"Buon Nataleeeee!" Urlo di primo mattino saltellando sul letto.
Si, saltando sul letto. Proprio come una bambina.
"CRIS!" mi urla Alex dato che stava dormendo.
Ridacchio e scendo dal letto per cercare qualcosa da mettere.
Opto per un vestito lungo fino al ginocchio di un blu elettrico con le maniche lunghe e scollato dietro.
Ci abbino un paio di tacchi alti 8 cm neri e una giacca nera.
Mi trucco con una linea non troppo sottile di matita e abbondante mascara.
Mi siedo sulla poltroncina, mentre aspetto Alex.
Mi guarda da capo a piedi e alza un sopracciglio.
"Dove pensi di andare vestita così?" Mi dice.
"Perché? Non ti piace?" Dico alzandomi e guardandomi davanti allo specchio.
"Mi piace sin troppo." Dice.
"E allora che problema c'è?"
"Troppo scollato qui. Ti mangerebbero con gli occhi." Mi sussurra ad un orecchio.
"Non è vero." Rispondo decisa.
"Tanto sei solo mia." Mi sussurra a due centimetri dalle mia labbra.
"Certo." Dico e gli lascio un piccolo bacio a stampo.
"Andiamo?" Chiedo saltellando.
Alex annuisce e apre la porta per poi richiuderla dopo essere usciti.
Ci incamminiamo per le strade di Parigi con le mani intrecciate.
Questo momento sarebbe proprio da immortalare.
È tutto perfetto.
Finché ovviamente, doveva esserci qualche problema.
Squilla il cellulare di Alex, l'ennesimo messaggio da suo padre.
Mi sporgo per leggerlo.
-Che sdolcinati. Mano nella mano. UGH. Dì addio a tutto questo, presto cambierà tutto.
Inizio a guardarmi intorno per cercare di capire come faccia a vederci, ma non c'è proprio nessuno.
Inizio davvero a preoccuparmi.
Come fa a sapere cosa facciamo? È uno stalker o cosa?
Mi volto preoccupata verso Alex che fissa ancora il telefono.
"Ehi.." dico sventolandogli una mano davanti agli occhi.
"Lo uccido." Dice stringendo i pugni.
"Cosa stai dic.."
"IO LO UCCIDO!" urla.
Gli prendo il cellulare dalle mani e leggo gli altri tre messaggi.
-mi farei volentieri una scopata con la tua amichetta. Me la presti?
-ha proprio un bel culo.
-l'hai scelta davvero bene la puttana stavolta."Alex.." dico tirandolo per un braccio, dato che ha ripreso a camminare da solo.
"Non importa. Non mi succederà nulla, tanto sono con te." Dico e lo abbraccio forte.
Alex mi stringe ancora più forte e poggia il mento sulla mia testa.
"Scusa se ho reagito così. Non riesco a sopportare il fatto che ti chiami puttana perché non lo sei, o che dica qualcosa su di te." Dice sciogliendo il nostro abbraccio.
"Tanto non riuscirà a separarci." Dico e lo bacio.
"Che scena da film romantico."
Mi stacco da Alex, pensando che sia stato il padre a parlare.
Invece no.
Che palle.
"Che ci fate qui la mattina di Natale?"
"Fatti i cazzi tuoi Ashley." Risponde brusco Alex, afferrandomi la mano e trascinandomi via da lì.
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Sono le dieci di sera. Siamo in stanza a guardare un film.
Precisamente, un horror.
Come ben sapete, odio questo genere.
E Alex, da bravo fidanzato, mi costringe a guardare questi film che poi mi fanno fare dei bellissimi sogni la notte.Ecco, un'altra scena paurosa.
La ragazza è in casa da sola e sente dei rumori strani.
"AMOREE! Sei tu?" Urla quella.
Seh, certo, il tuo "amore" torna alle 3 di notte a casa camminando con un coltello in mano e sbattendo i piedi per terra.
Inizio a nascondere la testa sotto il cuscino tappandomi le orecchie.
Alex mi scuote e mi dice che la scena paurosa è finita.
Tiro un sospiro di sollievo e riemergo da sotto le coperte.
Guardo il televisore e vedo l'assassino che taglia a pezzettini la ragazza, in una pozza di sangue.
"MA CHE SCHIFO." urlo con voce stridula.
Alex inizia a ridere e non la smette più.
Quella risata folle che mi fa sentire le farfalle nello stomaco, come la prima volta.
Prendo il telecomando e spengo la televisione.
"Ti giuro che non guarderò mai più un film horror insieme a te." dico ridacchiando.
"Vedremo." Sussurra lui tirandomi per i fianchi vicino a lui.
Inizia a lasciarmi baci umidi lungo il collo fino ad arrivare alla mascella per poi finire sulle mie labbra.
Sfiora con la mano i fianchi da sotto la maglietta, e sento mille brividi partire da quel punto e diffondersi per il resto del corpo.
Ad interrompere il nostro momento è la suoneria del cellulare di Alex.
Altro messaggio.
Lui lo legge in fretta e lo vedo irrigidirsi.
-ho interrotto qualcosa? Ops, non volevo. Te la sei già scopata?
Sospiro e poggio la mia mano sulla guancia destra di Alex.
Lui alza lo sguardo verso di me e mi guarda dritta negli occhi.
"Ti amo, voglio che tu lo sappia e che non lo dimentichi mai." Mi dice, mentre leggo preoccupazione nei suoi occhi.
"Non sai quanto ti amo io." Rispondo e lo bacio.
Suo padre non riuscirà a separarci, mai.
Ci amiamo, ed è questo ciò che conta veramente.
#me
Scusatemi se il capitolo è corto, ma non ho avuto tempo per scrivere e mancano anche le idee.
Che cosa starà tramando il padre di Alex?Se riesco, aggiorno domani sera♥
Alla prossima:-)
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Together?Together.
Romance'Non lo so cosa provo. È troppo per un'amicizia, ma è poco per un amore. È una via di mezzo tra il "ti voglio bene" e il "ti amo". Come si può definire?' -STORIA IN FASE DI CORREZIONE.-