WORRIED
I giorni passarono rapidamente con Zayn. Stavamo bene insieme, ci tenevamo compagnia a vicenda e uscivamo. Al terzo giorno, Zayn mi spinse a fare un colloquio di lavoro in quella società finanziaria. Jacobs e Johnson, l'impresa d'investimento.
Non avevo ancora idea di che tipo di lavoro si occupasse Zayn, e non avevo voglia di scoprirlo.
Il colloquio andò benissimo, e il giorno dopo Jacobs mi chiamò dicendo che ero stata assunta. Cercai di auto convincermi che era dovuto al mio atteggiamento e al mio duro lavoro e non perché Johnson e Jacobs avevano visto Zayn aspettarmi nel corridoio.
Iniziai a lavorare lì come stagista un paio di giorni dopo, e onestamente non potevo che essere più felice. So che può sembrare noioso, ma ero molto brava negli investimenti e nei finanziamenti. Naturalmente, non riuscivo a gestire i casi di ogni cliente, ma avere un atmosfera d'investimento intorno, era più che sufficiente.
Venivo pagata, non molto, ma avevo abbastanza soldi per non scroccare più da Zayn.
Lui diceva che non era scroccare se vivevamo insieme, perché lui era il mio ragazzo ma io... lo consideravo ancora un scroccare.
Erano passate tre settimane da quando lavoravo. Lavoravo solo tre giorni a settimana, ma mi andava benissimo così.
Zayn usciva cinque volte a settimana di sera. Partiva alle otto di sera e non tornava fino alla quattro o alle cinque del mattino dopo.
La prima notte, mi ero arrabbiata con lui e avevamo litigato.
Dopo di che, lo avevo accettato.
Non era fuori a festeggiare o qualcosa del genere- era fuori per 'lavoro', qualunque cosa significasse. Anche se, non era difficile da capire visto che quando tornava a casa, spesso aveva lividi e graffi sul viso e sul corpo.
Il giorno dopo, Eleanor, io e Danielle parlammo del fatto che anche Louis e Liam tornavano a casa in quello stato.
Decidemmo di lasciare le cose proprio come stavano. Nessuna di noi voleva capirne di più.
"Esci di nuovo?" Chiesi dal divano dov'ero sdraiata, a Zayn. Lanciò un'occhiata verso di me, mentre entrava in soggiorno e si faceva scivolare la giacca di pelle.
"Sì, non aspettarmi alzata"
"Sai che lo farò"
"Tesoro, starò attento. Non voglio che rimani sveglia" mormorò a bassa voce.
"Lo so, ma non riuscirò a dormire bene a prescindere, quindi ti aspetterò" Mi strinsi nelle spalle. Quando Zayn non era a casa, non ero mai tranquilla. Non ero sicura perché ero abituata a sentire il suo corpo contro il mio, e poi sapevo che là fuori si trovava in pericolo.
In entrambi i casi, non riuscivo mai a dormire.
"Hannah" mormorò.
"Hmm?"
"So che queste settimane sono state difficile perché sono sempre stato fuori. So che sei preoccupata quando non sono a casa, proprio come faccio io. E voglio che tu sappia che mi dispiace. Ma penso che tutto questo finirà presto. Io e i ragazzi abbiamo quasi finito questo lavoro. Basta tenere duro un'altro po' " pregò. In risposta, mi chinai in avanti lasciandogli un bacio sulla guancia.
"Divertiti"
"Ci proverò" Sorrise di nuovo, chinandosi per baciarmi.
Quando Zayn non c'era, passavo la maggior parte del tempo, a parlare al cellulare con i miei. Erano cinque ore indietro, quindi da loro era pomeriggio. Verso mezzanotte, li salutai come sempre e cominciai a cercare qualcosa da mangiare in cucina.
Mi bloccai sul posto quando sentii un rumore.
Proveniva dall'ingresso.
Nervosamente, in punta di piedi, uscii dalla cucina. Quello che vidi mi fece rabbrividire.
Harry e Liam erano in piedi di fronte all'ascensore, e tenevano un corpo in piedi.
Mi lasciai sfuggire un rantolo quando lo vidi. Zayn.
"Che cosa gli è successo?!" urlai, aiutando a portarlo in camera.
"Sta bene" Mi assicurò Liam con un sorriso. Stavano entrambi sorridendo.
"Perché fate così?!" Li spinsi via, in modo da poter vedere meglio. Zayn era privo di sensi, ma era l'ultima delle miei preoccupazioni. Il suo viso era molto gonfio, gli occhi contornati da lividi blu e neri. Diverse contusioni sulla mascella e verso il basso. Dei tagli e del sangue erano sparsi sul suo bel corpo.
"Non sta ovviamente bene!"
"Calmati, Hannah" Liam mi mise una mano sulla spalla in maniera confortante, ma lo spinsi via.
"Non dirmi cosa devo fare! Toglietevi quei sorrisetti stupidi, e ditemi cosa cazzo è successo!" gridai. I ragazzi si scambiarono uno sguardo, prima di voltarsi verso di me.
"Beh, in realtà non-" Harry cominciò, ma io lo fermai.
"Non sto parlando con te. Liam," Mi voltai verso l'altro ragazzo, "dimmi cos'è successo" Entrambi alzarono gli occhi verso di me, ma ero determinata a non parlare con quel coglione dai capelli ricci.
"Ha solo ricevuto qualche pugno. Niente di che. Sembra peggio di quello che sembra, non ha ossa rotte. Ci possiamo rilassare. L'unico motivo è che è ubriaco" Liam si strinse nelle spalle, cercando disperatamente di cancellare quel sorriso dalla faccia.
"Dimmi cosa diavolo è successo" chiesi tra i denti.
"Gesù, non sa nemmeno come parlarci" Liam si rivolse a Harry.
"Non porta rispetto" Era d'accordo.
"Senti Hannah. Non posso dirti quello che è successo. Ok? Qualcosa è andato storto, siamo usciti illesi e abbiamo deciso di festeggiare, così Zayn ha bevuto. Questo è tutto. Ora, gentilmente, dobbiamo andare via" Liam diede una gomitata a Harry. Uscirono dalla stanza, lasciandomi da sola con lui.
Mi sedetti accanto a lui, mettendo le mie dita sulla sua faccia. Sembrava di sentire il mio tocco fresco anche nel sonno, e vidi un sorriso diffondersi sulle guance.
E mi fece male fisicamente, ma lo tirai in bagno per medicarlo. Mentre dormiva tranquillamente, pulii il sangue dal suo volto. Con attenzione, gli tolsi la camicia e i pantaloni.
Il suo corpo non era pieno di lividi, ma pensai che forse era meglio pulirlo. Una volta che finii di fare tutto, lo infilai sotto le coperte e mi rannicchiai accanto a lui.
"E'finita. Abbiamo vinto. E'finita" Mormorò mentre mi rannicchiavo vicino al suo corpo. Alzai lo sguardo per vedere se era sveglio, ma i suoi occhi erano ancora chiusi.
Il giorno dopo, mi svegliai alle undici di mattina. Zayn dormiva accanto a me, il suo braccio agganciato intorno a me con fare protettivo. Non sembrava messo così male alla luce del giorno. Forse le ombre lo avevano fatto sembrare peggio.
Attentamente, mi allontanai da lui, entrando in cucina nel mio pigiama- che erano un paio di mutandine e una t-shirt di Zayn. Cosa pensava una persona con i postumi da sbornia?
Misi su il tè, sapendo che a Zayn sarebbe piaciuto. Presi un bicchiere d'acqua, e qualche compressa per il dolore e il mal di testa.
Si era svegliato perché sentivo i suoi piedi strisciare sul pavimento
"Buongiorno" Mi salutò a bassa voce, i miei occhi esplorarono il suo corpo nudo, esaminando i danni alla luce del giorno. Sì, sicuramente non era messo così male come sembrava la sera prima.
"Giorno" grugnì di nuovo. Si fermò davanti al bancone, guardando il piatto.
"E'per me?"
"Sì" Annuii e mi chinai in avanti sul bancone, mentre lui si sedeva.
"Non è veleno, vero?" Prese un pezzo di pane tostato.
"Di che diavolo stai parlando?"
"Non hai mai cucinato per me. Lo hai fatto solo perché vuoi uccidermi?" Iniziò a mangiare lentamente. Poi, fece un sorso al tè.
"Stavo cercando di essere gentile" Mi strinsi nelle spalle. "Anche se non lo meriti" aggiunsi.
"Perché vuoi essere gentile con me?" Socchiuse gli occhi.
"Per la faccia che ritrovi, e poi per il dopo sbornia" Abbassò lo sguardo sul suo corpo, guardando i lividi.
"Beh, non sono ridotto tanto male, vero?" Pensò ad alta voce.
"Aspetta, perché non me lo merito?" chiese poi, alzando le sopracciglia. Sospirai e spinsi il bicchiere e le compresse verso di lui. Li prese, senza mai interrompere il contatto visivo con me.
"Perché Liam e Harry ti hanno portato a casa"
"E?"
"E non voglio Harry intorno a me" Alzò gli occhi verso di me, "E tu poi eri incosciente, ubriaco e ti hanno picchiato. Mi hai fatto venire un infarto, cazzo. Pensavo ti fosse successo qualcosa di terribile!"
"Beh, non è successo nulla. Sto bene. Louis non stava bene e Niall lo ha portato da Eleanor. Per questo c'erano Liam e Harry a prendersi cura di me, questo è tutto. Harry è mio amico, quindi abituati" m
"Non voglio abituarmi"
"Come vuoi"
"E tu eri ubriaco, lo sai? Questo è un grosso problema, eh?" Indicai la guancia gonfia. Fece una smorfia, come se il dolore lo sentisse solo ora.
"Se pensi che io sia ridotto male, devi vedere l'altro ragazzo" Zayn ridacchiò tra sé e sé, scuotendo la testa.
"Non è successo niente. Quella cosa stressante di cui ti ho parlato ieri, il 'lavoro'. Ci siamo presi cura di questo ragazzo, e poi abbiamo deciso di festeggiare con qualche birra. Credimi"
"Pensavo che tu... Pensavo che non ti saresti nemmeno svegliato. Pensavo che Harry e Liam avessero portato un corpo su cui piangere!"
"Non essere così drammatica. Non si possono sbarazzarsi di me così facilmente" ringhiò prima di uscire dalla stanza senza aggiungere altro.