42 ¤KIER¤

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Il fuoco crepita e la notte, silenziosa, abbraccia il boschetto che si trova alla periferia di Ancestor's Hill. Una decina di ragazzi di età compresa tra i quindici e i vent'anni si divertono,  attorno al falò muovendo la testa al ritmo della musica incalzante che proviene da un telefono. Sono tutti mezzi ubriachi, certi se ne vanno in giro barcollando ed biascicando il testo della canzone e certi, seduti sopra dei sacchi a pelo, ridono sguaiatamente. 

Kier li osserva annoiato da sopra un grosso ramo, aspettando pazientemente l'arrivo di Dae. Nel frattempo si distrae un po' pensando a Kevan e a come se la sarebbe cavata con Raven. Dae lo avrebbe aiutato, era da anni che progettava di ribellarsi.

Kevan, pensa Kier, ridacchiando sommessamente. Lo ha risparmiato solo perché ucciderlo non gli sembra poi così divertente. Meglio farlo soffrire un po', prima di divorarselo.

L'unico problema con Raven è forse il fatto che sia legato a lui da un giuramento, un giuramento che solo questi o il nuovo Raven possono sciogliere. La sua anima è legata, insomma, alla persona che diventa il capo dei Changeling.
Kier comincia a pensare ai suoi fratelli Changeling, al Valhalla, alla Caccia Selvaggia, a tutto ciò che qui è solo leggenda, perdendosi nella fitta nebbia dei ricordi.

Ritorna alla realtà non appena avverte la presenza di Dae nei paraggi. Vuole dare una possibilità a questa ragazza, crede in lei e crede che sarebbe un Raven migliore. Un Raven che non ricatta.
Quanto si sarebbe divertito.

Quando una mano familiare gli sfiora la guancia lui chiude gli occhi, lasciandosi cullare dal suono meraviglioso del sangue che scorre nel polso di Dae. È un suono che sa di vita.
Ella lo accarezza anche con l'altra mano, tenendosi agilmente in equilibrio mettendo un piede sul ramo e l'altro sul ramo appena sotto. -Hai fame?- sussurra, sfiorando delicatamente le labbra di Kier con le sue. Lui annuisce, quindi struscia il naso contro il suo collo per avere almeno un'idea di dove sia stata. Per lo stesso motivo lei gli lecca una guancia, emettendo un verso confuso. -Sai di altre fate... lo hai trovato?

-Sì.

-E lo hai...?

-No.

-Perché?- chiede Dae guardandolo ad occhi sgranati. -Era un ordine di...

-Raven. Lo so. E ha la mia anima. So anche questo. Perciò voglio che... tu... prenda il suo posto, che tu diventi la nuova Raven. La mia anima è in pericolo con lui, ma con te... a te affiderei tutto, Dae.- Le sistema i biondi capelli dietro le orecchie, sorridendo dolcemente. La ragazza lo osserva con i grandi occhi azzurri spalancati. È talmente sorpresa dal brusco cambio di idea di Kier, dal fatto che la appoggi nel suo piano di rivalsa su Raven, che riesce solo ad annuire ed a sorridere emozionata. -Risolverò tutto, sei al sicuro con me.

-Lo so- replica Kier, quindi da una rapida occhiata agli umani e sorride maliziosamente a Dae. -Festeggiamo?

Lei annuisce subito, felice, e stacca un pezzo di corteccia dall'albero sul quale si trovano, portandoselo alla bocca e cominciando a masticarlo. Muove un po' la mascella come se lo stesse lavorando, quindi lo tira fuori. Ora è una specie di fiore con una decina di petali legnosi. Dae lo guarda soddisfatta, quindi scende dall'albero e si mostra ai dieci ragazzi. Con un movimento della mano fa volare il telefono dritto nel fuoco, interrompendo la musica e lasciando i ragazzi esterrefatti. Chiude gli occhi ed alza dolcemente il braccio destro compiendo un movimento fluido ed aggraziato, dopodiché comincia a muovere l'indice, segnando il tempo di una musica che sente solo lei. Erba, foglie e rami cominciano a frusciare, seguendo il suo tempo. Un piede della fata comincia a battere forte contro la terra e le radici di ogni vegetale si sradicano per battere il tempo insieme a lei, che sorride beatamente. Gli umani si guardano intorno a bocca spalancata ed uno tenta subito di scappare, ma Kier, velocissimo, afferra il fiore dai petali legnosi nella mano di Dae e raggiunge il ragazzo, avvolgendolo in un abbraccio mortale e ficcandogli il fiore magico in bocca. Il ragazzo si dimena terrorizzato cercando di sputare via l'oggetto, di scappare, ma dopo due secondi si lascia cadere a terra e Kier si riprende il fiore, indietreggiando ed osservando l'umano come un artista che guarda la sua nuova opera d'arte.
Dae, invece, comincia a volteggiare lentamente su sé stessa, descrivendo allo stesso tempo un movimento circolare attorno al falò. È aggraziata come una ballerina, la pelle rosea e perfetta splendente grazie al fuoco, i piedi nudi che toccano a malapena il terreno umido seguendo il ritmo martellante delle radici, ritmo che lei stessa è riuscita magicamente ad impostare. Le scintille danzano attorno al suo viso, lei volteggia attorno al fuoco, la terra fa da immenso palcoscenico e le stelle da luminosi ed attenti spettatori.
I ragazzi, ipnotizzati dal movimento della fata, non si accorgono nemmeno di Kier, che arriva alle spalle di ognuno e, con qualche parolina dolce, fa loro leccare il fiore legnoso. -Bravo- sussurra ad ognuno, accarezzando i loro capelli e sfiorando le loro guance con le labbra, labbra che non vedono l'ora di diventare rosse per il sangue.

Improvvisamente, il primo ragazzo venuto a contatto con il fiore comincia ad accusare spasmi, che gli deformano il viso e lo fanno muovere a scatti; si guarda intorno con difficoltà, saliva mista a sangue che gli cola sul mento, quindi, urlando, attacca il ragazzo più vicino a lui. Questi cade a terra e non ha neanche il tempo di urlare che l'altro gli stacca di netto la testa dal corpo, generando un denso lago di sangue.

Il ritmo delle radici aumenta, la danza di Dae si fa più frenetica, i passi più veloci, le giravolte più agili. Kier, invece, afferra la testa mozzata rotolata ai suoi piedi e scoppia a ridere, sollevandola verso la luna in segno di ringraziamento, gli occhi di un rosso brillante. Il resto dei ragazzi comincia ad attaccarsi in una lotta all'ultimo sangue e, ben presto, rimangono solo cadaveri, sangue e teste, alberi, fuoco e stelle. Kier si nutre di interiora, ficcandosele voracemente in bocca, masticando e gridando di gioia, Dae salta sui corpi, prende a calci teste e solleva schizzi di sangue con i piedi nudi, sangue che finisce sui suoi lunghi capelli biondi, scurendoli ed impastandoli, sangue che finisce sul suo corpo perfetto, sui vestiti candidi e bianchi, sangue che viene assorbito dal terreno, scorrendo in piccoli rivoli verso cavità e rientranze nascoste. La fata si inginocchia davanti a Kier, solo un cadavere ormai irriconoscibile li divide. La ragazza prende tra le mani il viso dell'altra fata, quindi si avvicina fino a poggiare la fronte sulla sua. Ha il respiro accelerato, le mani scivolano sulla pelle ma lei stringe tenacemente la presa. Kier si sporge sfiorandole dolcemente le labbra e lei risponde, avvinghiandosi alle spalle di lui e salendo con le ginocchia sul cadavere scempiato. I due si baciano avidamente, ferendosi con le unghie e mordendosi violentemente, ringhiando e gemendo e... Perché no?
Amandosi.

Enchanted ||VINCITRICE WATTYS2017||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora