Together?Together.

By -Everdeen-

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'Non lo so cosa provo. È troppo per un'amicizia, ma è poco per un amore. È una via di mezzo tra il "ti voglio... More

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Importante.
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Capitolo Speciale.
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Capitolo speciale (2).
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63.
Epilogo.
Ringraziamenti.

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By -Everdeen-

È passata una settimana dalla morte di Clary.

Una settimana che non esco dal college, una settimana che non faccio altro che piangere e stare chiusa in camera a leggere o ascoltare musica.

E per di più sto mangiando poco e niente.

Oggi è sabato e sono sdraiata sul letto ad ascoltare musica, come al solito.

Senza farci caso, faccio partire la canzone mia e di Clary.

Le lacrime si fanno spazio sul mio viso, e silenziosamente, piango.

Dopo un po' mi alzo dal letto e vado in bagno a farmi una doccia calda rilassante.

Ora che ci penso fra una decina di giorni è Natale.

Gli altri anni sono sempre rimasta qui al college con i miei amici, credo che invece quest'anno andrò dai miei genitori.

Asciugo i capelli e metto qualcosa di comodo.

Mi stendo di nuovo sul letto e la porta si apre.

"Buongiorno piccola." Dice Alex venendo a sedersi accanto a me.

"Giorno." Rispondo sorridendo debolmente.

"Ho delle ottime notizie." Dice avvicinandosi a me.

"Quali?" Chiedo sedendomi meglio.

"Passeremo le feste insieme a..." dice lui avvolgendomi un braccio intorno alle spalle.

"No, credo che tornerò dai miei genito.." inizio io.

"No,no. Tu verrai con me a Parigi." Dice sorridendomi.

Resto a bocca aperta, sia per il luogo dove dovremmo andare sia per il suo magnifico sorriso.

"COSA?" dico urlando e sorridendo per la prima volta in questi giorni.

"Ho già prenotato tutto. Partiamo tra una settimana esatta e torniamo il 4 di Gennaio. Ti conviene fare un po' di shopping. " Dice facendomi un occhiolino.

Mi avvicino a lui e lo bacio dolcemente.

"Grazie." Gli dico a due centimetri da lui.

"Voglio solo stare con te e farti distrarre un po'." Dice.

"Ma quindi passeremo anche il tuo compleanno lì?" Dico io.

Lui annuisce.

Il suo compleanno è il 28 di Dicembre e deve compiere 19 anni.

Io invece il 12 di Gennaio ne faccio 17.

Lo abbraccio e mi perdo nel suo buonissimo profumo.

"Vestiti che usciamo. Non puoi restare chiusa qui per sempre." Dice baciandomi i capelli.

"Ti aspetto fuori." Dice e si alza uscendo dalla stanza.

Amo da impazzire questo ragazzo.

Riesce a farmi sorridere nonostante io mi senti uno schifo.

Mi vesto velocemente, coprendo con il correttore le occhiaie che mi ritrovo.

"Eccomi." Dico andandogli incontro.

Mi prende per mano e usciamo dal college.

Fa decisamente freddo e io odio il freddo.

Ho le mani congelate, come tutto il resto del corpo e mi chiedo come faccia Alex ad avere la mano così calda.

Ci sediamo su una panchina del parco e vedo James venirci incontro.

Vado verso di lui e li abbraccio, dato che non ci vediamo da un'infinità di tempo.

"Ciaoo." Gli dico.

"Cris! Da quanto tempo!" Dice lui staccandosi da me.

Alex tossisce per farsi notare.

"Ci sono anche io." dice infastidito.

"Ciao." Gli dice James.

Si trattiene a parlare con noi, anzi con me, dato che Alex non ha fatto altro che rivolgerci delle occhiataccie, per qualche minuto, poi se ne va.

"Mi sta sul cazzo quel ritardato." Sbotta Alex sedendosi di nuovo.

"Invece è simpatico." Dico io.

Lui inizia a guardarsi intorno nervosamente e tra noi si crea un silenzio imbarazzante, cosa mai successa prima.

"Dovresti stargli lontana, sai?" Mi dice.

"A James?"

Lui annuisce.

"Io, lui e Nash abbiamo fatto le medie insieme, e ti assicuro che è uno stronzo." Dice.

"A me non sembra." Dico iniziando a scaldarmi.

"Beh invece lo è. Le apparenze ingannano. E si vede lontano due chilometri che ci prova con te." Dice riprendendo a guardarmi.

"Non è vero. Siamo solo amici." Ribatto io.

"Vuole solo portarti a letto, come le altre."

"Smettila di sparare cazzate." Dico alzando il tono della voce.

"Fai quel che vuoi. Ma poi non venirmi a dire che avevo ragione." dice.

"Bene." Dico irritata.

Mi alzo per andare via e anche lui si alza, afferandomi la mano.

"Che vuoi?" Dico nervosa.

"Scusa." Dice e mi prende per la vita.

"Solo che.. sono geloso e non voglio che qualcun'altro ci provi con te." Dice guardandomi fissa negli occhi.

"Devi capire che amo te e basta." Gli dico portando le mie braccia sulle sue spalle.

"Ti amo." dice e mi bacia.

Ho già detto che amo da morire questo ragazzo?

Si allontana e mi prende per mano, mentre torniamo al college.

Entriamo in mensa e tutti gli sguardi sono puntati su di noi.

Che il giornalino abbia pubblicato ancora qualcosa?

Non credo, altrimenti l'avrei saputo.

Camminando tra i tavoli, mi viene in mente che devo avvisare i miei genitori che andrò a Parigi con Alex.

Ma loro non sanno che sono fidanzata.

Come cazzo faccio?

E se dicono di no?

Devo chiedere aiuto a Luke ed Alyssa.

"Torno subito." Dico e mi alzo dalla sedia.

Mi dirigo da Luke, che guarda caso, stava parlando con Alyssa.

Li porto fuori dalla mensa, dato che lì dentro c'è una confusione incredibile.

Spiego brevemente la situazione e Luke mi guarda sorpreso.

"Neppure io sapevo che eri fidanzata. Comunque è un bel problema, sicuramente mamma e papà vorranno conoscerlo prima." Dice Luke.

"Potresti farlo conoscere a mamma e papà prima che andate a Parigi. Veniamo anche noi, tanto passeremo le vacanze a casa." Dice Alyssa.

"Facci sapere cosa dicono." Dice Luke.

"Va bene. Grazie mille, vi adoro." Dico dando un bacio sulla guancia ad entrambi.

Ritorno in mensa e riprendo a mangiare il mio pranzo.

"Che fate a Natale?" Chiede Kate.

"Vado a Parigi con la mia ragazza. Voi?" Dice Alex ridacchiando.

Tutti restano un po' sorpresi.

"Restiamo tutti qui." Dice Elizabeth.

"Delle vacanze romantiche..." dice Nash ridendo.

"Sì. Problemi?" Dice Alex iniziando a ridere.

Josh non ride e non si unisce alle nostre conversazioni.

Sono sicura che è per la mancanza di Clary.

Mi avvicino a lui.

"Manca anche a me." Gli sussurro.

Lui mi guarda per qualche secondo e poi chiude gli occhi.

"Mi manca da morire." Dice riaprendo gli occhi.

Torno in camera e prendo il cellulare.

Compongo il numero di mamma e faccio partire la chiamata.

Spero solo che non abbiano una reazione esagerata.

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