Canzoni per il capitolo:
Kygo-Firestone
Jonas Blue-Perfect strangers
Ultimo giorno.Purtroppo.Posai la valigia sul letto con accanto il borsone.Alla radio stavano trasmettendo delle canzoni davvero vecchie, in parte le avevo già ascoltate in alcuni film e non mi dispiacevano molto.Alice si era alzata dal letto che aveva preso dopo che Rebecca se n'era andata via da questa casa e quindi fino ad oggi aveva dormito lì.Le ante degli armadi erano spalancate, pronti per sputare fuori tutti i vestiti contenuti per due settimane di vacanza.In casa regnava la musica della radio e il rumore di ante aperte e poi chiuse, di cassetti e porte sbattere, di movimenti insomma.La parte più brutta della vacanza secondo me?Il momento in cui arrivava il termine e tu con la nostalgia addosso dovevi avvicinarti all'armadio con un groppo in gola per ritirare tutti i vestiti.Almeno, io la pensavo così e succedeva ogni volta che dovevo andare via da un luogo in cui ero rimasta in vacanza.
Aprii la valigia e cominciai a ritirare tutti i vestiti che erano stati già usati, nella categoria degli 'abiti sporchi', mentre nel borsone ci mettevo quelli non usati che erano due o tre proprio.Franco entrò la stanza e canticchiò sulle note della canzone successiva a quella vecchia di prima.Ad ogni maglietta o shorts che ritiravo sospiravo ricordando le scene di quando li avevo indossati, ricordando quell'occasione in cui avevo potuto indossarli.Probabilmente ero l'unica ragazza che si comportava in questo modo soltanto per una piccola vacanza, ma io ero fatta così e quando un luogo mi piaceva così tanto era difficile portarmi via.Alla partenza avevo sempre un groppo in gola e passavo almeno tre giorni di nostalgia pura ricordando i momenti belli.
«Mia madre ascoltava sempre questa canzone...ti ricordi Franco?»sorrise Alice pensando a chissà che scena.
La canzone si chiamava Senza di me di Anna Oxa, una canzone che io ricordavo benissimo perché mi trascinava nel passato.Non ero ancora nata quando era uscito questo singolo, ma i miei genitori quando organizzavano queste serate con i parenti mettevano dei CD vecchi e allora raccontavano le loro vecchie storie con le canzoni di sottofondo.Piaceva particolarmente a mia zia questa canzone.
«Sì, ci aveva fatto una testa così.»ridacchiò.
Sorrisi ai due e continuai la mia ritirata di vestiti sporchi, cercando poi di chiudere la valigia.Prima di partire si chiudeva perfettamente e ora non riuscivo più a farlo, come era possibile?Magia nera probabilmente.Sbuffai e chiamai in raccolta Franco e sua sorella.Io seduta sopra con i due fratelli che tentavano di chiudere le cerniere.
Quindi, ricapitolando, i bagagli erano pronti, tranne il beauty che lo avrei usato ancora la mattina quindi lo infilavo velocemente nel borsone prima di partire.Mi rendeva troppo triste vedere il povero armadio vuoto.La mattina ci eravamo recati in spiaggia per l'ultimo bagno al mare e per prendere il sole per l'ultima volta in questa piccola vacanza.Non avevo idea che cosa avremmo fatto a Barcellona, ma finché ero qui volevo godermi quella sensazione bellissima.Avevamo pulito interamente la casa e avevamo deciso la mattina prima di partire di prendere qualcosa al bar per non sporcare la cucina.Tutto era in ordine, un perfetto ordine.
Adesso era arrivata la sera, dove avevamo scelto di uscire ancora una volta a cena per non sporcare la cucina.Eravamo davvero dei pelandroni e non avevamo voglia di ripulire tutto.Dovevo indossare i vestiti che avevo scelto oggi perché ormai la valigia era pronta e chiusa, non volevo più tirare fuori roba.Non andavamo ad una festa quindi potevo tranquillamente indossare qualcosa di normale e comodo.
Per cena avevamo mangiato in una pizzeria semplice, niente di troppo, ed era partito il solito dibattito per chi doveva pagare.Lio voleva pagare anche per me, io non volevo, ma alla fine pagava lo stesso.Sempre la stessa storia.E infine ci eravamo trovati sulla strada della spiaggia decidendo che cosa fare, anche se ognuno voleva fare i propri comodi per passare del tempo tra piccioncini innamorati.Tranne Franco.Franco era sfortunato e quindi tornava a casa a sognare Sophie Turner.Mi passai una mano sul volto quando risentii quella canzone.Quella canzone era un tortura perché a quanto pare oggi la producevano varie volte alla radio o durante una serata negli hotel la cantavano.Mi voltai prima che tutti quelli del gruppo sparissero del tutto per fare i loro comodi e notai Mattia raggiungere una ragazza dai capelli biondi.Alyssa.
Sarebbe facile guardarsi appena e scivolare via.ma la mano mia cade nella tua.e col fatto che si resta amici come è giusto che sia.scarto l'idea, di domandare a te.
La ragazza si era vestita bene, con una gonna e un top.Stava davvero bene vestita così.I suoi capelli biondi e lunghi erano piastrati e le arrivavano fino al sedere.Si sorridevano in un modo sospetto, ma erano così carini insieme.Che si piacessero?
Senza di me.cosa si fa nei pomeriggi troppo blu.senza me.chi sarà a darti un bacio di più.Sarebbe inutile parlare ancora dei problemi miei.li conosci e sai, che mi arrabbierei.
Beh, ne sarei contenta.Mattia finalmente merita qualcuno migliore di Rebecca e qualcuno che lo ami davvero.Si era visto che cosa era successo sia con me sia con Rebecca, un amore non corrisposto e diretto sempre verso il suo migliore amico.Adesso inoltre io sapevo del suo trasferimento quindi potevano frequentarsi comunque.
«Andiamo?»sentii la voce di Lio.
Presi un respiro profondo.Mi voltai trovando il ragazzo che si stava passando una mano tra i capelli biondi e che mi stava osservando.Annuii con un sorriso e ci avviammo verso la spiaggia in un posto più appartato dove stare tranquilli insieme.
Ci sedemmo su una sdraio di un hotel a caso osservando il cielo stellato, la mia solita fissa per le viste e le stelle cadenti.Mi ricordavo che quando avevo quindici anni ero al mare ed ero fissata con un cameriere dell'hotel, ma volevo anche trovare una stella cadente nel cielo.Ero con un mio amico dell'epoca seduta al buio a osservare il cielo cercando delle stelle e ne avevo viste tre di stelle, tutte e tre con lo stesso desiderio: conoscere quel cameriere.Alla fine avevo conosciuto un ragazzo della mia età al posto del cameriere, ma era andata lo stesso bene.Era comunque il desiderio di conoscere qualcuno che si era avverato.Appoggiai la testa sulla sua spalla con il suo profumo buonissimo che mi invadeva, quel buonissimo profumo che mi faceva sentire a casa.
She had a face straight outta magazine
God only knows but you'll never leave her
Il suo braccio mi aveva stretto di più a lui, una sensazione piacevole si era creata dentro di me immediatamente.Questo era l'effetto suo su di me.Con lui provavo così tante emozioni:tristezza, amore, felicità, libertà.Troppe miste insieme.In testa mi ronzava la lettera che mi aveva scritto lui una volta ma che non mi aveva mai dato, l'avevo letta a inizio vacanza.
«Lio...»cominciai chiamandolo.
«Dimmi piccola.»lo sentii sorridere leggermente.
«Ho letto la lettera che hai scritto pensando a me, quella che non mi hai mai dato.L'ho trovata per caso.»spiegai.
Mi voltai verso di lui non sentendo una risposta.Anche con il buio avevo visto che era diventato rosso come un pomodoro.Era così dolce.
«Non vergognarti.Mi è piaciuta da morire, mi sono emozionata.Nessuno lo aveva mai fatto, nessuno mi aveva mai scritto una lettera del genere.»gli stampai un piccolo bacio sulle labbra.
Alcune frasi di quella lettera erano ancora impresse dentro di me come se fossero state tatuate o scritte con un pennarello indelebile.
Una parte di me
Impressa sotto alla mia pelle
Senza volersene andare via
Uno spiraglio di luce che sconfigge l'oscurità
Quella mia voglia di vivere a pieno
Il mio mondo era come una giornata di pioggia
Una tempesta impetuosa dentro di me
Lei la calma, io la tempesta
Il sole e la pioggia, l'arcobaleno
Il grigio trasformato in mille sfumature colorate
Lei ha ricostruito il puzzle della mia vita
Senza scoraggiarsi, senza arrendersi
Non avendo paura del mio passato, della mia storia
Lei mi ha preso per mano e mi ha trascinato in un altro mondo
Un mondo alternativo, migliore
Mi emozionavo ogni volta che ci ripensavo.Non sembrava, ma quelle parole mi ero rimaste impresse da quando avevo letto per la prima volta quella lettera mai consegnata.
Non stavo più capendo nulla al momento per la mia testa fra le nuvole, non avevo capito perché Lio si fosse alzato dalla sdraio.Era in piedi che mi stava semplicemente osservando con un sorriso strano.Che cosa aveva in mente quel ragazzo?Sospirai e mi alzai guardandolo dritto negli occhi azzurri.Occhi così profondi.Mi portò sempre più vicino al mare, vicino ad una di quelle passerelle.Si bloccò poi e io rimasi sia stupita sia confusa da quello che stava facendo.
«Che intenzioni hai?»domandai ridendo mentre lui continuava a spogliarsi.
«Fare un bagno, è evidente.Vieni anche tu.»ammiccò prendendomi la mano e trascinandomi verso di lui.
I suoi vestiti erano appoggiati su una di quelle passerelle di legno di cui se ne trovavano ogni chilometro.Non ero del tutto conscia di quello che stava accadendo, lo ammetto.Il biondo mi stava ipnotizzando con i suoi occhi azzurri, infatti mi ero persa totalmente, non notando che le sue mani piano piano mi stavano spogliando facendomi rimanere in intimo.Avrei davvero fatto il bagno?Con lui?Nel mare fresco della notte?
Mi ritrovai in intimo con lui davanti a me in boxer che mi stava osservando, quel suo sorrisino del cavolo che in fondo adoravo.La sua mano era ancora unita alla mia e mi aveva trascinata fino a toccare con i miei piedi l'acqua fresca del mare.Un piccolo brivido mi percorse la spina dorsale.
L'atmosfera sembrava così magica.
Tornai alla realtà non rimanendo più paralizzata sul posto e trovai un mantra o qualcosa genere.Dovevo divertirmi, cavolo!Avevo quasi diciotto anni.Quando volevo vivere?Quando avevo ottant'anni piena di rughe?La risposta era no.Avanzai insieme a lui sempre tenendogli la mano e non feci troppo caso all'acqua fin troppo fresca.Ci eravamo seduti sulla sabbia del fondale, dato che si riusciva a stare seduti normalmente data la poca profondità del fondale.Non era per niente profondo.Il mare era davvero tranquillo infatti mi ero subito abituata all'acqua a contatto con il corpo, la luna rifletteva sulla superficie scura liquida.Volsi lo sguardo verso il ragazzo accanto a me che già precedentemente mi stava guardando intensamente.Pochi secondi in sguardi che facevano intendere molto.
Gli salii a cavalcioni stando il più attaccata a lui fermandomi nei suoi occhi azzurri che con il buio della notte spiccavano lo stesso.Come si faceva a non resistergli?Lentamente avvicinai il volto facendo scontrare le nostre labbra, sensazione che volevo sentire di nuovo, una droga.Ero dipendente da lui, dalle sue labbra, dal suo tocco.Ne volevo sempre di più.Mi completava quando sentivo questo vuoto dentro di me.Il bacio continuò raddoppiando la velocità e i movimenti, segno di quanto ci volessimo in questo momento.
«Lo vuoi fare in mare?»ridacchiai staccandomi da lui.
«Non sarebbe una brutta idea.C'è una prima volta per tutti.»sorrise.
Le sue mani passarono sui miei fianchi magri per arrivare fino alle mutande nere che indossavo, ormai fradice.Continuai a lasciare baci sul suo collo dando vita a dei piccoli segni violacei, le sue mani le abbassarono e sentii una sensazione strana.Non lo avevo mai fatto in mare, come sarebbe stato?Ero troppo distratta a baciarlo per rendermi conto che anche i suoi boxer erano giù e che era entrato in me.Me n'ero resa conto quando aveva dato una spinta facendomi gemere.Adesso sì che mi sentivo completa.Poggiai le braccia al suo collo per reggermi mentre lui spingeva con dei gemiti che uscivano dalla sua bocca.
«Non ci vedrà nessuno.»sussurrò al mio orecchio.
Mi scappò un piccolo gemito e lui continuò a parlare «Sei fantastica.»con altri piccoli gemiti subito dopo.Spinte lente si erano trasformate in qualcosa di più forte che mi facevano provare sempre più piacere.
«Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata.»sussurrò al mio orecchio.
Prima di arrivare all'orgasmo uscì da me per venire nell'acqua salata del mare.Poveri pesci.Ma perché pensavo a queste cose in questo momento così intimo tra noi due?
Sono una fiamma a corto di fuoco
Sono al buio, ho bisogno di luce
Quando ci tocchiamo tu mi ispiri
Senti il cambiamento in me, stasera
Perciò prendimi, portami più in alto
C'è un mondo non lontano da qui
Possiamo ballare con desiderio
Oppure possiamo bruciare d'amore stanotte
I nostri cuori sono come
pietre infuocate
E quando ci colpiscono
Sentiamo l'amore
Le scintille voleranno
Accenderanno le nostre ossa
E quando ci colpiscono
Noi illuminiamo il mondo
Noi illuminiamo il mondo
Oooh oooh
Mondo
Oooh oooh
Pietre infuocate
Io sono di X
Tu sei di Y
Perfetti sconosciuti nella notte
Ora siamo qui, riuniti
Al mondo testimonieremo
Noi illuminiamo il mondo
Noi illuminiamo il mondo
Oooh oooh
Mondo
Oooh oooh
Pietre infuocate
Angolo autrice.
Dopo la cosa dei pesci me ne esco.Come rovinare un momento romantico e Hot.Capitemi, divento rossa solo a scrivere queste cose sul sesso quindi boh mi fa strano.Le ragazze del gruppo capiscono cosa intendo:la scena fa cagare nel mare, ma non riuscivo proprio dentro di me a scriverla.Sono insensibile in questo periodo.
Quanto è corto da 1 a 20?Immensamente.
Quanto sono sfigata da 1 a Sansa Stark?Sansa Stark o più.
Dovevo aggiornare questo giovedì ma mi annoiavo quindi ho aggiornato oggi con il capitolo già pronto.Posso completamente decretare ciò:La scuola is here.La sfiga ritorna su di me.Scherzi a parte, ho iniziato oggi la scuola, il terzo anno di liceo artistico.Nuova classe, nuovi professori, nuovo indirizzo e materie.Voi che scuola fate?Andato bene il primo giorno?Buona fortuna a chi comincerà dopo.Ci vediamo alla prossima settimana con il capitolo successivo!
Valar Morghulis!