Sinfonie e fuoco (INAI's seri...

By xcallmepolenta

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Quarto libro della serie 'Il nostro amore impossibile' (finale alternativo) E se fosse andato diversamente tr... More

Avvertenze.
1 - Si parte?
2.Benvenuti in vacanza.✔️
3.Confessioni tra ragazze.
5.Discoteca e notizie inaspettate.
6.Indovinate chi sono arrivati?
7.Cheesecake.
8.La notte dei desideri.
9.Letter for Elena.
10.Carola e i suoi amici.
11.Competizione.
12.Falò.
13.La verità.
14.Un tuffo nel passato:Alyssa.
15.Amici?
16.Un tuffo nella normalità.
17.The very first date.
18.Non siamo Lio e Mattia senza uno dei due.
19.Non tutti sono affidabili.
20.Limo e festa.Che cosa vogliamo di più dalla vita?
21.Due nuove buone amiche?
22.La calma dopo la tempesta.
23.«Tanto lo so che ami cucinare con me.»
24.Un nuovo ospite molto conosciuto.
25.La rivincita delle bionde.
26.Goodbye Rebecca.
27.L'estate addosso.
28.Sex on the beach.
29.Profumo di casa.
30.«Sorpresa, Emma!»
31.Casa in montagna e giornata di ricordi felici.
32.Giornata in famiglia.
33.Organizzazione Barcellona e pensieri non poco vaghi.
34.Una piccola tappa:France.
35.Ricordi e serata improvvisata.
36. bienvenida en España.
37.Happy Birthday Emma!
38.Sono proprio finiti i viaggi?
39.Alyssa è di nuovo a casa.
40.Una vecchia fiamma e una nuova coppia?
41.Chi è Caterina?
42.Stitches.
43.The party at the tower.
44.Rotture.
45.Unpredictable.
46.Come una seconda madre.
47.Human.
48.Do you want to marry me?
49.The wedding day 2.
Epilogo.
Ringraziamenti finali
Extra (1):Christmas Pack./

4.Firestone.

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By xcallmepolenta

"Sono una fiamma a corto di fuoco
Sono al buio, ho bisogno di luce
Quando ci tocchiamo tu mi ispiri
Senti il cambiamento in me, stasera
Perciò prendimi, portami più in alto
C'è un mondo non lontano da qui
Possiamo ballare con desiderio
Oppure possiamo bruciare d'amore stanotte

I nostri cuori sono come
pietre infuocate
E quando ci colpiscono
Sentiamo l'amore
Le scintille voleranno
Accenderanno le nostre ossa
E quando ci colpiscono
Noi illuminiamo il mondo

Noi illuminiamo il mondo
Oooh oooh
Mondo
Oooh oooh
Pietre infuocate

Io sono di X
Tu sei di Y
Perfetti sconosciuti nella notte
Ora siamo qui, riuniti
Al mondo testimonieremo

Noi illuminiamo il mondo"

Kygo-Firestone

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«Ciao.»mi salutò.

«Hei.»ricambiai con un sorriso strano e comprensivo.

Lui si sedette sulla sedia accanto alla mia e si sistemò il ciuffo mentre accendeva una sigaretta.In questo periodo fumava spesso, voleva dire che qualcosa lo turbava.Questa sera si stava bene, il cielo scuro era interamente illuminato dalle stelle e dalla luna.Si udiva soltanto in lontananza qualche rumore di macchine e la melodia del mare sulla riva.Era così tranquillo.

«Non riesci a dormire?»domandò corrugando la fronte.

«Eh già.»sospirai voltandomi verso di lui che stava appoggiando le gambe sul tavolo come avevo fatto io.

Immediatamente i miei occhi verdi si erano incontrati con i suoi azzurri e in mente mi erano tornati alcuni momenti.Questo periodo era ancora davvero troppo imbarazzante con tutto quello che era successo e non mi capacitavo di tutto ciò.Era tutto rosa e fiori, poi era degradato e ora c'era un periodo incerto e imbarazzante.Chissà che cosa sarebbe successo dopo.Non sapevo più cosa aspettarmi.

«Se vuoi posso farti compagnia.»si offrì.

Non volevo obbligare Lio a farmi compagnia qui fuori, eppure se aveva voglia poteva farlo perché a me non dava fastidio, anzi mi faceva piacere.Almeno avevo qualcuno con cui parlare prima di trovare una buona dose di sonno.

«Non ti obbligo a farlo.»

«Non mi stai obbligando, voglio farlo io di mia spontanea volontà.»sorrise.

Eppure sentivo che c'era qualcosa di strano, qualcosa sarebbe successo, ma non quella sensazione tragica che compariva quando il disastro stava per arrivare.Sentivo solo un'ondata di problemi, ma non di tragedie e sofferenze.E questo mi tranquillizzava, d'altronde non era la vita di Elena Rosati senza problemi.

«Ho notato che ti piace questa terrazza.»rise.

Cavolo, si era accorto che mi imbambolavo sempre a fissare la vista su questa terrazza.

«Lasciamo perdere, è imbarazzante.Pensavo che nessuno se ne fosse accorto.»mi coprii il viso con le mani imbarazzata.

Lui rise e appoggiò le sue mani sulle mie togliendole dal mio viso «Non è vero, non è imbarazzante.»e sorrise.

Eravamo rimasti mezz'oretta seduti fuori e intanto si facevano le due del mattino, mi stavo divertendo a parlare con lui.Ridevamo anche per i ragazzi ubriachi che camminavano sulla spiaggia e facevano i cretini, erano così buffi.Il sonno per fortuna cominciava a farsi sentire perché era strano che io non avessi sonno.Mi alzai dalla sedia seguita dal biondo, ma prima di dargli la buonanotte e tornare in camera lui mi bloccò.

«Hai bisogno di qualcosa?»

Quella era una gran bellissima domanda perché sì, avevo bisogno di qualcosa, di qualcosa che non sapevo tenere tra le mie mani di pastafrolla.L'affetto.Sentivo solo che in questo momento avevo bisogno di un semplice abbraccio.

«Sì.»

«Che cosa?»

«Di un abbraccio per esempio.»

Lui non se lo fece ripetere due volte e si avvicinò a me avvolgendomi con le sue braccia calde.Mi facevano venire in mente i momenti in cui ci abbracciavamo praticamente sempre.

«Buonanotte.»

«Buonanotte Lio.»

Entrai in camera e gli altri due stavano dormendo profondamente da molto tempo ormai.Mi infilai sotto alle coperte, anche se si moriva di caldo e chiusi gli occhi addormentandomi con addosso il suo profumo.

****

La luce filtrava dalle finestre creando dei giochi di luce riflessi e che per mia sfortuna mi beccavano in pieno la faccia.Potevano anche accecarmi tra un po'.Franco era già sveglio e sbuffava, soltanto non capivo perché, poi avevo guardato la televisione e avevo capito.Rebecca stava guardando per l'ennesima volta Twilight, nella scena dove c'era Edward tutto figo che salvava Bella.Lui sbuffò ancora una volta e non appena mi notò sveglia sorrise leggermente.Che bel buongiorno insomma.

«Buongiorno.»disse Rebecca sorridendo e rivolgendosi a me.

Ma come faceva la mattina ad essere così allegra?Io ero come un morto vivente, che non riusciva a camminare e che non aveva ancora abbastanza energie per essere allegra, normale e gentile.Quando ero assonnata non ero tra le ragazze più  simpatiche.A proposito di zombie, mi veniva in mente che soltanto a ottobre ci sarebbe stata la settima stagione di The Walking Dead, scoprendo di più su Negan.

«Buongiorno.»bofonchiai.

Rebecca era ancora in pigiama mentre Franco si era soltanto infilato una maglietta sopra dato che dormiva a petto nudo.Era sceso al piano di sotto ed io mi ero alzata dal letto per correre in cerca di cibo come il mio prode amico Franky.Pensavo seriamente di essere la più dormigliona perché erano già tutti di sotto che preparavano la colazione ed io ero sempre l'ultima.Poi mi ricordavo di Rebecca e la sua fissa per Edward Cullen e cambiava tutto.

«Buongiorno.»ci salutammo tutti.

«Ciao Ele!»mi sorrise Emma venendomi incontro.

Le sorrisi per quanto potessi già di prima mattina e mi sedetti a tavola percependo il buonissimo profumo di toast appena preparati.Sinceramente mi chiedevo chi fosse il primo a svegliarsi presto e a preparare tutto questo ben di Dio.Probabilmente entro tre giorni avremmo dovuto rifare la spesa per comprare altro cibo, dovevamo sfamare nove corpi.

Presi un toast dalla teglia piena di essi ed entrarono Rebecca e Mattia mano nella mano ridendo.Talmente era caldo il toast al mio morso che mi ero bruciata e avevo urlato un catartico 'aaah' mentre tutti si giravano verso di me e mi guardavano sconvolti.Imprecai mentalmente e guardai tutti stranita, mi ero solo bruciata con il toast.Forse pensavano che fosse per via dei due che erano entrati in cucina eppure non era vero perché mi ero solo scottata.Ero sempre più sbadata in questo periodo.

I due si sedettero e cominciarono a mangiare mentre la mia lingua soffriva in silenzio e alcuni tra cui Lio e Franco mi mandavano occhiate strane.Guardando Lio pensavo a ieri sera quando mi aveva abbracciata e mi chiedevo dove io avessi trovato il coraggio di chiedergli una roba del genere.Era stato davvero imbarazzante.Avevo continuato a mangiare aspettando che il toast si raffreddasse e intanto i ragazzi parlavano di che cosa si sarebbe potuto fare di interessante oggi.Era soltanto il terzo giorno eppure sembrava che ne fossero passati già quindici.

«Io vorrei visitare meglio la città, sarebbe bello no?»domandò Rebecca addentando una mela.

«Sì, si può fare.»espresse il suo parere Franco.

C'erano così tante cose da fare in questa città che non sapevo nemmeno da che cosa cominciare.Avevamo in programma di andare anche un giorno al parco acquatico, sulla ruota panoramica, di andare a qualche festa la sera.Avevamo troppe cose da fare in queste tre settimane.Oggi era domenica e questo voleva dire che cominciava il girone di vacanzieri che veniva qui a rilassarsi, per fortuna noi eravamo partiti venerdì per non trovare troppo traffico, eppure per raggiungere questa città si incontrava sempre traffico.

«Sì, però una sera dobbiamo andare a qualche festa.»si intromise Jeam.

«Senza feste non c'è divertimento.»rispose Alex.

Qui c'erano tantissimi locali per le feste, infatti era una città molto giovanile.C'erano molti locali, molte attrazioni per i giovani per farli divertire.

Avevamo discusso a lungo su cosa fare stasera e Lio aveva cercato con un'app apposita vari locali in cui poter andare.Come avevo detto nell'elenco vi erano un'infinità di locali da poter scegliere.

«Pensate prendere la limousine!»esclamò Emma.

«Oddio.»urlettammo all'unisono io e Rebecca senza accorgercene.

Mi voltai verso di lei stupita, ma alla fine mi ero lasciata correre ridendo con lei.L'ultima cosa che volevo era mostrare agli altri che lei mi stava altamente sul culo, poi loro pensavano ancora che fosse per Mattia.In questi giorni appena passati, pur se pochi, avevo pensato di parlare a Mattia e chiedergli riguardo a questa situazione alquanto bizzarra.Eravamo ritornati come prima del matrimonio che mi evitava.Erano quasi le dieci di mattina e noi eravamo ancora qui a parlare di feste, limousine e altro.Avevano praticamente scelto i possibili locali in cui andare, ora prendevamo il giro e volevamo uscire andando in alcuni locali.

«Andiamo a cambiarci!»mi trascinò Rebecca di sopra e mi domandavo di tutta questa confidenza tra noi due date le circostanze.

Mi trascinò al piano di sopra sotto lo sguardo curioso di tutti gli altri, soprattutto dei due migliori amici, e sentivo che qualcosa non andava.Gli altri sparecchiarono la tavola e alcuni salivano in camera per cambiarsi, mentre Rebecca mi trascinava ancora su per le scale.Chiusa la porta della camera lasciò il mio polso e io potei sedermi sul mio letto.Era evidente che voleva parlarmi di qualcosa, ma sinceramente non sapevo di che cosa.

«Lo so che non siamo molto amiche, però volevo farti questa domanda.»disse avanzando verso di me.

Ok, ero davvero sconcertata in questo momento perché avevo paura che lei mi chiedesse del mio comportamento strano con Mattia e altro.Forse lei non sapeva nulla della dichiarazione del moro e forse era meglio non dirle nulla perché le vacanze si sarebbero rovinate sul serio.Era l'ultima cosa che volevo.

«Ma...tra te e Lio?»domandò.

Seriamente mi voleva chiedere solamente di quello che succedeva tra me e il mio ex?Io pensavo che parlasse di Mattia e che qui si sarebbe sollevato un polverone, eppure mi voleva chiedere soltanto di Lio.Comunque poteva evitare di chiedere queste cose perché prima di tutto non era affar suo e poi perché non c'era niente tra me e Lio.O almeno pensavo.Eravamo soltanto gentili l'un l'altro.

«Sinceramente non c'è niente!»dissi forse anche un po' troppo nervosa.

«Ah, era solo per chiedere...però non volevo chiederlo sotto dove c'erano tutti compresi lui.»

Sospirai e mi alzai dal letto scegliendo qualcosa da mettere mentre la principessina andava in bagno ad acconciarsi i capelli.Mi chiedevo perché metterla in stanza con me quando poteva benissimo stare in stanza con Mattia per scopare come conigli.

Ero leggermente indecisa su cosa indossare, ma alla fine avevo scelto un costume a due pezzi azzurro, con sopra degli shorts verde acqua e un top bianco.Legai i capelli in una coda e poi ritornai in camera per infilarmi ai piedi le converse bianche basse.Avevo infilato poche cose nella borsa più piccola che avevo per non portarmi tante cose inutili e aspettai Rebecca, dato che dovevamo scendere tutti.In salotto Lio era seduto sul divano con Alex vicino che stringeva la sua ragazza.E Jeam invece borbottava qualcosa.

«Ciao ranocchio.»lo risalutai ridendo.

«Hei principessa.»mise un braccio intorno alla mia spalla.

Scese anche Mattia e Lio alzò lo sguardo cercando di capire se c'eravamo tutti e quindi se potevo finalmente uscire da qui.Avevamo scelto di fare questo giro della città per vederla, intanto avevamo tanto tempo e tanti giorni per fare di tutto.Chiuse il cancelletto e camminammo sul lungomare con il sole che iniziava a picchiare sulle nostre teste.Si stava così bene e in giro era già pieno di gente, soprattutto di ragazze che coglievano l'occasione per sfoggiare i loro super fisici da modelle.Era buffo vedere Emma e Azzurra coprire gli occhi dei loro fidanzati per non farli abbindolare dalle modelle rinsecchite.

Eravamo entrati nella via principale tramite un vicolo tra due hotel, come al solito, e ci incamminammo osservando i vari negozi attorno.In alcuni negozi c'erano dei vestiti fantastici e sarei di certo andata con Emma e Azzurra a fare uno shopping sfrenato, intanto non costavano molto.Passeggiavamo e ad Alex era venuta in mente l'insana idea di andare in giro per la città con uno di quei pedalò da strada.Era strano pure che ne avessero per farci stare nove persone, diviso in tre parti con tre posti in ciascuna parte.Quindi era perfetto insomma.

«Sì sì dai!Almeno non camminiamo tanto.»esclamò Azzurra pigrona qual'era.

Noi tutti sbuffammo e Alex entrò a chiedere, mentre ciascuno di noi tirava fuori i soldi per pagare.Lio aveva tirato fuori quello con i posti adatti e ora iniziava la guerra per scegliere i posti.Davanti stavamo io, Lio e Franco, con il biondo che guidava intanto sapeva la strada da fare.Dietro i tre maschi ovvero Jeam, Mattia e Alex e al fondo Azzu, Emma e Rebecca.Mi dispiaceva per loro due che dovevano stare con lei, ma io in fondo dovevo stare vicino al mio ex.

«Siete pronti?»domandò Lio.

Tutti risposero di sì e tutti iniziarono a pedalare, tranne quelli come me che stavano al centro e quindi non avevano i pedali.Che fortunata che ero.Mentre loro pedalavano io osservavo il paesaggio attorno a me come facevo di solito.Molte macchine viaggiavano per la città e molta gente con tutta l'attrezzatura per la spiaggia si dirigeva verso gli stabilimenti.Questa città era davvero incantevole, piena di vita e poi la parte più bella era stata quando avevamo visto da sotto la grande ruota panoramica.Tutti i maschi poi avevano fischiato ridendo dopo aver visto un sexy shop.Ma quanto potevano essere cretini?

«Tutto bene?»domandò Lio.

Io annuii anche se ero abbastanza persa nei pensieri.Sinceramente pensavo a quella decisione che avevo preso riguardante la nostra relazione e una parte di me stava ammettendo di aver commesso un errore.Non sapevo perché ma avrei voluto averlo vicino in questo momento, non solo fisicamente, ma anche sentimentalmente.

Emma era scesa per prendere una bottiglietta d'acqua e noi ci eravamo fermati, anche se io ero attivissima dato che non avevo pedalato per niente.Parlavo con Franco e intanto avevo notato che Mattia si stava baciando con Rebecca e continuavo a chiedermi perché lo facesse se aveva detto quelle parole.Aveva detto di amarmi.Avevo lasciato da parte quei pensieri e loro erano ripartiti allegramente, mentre io pensavo a come risolvere quel problema con Mattia.Perchè volevo farlo.

Avevamo riportato il pedalò al negozio in cui l'avevamo affittato e tornammo verso casa di Lio.Ora ognuno poteva fare quello che voleva, ma io ed Emma avevamo intenzione di metterci sulle sdraio in giardino e prendere il sole.Azzurra invece si era offerta di cucinare il pranzo e nessuno si era lamentato.Sapevamo tutti che la sua cucina era accettabile.

Ero corsa in camera per prendere il necessario e poi ero tornata sotto trovando Emma già pronta che mi aspettava.Ci eravamo posizionate su due sdraio che erano accanto alla piscina e io posai sopra il mio asciugamano da mare.Avevo il mio iPod e After da finire di leggere, quindi si prediligeva una mattinata intensa.Ero talmente concentrata sul libro che non mi ero resa conto che era già ora di pranzo ed ero anche immersa nella musica.

«Vieni a mangiare Ele?»domandò Jeam.

Io annuii sorridendogli ed andai a sedermi a tavola mentre aspettavamo che Azzurra portasse a tavola il cibo.Ero seduta accanto a Lio e sentivo dentro di me una strada sensazione, una sensazione bella.

Mangiammo pranzo tranquillamente e poi decisi di sparecchiare io intanto dopo volevo andare in camera e dormire.Stasera volevano andare ad una festa e io dovevo essere carica.Ci mancava solo che io crollassi dal sonno e mi addormentassi su un divanetto della sala.Io avevo cominciato a sparecchiare e mentre gli altri si alzavano, Lio si era offerto per la seconda volta di aiutarmi e questo mi stupiva.Mi stupiva ma mi rendeva anche felice in fondo.

«Perché vuoi sempre aiutarmi?»domandai a Lio.

«Per passare del tempo con te.»disse imbarazzato.

Era arrossito e questa cosa mi piaceva un sacco, mi piaceva il Lio tenero e gentile.Mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio sulla guancia facendo arrossire anche me stessa e non solo lui.

Salii in camera dopo aver ringraziato Lio e avevo bisogno di riposarmi anche se volevo che lui fosse con me.Mi distesi sul letto guardando il soffitto, ma riuscii subito ad addormentarmi e perdermi nel mondo dei sogni.Purtroppo pure i sogni non mi davano nemmeno pace perché sognavo quella maledetta giornata dove Mattia si era confessato, dove io e Lio avevamo preso una pausa.Quel giorno mi tormentava così tanto e sembrava che io non avessi più via di fuga.Sentii un rumore nella realtà e aprii leggermente gli occhi, vedendo Lio andare a sedersi sul divano insieme a Franco.Quindi ero tornata a provare a dormire, senza avere altri sogni terrificanti.

Avevo sentito scuotermi leggermente e non capivo chi fosse a rompermi le palle mentre stavo dormendo.Aprii gli occhi lentamente e davanti a me trovai due iridi azzurre e dei capelli biondi.Lio.Mi alzai leggermente e potevo constatare che era davvero il biondo che mi stava svegliando, ma non sapevo bene il motivo.Notavo soltanto il rumore del phone proveniente dal bagno e un Franco selvatico che si stava cambiando la maglietta.

«Lio?»domandai ancora assonnata.

Lui sorrise in un modo tenero e io mi alzai dal letto.Avevo capito che era ora di prepararsi dato che bisognava cenare e poi andare in una di quelle feste che avevano scelto.Fuori stava tramontando il sole e probabilmente erano quasi le otto di sera, avevamo scelto di mangiare tardi dato che la festa iniziava almeno alle undici di sera o anche mezzanotte.

Mi alzai del tutto e Rebecca uscì dal bagno completamente pronta per uscire.Indossava un vestito cortissimo aderente nero con dei tacchi abbastanza alti e i capelli sciolti che le ricadevano sulle spalle.Lio uscì sul terrazzino e Franco lo seguì parlando di qualcosa.Io andai in bagno e chiusi la porta.Volevo farmi una doccia veloce e poi prepararmi per scendere di sotto e mangiare.Sarei sempre riuscita ad essere l'ultima tra tutti e nove.Mi lavai velocemente sciacquando i capelli e pulendo il corpo.Non volevo sprecare troppo tempo.

Non volevo che aspettassero solo me prima di mangiare.

Mi asciugai i capelli biondi piastrandoli e poi mi truccai lievemente.Non sapevo bene cosa indossare, però avevo qualche piccola idea.Ero indecisa se indossare un vestito, una gonna o degli shorts.

Frugai nell'armadio e cercai qualcosa di carino da indossare.Avevo scelto un top nero corto con una scollatura a cuore e senza spalline, abbinato a degli shorts a vita alta a fiori.Ai piedi delle scarpe con il tacco nere, ma non altissimo perché odiavo camminare con trampoli al posto della scarpe.Finalmente ero pronta e ora potevo scendere con Rebecca per andare sotto a mangiare.

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