43.

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"Buon Nataleeeee!" Urlo di primo mattino saltellando sul letto.

Si, saltando sul letto. Proprio come una bambina.

"CRIS!" mi urla Alex dato che stava dormendo.

Ridacchio e scendo dal letto per cercare qualcosa da mettere.

Opto per un vestito lungo fino al ginocchio di un blu elettrico con le maniche lunghe e scollato dietro.

Ci abbino un paio di tacchi alti 8 cm neri e una giacca nera.

Mi trucco con una linea non troppo sottile di matita e abbondante mascara.

Mi siedo sulla poltroncina, mentre aspetto Alex.

Mi guarda da capo a piedi e alza un sopracciglio.

"Dove pensi di andare vestita così?" Mi dice.

"Perché? Non ti piace?" Dico alzandomi e guardandomi davanti allo specchio.

"Mi piace sin troppo." Dice.

"E allora che problema c'è?"

"Troppo scollato qui. Ti mangerebbero con gli occhi." Mi sussurra ad un orecchio.

"Non è vero." Rispondo decisa.

"Tanto sei solo mia." Mi sussurra a due centimetri dalle mia labbra.

"Certo." Dico e gli lascio un piccolo bacio a stampo.

"Andiamo?" Chiedo saltellando.

Alex annuisce e apre la porta per poi richiuderla dopo essere usciti.

Ci incamminiamo per le strade di Parigi con le mani intrecciate.

Questo momento sarebbe proprio da immortalare.

È tutto perfetto.

Finché ovviamente, doveva esserci qualche problema.

Squilla il cellulare di Alex, l'ennesimo messaggio da suo padre.

Mi sporgo per leggerlo.

-Che sdolcinati. Mano nella mano. UGH. addio a tutto questo, presto cambierà tutto.

Inizio a guardarmi intorno per cercare di capire come faccia a vederci, ma non c'è proprio nessuno.

Inizio davvero a preoccuparmi.

Come fa a sapere cosa facciamo? È uno stalker o cosa?

Mi volto preoccupata verso Alex che fissa ancora il telefono.

"Ehi.." dico sventolandogli una mano davanti agli occhi.

"Lo uccido." Dice stringendo i pugni.

"Cosa stai dic.."

"IO LO UCCIDO!" urla.

Gli prendo il cellulare dalle mani e leggo gli altri tre messaggi.

-mi farei volentieri una scopata con la tua amichetta. Me la presti?
-ha proprio un bel culo.
-l'hai scelta davvero bene la puttana stavolta.

"Alex.." dico tirandolo per un braccio, dato che ha ripreso a camminare da solo.

"Non importa. Non mi succederà nulla, tanto sono con te." Dico e lo abbraccio forte.

Alex mi stringe ancora più forte e poggia il mento sulla mia testa.

"Scusa se ho reagito così. Non riesco a sopportare il fatto che ti chiami puttana perché non lo sei, o che dica qualcosa su di te." Dice sciogliendo il nostro abbraccio.

"Tanto non riuscirà a separarci." Dico e lo bacio.

"Che scena da film romantico."

Mi stacco da Alex, pensando che sia stato il padre a parlare.

Invece no.

Che palle.

"Che ci fate qui la mattina di Natale?"

"Fatti i cazzi tuoi Ashley." Risponde brusco Alex, afferrandomi la mano e trascinandomi via da lì.

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Sono le dieci di sera. Siamo in stanza a guardare un film.

Precisamente, un horror.

Come ben sapete, odio questo genere.
E Alex, da bravo fidanzato, mi costringe a guardare questi film che poi mi fanno fare dei bellissimi sogni la notte.

Ecco, un'altra scena paurosa.

La ragazza è in casa da sola e sente dei rumori strani.

"AMOREE! Sei tu?" Urla quella.

Seh, certo, il tuo "amore" torna alle 3 di notte a casa camminando con un coltello in mano e sbattendo i piedi per terra.

Inizio a nascondere la testa sotto il cuscino tappandomi le orecchie.

Alex mi scuote e mi dice che la scena paurosa è finita.

Tiro un sospiro di sollievo e riemergo da sotto le coperte.

Guardo il televisore e vedo l'assassino che taglia a pezzettini la ragazza, in una pozza di sangue.

"MA CHE SCHIFO." urlo con voce stridula.

Alex inizia a ridere e non la smette più.

Quella risata folle che mi fa sentire le farfalle nello stomaco, come la prima volta.

Prendo il telecomando e spengo la televisione.

"Ti giuro che non guarderò mai più un film horror insieme a te." dico ridacchiando.

"Vedremo." Sussurra lui tirandomi per i fianchi vicino a lui.

Inizia a lasciarmi baci umidi lungo il collo fino ad arrivare alla mascella per poi finire sulle mie labbra.

Sfiora con la mano i fianchi da sotto la maglietta, e sento mille brividi partire da quel punto e diffondersi per il resto del corpo.

Ad interrompere il nostro momento è la suoneria del cellulare di Alex.

Altro messaggio.

Lui lo legge in fretta e lo vedo irrigidirsi.

-ho interrotto qualcosa? Ops, non volevo. Te la sei già scopata?

Sospiro e poggio la mia mano sulla guancia destra di Alex.

Lui alza lo sguardo verso di me e mi guarda dritta negli occhi.

"Ti amo, voglio che tu lo sappia e che non lo dimentichi mai." Mi dice, mentre leggo preoccupazione nei suoi occhi.

"Non sai quanto ti amo io." Rispondo e lo bacio.

Suo padre non riuscirà a separarci, mai.

Ci amiamo, ed è questo ciò che conta veramente.


#me
Scusatemi se il capitolo è corto, ma non ho avuto tempo per scrivere e mancano anche le idee.
Che cosa starà tramando il padre di Alex?

Se riesco, aggiorno domani sera♥

Alla prossima:-)

Together?Together.Where stories live. Discover now