38.

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"Ehi ehi!"

Qualcuno mi sta scuotendo.

Apro di scatto gli occhi e capisco subito che è Alex.

Sono tutta sudata e il mio respiro è irregolare.

"C-cosa c-c'è?" Chiedo cercando di calmarmi.

"Stavi urlando nel sonno..." mi risponde Alex carezzandomi la guancia.

Ora ricordo.

Ho fatto un incubo.. l'ennesimo su Clary.

"Urlavi cose come 'No, no, fermati Clary' " mi sussurra.

"Scusa." Mormoro mentre cerco di trattenere le lacrime.

"Tranquilla, non è successo niente." Dice e mi avvolge in un caldo abbraccio.

"Che ore sono?" Chiedo dopo un po'.

Alex prende il cellulare e controlla.

"Sono le otto e mezza, ci conviene alzarci." Dice lui spostando le coperte.

Mi lascia un bacio sulla fronte e va a cercare dei vestiti nella valigia.

Mi alzo anche io e mi vesto in fretta con dei jeans stretti blu chiaro e un maglione pesante nero con le converse blu.

Mi trucco con un filo di eyeliner e con l'immancabile mascara.

Sistemo i capelli in una coda alta e scendo in cucina per fare colazione.

Saluto tutti e mangio il mio cornetto velocemente, mentre penso ad una scusa da usare per uscire da sola, dato che devo andare a ritirare il regalo di Alex.

"Vado a prendere una cosa per il viaggio. Torno subito." Dico e prima di ricevere una risposta esco in fretta di casa.

Mi dirigo a passi svelti verso la gioielleria e ovviamente, devo pur fare qualche incontro spiacevole.

"Ma buongiorno cara." Sento dire qualcuno da dietro di me.

Quell'odiosa voce la riconoscerei tra mille, purtroppo.

"Ciao." Dico forzando un sorriso e proseguendo per la mia strada.

"A che ora avete l'aereo oggi? Io alle quattro e mezza!" Dice Ashley sorridendo con fare innocente e dondolandosi sui suoi tacchi neri.

Non posso crederci, anche noi abbiamo l'aereo allo stesso orario!

Sono più che sicura che lo stia facendo apposta.

Non la rispondo e continuo a camminare, ma sfortunatamente lei continua a venirmi dietro.

"Dove vai di bello?" Chiede allungando il passo per poter camminare accanto a me.

"Senti cosa." Dico fermandomi di botto.

"Già è tanto che ti sto sopportando qui e dovrò farlo anche a Parigi. Non so perché tu stia facendo tutto questo, dovresti rassegnarti sai? Alex sta con me e mi ama, devi lasciar perdere." Dico cercando di mantenere la calma.

"Ne sei così sicura? Credi davvero che ti ami? Dio, sei così ridicola. Vedrai che al primo litigio, lui tornerà da me, stanne certa." Dice sorridendo e si volta, andando via.

Sbuffo e in poco tempo arrivo in gioielleria.

Pago e ritiro il braccialetto. Devo ammettere che è davvero bello, spero che gli piacerà.

Ritorno a casa verso le 11 e mezza, dopo aver fatto una bella passeggiata.

Sono tutti riuniti in salotto con delle buste in mano.

Corro su a nascondere il regalo di Alex e prendo i regali degli altri.

Scendo con calma le scale e vado a sedermi sul divano accanto a Luke e mamma.

Consegno i rispettivi regali ai propri destinatari, tranne ad Alex ovviamente.

Mi avvicino a lui.

"Avrai il tuo regalo a Natale." Gli sussurro ridendo.

Tutti aprono i regali, e ne restano davvero contenti.

Mi consegnano i loro regali e anche io ne resto felicissima.

Mamma mi ha regalato un profumo buonissimo, mio padre una collana con un ciondolo a cuore, Alyssa una trousse e Luke due libri.

"Non sapevo proprio cosa prenderti, così sono andato sul sicuro." Dice Luke e mi fa un occhiolino.

Ringrazio tutti abbracciandoli.

Sono contenta anche perché tutti hanno fatto dei regali ad Alex.

"Mangiamo? Dobbiamo andare via dato che abbiamo l'aereo alle quattro e mezza." Dico.

Mia madre annuisce e ci dirigiamo tutti in cucina.

"Luke, Alyssa iniziate ad apparecchiare per cortesia." Dice mia madre.

Intanto, mi fa segno di seguire lei e papà, e con aria interrogativa, li v seguo.

"Non ti faremo le solite raccomandazioni, sappiamo che sei una persona responsabile." Dice mio padre.

"E per di più, Alex sembra proprio un bravo ragazzo e pare che ci tenga davvero a te. Non fate casini e non lasciarti sfuggire uno come lui." Dice mia madre.

Li abbraccio.

"Tranquilli, non litigheremo." Dico sorridendo.

Spero vivamente che sia così.

Ritorniamo in cucina e mia madre si mette ai fornelli.

Intanto, noi altri ci andiamo a tavola e iniziamo a chiacchierare.

"Tutto bene?" Mi chiede Alex.

"Sisi. Piaci molto ai miei genitori." Gli sussurro per non farmi sentire.

Lui sorride.

"Ashley prende il nostro stesso aereo. L'ho incontrata stamattina e me l'ha detto." Dico dispiaciuta guardando verso il basso.

Lui mi afferra la mano e mi guarda dritto negli occhi.

"Non ci rovinerá le vacanze se è questo il sui intento. Fidati di me." Mi dice.

"Lei dice che tu non mi ami e che al primo litigio tornerai da lei." Dico sospirando.

Sento la sua stretta sulla mia mano aumentere.

"Non crederle. Ti amo e non tornerò mai con una stronza come lei." Dice e mi bacia.

Mia madre mette i piatti a tavola e mangiamo.

"È tutto buonissimo, mamma." Dico mentre lei sorride soddisfatta.

Finito il pranzo, io e Alex ci dirigiamo in camera per sistemare le valige.

Una volta finito, scendiamo per salutare tutti.

"Ci vediamo presto. Vi voglio bene." Dico abbracciando i miei genitori.

Abbraccio anche i miei fratelli, anche se ci rivedremo presto al college.

Usciamo con tutte le nostre valigie e le carichiamo nella limousine.

Diamo un ultimo saluto a tutti e saliamo.

Saluto Johnny e gli dico di accompagnarci all'aeroporto.

Parigi, stiamo arrivando!

Together?Together.Where stories live. Discover now