allora...per questa uscita?»domandò.Sempre diretto come suo fratello Samuele.Ridacchiai per la sua risata che era davvero contagiosa, ma cercai di tornare seria per spiegarli la situazione strana.

«Per me va bene, ma sono solo insicura.Non so se capisci...»

«Spiegami.»non sembrava turbato, confuso o altro.

«Nel senso che c'è il mio ex, Lio, che forse mi piace ancora un po' e non so se...anche se mi piace davvero uscire con te.Mi fa pensare ai vecchi tempi e sto benissimo.»sorrisi istintivamente.

«Tranquilla -mi prese la mano e io mi bloccai nei suoi occhi azzurri- possiamo fare uscite anche non serie se non ti senti ancora pronta.»mi rassicurò.

Il mio cellulare vibrò e io guardai velocemente lo schermo mentre Simone guardava il suo.Era Emma e quello che mi aveva appena scritto mi aveva dato la forza e l'energia, la voglia anche, di uscire insieme a Simone e non pensare a Lio.Sì, perché Lio si stava frequentando con Caterina, quindi ero libera di pensare ad altro.

«Sai, Simo?Accetto l'uscita.»ammiccai.

Lui rise di gusto per la mia espressione buffa e gli tirai un pugnetto sulla spalla.«Allora è andata, Ele.»ridacchiò ancora.Arrossii sia per il fatto che lo avevo chiamato Simo e sia perché mi aveva appena chiamata Ele.Mi bloccò il braccio prima che potessi tirargli un altro pugnetto e ci fermammo guardandoci negli occhi intensamente.Posai lo sguardo sulle sue labbra e in un flash mi tornarono in mente tutti i nostri baci, Dio se baciava bene quattro anni fa.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora