Enchanted ||VINCITRICE WATTYS...

By DK_Grimm

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Al prezzo di vivere un'esistenza tranquilla e soddisfacente, Blue Jones nasconde le sue passioni, i suoi desi... More

¤PROLOGO¤
1 ¤BLUE¤
2 ¤KEVAN¤
3 ¤BLUE¤
4 ¤KEVAN¤
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GRUPPO WHATSAPP
13 ¤KEVAN¤
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18 ¤NEREUS¤
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21 ¤KEVAN¤
22 ¤HECTOR¤
23 ¤BLUE¤
24 ¤BLUE¤
25 ¤VANALIKA¤
26 ¤KEVAN¤
27 ¤HECTOR¤
28 ¤OLIVER¤
29 ¤ADAM¤
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32 ¤BLUE¤
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36 ¤ADAM¤
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39 ¤BLUE¤
40 ¤VANALIKA¤
41 ¤KEVAN¤
42 ¤KIER¤
43 ¤CASSIE¤
44 ¤KEVAN¤
45 ¤BLUE¤
46 ¤VANALIKA¤
47 ¤NEREUS¤
48 ¤BLUE¤
49 ¤DAE¤
Epilogo
RINGRAZIAMENTI
PRESENTAZIONE!

34 ¤KEVAN¤

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By DK_Grimm

La buona notizia è che sono passati solo due giorni dal momento in cui ho perso conoscenza, la cattiva notizia è che la pelle mi brucia ancora per colpa dei Blocchi.
La pessima notizia, invece, è che in poche ore ne sono successe di cotte e di crude.

Evito lo specchio in corridoio e mi siedo accanto a Gerard in cucina, il quale mi sorride e sfoglia il giornale. Il mondo potrebbe anche andare in malora, ma Gerard Jones non morirebbe mai senza prima aver letto il giornale e bevuto un po' di caffè. Cassie deve essere già uscita, ma ha lasciato la colazione pronta sul tavolo. Non ho fame.

-Spero che Nereus non sia sotto il tavolo.- L'uomo mi guarda da sopra il bordo della tazza bianca, trangugiando il liquido scuro. Io muovo le gambe sotto il tavolo, poi, capendo che sto calciando l'aria, mi fermo e scuoto la testa. -Non c'è.

-Meglio così. E tu?

-Io cosa?

-Come stai? Insomma, sei rimasto incosciente per due giorni...

Annuisco, osservando il riflesso di luce sul tavolo in legno. -Sto bene, grazie.

-Hai dormito un bel po'.- Gerard riprende a leggere il giornale, ma poi sospira e lo posa. -Come sta Blue?

Corrugo la fronte, guardandolo confuso. -Perché me lo chiedi?

-Perché ultimamente il lavoro mi ha portato via un sacco di tempo e... non sono riuscito a stare con la mia famiglia quanto volevo. So che è stupido e dovrei sostenere Blue, in questo momento, ma... insomma, non è colpa mia, ragazzo.

-Non ho mai detto lo fosse.

-Tu e Nereus passate molto più tempo con le mie bellissime Jones, dunque... dimmi, stanno bene?

-Non posso dirti che stanno bene, Gerard...- comincio, un po' tentennante. Lui annuisce ed abbassa lo sguardo. -Però sono donne forti, le più forti che io abbia mai visto dopo Nisa. Quindi direi... direi che se la cavano. Sono fate e le fate trovano sempre un modo per uscire dai guai, non importa quanto sia alta la posta in gioco o... quanto possa fare male.- Riprendo a guardare il riflesso sul tavolo. Improvvisamente, mi torna alla mente il ricordo di come Blue guardava Hector alla festa degli umani. Lo aveva guardato come una persona guarda un vecchio, bellissimo ricordo. Come se volesse catapultarsi in quel ricordo e riviverlo, riviverlo, riviverlo. Né io né nessun altro, a parte quel tipo, potremmo accontentarla, ma è scomparso nel nulla. -Se la cavano, Gerard- ripeto, stringendo le labbra ed incrociando le braccia al petto.

-Buongiorno- fa una voce dalla soglia della cucina. Alzo lo sguardo e Blue mi sorride, esitante. Muto la mia espressione solo per stringere ancora di più i denti.

-Buongiorno, tesoro!- esclama Gerard, sorridendole dolcemente. Blue ricambia il sorriso e gli stampa un bacio sulla guancia. -Lavori tantissimo, questi giorni.

-Mi dispiace, troverò un modo per stare con voi. A quanto pare, mi sto perdendo un sacco di cose!- l'uomo si alza, da una rapida occhiata all'ora e sbuffa. -Devo andare, adesso.- Si infila nella giacca, mi fa l'occhiolino a mo' di saluto, da un bacio sulla fronte di Blue ed esce.
La porta sbatte.
Silenzio.
Osservo Blue mentre prende del succo d'arancia dal tavolo e se lo versa in un bicchiere. Mentre beve cerca di non fissarmi, cosa che le riesce piuttosto male. -Come stai?- chiede infine.

-Benone. Notizie di Hector?- replico in modo più brusco di quanto voglia. Abbasso lo sguardo ed impreco silenziosamente.

-No, nulla. Immagino sarai felice.

-Di cosa?

-Della sua scomparsa. Lo odiavi.

-Ok, non mi viene esattamente da piangere per la sua sparizione, però non sono neanche felice.

-Cazzate.- Alza gli occhi al cielo.

Faccio spallucce e mi alzo, uscendo dalla cucina. -Pensala come ti pare.

-Vado a scuola, adesso.- Mi segue.

-Lo so.

-Ce l'hai ancora con me?

-Perché dovrei?- Mi giro a guardarla. Indossa la divisa scolastica e vorrei ancora renderla degli inutilizzabili stracci a forza di strappargliela via fal corpo, ma non posso. Non posso, dannazione. La posso sorvegliare, istruire ed aiutare. Nient'altro.

Blue fa spallucce, scuotendo la testa. -Perché sembra che... okay, senti. Mi dispiace tantissimo per quello che è successo, non riderò mai più di te, mai più, non ti preoccupare. Tu sei... importante, qui. Ehm...- si guarda in giro, come se cercasse le parole. -Non so che altro dire, anzi, so che parole dire, ma adesso che devo dirle mi sembrano così stupide che non ne vale nemmeno la pena. Ok... Ciao.

La saluto con un cenno del mento. Blue prende la borsa e si dirige verso la porta bianca, aprendola.

Non andare, ti prego. Non andare via.

La ragazza si ferma per un secondo davanti alla soglia, dopodiché scuote la testa e si sbatte la porta alle spalle, sbuffando.

-Sei stato bravo.- Nereus scende le scale, sorridendomi. -Così farà meno male quando ti lascerà.

-Non lascerò che...

-È il destino!- mi interrompe, annullando la distanza che ci separa e prendendomi il viso tra le mani. -E per quanto tu possa provarci, non lo cambierai mai.

-Come fai a sapere che mi verrà portata via?

-Ho visto e compreso un sacco di cose da quando me ne sono andato.- Si allontana, dandomi le spalle. -E Blue... so già cosa avverrà e come ti ridurrà la cosa. So già tutto, Kev, so... la fine che faremo tutti e la colpa sarà solo sua.

-È solo un ibrido.

-Sarà molto, molto di più, un giorno.- Si passa il dorso della mano sulla bocca, meditabondo, dopodiché sbuffa e comincia a vagare per casa. È nervoso, nervoso ed arrabbiato. Posso contare sulle dita di una mano le volte in cui l'ho visto così, di solito sono sempre io quello melodrammatico e negativo. Sì, ammetto di essere una lagna rispetto a lui! -Fermati.- Lo prendo per mano, ma lui scuote la testa e cerca ancora di allontanarsi. -Uccidiamola, prima che sia troppo tardi. Ti prego, Kev!- Quando capisce che non ho intenzione di lasciarlo andare, si lascia cadere in ginocchio ai miei piedi. Mi afferra la mano e vi appoggia la testa. -Ti imploro, Kevan.

Non ci sono parole per descrivere ciò che provo in questo momento. Il mio cuore, le mie vene e la mia anima contengono tutta la disperazione che prova lui e sento brividi dappertutto, brividi di paura. Nereus ha paura. -Non...

-Allora andiamocene e basta!- urla. -E nascondiamoci. Non ci deve trovare, non ci può trovare! Prima pensavo che lei sarebbe cambiata, che non sarebbe successo nulla, ma ora...

Non sopporto di vederlo così disperato, ma allo stesso tempo non riesco a distogliere lo sguardo. È una visione che stona totalmente con i ricordi che ho di lui, con la persona che penso sia. Questo Nereus è terrorizzato ed inginocchiato ai miei piedi, così vulnerabile, così incredibilmente debole. Mi siedo per terra, di fronte a lui, cercando di raccogliere tutte le forze per dire ciò che devo dire. -Non la uccideremo e non scapperemo.

-Moriremo tutti, allora.

-Non moriremo tutti.- Gli asciugo le guance, bagnate dalle lacrime. -Non essere così drastico.

-Di solito te lo dico io.- Sul suo volto spunta un piccolo, triste sorriso. Ok, credo gli stia passando.

-Sì, infatti, mi hai rubato il ruolo di femminuccia!- Lo spingo dal petto e lui risponde con un pugno sulla spalla. Continuiamo così per qualche secondo, spingendoci a terra e ridendo e prendendoci in giro, finché non ci fermiamo nello stesso istante. -Voglio che tu sappia che non sono geloso di te e Blue- mormora. -Puoi farci quello che vuoi, con lei, anche se sarà la rovina delle nostre vite e di quelle di tutti gli altri, più o meno. Se lo desideri, usala... non credo ti ucciderà per quello.

-Non morirà un cazzo di...

-Sì, come vuoi- mi interrompe stancamente. -Il nostro legame è più forte di lei e dei sentimenti che provi. Nisa ci ha uniti dalla nascita e solo Nisa potrà separarci. È chiaro?

-È chiaro.- Annuisco. -E in ogni caso, se Nisa fosse ancora viva, non vorrei comunque separarmi da te.

Anche Nereus annuisce, quindi mi da una pacca sulla spalla e si allontana. -Sai, Adam ha detto una cosa strana riguardo noi due.

-Che ha detto?- Lo guardo curioso, tentando di ricordarmi chi fosse questo Adam.

-Ha detto che sembriamo due gay.- Storce la bocca. -Non ho idea di cosa sia un gay, ma so che più o meno tutto ciò che dice quel ragazzo è offensivo o vagamente razzista, quindi...

-E perché non l'hai riempito di botte, scusa?- chiedo, sorridendo divertito. Neanche io so che cosa sia un 'gay', questi umani si inventano sempre un sacco di parole inutili.

-Non so perché non l'abbia ancora ucciso di botte. È che... mi intriga. E anche l'altra mi intriga, Dorothy, se non sbaglio. Gesù, tutta questa storia finirà malissimo.

-Ma noi rimarremo comunque.

Nereus sospira, scuote la testa e si infila una mano in tasca. -Sigaro o caramella?

Sospiro in modo melodrammatico. -Devo per forza scegliere?

Lui fa una smorfia indecisa, dopodiché fa spallucce e mi lancia entrambe le cose. -Divertiti.















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