Sinfonie e fuoco (INAI's seri...

By xcallmepolenta

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Quarto libro della serie 'Il nostro amore impossibile' (finale alternativo) E se fosse andato diversamente tr... More

Avvertenze.
1 - Si parte?
2.Benvenuti in vacanza.โœ”๏ธ
4.Firestone.
5.Discoteca e notizie inaspettate.
6.Indovinate chi sono arrivati?
7.Cheesecake.
8.La notte dei desideri.
9.Letter for Elena.
10.Carola e i suoi amici.
11.Competizione.
12.Falรฒ.
13.La veritร .
14.Un tuffo nel passato:Alyssa.
15.Amici?
16.Un tuffo nella normalitร .
17.The very first date.
18.Non siamo Lio e Mattia senza uno dei due.
19.Non tutti sono affidabili.
20.Limo e festa.Che cosa vogliamo di piรน dalla vita?
21.Due nuove buone amiche?
22.La calma dopo la tempesta.
23.ยซTanto lo so che ami cucinare con me.ยป
24.Un nuovo ospite molto conosciuto.
25.La rivincita delle bionde.
26.Goodbye Rebecca.
27.L'estate addosso.
28.Sex on the beach.
29.Profumo di casa.
30.ยซSorpresa, Emma!ยป
31.Casa in montagna e giornata di ricordi felici.
32.Giornata in famiglia.
33.Organizzazione Barcellona e pensieri non poco vaghi.
34.Una piccola tappa:France.
35.Ricordi e serata improvvisata.
36. bienvenida en Espaรฑa.
37.Happy Birthday Emma!
38.Sono proprio finiti i viaggi?
39.Alyssa รจ di nuovo a casa.
40.Una vecchia fiamma e una nuova coppia?
41.Chi รจ Caterina?
42.Stitches.
43.The party at the tower.
44.Rotture.
45.Unpredictable.
46.Come una seconda madre.
47.Human.
48.Do you want to marry me?
49.The wedding day 2.
Epilogo.
Ringraziamenti finali
Extra (1):Christmas Pack./

3.Confessioni tra ragazze.

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By xcallmepolenta

Aprii gli occhi trovandomi nella stanza al mare, avevo dormito così bene sta notte che non avrei più voluto abbandonare il letto così comodo.Mi guardai attorno:la luce filtrava dalle finestre e dalla porta che dava sul terrazzo.Franco era ancora addormentato che russava come un bufalo invece Rebecca si stava preparando in bagno.Mi alzai dal letto stropicciandomi gli occhi e cercando di riprendere lucidità.Dal piano di sotto si sentivano già i rumori di bicchieri, piatti e sportelli che si aprivano e chiudevano.La mia pancia gorgogliava e infatti avevo davvero una fame incredibile, dovevo recuperare energie tramite il cibo.Scesi in cucina e trovai già la maggior parte dei ragazzi svegli intenti a prepararsi la colazione tra pancakes, biscotti, bacon, uova, era uno spostamento di gente e di cibo incredibile.

«Buongiorno.»esclamai sbadigliando ed avvicinandomi al piano cottura.

«Buongiorno.»risposero loro compreso Lio che stava portando verso il tavolo un piatto pieno di cibo.

A quanto pare anche lui aveva fame come me.Seduti al tavolo di fuori c'erano Alex e Jeam che mangiavano di già, le mie due migliori amiche che ridevano e portavano la brocca piena di succo ed infine Mattia che stava preparando un panino.

In cucina avevo preso le uova e il bacon, che sinceramente non mangiavo da tantissimo tempo e mi stava venendo in mente che mi sarebbero mancati tantissimo i pancakes mattutini di mia madre.Non avrei mangiato per tre settimane quei pancakes  davvero buoni cucinati da mia madre, mangiando quelli normali cucinati da noi.Se li mettevo a confronto vincevano quelli di mia madre, la mamma era pur sempre la mamma.Mi ero seduta tra Jeam ed Emma salutandoli e cominciai a mangiare, mentre gli ultimi destinati scendevano giù, ovvero Franco e Rebecca.Franco allora aveva smesso di russare come un bufalo, anche se alla fine ero abituata perché mio padre russava tantissimo.

«Allora ci siamo tutti.»esclamò Azzurra.

«Oggi che cosa volete fare?»entrò in scena Lio sedendosi di fronte a me, accanto ad Alex e a Franco.

Emma posò il bicchiere vuoto e sapevo che si stava trattenendo dal non partire in quarta con le sue idee, che non mancano mai.Tutti ci guardammo e lei subito scoppiò «Andiamo in spiaggia?»Ci mettemmo a ridere e annuimmo, potevamo stare in spiaggia a rilassarci e a trascorrere la mattinata, anche se avevamo settimane complete per poterlo fare.Secondo i programmi saremmo restati in spiaggia, poi avremmo mangiato un panino in un bar lì vicino.Questa era la mattinata, poi il pomeriggio era rimasto un punto interrogativo perché se avevamo voglia rimanevamo in spiaggia se no avremmo trovato altro da fare.Qui era pieno di attività e di cose da poter fare, non ci si annoiava mai.Finito di mangiare sparecchiammo la tavola ciascuno portando le proprie cose, era meglio fare la propria parte così non vi erano litigi per chi doveva pulire o altro.Le posate, i piatti e i bicchieri erano riposti nella lavastoviglie, mentre avevamo riposto gli ingredienti negli scomparti pulendo anche il piano cottura.

Salii in camera per cambiarmi e andai a prendere sul terrazzo il costume e l'asciugamano che ieri avevo appeso ad asciugare.Per fortuna era asciutti.Mi guardai intorno, possibile che ogni volta rimanessi spiazzata da questa vista paradisiaca?Il cielo era azzurrissimo senza neanche una nuvola, il sole era quasi alto in cielo e scaldava di già.Da qui si vedeva che pian piano la città si risvegliava con la gente che andava in spiaggia o che passeggiava.Probabilmente avrei annoiato qualcuno continuando a ripetere che la vista era magnifica, ma cosa ci potevo fare?Mi stupiva sempre.Entrai in camera e mentre Franco si cambiava in bagno io avevo cercato un costume da mettere.Tra l'infinita scelta avevo trovato un costume a due pezzi, color blu, verdeacqua e nero.In bagno, dopo aver sbattuto fuori Franco ridacchiando, mi ero truccata leggermente mettendo soltanto correttore e basta, poi mi ero cambiata e avevo legato i capelli biondi.Dovevo ritirare tutto il necessario nella borsa da mare, come per esempio l'asciugamano, l'iPod, i soldi, il telefono e altre cose fondamentali per la mia esistenza.

«Io sono pronta.»scesi le scale.

Tutti insieme uscimmo dal cancelletto e ci ritrovammo di già nella spiaggia che era una di quelle spiagge libere.Posizionammo gli asciugamani, tra cui il mio e quelli delle mie migliori amiche vicini, e ci sistemammo.Noi ragazze eravamo distese sugli asciugamani prendendo il sole, mentre i maschi facevano delle partite a Ping pong o a beach volley.Avevano incontrato un gruppo di altri ragazzi e si erano uniti per una partita amichevole mentre noi osservavamo divertite.Si stava così bene coricate con il sole che riscaldava il corpo.

«Mamma mia!Qui è pieno di fighi.»sbottò Rebecca sistemandosi il costume striminzito.

Alla radio davano l'estate addosso di Jovanotti e osservavamo la massa di ragazzi palestrati che giocavano.Lio a volte si girava e mi guardava mentre io facevo finta di nulla, era strano il nostro rapporto.Mentre mi chiedevo ancora perché Rebecca si fosse unita al nostro gruppo:quando, dove, perché e soprattutto come.Ballavamo alcune canzoni insieme ad alcune ragazze lì accanto e alcuni ragazzi si erano girati a guardarci con i fidanzati che guardavano verso di noi gelosi.Beh, più che altro guardavano gelosi le loro le fidanzate, io non c'entravo molto in quegli sguardi.

«Lo so!È pieno!»urlettò Emma.

«Dovete vedere nei campi da beach volley più giù!»entrai nel discorso sui ragazzi fighi.

«Oddio.»urlettarono ancora.

Ridacchiai insieme a loro e ci sedemmo di nuovo sugli asciugamani vedendo anche tutte quelle gatte morte in costume che facevano come una sfilata per farsi notare dai ragazzi.Illuse.Si pavoneggiavano mostrando il loro fisico perfetto e i loro bikini nuovi di zecca che scoprivano ancora di più il corpo.Potevano essere considerate le amiche perfette per Rebecca.

Verso l'una di pomeriggio dopo alcune partire a beach volley, dei bagni nell'acqua salata del mare e dopo aver notato gli ennesimi ragazzi fighi avevamo deciso di andare a mangiare.La mia fame alla fine non mancava mai.Trovammo un chiosco non molto distante, quindi unimmo i soldi per prendere da bere e i panini per ciascuno mangiandoli poi ai tavolini.Nella maggior parte dei casi avevamo mangiato dei panini tonnati bevendo coca cola e facendo scorte di acqua dato che avevamo scordato le bottigliette a casa.Non avevamo voglia di tornare indietro.Mattia, Lio e Rebecca avevano preso e pagato il tutto mentre gli altri si andavano a sedere al tavolo cercando di ripararsi dal sole che batteva.Spostai la sedia di plastica e mi sedetti con Franco che prendeva dei tavoli da unire per poter mangiare tutti insieme.Arrivarono con il tutto e ci mettemmo a mangiare tranquillamente parlando della partita di prima.Eppure era spuntato fuori il discorso delle partite di calcio e che domani sera ci sarebbe stata una partita da vedere in televisione.Fantastico, pure in vacanza.

Ci appostammo sugli asciugamani di nuovo aspettando di digerire il pranzo, ci mancava soltanto mia madre che mi diceva 'devi aspettare tre ore prima di fare il bagno'.Se, certo.Posai gli occhiali e venni subito accerchiata dalle mie due migliori amiche, mentre Rebecca era a fare un giro con Mattia e Franco.Sapevo che loro volevano parlarmi e sapere di più su questo strano rapporto tra me, Lio e Mattia, soprattutto con il secondo ragazzo.Volevano delle spiegazioni e forse dovevo dargliele.

«Allora Ele...raccontaci tutto.Su Mattia.»sputò subito Emma.

Ecco lei e il suo solito tatto.L'altra ridacchiò e io feci lo stesso sistemandomi meglio la parte superiore del costume.In fondo erano le mie migliori amiche e volevano sapere tutto, loro mi confidavano sempre i loro segreti e quindi era meglio se io raccontavo tutto.Magari avrebbero saputo aiutarmi e consigliarmi.

«Dopo che io e Lio abbiamo preso quella pausa, il giorno quando sono stata dismessa dall'ospedale, è successo qualcosa con Mattia.Sono andata a casa sua per parlare e per spiegare la mia decisione, e soprattutto per vederlo.Ero fradicia per via del temporale e quindi lui mi ha prestato dei vestiti per cambiarmi.Mentre mi stavo cambiando lui è entrato e mi ha baciata.Successivamente mi ha fatto una dichiarazione d'amore diciamo e ha ammesso di amarmi.»

Con loro ero entrata nei dettagli mentre con Franco alcuni erano stati omessi anche perché era imbarazzante dire che io e lui ci eravamo baciati mentre eravamo mezzi nudi.Con le mie migliori amiche era diverso, potevo dire tutto.Mi era tornato in mente il sapore delle labbra di Mattia, le sensazioni che avevo provato, le sue braccia sul mio corpo nudo.

«Non. ci. posso. credere.»scandì bene le parole la prima con la bocca spalancata.

«Lo sapevo, cazzo!Potevo scommetterci tutto!»sbottò Azzu.

Diciamo che mi ero tolta un altro peso dicendolo alle mie migliori amiche però mi era tornato in mente quel momento, quelle emozioni.Approfondendo l'argomento con loro era tornato in mente tutto ciò che era successo, scena per scena.

«Però perché si comporta così con Rebecca?»domandarono.

«Non ne ho la più pallida idea.»ed era così alla fine.

Mi sdraiai e osservai il cielo azzurrissimo mentre loro due si facevano filmini mentali strani, ma si erano zittite quando Rebecca era tornata.Avevano cambiato argomento scegliendo di parlare di attori, come per esempio Leonardo DiCaprio coinvolgendo anche la mora.Io invece mi ero addormentata sull'asciugamano scordando momentaneamente certe questioni stressanti.Venni poi svegliata da Emma che mi faceva segno di andare via, ma quanto avevo dormito?I ragazzi volevano andare via prima perché avevano prenotato in un ristorante per cenare quindi si volevano preparare.Ritirai la mia roba nella borsa con accanto Rebecca che faceva la stessa identica cosa e voltai lo sguardo verso il resto della spiaggia:era ancora piena di gente e sembrava che non si volesse svuotare.Mi chiedevo perché le giornate estive passassero sempre così in fretta, ieri era passato davvero velocemente con il viaggio e tutto il resto.Tra poco sarebbe stata sera e il secondo giorno sarebbe poi finito.Passava davvero troppo veloce il tempo.

Entrammo nel cancelletto e attraversammo il giardino per dirigerci verso le nostre stanze.Avevamo deciso che la doccia veniva fatta a turni che cambiavano sempre:per primo sempre Franco perché era più veloce, ma poi ci alternavamo io e Rebecca, una volta prima lei e poi io, poi il contrario il giorno successivo.Questa volta toccava a me farla prima di Rebecca quindi lei si era distesa sul letto guardando la televisione con Franco che stava entrando nella doccia.Ero indecisa su cosa indossare questa sera:qualcosa di sportivo o qualcosa di elegante?All'inizio avevo pensato per un look elegante dato che andavamo a ristorante eppure volevo indossare qualcosa di comodo se volevamo camminare per la città.Questo significava niente tacchi.

Il moro aveva terminato di fare la doccia quindi era uscito per prepararsi, io colsi l'occasione e corsi subito dentro con in mano tutto il necessario.Aprii il getto dell'acqua lasciandola scorrere per qualche minuto e intanto mi spogliai posando su uno sgabello il costume da bagno.Entrai nella doccia e ci rimanetti per poco per non far perdere tempo a Rebecca.Mentre lei si lavava io mi preparavo sempre in bagno indossando i vestiti, asciugandomi i capelli e truccandomi.

Avevo scelto di indossare qualcosa che era una via di mezzo tra il comodo e l'elegante.Indossai una canotta bianca semplice infilata dentro a degli shorts bordeuax a motivi geometrici con sopra un cardigan bianco.Ai piedi avevo dei sandali semplici alla schiava neri.Mi ero truccata in modo non troppo esagerato e poi avevo asciugato i capelli con il phone.

Uscita dal bagno passai davanti a Franco che era seduto sul divano e andai in terrazzo a posare il costume e l'asciugamano sullo stendino.Era pieno il primo quindi significava che non ero l'unica cretina che lo faceva in questa casa, non mi faceva sentire sola.Rientrai in camera e mi sedetti sul letto aspettando che la mora uscisse dal bagno, così tutti e tre potevamo scendere insieme al piano di sotto.Cercai nella valigia una borsa per mettere le mie cose e ne trovai una piccola e carina per mettere i soldi e il telefono.Per mia sfortuna non avevo un fidanzato che mi pagava la cena quindi dovevo pagarmela da sola, che poi odiavo quando pagavano sempre per me.Era fastidiosissimo.Rebecca finalmente uscì dal bagno e io rimasi esterefatta dal suo outfit:indossava un vestitino formato da due parti, un top e una gonna con lo stesso motivo floreale.Possibile che tutto le stesse così bene?

«Ok bene, possiamo scendere.»disse Franco alzandosi.

Noi annuimmo e scendemmo le scale trovando soltanto Emma e Alex pronti e mi sembrava strano che la mia migliore amica fosse già pronta.Di solito lei ci impiegava una vita a prepararsi in generale, eppure oggi stranamente era già pronta.Forse Alex l'aveva costretta a muoversi in fretta.Lei indossava un vestito bianco con un cinturino oro appena sotto al seno.Ai piedi aveva abbinato degli stivaletti bassi estivi.

Mi avvicinai a lei e le sorrisi mentre si complimentava con me per il mio outfit, lo stesso valeva per Rebecca.Pian piano tutti si erano riuniti nel salotto per uscire e potevo intravedere l'outfit di Azzurra.Mattia era sceso ed era rimasto pietrificato da come era vestita Rebecca, poi si era avvicinato a lei le aveva sussurrato qualcosa all'orecchio e poi le aveva baciato il collo.Sembrava che stessero davvero insieme.Azzurra invece si era avvicinata a noi mostrandoci la sua scelta per la serata:top corto a mezze maniche a righe nere e bianche alternate con jeans corti a vita alta e in testa per completare il look un cappellino in paglia con un cinturino nero.Saltellammo emozionate e comparì infine Lio che si era fatto aspettare come un divo del cinema.

Eravamo usciti dal solito cancelletto che portava alla spiaggia e pian piano il sole tramontava portando la sera.Non avevo idea di dove fosse il ristorante o la pizzeria che avevano scelto.Passeggiavamo sul lungomare raggiungendo poco dopo la via principale grazie ad una viottola tra due hotel.Vedevo sempre quell'hotel strano a forma di nave che invadeva il mio campo visivo ogni volta che passavo di lì.Era una fissa.Avevamo camminato seguendo la via principale per poi finalmente dirmi il nome del ristorante.Era un ristorante pizzeria chiamato Ridente.Era un hotel con sotto un ristorante pizzeria che poteva ospitare anche clienti che non alloggiavano nell'hotel soprastante.Appena arrivati ci fermammo davanti a questo edificio con una grande vetrata da cui si vedevano i tavolini.Lio entrò per primo e parlò con un ragazzo che ci aveva scortati al nostro tavolo.Per essere soltanto le sette e mezza di sera c'era già abbastanza gente che cominciava a cenare.Il nostro tavolo si trovava proprio accanto ad una vetrata da cui si vedeva la via principale con tutta la gente che camminava.Il tavolo era apparecchiato e vi erano delle candele che il cameriere stava accendendo.Era un ristorante così elegante e mi piaceva tanto.Ci accomodammo e io mi ritrovai seduta tra Franco e Lio, per fortuna ero distante dall'altro che baciava sempre Rebecca.Tanto valeva stare insieme no?Sbuffai, ma poi mi rivolsi a Lio sorridendo dato che lui mi stava guardando.Il cameriere ci portò i menù e poi sorrise.

«Copriti amore che quel cameriere ti stava guardando le tette!»si lamentò seccato Alex parlando ad Emma.

Noi tutti scoppiamo a ridere mentre lei era rossa in volto per l'imbarazzo e il suo ragazzo sbuffava.La cucina proponeva un'ampia scelta di menù, dai piatti marinari tipici a quelli classici della cucina italiana.Ero sempre indecisa su cosa ordinare, eppure stasera avevo voglia di pesce.Dato che eravamo al mare la maggior parte di noi aveva ordinato da mangiare del pesce e da bere sempre la solita coca media per tutti.Dopo avevano voglia di andare a fare un giro in generale per una piccola parte della città dato che era enorme e avevano detto qualcosa su un luna park nelle vicinanze.Uno lo avevo visto quando ero andata a fare una passeggiata il giorno precedente.

Le nostre ordinazioni erano arrivate e dovevo ammettere che qui il pesce era cucinato bene.La cena quindi era passata davvero bene alla fine, avevamo ordinato anche il dessert e ci eravamo lamentate quando dalla televisione appesa avevano mostrato una partita di calcio.I ragazzi quasi ipnotizzati erano rimasti girati verso lo schermo a guardare.Prima di uscire tutti dovevano pagare la propria parte e stavamo aspettando in coda.Alex, Jeam e Mattia avevano pagato per le proprie dame mentre gli ultimi restanti tre single si dovevano pagare da soli la cena.

«Pago io.»mi bloccò Lio.

«Non...non devi.»cercai di fermarlo.

«Devi sempre contestare.»sbuffò divertito.

Mi faceva ricordare quando lui pagava sempre per me tutto e mi arrabbiavo perché volevo pagare io a tutti i costi.Alla fine non avevamo pagato tantissimo perché i prezzi non erano così alti, forse venticinque a testa compreso il bere.Avrei dovuto poi fare un  favore a Lio dato che aveva pagato la mia cena stasera.

«Non dovevi!Ti devo un favore!»misi il broncio rivolgendomi al biondo.

«Tranquilla.»mi sorrise poggiando una mano sulla mia spalla.

Non mi ero staccata.Avevo sentito una scarica elettrica e mi faceva piacere essere ancora in buoni rapporti con Lio.Perchè con lui tutto era facile e con Mattia invece no?Non avrei mai smesso di chiederlo perché era un vero e proprio dubbio che mi tormentava l'anima da questi due giorni di vacanza.

La città era di già affollata con famigliole che passeggiavano, ragazzi in bici o skateboard, vucumprà noiosi che vendevano quegli aggeggi stupidi che venivano lanciati in aria con le lucine colorate.Da piccola avevo paura di quei cosi perché pensavo fossero dei piccoli alieni che scendevano dal cielo.Erano soltanto le nove di sera eppure la città era nel pieno di gente, mi piaceva tantissimo il fatto che non fosse smorta, che ci fosse sempre gente in giro a fare qualcosa.Le vie erano sempre affollate.Il luna park si trovava accanto al circuito go-kart Pista Azzurra ed era una delle attrazioni più frequentate nella città.Giostre di ogni tipo coinvolgevano gli appassionati nei colori, nei brividi e nelle vertigini senza pari.Più di cinquanta attrazioni, da quelle classiche per bambini a fini alle ultime novità.

Le mie migliori amiche saltellavano mentre io mi guardavo intorno, quel luna park sembrava infinito.Altro che il luna park della nostra città che faceva abbastanza schifo.La prima attrazione che avevano voluto provare era il Sex and Dance e io li avevo seguiti, avevo voglia di fare alcune attrazioni senza però vomitare la mia cena a base di pesce.Il Sex and Dance era stato divertentissimo soprattutto quando si alzava in alto e vedevi la vista.Ero poi fissata con queste viste!Poi girava velocemente su e giù, a destra e a sinistra e i miei poveri capelli ne risentivano.D'altronde come i capelli delle altre ragazze presenti al momento.

La seconda attrazione che avevano voluto provare era il Tacatà che era una giostra a forma circolare con dei sedili attorno che ne seguivano quasi un perimetro.Questa giostra girava e saltava in alto e tu dovevi tenerti stretto alle ringhiere dietro di te seduto e cercando di non cadere e scivolare.Il brutto era solo che se cadevi al centro non si fermava la giostra e che il giorno dopo avevi un mal di schiena atroce.La terza che volevano fare era il Rumble dove ti facevano sedere dentro a quella specie di rotella, che girava su una piattaforma che girava a sua volta.Dentro eravamo saliti in gruppi da quattro dato che per ogni rotella vi erano quattro posti.Io, Rebecca, Emma e Azzurra eravamo salite, anche se avevamo paura di vomitare la cena.Infine qualcuno aveva avuto la grandiosa idea di fare le gabbie e sinceramente avevo un po' paura di quelle.Volevano salire Jeam e Franco, mentre Lio era rimasto solo.

«Io vorrei farlo, ma se si stacca quella roba?»domandai agitata.

Lio si voltò verso di me curioso e divertito «Ma se prima hai fatto di peggio!»esclamò e poi continuò «Dai sali!»

Sbuffai e salii dentro quella scatoletta con due posti dentro.Mi sistemai e il biondo era accanto a me, che provava a tranquillizzarmi.Perchè avevo scelto di fare questa roba?Un addetto aveva chiuso la scatoletta e l'ansia mi stava prendendo sempre di più.Non avevo mai fatto le gabbie.La giostra cominciò a oscillare lentamente a destra e a sinistra alzandosi sempre di più e quando ci trovavamo a testa in giù non so come ma le nostre mani si erano unite e lui mi stava tranquillizzando.La sua mano stringeva la mia trasmettendoli sicurezza e questo mi faceva pensare che Lio ed io non avevamo ancora smesso di avere un rapporto tenero verso i nostri confronti.Il giro era finito e la testa per fortuna non mi girava troppo, Lio mi aveva lasciato la mano ed eravamo scesi.

Non avevamo fatto un granché apparte compare dello zucchero filato alla fragola da dividere tra noi quattro femmine.Poi ci eravamo incamminati verso casa anche se camminando lentamente, intanto avevamo tempo da perdere.Le coppiette si baciavano ogni due per tre e io mi ritrovavo davanti insieme agli altri due single come me.

A casa mi ero struccata e cambiata indossando il mio 'pigiama'.Rebecca e Franco dormivano di già mentre io non riuscivo a chiudere occhio e non capivo perché.Più mi ostinavo a chiudere gli occhi più non riuscivo a dormire.Guardavo il soffitto e sentivo in sottofondo i respiri di Rebecca e le russa di Franco che mi facevano ridacchiare.Dato che stavo morendo di caldo e che le zanzare mi torturavano io avevo deciso di uscire in terrazzo per schiarirmi un po' le idee su alcune cose e per magari stancarmi e addormentarmi subito.Mi sedetti sulla sedia ed appoggiai le gambe sul tavolino osservando la vista davanti a me.

Ma hai problemi con le viste tu!

La mia coscienza compariva a caso come al solito facendomi sembrare più stupida di quanto lo fossi già.Sbuffai, ma mi bloccai quando sentii una voce.

Angolo autrice 🍫

Ecco il terzo capitolo della storia e come al solito sono sempre presa bene per questo quarto libro.I rapporti cambiano davvero tanto:tra Elena e Lio;tra Elena e Mattia.I due si rivolgeranno finalmente la parola?E tra i due ex?Beh,si scoprirà poi gradualmente nei prossimi capitoli e spero vi piacciano quanto piacciono a me.Secondo me sono carini e poi io sono fissata con il mare.

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