Monster Inside Him [ita] (CO...

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Hannah Olsen era una ragazza americana che studiava all'Università di Londra. Era una ragazza normale, aveva... More

1.The Streets
2. His
3.Forced
4. The Date
5. Never
6. Marked
7. Violence
8. Not Alone
9. Home
10. Overnight
11. Fire Escape
12. Attack
13. Monsters
14. Prisioner
15. "Because I love you."
16. Drunk
17. PLAYING WITH FIRE
18. And Thne There Were Two
19. Trying
20. My Match
21. Misunderstanding
22. Three Strykes
23. Expulsion
24. Job Search
25. Electric
26. Waiting
27. Indipendence
28. Fucking Insanity
29. Dark Side
30. Like a Child
31. Safe
32. Panic
33. Little Things
34. Stick to Your Guns
35. Worried
36. Clubbing
37. Comfort
38. Stages
39. Pleasure
40. Reconnection
42. Danger
43. Zayn's Pov
44. Nightmare
45. Zayn's POV {pt. 2}
46. Safe
47. Zayn's Pov (pt.3)
48. Over
49. Moving On
50. Forever
51. Back For You
52. Cooking
53. Good-Bye
54. Homecoming (Parte 1)
55. Homecoming (Parte 2)
56. Delusional
57. Alphabet
58. Sick
59. Second Guessing
60. Epilogo

41. Threat

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 THREAT


Pagai più in fretta che potessi, anche se la cassiere si muoveva a passo di lumaca.

Dei grandi occhi azzurri mi fissavano spaventati. Anche se ero di cattivo umore e volevo incazzarmi con la cassiere per la lentezza, pensai che fosse già abbastanza spaventata, così sorrisi.

Mi guardai alle spalle dove pensavo fosse Zayn, ma c'era solo uno spazio vuoto. Mi voltai a guardare la ragazza e capii che aveva paura. Perché?

Zayn Malik.

Pensava che avesse combinato qualche casino o qualcosa del genere. Il mio stomaco brontolava un po' e potei sentire il mio cuore perdere battiti. L'ultima cosa di cui avevo bisogno, era che le persone avessero paura di me.

Aspetta, quindi dov'era Zayn?

Tirai fuori la mia carta di credito, pagando tutto. Spinsi il carrello fuori, tenevo gli occhi aperti alla ricerca del mio ragazzo. Invece di trovare lui, incontrai la madre. Le diedi un cenno rassicurante, promettendo che gli avrei parlato, prima di dirigermi verso il luogo in cui avevamo parcheggiato.

"Aspetta! Hannah!" sentii il mio nome e mi girai. La madre di Zayn si avvicinò a me, trascinando la figlia più piccola dietro.

"Non intendevo pregarti, cara, ma hai fatto già abbastanza e volevo assicurarmi che stessi bene" Mi guardò preoccupata, un po' come la mia mamma quando andavo al liceo.

"Certo che sto bene" Sorrisi falsamente. Scosse la testa, guardando la bambina di dieci anni.

"Voglio dire, beh, è molto arrabbiato e... e sento di dover essere preoccupata per te" Si voltò verso di me "che possa fare qualcosa di cui poi se ne pentirà"

Mi morsi il labbro. Merda, non ci avevo pensato. Zayn aveva la tendenza ad agire senza pensare quando era arrabbiato, ma spesso non se ne pentiva. Naturalmente, visto che vivevo con lui, avrei dovuto subire i suoi capricci violenti.

"Non ho paura di lui" mentii. Potrei dire che la mamma di Zayn non mi credeva, ma non voleva andare avanti considerando la presenza di Safaa.

Mi fermai con il carrello davanti alla macchina. Era chiusa così intuii che avrei dovuto stare lì finché Zayn non avrebbe fatto la sua comparsa.

Sentendo un odore particolare, mi girai intorno fino a quando i miei occhi si posarono sulla nuvola di fumo proveniente da dietro l'angolo del negozio. Decidendo che fosse sicuro lasciare il carrello pieno accanto alla macchina di Zayn (che aveva una targa con scritto MALIK), mi avvicinai alla nuvola di fumo.

"Sai cosa ne penso riguardo al fumare" dissi a bassa voce. I suoi occhi mi guardarono, ma non si mosse per buttare la sigaretta accesa tra le dita.

"Sai come mi sento riguardo mia madre, ma non hai impedito di farti coinvolgere" rispose, la voce roca.

"Non volevo farti arrabbiare, mi sentivo male per lei" Zayn rise alle mie parole buttando il mozzicone a terra, per poi schiacciarlo con la punta degli anfibi.

"Sapevi benissimo cosa stavi facendo, tesoro" Si allontanò da me, lasciandomi da sola. Sospirai, seguendolo.

"Zayn" Lo chiamai alle sue spalle. Quando lo catturai, stava mettendo le buste della spesa nella macchina. Spinse il carrello con forza via dalla sua auto, senza nemmeno preoccuparsi di rimetterlo a posto.

I suoi occhi incontrano i miei e sembravano feriti, ma il dolore nei suoi occhi fu rapidamente mascherato. Questo è quello che faceva-sopprimeva le cosa finché non fosse stato in grado di controllarle, e poi mi facevo male.

Non questa volta.

"Cosa? Che vuoi da me, tesoro? Cosa desideri?!" Subito iniziò ad urlare contro di me, ignorando le persone che entravano e uscivano dal negozio. Tutti facevano finta di non guardare, ma vidi i loro occhi diffidenti.

"Voglio solo che mi parli di questo, ti prego" Lo pregai. E' come se quelle parole avessero fatto scattare un interruttore dentro di lui. Prima che potessi reagire, chiuse il pugno, facendolo sbattere contro il lato della sua auto. Urlai, coprendo la bocca in stato di shock.

Puntò la sua violenza a qualcos'altro, invece che a me.

"Dio, dannazione!" gridò, la sua voce uscì come un ringhio. Volevo raggiungerlo ed abbracciarlo, o almeno stringergli la spalla per rassicurarlo, ma avevo troppa paura. Rimasi dov'ero, cercai di rimanere sotto il suo rader.

"Non ne posso parlare, cazzo! Lo sai!" gridò di nuovo, prendendo a calci il suo pneumatico. Vidi come colpì la sua auto due o tre volte, sfogando tutta la sua furia e il dolore sul quel pezzo di metallo costoso. Le nocche erano piene di sangue.

Mi sentivo egoista, non lo stavo fermando. Stava facendo del male a se stesso prendendosela con la macchina, ma non potei pensare alla fine che avrei fatto io se mi fossi avvicinata.

Alla fine si rivolse a me, i suoi occhi neri come al solito. Guardai su e giù, cercando le nocche ferite. Tutto il resto sembrava intatto. Respirava a fatica e i pugni erano ancora serrati, ma il peggio era sicuramente passato.

Grazie a Dio.

"Mi dispiace" sussurrai.

"Va tutto bene" sussurrò tra i respiri pesanti. Guardai le mie mani, e aprì di nuovo la mia stupida bocca.

"Penso che dovresti perdonare tua madre"

Che cosa stavo pensando? Dio solo lo sa. Zayn mi fissò incredulo, prima di sbuffare.

"Non credo, lascio tutto come sta"

"Non credo" difesi. "Penso che ti sentiresti meglio se ci provassi"

"Hannah, in questo momento stai rischiando. Quella puttana mi ha lasciato da solo con un alcolista, quando ero solo un ragazzino! Un bambino, cazzo! Non ho sentito una parola da lei" Puntò il dito sulla mia faccia, facendomi tremare.

"Le persone commettono errori, Zayn. So che chiarirete" mormorai piano, abbassando la voce con la speranza che lo facesse anche lui.

"Mi ha lasciato con lui! Hai idea di quanto cazzo sono stato male!"

"Anche tu hai fatto male a della gente, Zayn. Se ne parli con lei, penso che potreste chiarire"

"Non ho mai fatto del male ad un bambino. Mai. Tutte le persone a cui ho fatto male non erano innocenti. Allora, ero innocente. Avevo 11 anni, cazzo. Non avevo fatto niente di male e mi aveva lasciato"

"Ero innocente e mi ha fatto male" Mi guardò dritto negli occhi.

"E' diverso, tesoro. Mia madre... lei..." Non riusciva neanche a trovare una risposta. Sapeva che quello che aveva fatto era peggio di quello che sua madre gli aveva fatto.

"Mi ha fatto diventare questo"

"Lo so, piccolo. Lo so" sussurrai. Mi lasciò strofinare il suo braccio per confortarlo, ma non lo toccai molto. Emise un sospiro e guardai i suoi pugni chiudersi finché smise di tremare.

Quando si calmò, mi avvicinai a lui, avvolgendo le braccia intorno al torace con coraggio strofinando il viso contro il suo petto. Le sue mani alla fine strinsero la mia schiena, come si fossi io ad aver bisogno di essere calmata.

"Possiamo andare a casa?" chiesi sul suo petto. Presi il suo dolce bacio lasciato sulla cima della mia testa come un sì, così mi allontanai. Fu difficile per me aprire la portiera della macchina, per colpa del pugno di qualcuno, così dovetti salire dal lato del conducente.

"Never back down, never give up, never gonna leave, so put your hands up" cantai insieme alla radio, durante il viaggio di ritorno. Zayn ed io eravamo seduti in un silenzio confortante; L'unico suono era la radio e il mio canto atroce. Sicuramente Zayn doveva stare proprio male perché mi lasciò ascoltare quel canale radiofonico, invece di R&B o rock.

Con una mano sul volante e una mano sulla mia coscia, proprio sopra il ginocchio, sembrava il solito Zayn. Ma quando arrivammo davanti al suo appartamento, le cose cambiarono.

Gli One Direction ci stavano aspettando. Tutti e quattro erano lì.

"Resta in macchina" Zayn mi ordinò, la voce autorevole. Annuii, non sapendo che fare. C'era qualcosa, lo potevo capire. Niall e Louis scossero la testa tristemente mentre Zayn si avvicinava ai suoi amici, mentre Liam e Harry sembravano tesi, ovviamente cercavano di controllare la loro rabbia.

Non erano troppo lontani dalla macchina, così potei sentirli parlare, ma non riuscivo a capire bene cosa stessero dicendo. Tutto quello che sapevo era che c'era qualcosa.

Sorrisi quando Zayn si voltò verso di me. Si girò verso i suoi amici, ma Liam si avvicinò alla macchina.

"Lou, Haz e Niall ti aiuteranno a portare la spesa in casa, mentre io e Liam parliamo. Ok?" Zayn mi disse, aprendo la portiera per aiutarmi a scendere. Annuii, sapendo che era meglio non discutere. Mi lasciò un bacio sulla guancia, prima di darmi una gomitata indicando i ragazzi che avevano già preso tutto.

Li seguii dentro, voltandomi per vedere Liam e Zayn scomparire dietro l'angolo.

Nell'ascensore le cose diventarono imbarazzanti. Louis, Harry e Niall si scambiavano degli sguardi, comunicavano con gli occhi lasciandomi fuori dalla conversazione. Portarono le buste in cucina, iniziando a svuotarle.

"Zayn starà bene, vero?" chiese dolcemente a Louis. Tra tutti gli amici di Zayn, era quello che preferivo. El lo amava così tanto.

Harry si lasciò sfuggire una risata sbuffando. Tra tutti gli amici di Zayn, era quello che mi piaceva di meno. Per ovvie ragioni.

"Cosa c'è di così divertente, cazzo di ricciolino?" scattai verso di lui.

"Attenta a come parli, Hannah" avvertì prima di aprire una busta di patatine e mangiarle. Niall smise di fare quello che stava facendo, per afferrare una manciata.

"Non devi preoccuparti di lui. Zayn non sta facendo niente di pericoloso. Deve solo parlare con Liam" Louis mi confortò.

"Allora perché siete venuti tutti qui?" dissi, sapendo benissimo che doveva essere una situazione disastrosa per tutti gli One Direction presentarsi a casa di Zayn. Niall e Louis si scambiarono occhiate nervose mentre Harry leggeva l'etichetta sulle patatine che stava mangiando.

"Cazzo! 120 calorie a porzione. E' come se mangiassi 30 patatine! Fantastico" Sorrise prendendo un'altra manciata. Lo ignorai guardando Louis e Niall, in attesa di qualche indizio.

"Volevamo vedere il nostro bambino problematico preferito" Niall si voltò verso di me, le sue guance erano di una tonalità chiara di colore rosa.

"Bel tentavo Horan"

"Andrà bene. Zayn sarà qui da un momento all'altro ed è meglio non infastidirlo con delle domande" Louis mi pregò. Sospirai tristemente, sapendo che Zayn non mi avrebbe detto comunque niente.

"Lo dirai ad Eleanor?" gli occhi di Louis incontrarono i miei, e subito ricevetti uno sguardo minaccioso.

"E' diverso"

"Come?"

"Non sei la mia ragazza. Devo rispettare il tuo rapporto con Zayn, proprio come lui rispetta il mio. Quindi smettila, Hannah" parlò, chiaramente incazzato con me. Oh beh, fare arrabbiare i membri delle bande pericolose era il mio passatempo preferito.

"Ho il diritto di sapere se devo o non devo preoccuparmi per la sicurezza del mio ragazzo" ribattei, eguagliando il livello di freddezza nella mia voce. Non stavo giocando.

Naturalmente, la mia risposta scatenò risatine da Harry. Mi girai verso di lui, fissandolo con gli occhi chiusi.

"Cos'è che ti fa ridere?" gridai, gettando le mani in aria.

"Niente, bambola. E' solo che, se Zayn sapesse, si arrabbierebbe" Harry scrollò le spalle, mandando un sorriso a Niall che scosse la testa.

"Se Zayn sapesse cosa?"

"Che ti stai preoccupando per lui. E' lui che si prende cura di te, non vuole che qualcuno sia preoccupato per lui. E' lui che dev'essere preoccupato per te, non viceversa" Volevo rispondere che avevano torto, che Zayn aveva bisogno di attenzione tanto quanto ne avevo bisogno io, ma prima che potessi farlo, sentii il rumore di due paia di anfibi.

Mi precipitai subito fuori dalla cucina, con i ragazzi alla calcagna, e mi buttai su Zayn. Subito mi prese, stringendomi. Respirai il suo profumo maschile, il forte odore di sigarette m'invase il naso.

"Ero preoccupata per te" sussurrai, anche se sapevo che avrebbe reagito come Harry aveva detto.

"Non devi preoccuparti per me, cazzo" ringhiò, stringendomi più forte. Non risposi, anzi, nascosi la mia faccia contro il suo petto. Potei sentire le vibrazioni quando parlò ai suoi amici.

"Liam ha un piano di sorveglianza da applicare. Chiama gli altri e digli di venire qui. Questo posto è sicuro" ordinò Zayn. Liam e Louis si precipitarono fuori dall'appartamento in fretta, mentre Niall e Harry parlavano tranquillamente tra di loro, prima di scomparire dalla mia vista.

Mi allontanai, per guardare Zayn negli occhi.

"Zayn, cosa c'è che non va?" chiesi con calma, la preoccupazione impressa nei miei lineamenti.

"Niente, tesoro. Non succede niente" sussurrò, spingendomi la testa contro il suo petto.

"Non lascerò che ti prendano" mormorò tra sé e sé.




Scusate il ritardo (penso dovrebbero essere due settimane), ma ho avuto dei problemi con il pc e poi sono stati mesi pieni di compiti e interrogazioni. Comunque, spero questo capitolo vi piaccia, per ogni problema contattatemi :)


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