4.Firestone.

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"Sono una fiamma a corto di fuoco
Sono al buio, ho bisogno di luce
Quando ci tocchiamo tu mi ispiri
Senti il cambiamento in me, stasera
Perciò prendimi, portami più in alto
C'è un mondo non lontano da qui
Possiamo ballare con desiderio
Oppure possiamo bruciare d'amore stanotte

I nostri cuori sono come
pietre infuocate
E quando ci colpiscono
Sentiamo l'amore
Le scintille voleranno
Accenderanno le nostre ossa
E quando ci colpiscono
Noi illuminiamo il mondo

Noi illuminiamo il mondo
Oooh oooh
Mondo
Oooh oooh
Pietre infuocate

Io sono di X
Tu sei di Y
Perfetti sconosciuti nella notte
Ora siamo qui, riuniti
Al mondo testimonieremo

Noi illuminiamo il mondo"

Kygo-Firestone

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«Ciao.»mi salutò.

«Hei.»ricambiai con un sorriso strano e comprensivo.

Lui si sedette sulla sedia accanto alla mia e si sistemò il ciuffo mentre accendeva una sigaretta.In questo periodo fumava spesso, voleva dire che qualcosa lo turbava.Questa sera si stava bene, il cielo scuro era interamente illuminato dalle stelle e dalla luna.Si udiva soltanto in lontananza qualche rumore di macchine e la melodia del mare sulla riva.Era così tranquillo.

«Non riesci a dormire?»domandò corrugando la fronte.

«Eh già.»sospirai voltandomi verso di lui che stava appoggiando le gambe sul tavolo come avevo fatto io.

Immediatamente i miei occhi verdi si erano incontrati con i suoi azzurri e in mente mi erano tornati alcuni momenti.Questo periodo era ancora davvero troppo imbarazzante con tutto quello che era successo e non mi capacitavo di tutto ciò.Era tutto rosa e fiori, poi era degradato e ora c'era un periodo incerto e imbarazzante.Chissà che cosa sarebbe successo dopo.Non sapevo più cosa aspettarmi.

«Se vuoi posso farti compagnia.»si offrì.

Non volevo obbligare Lio a farmi compagnia qui fuori, eppure se aveva voglia poteva farlo perché a me non dava fastidio, anzi mi faceva piacere.Almeno avevo qualcuno con cui parlare prima di trovare una buona dose di sonno.

«Non ti obbligo a farlo.»

«Non mi stai obbligando, voglio farlo io di mia spontanea volontà.»sorrise.

Eppure sentivo che c'era qualcosa di strano, qualcosa sarebbe successo, ma non quella sensazione tragica che compariva quando il disastro stava per arrivare.Sentivo solo un'ondata di problemi, ma non di tragedie e sofferenze.E questo mi tranquillizzava, d'altronde non era la vita di Elena Rosati senza problemi.

«Ho notato che ti piace questa terrazza.»rise.

Cavolo, si era accorto che mi imbambolavo sempre a fissare la vista su questa terrazza.

«Lasciamo perdere, è imbarazzante.Pensavo che nessuno se ne fosse accorto.»mi coprii il viso con le mani imbarazzata.

Lui rise e appoggiò le sue mani sulle mie togliendole dal mio viso «Non è vero, non è imbarazzante.»e sorrise.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora