2.Benvenuti in vacanza.✔️

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Ci sedemmo a tavola nel giardino poco distante dalla piscina.Io ero seduta vicino a Franco e immaginavamo le gustose bistecche e il restante cibo prelibato che avremmo mangiato a breve.Io e il piccolo nano eravamo due buon gustai.Jeam terminò di cucinare con il grazioso grambiule, si faceva per dire, con sopra scritto 'baciate il cuoco'.Azzurra poteva ritenersi fortunata.Ci passammo di mano in mano la coca cola da versare nei bicchieri e ognuno attendeva con ansia di mettere qualcosa sotto ai denti.Quando il cibo era stato appoggiato al centro del tavolo non c'era stato più scampo:ci eravamo quasi azzannati a vicenda come dei cannibali per riempire i piatti.Bisognava dire che solo Jeam sapeva cucinare così bene.

«Qui bisogna baciare davvero il cuoco.»esclamò Azzurra ridendo e mettendo in bocca un pezzo di carne.

«Accetto anche più di un bacio.»Jeam ci fece ridere.

In mezz'ora quelle teglie erano state svuotate completamente e noi poltrivamo sulle sedie bevendo coca cola e ridendo come dei cretini per le barzellette di Franco.Quel ragazzo ci sapeva fare con le barzellette e le battute, su questo non si discuteva.Avevamo organizzato un turno per lavare i piatti ogni singolo giorno, non vi era problema di fare confusione.

Oggi toccava a me per prima, quindi loro si rintanarono nelle camere e io accesi la radio iniziando a sparecchiare.Ascoltavo canzoni ballando e portando le stoviglie nella cucina.Mi divertivo, soprattutto perché nessuno vedeva il mio momento di danza, sempre se si poteva definire così.Sembravo un pinguino paraplegico con l'orticaria.Portavo le posate quando sentii qualcuno ridacchiare, allora mi voltai e incrociai gli occhi azzurri di Lio.

Tra tutti lui?

«Non volevo interrompere il tuo show.»si scusò ridendo.

«Sembravo un pinguino paraplegico con l'orticaria.»spiegai piegandomi e posando le posate nella lavastoviglie.

Lui rise ancora di più contagiandomi e questa era la prima volta che ridevamo insieme come un tempo.Mi piaceva ridere spensieratamente con lui, speravo che questo momento non finisse.

«Vuoi una mano?»domandò indicando i resti sul tavolo e la griglia.

Io annuii ricevendo in risposta un sorriso che metteva in risalto le fossette.Sorrideva poco, eppure le poche volte che lo faceva spiazzava tutti.Lui mi aiutava a sparecchiare e ci divertivamo a ballare alcune canzoni.Lui provava a ballare peggio di me e non mi sentivo esclusa.

Da quando avevamo preso quella pausa non eravamo mai andati così d'accordo, più che altro perché non parlavamo.Ci mandavamo soltanto sguardi ed occhiatine nel completo imbarazzo.Eppure adesso ci stavamo divertendo come se non fosse successo niente di che e questo mi piaceva.Stava iniziando per il verso giusto questa vacanza e mi trasmetteva tranquillità e felicità.

Dopo aver ritirato il tutto ringraziai il biondo per l'aiuto e mi sorrise in un modo che mi aveva fatto rabbrividire.Quel sorriso poteva spaccare le pietre.Salii in camera per riposarmi un po' dato il lungo viaggio che avevamo sopportato e avrei dovuto avvisare mia madre del nostro arrivo.Probabilmente ora era a casa con Iris e chiacchieravano ridendo.In camera Franco era coricato sul divano che guardava la televisione mentre Rebecca era sparita.Nella stanza era stato posizionato un divano per guardare la televisione se non si aveva voglia di stare sul letto.Quanta genialità sti Romeo.Era palese che fosse stata Iris ad arredare la casa perché aveva ottimi gusti in fatto di arredamento, vestiti, cibo e altro.Andai verso il divano e mi sedetti accanto a Franco guardando una puntata di Quantico.Era bello trascorrere un po' di tempo con il nano Rocchi e senza Rebecca in mezzo.Mi chiedevo che cosa stesse facendo Alice adesso, non la vedevo da tanto tempo.

Purtroppo la mora era tornata nella stanza ed era sparita in bagno dopo aver preso qualcosa dall'armadio.Era uscita dopo cinque minuti con i capelli legati in una coda alta di cavallo e con indosso un bikini abbastanza scoprente.Sarebbe andata a fare un bagno in piscina o al mare, deducevo.
Senza dirci nulla prese il necessario e noi continuammo a guardare la televisione in silenzio, ma mandandoci qualche occhiata.Lei era uscita e finalmente noi potemmo tornare a parlare con calma senza averla intorno.Non mi era simpatica, ma dovevo sopportarla.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora