29.Profumo di casa.

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Canzone per il capitolo:

The Chainsmokers-Don't let me down
OneRepublic- Wherever I go

Giorno peggiore di questo forse non poteva davvero esistere, penso.Perché tutta questa negatività?Un motivo semplice:la nostra vacanza qui era terminata, quindi si doveva partire per tornare a casa.Era davvero difficile trascinarmi via dopo che mi ero abituata ad un certo stile di vita in un luogo che mi piaceva da morire.Il poco atteso venerdì in cui saremmo tornati a casa nostra.

Una martellante sveglia cominciò a risuonare nella piccola stanza dove dormivo beatamente.Posai una mano sulla mia fronte sudata, si moriva di caldo nella stanza che pareva una sauna anche se le porte e le finestre erano spalancate per far entrare più aria possibile.Alzai la testa guardandomi attorno:la mia posizione da coricata era una delle peggiori, fuori dalle lenzuola per via del calore con il reggiseno e degli shorts che sembravano più mutande.Lo avrebbe fatto chiunque se si fosse trovato nella mia situazione.Alice sbuffò dal suo letto scostando per la milionesima volta le lenzuola mentre Franco si era alzato rimanendo seduto sul bordo del suo letto senza maglietta.

Che ore erano?Le sette e mezza di mattina.Sentivo un carico di sonno sulle spalle, ieri notte eravamo rimasti svegli fino a tardi a vivere l'ultima serata.Arrossii al pensiero di quello che era successo tra me e Lio nel mare.

Tirai indietro il pensiero e mi alzai dal letto sentendo rumori dalle altre stanze, in effetti tutti dovevano svegliarsi prima perché dovevamo affrontare quel lungo viaggio.Io e Alice eravamo andate per prime in bagno a sistemarci mentre suo fratello rimaneva coricato ancora per qualche minuto.Ero costretta ad alzarmi entro due o tre minuti se no mi sarei coricata tornando nel mondo dei sogni.Mi ero truccata normalmente e avevo indossato i vestiti della giornata precedente che si trovavano poggiati distrattamente sul divano della stanza.Franco era finalmente entrato in bagno dopo essersi alzato per la seconda volta come un fulmine.Ritirai le ultime cose nel borsone, cominciai a fare il povero letto e controllai di non aver lasciato in giro qualcosa.Odiavo dimenticare oggetti in luoghi dove forse non sarei più venuta, anche perché questo posto distava tantissimo da casa nostra.

«Non voglio partire.»sbuffò Alice ritirando alcune cose nella valigia.

«A chi lo dici.»mi passai una mano tra i capelli prima di decidere di legarli in una coda di cavallo alta.

Anche Franco finì di sistemarsi, controllando come me se avesse dimenticato qualcosa nella stanza.Allora non ero l'unica che ci pensava.La camera era immacolata:i letti sistemati, l'armadio vuoto, le finestre chiuse.Controllai anche di non aver scordato qualcosa sullo stendino fuori nel terrazzo.Quanto mi sarebbe mancato questo posto.Comunque avrei potuto colmare questo 'vuoto' con il nuovo viaggio a Barcellona.

Lungo il corridoio si erano ammucchiate le valigie di tutti i componenti del gruppo per liberare le stanze e i ragazzi scesero le scale.Noi dovevamo caricare le valigie mentre Lio controllava che la casa dei suoi genitori fosse libera e pulita come lo era stata al nostro arrivo.

«Vado a buttare la spazzatura!»ci avvisò Emma prendendo i sacchi neri della spazzatura.

«Ti aiuto.»la raggiunse Azzurra.

Io avevo seguito gli altri al piano di sotto aiutandoli con le varie valigie che dovevano essere divise a seconda di chi saliva sull'auto di chi.Alex voleva guidare la auto di Lio visto che quest'ultimo lo aveva fatto all'andata.Quindi probabilmente Emma si sarebbe seduta davanti per stare vicina al suo fidanzato.Tutte le valigie erano state scortate nel giardino dove sotto alla tettoia si trovavano parcheggiate le tre auto.Un brivido mi percorse la spina dorsale al pensiero di quello che mi aveva fatto Rebecca chiudendomi dentro all'auto di Lio.Presi un respiro profondo e andai avanti.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora