17 ¤BLUE¤

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È difficile salire sull'autobus senza prima rincorrere Kevan per dargli un calcio in culo, tuttavia ci riesco. Ma perché quella fata non crede nelle mie capacità di autocontrollo?

Vedo dei ciuffi di capelli fucsia in lontananza e sorrido al pensiero di rivedere quello strano ragazzo (Oliver?) e Vanalika; faccio per raggiungerli, ma come al solito il corridoio è intasato da stronzi. -Levati, devo passare- dico ad un ragazzo che mi è subito familiare... ma certo! È uno dei compagni di Hector, quello che mi ha offerto la sigaretta. Quando mi riconosce sgrana gli occhi piccoli e chiari e comincia a ridacchiare. Il suo alito sa di sigaretta e mi fa arricciare il naso dal disgusto. -Suor Blue, benvenuta! Vuole che le spolveri un sedile a suo piacimento?

-Per ora vorrei solo passare, grazie.

Lui mi osserva a lungo. Si abbandona su un sedile e mi da silenziosamente il permesso di proseguire. I suoi amici si guardano tra loro increduli, come per capire cosa sia successo al ragazzo. Faccio per oltrepassare il gruppetto, ma qualcuno di poco intelligente mi tocca il fondoschiena: senza pensarci due volte mi giro ed atterro il colpevole: adesso ho le ginocchia premute contro le sue braccia ed un pugno pronto a scagliarsi sul suo naso. È lo stesso ragazzo che mi ha fatto passare. Vorrei annientarlo ma cerco di mantenere la calma. I suoi amici non fanno niente per fermarmi, anzi: mi esortano alla lotta. Alzo lo sguardo su di loro, poi ritorno alla mia vittima che, anche se si dimena, non va da nessuna parte. Forse dovrei perdere un po' di peso. -Guardare ma non toccare, Ragazzo Sigaretta.

-Mi chiamo Adam.

-Non te l'ho chiesto.

I ragazzi fischiano e scoppiano a ridere. Io alzo un sopracciglio ed aspetto la mossa di questo Adam. Egli mi squadra dal basso verso l'altro, poi sorride e dice: -C'è una bella vista da quaggiù.

-Potrei ucciderti con un solo pugno, lo sai?

Il suo sorriso non vacilla. -Sarebbe una morte così dolce.

Rimaniamo a guardarci negli occhi. Nei suoi non sembra esserci paura, ma una sorta di... una sorta di sfida, come se volesse vedere davvero le mie capacità, come se non gli interessasse altro. Stranamente non mi sta antipatico, questo Adam... è la persona meno ambigua che abbia incontrato fino adesso!

-Ordunque?- La sua voce mi riporta alla realtà. Con un'alzata di spalle mi alzo in piedi e sospiro, guardandolo dall'alto: -Per questa volta sei salvo, Ragazzo Sigaretta.

-Mi chiamo Adam,- riprova stizzito, -e comunque da qui la visuale è ancora meglio.

-Mi fa piacere.

-Oh, a me molto di più.

Sorrido a labbra serrate, quindi mi dirigo verso Vanalika ed Oliver. Il ragazzo, sempre con il cellulare in mano, mi fissa sconvolto, mentre Vanalika se potesse uccidermi con lo sguardo lo farebbe. -Ciao,- dico ai due, -posso sedermi accanto a voi?
Oliver si guarda subito intorno, confuso, poi si indica il petto con un dito. -Era rivolto a noi?

-Ehm, sì. Ma se volete mi siedo altrove...

I due si guardano, poi si girano verso di me ed esclamano all'unisono: -Resta!

-Altrove!

Si fulminano con lo sguardo.

-È instabile e pericolosa, Ollie.

-Sì, ma è anche una figa assurda!

-Potrebbe ucciderci!

-Vuole sedersi vicino a me, Lika.- Calcò particolarmente sulla parola 'me'. -Una ragazza del suo rango che vuole sedersi vicino a me, capisci? Una ragazza...

Enchanted ||VINCITRICE WATTYS2017||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora